(Adnkronos) - Un ragazzo di 27 anni, Riccardo Rocco, di Vigonza (Padova) è morto lunedì 8 dicembre mentre si trovava sull’isola di Lanzarote, alle Canarie. Come racconta il Gazzettino di Padova, Rocco si trovava sull’isola spagnola per una vacanza all’insegna della pesca insieme a un amico veneziano, quando entrambi sono stati travolti da un’onda anomala. Entrambi soccorsi, mentre l’amico si è salvato, il 27enne padovano è spirato poco dopo all’ospedale di Arrecife. I due giovani erano arrivati alle Canarie una settimana fa e sarebbero dovuti rientrare in Italia la settimana prossima per il Natale.
(Adnkronos) - “Siamo orgogliosi del successo della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Si tratta del giusto riconoscimento a un sistema fondato su identità e tradizione, di cui la mozzarella di bufala campana dop è simbolo nel mondo”. Così il presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop, Domenico Raimondo, commenta il trionfo della cucina italiana, dichiarata a Nuova Delhi patrimonio dell’umanità. “La cucina italiana - aggiunge - è un modello vincente anche come stile di vita e ora potrà ricevere nuovo impulso. C’è infatti bisogno di una vasta campagna di sensibilizzazione e di educazione soprattutto delle giovani generazioni, visto che il gruppo tra i 25 e i 44 anni è quello che cucina sempre meno, ricorre più frequentemente al delivery e ordina il 24% dei piatti pronti, in base al rapporto sulla cucina italiana”. “Il nostro Consorzio ha sostenuto questo traguardo e continuerà ancora più intensamente a valorizzare la cucina italiana, puntando ovviamente sulla straordinaria versatilità di una sua eccellenza, la mozzarella di bufala campana dop”, conclude il presidente.
(Adnkronos) - “Noi viviamo secondo natura, allevando i nostri animali al pascolo”. Luca Quirini, classe ’94, fondatore dell’Azienda Agricola Quira, ha ricevuto il Good Farmer Award per il suo modello di allevamento incentrato sul benessere animale e sulla tutela del territorio ligure. “Siamo pastori da marzo a dicembre: transumiamo dalla Valle Sturla alle vette della Val d'Aveto fino a 1500 metri, portando al pascolo i nostri bovini di razza cabannina, autoctona della Liguria”, ha raccontato. Gli animali si nutrono solo di erba e, d’inverno, di fieno biologico acquistato in zona: “È un vivere secondo natura, con la linea vacca-vitello”. Sul dibattito sulla zootecnia, Quirini afferma: “Oggi non è più possibile non farla in maniera sostenibile: i costi di produzione dell’allevamento intensivo non rendono più. La nostra è una scelta etica, ma è anche un modello che dà benessere al territorio e agli animali, e permette una continuità economica al mestiere”.