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(Adnkronos) - Alessandra Amoroso sarà ospite oggi, domenica 18 maggio, a Verissimo. La cantante di Galatina sta vivendo uno dei momenti più magici della sua vita: lo scorso 17 marzo ha annunciato la sua prima gravidanza, Alessandra a settembre diventerà mamma di una femminuccia. Alessandra Amoroso è una delle voci più amate nel panorama della musica italiana. È nata a Galatina il 12 agosto del 1986. Sin da piccola coltiva la sua passione per la musica partecipando a diverse gare canore nella sua città natale. La svolta per Alessandra Amoroso arriva nel 2008, quando partecipa nel reality show di Maria De Filippi, Amici, vincendo l'ottava edizione del programma. Grazie ai primi singoli, come 'Immobile' e 'Stupida', per Alessandra ha inizio una carriera piena di successi, che la porteranno in tour sui palchi italiani più importanti. Alessandra Amoroso, 38 anni, è legata sentimentalmente dal 2021 al tecnico del suono Valerio Pastone. A settembre la cantante diventerà mamma per la prima volta. La cantante di Galatina ha deciso di annunciarlo al suo pubblico con un post su Instagram lo scorso 17 marzo. Una foto in bianco e nero in cui si vede il compagno, Valerio Pastone, baciarle il ventre. "Un dono meraviglioso sta crescendo dentro di me, si agita, saluta e saltella… e sta già meravigliosamente scombussolando le nostre vite!", ha scritto Alessandra Amoroso. La cantante, oltre a indicare già il mese in cui dovrebbe diventare mamma ("Settembre è vicino", aveva scritto), aveva annunciato il nome: "Ti amiamo già Penny, non vediamo l’ora di averti tra le nostre braccia". Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Amoroso sarebbe in attesa di una bambina che avrebbe deciso di chiamare Penelope: il diminutivo usato nel post, 'Penny', sembra confermarlo.
(Adnkronos) - Smact competence center ha chiuso il 2024 con ricavi per 10 milioni di euro (di cui 1,4 di contributi erogati dal Mimit), triplicando il dato dei 3 milioni di euro registrato nel 2021, anno di subentro dell’attuale governance. Dati positivi anche sul fronte della redditività, con un ebitda caratteristico pari a 1,5 milioni. Nel business plan da poco approvato Smact punta ad una sostenibilità di medio termine, anche oltre la fine dell’attuale ciclo di finanziamento legato al Pnrr e prevede un’ulteriore crescita dei ricavi a 15 milioni di euro, e della redditività a 1,9 milioni, al termine dell’anno in corso. Il competence center del Nordest chiude dunque un anno con risultati che ne rafforzano la capacità di mettere a sistema le eccellenze 4.0-5.0 e di creare meccanismi virtuosi di 'contaminazione' tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca. "I risultati raggiunti sono il frutto di un modello di business orientato alla concretezza e alla sostenibilità" dichiara Massimo Guglielmi, presidente di Smact competence center. "Smact è cresciuta grazie all’opportunità del Pnrr, ma la solidità raggiunta ci consente di guardare ai prossimi anni con ottimismo e di puntare a generare ancora più valore per i nostri partner. Smact sta sempre più trovando un suo ruolo come aggregatore di un ampio ecosistema di innovazione che in esso trova le opportunità di collaborare sia dal punto di vista tecnologico che nella costruzione di proposte a valore aggiunto per il mercato". "Il 2024 - spiega dichiara Matteo Faggin, direttore generale di Smact - ha rappresentato un anno di significativa crescita per Smact, non solo in termini di solidità finanziaria, ma soprattutto per l'impatto concreto che stiamo generando sul tessuto imprenditoriale. Il numero crescente di progetti di innovazione e di servizi di consulenza dimostra quanto sia sentita da parte delle imprese, soprattutto le pmi, l'esigenza di rivolgersi ad una realtà super-partes per avviare percorsi di transizione digitale e ambientale. Smact, insieme ai suoi partner accademici e tecnologici, è in grado di rispondere a queste necessità con competenza e proponendo soluzioni efficaci, assistendo le imprese nel proprio percorso di evoluzione tecnologica, ciascuno necessariamente unico". Le attività e i servizi offerti da Smact alle imprese crescono di pari passo con i risultati che ne certificano la solidità finanziaria. Le aziende partner dell’ecosistema Smact hanno superato quota 100. Nel solo 2024 sono stati avviati progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, che hanno coinvolto università e partner tecnologici, per un valore di 4,5 milioni di euro, mentre i servizi di consulenza hanno generato 2,8 milioni di euro, servendo più di 200 imprese. A questo si affianca l’offerta formativa: nell’anno a bilancio sono stati erogati 50 corsi del valore di 800mila euro, per un totale di 1.800 ore di formazione. Il tutto grazie ad un team cresciuto nel tempo fino a toccare le 27 unità, con 14 nuovi ingressi nel 2024. Sul fronte del cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale con fondi Pnrr Smact ha avviato nell’ultimo triennio un totale di 98 progetti, di cui 39 nel 2024, coinvolgendo 111 aziende (55 grandi, 17 medie, 39 piccole o micro) e 10 diverse università e centri di ricerca, attivando collaborazioni con 77 gruppi di ricerca. In totale sono stati erogati 14,6 milioni di euro di cofinanziamento, di cui 12,7 negli anni 2023-24. Nel 2024, inoltre, Smact si è attivata su tre progetti europei, Guardians e Teapots, dedicato alle imprese dell’agrifood, e Friend Europe, focalizzato sull’internazionalizzazione delle imprese. Proprio l’ecosistema Smact, e la sua capacità di generare valore per le imprese italiane, è stato al centro dell’evento che il competence center ha organizzato martedì 13 maggio al centro culturale Altinate San Gaetano di Padova dal titolo 'Open innovation: la sfida per l’evoluzione delle imprese'. Un incontro pubblico e istituzionale pensato per mettere attorno allo stesso tavolo stakeholder nazionali, imprese, enti di ricerca e istituzioni per discutere insieme il futuro dell’innovazione. L’appuntamento è stato un momento di confronto strategico su sfide, opportunità e visioni condivise per potenziare il ruolo delle tecnologie innovative come leva di sviluppo aziendale. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, Valentino Valentini, viceministro del Mimit, Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, Elena Donazzan, vicepresidente commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo, Gianluigi Rozza, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Smact, e Antonio Santocono, presidente Unioncamere del Veneto. L’incontro è stato moderato da Luca Barbieri, giornalista e co-founder di Blum.
(Adnkronos) - “Il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio sostenibile certificato Rspo che rispetta criteri ambientali e sociali ed è completamente tracciabile, dalla piantagione al mulino, alla raffineria, al trasporto navale, allo stoccaggio in Italia, fino al consumatore finale.” Così Vincenzo Tapella, presidente Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile, durante l'Eiis Summit 2025 a Roma. “L'olio di palma è un olio molto versatile che può essere utilizzato - prosegue Tapella - non soltanto nel campo alimentare ma anche nel campo chimico, del feed e della cosmesi. L'olio di palma è sicuro sostenibile dal punto di vista ambientale e dal punto di vista sociale. Le sue caratteristiche sono molto buone: ha una resa molto alta, la possibilità di essere estratto senza solventi, di essere frazionato in modo fisico, in modo da poter avere diversi prodotti adatti per la frittura, per la margarina, per la pasticceria”, aggiunge l'esperto. “In passato è stato oggetto di fake news o scorretta informazione, per questo le nostre campagne hanno cercato di informare il consumatore in modo corretto, puntando sulla sostenibilità dell'olio di palma. Non sono campagne facili da portare avanti perché pur avendo dei dati tecnico-scientifici importanti non è semplice comunicare al consumatore finale le caratteristiche dell'olio di palma sostenibile, per questo motivo ci appoggiamo a partner come l'Università Cattolica del Sacro Cuore che fa ricerche sul consumatore, collaboriamo con organizzazioni non governative e con la grande distribuzione per fare in modo che questo messaggio della sicurezza e della sostenibilità dell'olio di palma possa raggiungere il consumatore finale.”