(Adnkronos) - Paura per Alexander Zverev. Il tennista tedesco, alla vigilia del Roland Garros 2025, ha rivelato in conferenza stampa che il suo aereo per la capitale francese è stato colpito da un fulmine. "Il mio volo per Parigi è partito alle 18.45 e per quell'ora sono decollato da Amburgo", ha raccontato Zverev, "durante il tragitto siamo stati colpiti da un fulmine. Abbiamo dovuto fare un atterraggio d’emergenza. C'è stato un po’ di rumore, ma nessun sobbalzo vero e proprio. È stata un’esperienza nuova, ma alla fine sono arrivato qui alle 3 del mattino". Si tratta dell'ennesima disavventura per Zverev, sceso al terzo posto del ranking Atp e soprassato da Carlos Alcaraz dopo la vittoria dello spagnolo negli Internazionali d'Italia. Il tedesco proprio a Roma si era lamentato delle condizioni di gioco, in particolare della palline del Foro Italico, dopo essere stato eliminato ai quarti di finale da Lorenzo Musetti. Dopo il Masters 1000 della Capitale, Sascha ha partecipato all'Atp 500 di Amburgo, perdendo però contro il francese Alexandre Muller agli ottavi. Nel post partita Zverev ha rivelato che la notte prima "ho vomitato 37 volte, avevo 39.4 di febbre. Eppure ero a due punti dalla vittoria".
(Adnkronos) - Una comunità viva di imprese, istituzioni, startup e centri di ricerca si dà appuntamento a Napoli il 29 e 30 maggio per la decima edizione di Innovation Village, evento di riferimento per l’innovazione nel Centro-Sud Italia. La fiera-evento, organizzata da Knowledge for Business e ospitata nella cornice di Villa Doria d’Angri, sede dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, accende i riflettori su tecnologie emergenti e modelli di sviluppo sostenibile, con uno sguardo concreto alle sfide di domani. Cresce ancora la partecipazione: 119 aziende coinvolte, 33 espositori, 26 enti istituzionali e 283 relatori animeranno convegni, tavoli di lavoro e attività di networking in una due giorni ad alta intensità tecnologica. Al centro del confronto, alcuni dei temi più attuali del panorama dell’innovazione: dall’applicazione dell’intelligenza artificiale all’automazione, alla robotica e alla sanità, alla bioeconomia e ai nuovi materiali bio-based, fino alle sfide della space economy, del manufacturing avanzato e dell’innovazione quantistica. Spazio anche alle politiche e agli strumenti per la crescita delle startup e per il trasferimento tecnologico, nella consapevolezza che innovare significa anche costruire connessioni efficaci tra ricerca, impresa e territorio. “Innovation Village è nato dieci anni fa per creare ponti, facilitare il dialogo tra soggetti diversi e dare forza a progetti concreti”, spiega Annamaria Capodanno, direttrice dell’iniziativa. “Oggi questo ecosistema è maturo e guarda avanti, con attenzione alle nuove frontiere dell’innovazione, alla sostenibilità e al ruolo dei giovani. È questa la sfida che ci proietta verso il futuro”. Un esempio concreto è l’Innovation Village Award, che nella sua settima edizione premia progetti ad alto impatto, con 17 riconoscimenti in denaro e servizi messi a disposizione da aziende, enti e associazioni. L’obiettivo dell’Award, organizzato con ASviS ed Enea e sponsorizzato da Optima Italia, è valorizzare soluzioni sostenibili capaci di generare benefici sociali, ambientali e produttivi. Tra le novità più attese, un’anteprima assoluta: saranno presentati i primi prodotti realizzati con ScobySkin, un materiale innovativo simile alla pelle ma completamente bio-based, ottenuto da batteri comunemente usati per produrre aceto, combinati con tè, zuccheri naturali e scarti di frutta. Una cellulosa dalla struttura resistente e versatile, lavorabile come un tessuto e completamente priva di sostanze chimiche dannose. Il futuro sostenibile passa anche dalla biodiversità: parte quest’anno la prima edizione dell’Hackathon per la Biodiversità, promosso dal National biodiversity future center (Nbfc) e realizzato da Knowledge for business e future food institute. Durante l’evento, cento studenti di istituti agrari e alberghieri campani si confronteranno in una maratona creativa ispirata al modello dell’hackathon, trasformato in esperienza educativa per ripensare il cibo, l’ambiente e il ruolo attivo delle nuove generazioni.
(Adnkronos) - Un dispositivo innovativo, portatile e intelligente, progettato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a prendere decisioni consapevoli in tempo reale, per spostarsi in città e scegliere i percorsi più sicuri per la propria salute. Si chiama Respiro (Real-time Environmental Sensing for Personal Intelligent Risk Optimization) ed è un dispositivo sviluppato dall’Università di MilanoBicocca insieme a Road – Rome Advanced District, in collaborazione con XearPro srl. Respiro non è solo un semplice sensore, ma è una vera e propria piattaforma alla portata di tutti. Respiro rileva gli inquinanti atmosferici, tra cui CO2, monossido di carbonio, polveri sottili e ultrafini, oltre a temperatura, umidità e pressione atmosferica. Tutti i dati vengono georeferenziati in tempo reale, fornendo un quadro dettagliato della qualità dell’aria che circonda la persona che utilizza il dispositivo. Il progetto è stato presentato questa mattina al Gazometro del quartiere Ostiense di Roma, sede del polo di ricerca tecnologica Road - Rome Advanced District il soggetto rete per l’innovazione voluto da Eni, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco Italia e Nextchem durante un evento aperto dagli interventi della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e del Presidente Road e Direttore Stakeholder Relations & Services di Eni, Claudio Granata, cui ha fatto seguito una tavola rotonda alla presenza dei ricercatori dell’Università Milano-Bicocca e Road. Grazie alla sua struttura low-cost, compatta e indossabile, Respiro può essere agganciato a uno zaino, a una borsa o a una giacca. Tramite un monitoraggio in tempo reale e la localizzazione Gps, il suo schermo Led offre all’utente una visualizzazione istantanea dei parametri ambientali, mentre l’app dedicata, collegata via Bluetooth, avvisa con notifiche intelligenti quando l’aria che si respira in un luogo può rappresentare un rischio ovvero fornisce dati utili ai ricercatori e cittadini attivi per le attività di monitoraggio diffuso in ottica “citizen science”. Il progetto è legato alle attività scientifiche che i ricercatori dell’Ateneo milanese portano avanti in una delle piazze del capoluogo lombardo sede di diversi dipartimenti di MilanoBicocca (piazza della Scienza) e che sono coordinate dal Centro di Ricerca Polaris dell'Università. Tutto questo si associa a campagne di rilevamento che diversi volontari, studenti, tecnici e docenti dell’Ateneo Bicocca, stanno realizzando grazie ai sensori smart portatili Respiro per monitorare la qualità dell’aria all’interno del quartiere. Una parallela campagna di raccolta dati verrà realizzata anche a Roma, nel quartiere di Ostiense grazie alla collaborazione dei partner Road tra cui l’Università Roma Tre. "In un mondo in cui la qualità dell’aria che respiriamo è sempre più al centro del dibattito politico, sociale e scientifico – afferma la rettrice dell’Università di MilanoBicocca, Giovanna Iannantuoni – il nostro ateneo vuole fare la sua parte, proponendo un modello di rigenerazione di uno spazio come piazza della Scienza e promuovendo strumenti tecnologici all’avanguardia come Respiro. Il progetto della piazza sta continuando grazie alle azioni di monitoraggio dell’inquinamento e di studio e implementazione della biodiversità che coinvolgono la nostra comunità accademica. In questo contesto, il nuovo dispositivo che abbiamo presentato oggi, all’avanguardia e alla portata di tutti, è stato pensato per aiutare ogni cittadino a monitorare l’ambiente circostante e a muoversi più consapevolmente attraverso la città. Un vero e proprio alleato per la salute, la mobilità sostenibile e la citizen science". "Con Respiro e la collaborazione con l’Università Milano - Bicocca, abbiamo la prima messa a terra concreta delle attività avviate dal Rome Advanced District, a meno di due anni dalla sua nascita – afferma il Presidente di Road, Claudio Granata. Il dispositivo sarà testato in modo simultaneo tra Milano e Roma, consentendo in questo modo di aumentare la base di dati a disposizione per l’analisi della qualità dell’aria. Road - soggetto rete promosso da Eni insieme a primarie società italiane e internazionali per realizzare nell’area del Gazometro di Roma un distretto di innovazione tecnologica - nasce esattamente con questo scopo: attivare collaborazioni di filiera tra dipartimenti di ricerca e sviluppo di soggetti privati e pubblici per i processi di trasformazione delle imprese, facilitare i policymakers nell’attività di abilitazione della transizione e promuovere lo sviluppo di nuove competenze”.