RICERCA PROFESSIONISTI
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
3217 record trovati.
|
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
3217 record trovati.
|
(Adnkronos) - Sui social network il sentiment positivo verso il quarto scudetto del Napoli si attesta al 64%, mentre le interazioni al momento superano quota 6 milioni ma sono destinate ancora a salire sensibilmente. È quanto emerge dall’instant sentiment realizzato, in esclusiva per Adnkronos, da Vis Factor, società leader a livello nazionale nella consulenza strategica istituzionale e aziendale, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening realizzata con algoritmo a base semantica italiana. I tifosi del Napoli dopo la fine della partita contro il Cagliari, che ha decretato la vittoria del campionato, hanno invaso i social network postando in massa foto e video dei festeggiamenti. Significative sono state le congratulazioni dei tifosi di altre squadre. Chi esprime giudizi positivi nel complesso riconosce in particolare la tenacia dei calciatori, Mc Tominay su tutti, il valore dell’allenatore Antonio Conte e la solidità della società guidata da Aurelio De Laurentiis. Apprezzamenti anche per come sono stati espressi i festeggiamenti e l’organizzazione generale, dimostrata dalla città guidata dal sindaco Gaetano Manfredi. Dall’altro lato, le reazioni negative che provengono dai tifosi avversari, specialmente dell’Inter, fanno emergere un hate speech molto forte. Le emozioni più associate alle discussioni sono legate per il 40% alla gioia, il 24% alla tristezza, il 20% all’orgoglio e l’8% alla rabbia. I macrotemi più associati alle discussioni sullo scudetto sono per il 29% reazioni ai festeggiamenti, per il 21% fiducia in Antonio Conte, 19% rivalità tra tifoserie, per il 18% sostegno al Napoli dalle altre città e per il 14% impatto sociale della vittoria.
(Adnkronos) - "Parliamo di welfare generativo, un nuovo modello che va incontro a tutti compreso il ceto medio. Il welfare generativo vuole creare benessere, vuole migliorare la qualità di vita sotto tutti i profili, in tutte le sue dimensioni". A dirlo è Gabriele Fava, presidente Inps, durante la presentazione del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare'. "Partiremo dai giovani - aggiunge Fava - perché la strategia unica, vera, solida e da seguire è l'aumento della base occupazionale e contributiva. In questa maniera riusciremo a far ritornare benessere e sostenibilità, non soltanto nel sistema pensionistico, ma nel sistema Paese in generale". Infine un approfondimento sul ceto medio: "Il ceto medio è importantissimo. Oggi siamo qui per ascoltare e raccogliere tutte le varie istanze alle quali vogliamo rispondere. Una risposta arriverà dalla nuova alleanza col tessuto produttivo, perché è il tessuto produttivo che crea nuova occupazione, sana, chiara, legale. Da qui si creano futuri nuovi contribuenti e contributi che porteranno a un maggior equilibrio del sistema economico nazionale".
(Adnkronos) - “I numeri principali e gli obiettivi conseguiti sono molti, ma riguardano soprattutto 111.000 tonnellate di Co2 evitate con i nostri impianti e le nostre energie rinnovabili, 400.000 tonnellate di rifiuti trattati di cui 260.000 si sono trasformati in nuova materia e il complemento a 400 sono diventati nuova energia e direi anche il fatto che il 40% della nostra produzione elettrica che, in Piemonte è di circa 1.300 GWh all'anno arriva da fonti rinnovabili”. Sono i numeri principali emersi nel corso del settimo bilancio di sostenibilità territoriale del Piemonte, presentato a Biella dal Presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari. “L'anno scorso - continua il presidente - abbiamo investito 32 milioni di euro sul territorio piemontese, circa il doppio di quelli investiti negli anni precedenti. Noi siamo in Piemonte ormai da più di 20 anni, perché è una delle regioni in cui siamo nati e cresciuti e ci siamo rafforzati e se non avessimo investito in tutti questi anni – sottolinea Roncari - le attività che avevamo 20 anni fa, oggi sono tutte chiuse. E’ stato un procedimento virtuoso ma anche indispensabile per crescere in coerenza con i principi della sostenibilità”. “In Piemonte, a Cavaglià, avevamo una discarica, avevamo degli impianti di stabilizzazione dei rifiuti che poi venivano portati a discarica. Queste attività oggi non ci sono più e ora ricicliamo la plastica, creiamo nuovi prodotti, nuovi sacchetti che commercializzeremo e produciamo combustibile che viene inviato per il recupero energetico nei cementifici di tutta Italia”. “Nel tessile – continua Roncari - c'è una nuova frontiera che è regolata anche e imposta da un cambiamento normativo; è una sfida perché riciclare i prodotti tessili presenta delle difficoltà tecnologiche mai affrontate in passato e per questo che proprio a Cavaglià abbiamo sviluppato un progetto pilota in coerenza e insieme all'istituzione del territorio, naturalmente le associazioni imprenditoriali per testare un impianto pilota, da capacità di circa 3.000 tonnellate all'anno, per capire quali sono le tecnologie migliori, le innovazioni applicabili al settore del recupero proprio del tessile in generale”.