(Adnkronos) - Tragedia della disperazione a Grosseto dove un ragazzo di 37 anni è stato trovato senza vita nella sua abitazione durante l'esecuzione di uno sfratto con la forza pubblica. Secondo quanto ricostruito, a spingere il giovane alla morte sarebbero state le difficoltà economiche legate al pagamento dell'affitto. L'allarme è scattato quando l'ufficiale giudiziario si è presentato per notificare lo sfratto e non ha ricevuto risposta. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri e soccorritori dell'ambulanza della Misericordia. All'interno dell’abitazione è stato constatato il decesso dell’uomo. Gli agenti hanno poi contattato la polizia scientifica per effettuare i rilievi del caso. Circa un’ora dopo, è stata rintracciata la madre del 37enne, che ha accusato un malore alla notizia della morte del figlio ed è stata soccorsa dalla Croce Rossa. Sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere si è recato anche il magistrato di turno della Procura. Il Sunia provinciale, attraverso il presidente Antonio Terribile, ha definito l’episodio "un segnale delle difficoltà abitative che molte persone incontrano nel pagamento degli affitti e nell’accesso a sostegni adeguati". Anche Fabio Seggiani, segretario generale del Sunia Toscana, ha commentato la vicenda sottolineando come "la tragedia che si è consumata a Grosseto, con la morte del trentasettenne trovato senza vita durante l’esecuzione di uno sfratto con forza pubblica, è la più cruda e vera rappresentazione di un dramma che non può più essere né nascosto né sottaciuto. Il diritto alla casa richiamato dalla Costituzione è calpestato quotidianamente da una mancata risposta ad un problema strutturale tanto profondo nella vita delle persone quanto numericamente grande ed in crescita esponenziale". E ha richiamato la necessità di interventi da parte del Governo e delle istituzioni regionali per sostenere le persone in difficoltà. Anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno espresso cordoglio per la vicenda e sottolineato l’importanza di rafforzare gli strumenti di sostegno abitativo, sia emergenziale sia ordinario.
(Adnkronos) - Una riforma urgente dei meccanismi di revisione dei prezzi nei contratti pubblici, affinché il diritto al cibo non resti schiacciato tra l’aumento dei costi e la mancanza di risorse, e le imprese possano continuare a garantire ogni giorno un servizio che è, prima di tutto, un presidio di equità sociale. E' l'appello che Anir Confindustria rinnova al Governo e al Parlamento. Secondo Anir "negli ultimi cinque anni i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 25%, quasi otto punti percentuali in più rispetto all’inflazione generale, come certifica l’Istat. Un dato che fotografa con chiarezza la situazione del settore della ristorazione collettiva, che sostiene da solo un aumento esponenziale dei costi mentre cresce, di giorno in giorno, la domanda sociale di accesso al cibo pubblico — mense scolastiche, sanitarie, aziendali e sociali". "I costi continuano a salire, ma i contratti pubblici restano bloccati da anni", spiega Massimo Piacenti, presidente di Anir Confindustria. "Oggi ci troviamo nella condizione paradossale di dover garantire ogni giorno milioni di pasti a prezzi fermi al passato, mentre il costo di ogni singolo ingrediente, dell’energia e del lavoro cresce mese dopo mese. E nonostante questo, la domanda di accesso al cibo, soprattutto pubblico, aumenta: per molte famiglie il pasto servito nelle mense scolastiche o sociali è ormai l’unico pasto equilibrato della giornata. Siamo di fronte a una vera e propria istanza sociale, che il nostro settore affronta da solo", continua. "Il concetto di cibo pubblico -aggiunge Paolo Valente, direttore generale di Anir Confindustria – sintetizza il nostro ruolo: garantire, in modo industriale ma con finalità pubblica, un bene primario, un diritto universale. Non si tratta solo di alimentare, ma di educare, includere e costruire coesione. Per questo chiediamo che il valore sociale del pasto e delle imprese che lo rendono possibile venga riconosciuto e sostenuto dalle istituzioni con strumenti adeguati e strutturali", conclude. Anir Confindustria ribadisce infine la necessità che la revisione automatica dei prezzi nei contratti pubblici di servizi – già prevista per i lavori – venga estesa al settore della ristorazione collettiva, per assicurare stabilità economica alle imprese e continuità a un servizio che ogni giorno tiene insieme economia, salute e diritti.
(Adnkronos) - A Bologna, in occasione della premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030, il Comune di Vimodrone (Milano) è stato premiato per la categoria dei Comuni sopra i 10 mila abitanti grazie al progetto Luoghi Comuni, iniziativa dedicata ai giovani e al loro protagonismo nella vita cittadina. "Luoghi Comuni è un concetto di apertura e relazione – ha spiegato Marco Albertini, vicesindaco di Vimodrone – un progetto che offre ai ragazzi spazi e momenti di incontro, dove potersi esprimere liberamente e costruire insieme il futuro della città". Il programma, ha proseguito, nasce dalla volontà dell’amministrazione di investire sulle nuove generazioni come risorsa strategica per la comunità: "Puntare sui giovani significa investire nel futuro. Abbiamo creato luoghi aperti, con educatori e percorsi partecipativi, per dare ascolto alle loro esigenze e alle loro idee". Il progetto mira a rafforzare la coesione sociale e a rendere la sostenibilità non solo ambientale ma anche umana, educativa e comunitaria, in linea con i principi dell’Agenda 2030.