(Adnkronos) - Raul Malo, voce inconfondibile, anima creativa e frontman dei Mavericks, icona del country latino, è morto lunedì 8 dicembre all'età di 60 anni. A darne notizia è stata la stessa band sui propri canali social. Non è stata resa nota la causa del decesso, ma il cantante statunitense aveva rivelato lo scorso giugno di lottare contro un tumore al colon al quarto stadio. Figura centrale nella scena country degli anni '90, Malo contribuì a ridefinire il genere grazie a un mix unico di sonorità latine, rock e tradizione americana. Con la band cofirmò molti dei brani più celebri del gruppo e scrisse anche "In My Dreams", successo del 2003 di Rick Trevino. Parallelamente, portò avanti una carriera solista prolifica e partecipò al supergruppo Los Super Seven. Nato a Miami il 7 agosto 1965 da genitori cubani, Malo fondò il nucleo originario dei Mavericks nel 1989, allora chiamati the Basics. Solo dopo alcuni cambi di ruolo all'interno della formazione - lui passò dal basso alla voce - la band trovò la propria identità. Nel 1994 arrivò la consacrazione con l'album "What a Crying Shame", che generò hit come il brano omonimo e "There Goes My Heart". Negli anni Novanta il gruppo ampliò la platea di fan grazie alla fusione tra country, rockabilly e ritmi tex-mex, collaborando con artisti come Flaco Jiménez e vincendo diversi CMA Awards. Scioltisi nel 1999, i Mavericks si riunirono nel 2011, firmarono con la Big Machine Records e tornarono stabilmente in tour, fino all'uscita dell'ultimo album "Moon & Stars" nel 2024. Malo, nel frattempo, aveva pubblicato nove album solisti esplorando generi diversi, dal pop orchestrale alle ballate in spagnolo. "Chiunque avesse avuto il piacere di trovarsi nella sua orbita sapeva che Raul era una forza della natura, con un'energia contagiosa", ha scritto la band su Instagram, ricordandone il talento "generazionale" e il contributo a una musica americana multiculturale "capace di andare oltre i confini nazionali". Sul palco, Malo era molto più che un cantante: la sua voce, capace di passare dal baritono alla Roy Orbison a un caldo timbro country, era accompagnata da un'ironia spontanea che rendeva ogni concerto un’esperienza unica. I Mavericks, nati nei bar della Florida del Sud, erano celebri anche per le loro improvvisazioni. Il cantante aveva annunciato la malattia nel 2024. Pochi giorni fa, la band aveva comunque tenuto il tradizionale concerto annuale al Ryman Auditorium di Nashville, trasformato in un omaggio emozionante alla sua figura, con ospiti come Rodney Crowell, Steve Earle e Maggie Rose. Malo non era presente, ma aveva inviato una lettera letta dal palco. In quelle parole, il cantante ripercorreva il proprio percorso: dall'infanzia cubano-americana a Miami, alla vita in tournée, fino all'orgoglio per i suoi tre figli, Dino, Vincent e Max. "La musica è stata la forza guida della mia intera vita", scriveva. E aggiungeva, rivolgendosi ai fan: "Grazie per aver dato alla mia voce un luogo in cui vivere, anche quando il mio corpo non può più essere quello che la porta". (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Parte da Salerno, il 18, 19 e 20 dicembre, il progetto nazionale 'Co-programmare con i giovani', iniziativa finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024 (a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti ai sensi dell’art. 72 del D.Lgs. n.117/2017), che vede l’ente salernitano Moby Dick Ets vestire il ruolo di capofila. Il progetto è pensato per coinvolgere operatori, istituzioni e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. L’obiettivo cardine è ascoltare i bisogni reali delle nuove generazioni, stimolare un dialogo costruttivo con le istituzioni e favorire la nascita di idee, la condivisione di spazi e la realizzazione di iniziative volte a costruire comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. "Essere capofila di un progetto così strutturato – afferma Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Ets - finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è il riconoscimento dell’impegno ventennale di Moby Dick in materia di volontariato e politiche giovanili. Co-programmare con i giovani è un progetto ambizioso che persegue l’obiettivo di elevare i giovani dalla condizione di meri destinatari di servizi a quella di co-autori effettivi delle strategie pubbliche. Lavoriamo per unire la sensibilità del Terzo settore all’autorevolezza delle istituzioni, creando un modello di amministrazione condivisa in grado di trasformare i bisogni reali in azioni concrete e sostenibili per lo sviluppo inclusivo del Paese. Il Meeting di Salerno è il primo passo, fondamentale per allineare le aspettative e costruire fin da subito un clima di collaborazione con tutti i partner e le istituzioni coinvolti”. L’inizio dei lavori del meeting è previsto per il pomeriggio di giovedì, 18 dicembre, alle 15, presso il Grand Hotel Salerno (Lungomare Clemente Tafuri, 1). Dopo i saluti istituzionali il momento clou della giornata inaugurale è l’intervento del viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che dialogherà con il giornalista di Adnkronos, Fabio Paluccio, sulle aspettative delle nuove generazioni e sulle attività messe in campo dal governo per rendere i giovani protagonisti attivi nella costruzione delle politiche e dei servizi a loro destinati. Nel corso della prima giornata sono previsti altri due panel: alle 16 'Co-programmare, strumento collaborativo tra p.a. e terzo settore', con la partecipazione di Alessandro Lombardi, capo dipartimento politiche sociali Ministero del Lavoro; Virgilio D’Antonio, Magnifico Rettore dell’università degli studi di Salerno; Paola de Roberto, assessore alle Politiche sociali e giovanili del Comune di Salerno; Mario Di Spirito, consulente contabile e fiscale per il terzo settore. Alle 17:30 'Politiche Giovanili, divergenze regionali e futuro quadro nazionale', nel corso del quale sono previsti gli interventi di: Giuseppe Pierro, capo dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile universale; Federica Celestini Campanari, presidente dell’Agenzia Italiana per la Gioventù; Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale Giovani; Domenico Carbone, Presidente di Anci Giovani; Don Roberto Faccenda, responsabile pastorale giovanile di Salerno. Nel corso del secondo panel, sono previste anche le testimonianza di giovani volontari impegnati in missioni all’estero come Antonio Scicolone e Paolo Giovanni Maria De Prezzo (Kenya); Mahmood Mustafa (Egitto) e Stefania Daniele (Argentina). Con Moby Dick Ets capofila compongo il partneriato di 'Co-programmare con i giovani' le associazioni: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana).
(Adnkronos) - Il Gruppo Agsm Aim, tramite la controllata Agsm Aim Power, ha perfezionato l’acquisizione di due impianti fotovoltaici a terra. L’operazione - spiega Agsm Aim in una nota - si inserisce nel programma di investimenti previsto dal Piano Industriale 2025-2030 che, con oltre 500 milioni di euro allocati per lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili, punta a posizionare il Gruppo Agsm Aim quale player protagonista di una transizione energetica sostenibile e diffusa su scala nazionale. Situati nel comune di Sarmato in provincia di Piacenza, gli impianti fotovoltaici acquisiti da Agsm Aim Power sviluppano rispettivamente una potenza installata di 7,61 MW e di 7,41 MW. La produzione annua di energia elettrica pulita, stimata in circa 25.000 MWh, è in grado di coprire il fabbisogno energetico di oltre 9mila famiglie, abbattendo circa 6mila tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Grazie a questa operazione M&A sale a 179 MW la capacità da fonti rinnovabili gestita dal Gruppo Agsm Aim, offrendo un efficace contributo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale che, entro il 2030, punta a raggiungere il 70% di potenza installata da fonti rinnovabili. In quest’ottica nel luglio di quest’anno, era stata firmata l’acquisizione di altri 22 impianti fotovoltaici in Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Campania. “Con questa nuova acquisizione si concretizza un passo importante nello sviluppo del nostro Piano Industriale e si conferma la visione con cui il Gruppo Agsm Aim intende cogliere le sfide della transizione energetica. Capillarizzare la nostra presenza sull’intero territorio nazionale significa consolidare un asset strategico ma, in particolare, partecipare attivamente alla costruzione di un modello energetico sostenibile e accessibile a una platea sempre più estesa di persone”, ha affermato Federico Testa, presidente di Agsm Aim. “L’obiettivo del 70% di potenza elettrica installata da fonti rinnovabili, fissato dal nostro Piano Industriale, oggi è un po' più vicino. L’operazione di acquisizione di due nuovi impianti fotovoltaici ratifica la capacità del Gruppo Agsm Aim di tradurre in azione la propria visione di futuro e racconta le modalità con cui intendiamo cogliere le opportunità di un’economia a basse emissioni, operando scelte che ci consentano di esprimere qualità produttiva, affidabilità e sicurezza, per diventare protagonisti riconoscibili e coerenti della transizione energetica e ambientale nazionale”, ha dichiarato Alessandro Russo, consigliere delegato di Agsm Aim.