(Adnkronos) - Caos in Corea del Sud dove il presidente Yoon Suk Yeol ha imposto la legge marziale di emergenza. Il presidente dell'Assemblea nazionale Woo Son-shik ha però dichiarato "nulla" la legge dopo che la maggioranza dei deputati ha adottato una risoluzione che ne chiede la revoca. Secondo il New York Times, i deputati hanno applaudito quando Woo ha chiesto a soldati e polizia di lasciare il complesso dell'Assemblea. Nell'area del Parlamento si sono registrati scontri tra esercito e manifestanti. Sul tetto dell'edificio sono atterrati elicotteri, hanno riportato i media sudcoreani, mentre alla Bbc il deputato del Partito democratico, la principale forza di opposizione, Hong Kee-won, ha riferito che militari delle forze speciali sudcoreane sono entrate all'interno del Parlamento. Secondo la legge sudcoreana, il governo deve revocare la legge marziale se la maggioranza del Parlamento vota in questo senso. La stessa legge impedisce l'arresto di deputati da parte del comando militare sotto legge marziale. Con un discorso televisivo a sorpresa, il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha dichiarato la legge marziale di emergenza, definendola un passo necessario per proteggere il Paese dalle "forze comuniste", nel mezzo di un braccio di ferro con l'opposizione del Partito democratico, che ha ottenuto la maggioranza in Parlamento nelle elezioni dello scorso aprile, per la legge finanziaria. "Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce delle forze comuniste della Corea del Nord ed eliminare elementi anti-stato io qui dichiaro la legge marziale di emergenza - ha detto - Senza nessun riguardo per la vita delle persone, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per impeachment, indagini speciali e proteggere il proprio leader dalla giustizia". Immediatamente dopo il suo discorso, forze di sicurezza hanno bloccato l'accesso al Parlamento, con i militari che hanno annunciato la sospensione di tutte le attività parlamentari. "La nostra Assemblea nazionale è diventata un rifugio per criminali, una tana per una dittatura legislativa che cerca di paralizzare il sistema giudiziario e amministrativo e rovesciare il nostro sistema democratico liberale", ha detto ancora il presidente giustificando così il ricorso alla misura che prevede che il governo venga temporaneamente affidato alle autorità militari sottraendolo a quelle civili. "Farò tornare il Paese alla normalità liberandomi delle forze anti-stato al più presto possibile", ha aggiunto il presidente che ha accusato l'opposizione di aver tagliato "tutti gli elementi essenziali per il funzionamento chiave del Paese, come la lotta ai crimini di droga e il mantenimento della pubblica sicurezza, trasformando il Paese in un rifugio per la droga". Yoon ha definito il partito dell'opposizione, che ha una maggioranza di 300 parlamentari, una "forza anti-stato che intende rovesciare il regime" e definito la sua decisione "inevitabile". Scontri si sono registrati di fronte al Parlamento di Seul tra forze dell'ordine e i dimostranti che chiedevano la fine della legge marziale. I video trasmessi dalla televisione di stato, riporta il sito del New York Times, hanno mostrato poliziotti e militari che respingevano i cittadini che cercavano di entrare nell'edificio. Lee Jae-myung, il leader del partito di opposizione sudcoreano, ha chiesto ai suoi deputati di riunirsi fuori dal Parlamento. Il leader del Partito democratico, che ha la maggioranza in Parlamento, ha chiesto anche ai sostenitori e alla popolazione di recarsi di fronte al Parlamento. Erano 44 anni che in Corea del Sud non veniva dichiarata la legge marziale. L'ultima volta risale al maggio del 1980 a seguito del colpo di Stato militare, il secondo in un anno, guidato alla fine dell'anno precedente dal generale Chun Doo-hwan. Per fermare le manifestazioni del movimento studentesco che chiedeva riforme democratiche, il 17 maggio Chun costrinse il governo a estendere la legge marziale sull'intero Paese. Vennero chiuse le università, vietate le attività politiche e limitata ulteriormente la libertà di stampa. Per far rispettare la legge marziale, i militari furono inviati in varie parti della nazione. Il 18 maggio 1980, i cittadini di Gwangju si ribellarono alla dittatura militare di Chun e presero il controllo della città. Nel corso della rivolta, i cittadini presero le armi per difendersi, ma alla fine furono schiacciati dall'esercito in un massacro che passò alla storia. Alla fine si contarono almeno centinaia di morti, ma c'è chi parla di migliaia di vittime. La Farnesina "raccomanda ai connazionali massima prudenza negli spostamenti, di evitare gli assembramenti e manifestazioni e di seguire le indicazioni delle Autorità locali", si legge sul sito 'Viaggiare Sicuri' dell'Unità di Crisi della Farnesina a proposito della situazione in Corea del Sud. "Seguo da vicino la situazione in Corea del Sud dopo la proclamazione della legge marziale. Ho parlato con la nostra ambasciatrice che sta assistendo i connazionali. Monitoriamo la situazione", scrive su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che poi indica: "Per ogni emergenza contattare l'Unità di crisi +39 06 36225 o l’Ambasciata +821022420491".
(Adnkronos) - "Questo è un momento molto delicato per il mondo della moda e siamo convinti che presto passerà consolidando la reputation del luxury fashion. Mettiamo sempre i nostri clienti al centro puntando sulla qualità dei prodotti, l’onestà del made in Italy ed offrendo sempre il giusto rapporto qualità prezzo ai nostri clienti. Però non tutti trovano il coraggio di investire e ci aspettiamo il supporto del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministro Urso". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, il direttore generale di Gallucci e presidente di Confindustria Giovani Fermo, Gianni Gallucci, in occasione dell'apertura dal 4 dicembre di un concept store a Londra in Walton street a South Kensington, tappa dopo le aperture di Milano e Miami, per l'azienda marchigiana che dal 1959 è il punto di riferimento per la produzione di calzature di alta qualità. "L’internazionalizzazione ed il sostegno delle eccellenze italiane - sostiene - è fondamentale. Le aziende artigianali ed interamente Made in Italy sono il nostro orgoglio e la nostra identità ma sempre con più fatica riescono a sopravvivere alle burrascose situazioni geopolitiche. Servono interventi mirati alle piccole realtà che rappresentano l’80% del tessuto economico italiano”. "L'apertura a Londra di Gallucci - spiega - non è una sfida ai colossi centenari di Northampton, ma la voglia di presentare un prodotto nuovo e aggiornato che nulla ha da invidiare, seguendo le regole tradizionali ed utilizzando i migliori materiali sul mercato senza compromessi. Questo connubio rompe quasi le barriere ormai canoniche del mercato generando un prodotto davvero unico ed esclusivo”. “L’apertura a Londra - spiega Gallucci- nasce dalla collaborazione con 'Walton fine arts', concept store che prende vita trent’anni fa, specializzandosi in arte moderna e Pop con maestri contemporanei come Andy Warhol, Banksy e Picasso, e quindici anni fa inizia ad ospitare nuovi talenti che dopo qualche anno sono stati lanciati come artisti emergenti. Lo sviluppo di un brand passa dal retail e la scelta di Londra non è casuale, Londra è un ponte stabile tra Middle East e Stati Uniti. La nostra presenza era necessaria per sviluppare in maniera organica la crescita ed approcciare nuovi mercati con la nostra linea 'London fatto a mano' ed il nostro esclusivo servizio su misura, come quelli degli Emirati Arabi, Saudi Arabia e Qatar". “La collaborazione con Walton Fine Arts - sottolinea - ha un valore strategico. Grazie ad una collezione artigianale di alta gamma ci sono grandi affinità di clientela e posizionamento di mercato con Walton Fine Arts e per questo, è nata l’idea di unire il mondo del fashion all’arte facendo vivere gli spazi di Walton street con eventi e trunk-show che permettono alla clientela di vivere un’esperienza unica sul prodotto". "La galleria - ricorda - vanta tra i suoi clienti molti collezionisti, famiglie reali e più di 500 imprenditori da ogni parte del mondo e continua a lavorare con celebrities internazionali come Jude Law, Sadie Frost, Kate Moss, Ringo Starr, George Harrison Family, Saudi Royal Family, Gary Barlow, Sylvester Stallone oltre a partecipare a decine di progetti incluso in Arabia Saudita 'The Riyadh underground festival'".
(Adnkronos) - E' stato inaugurato oggi il nuovo store Lidl di Vallefoglia, terzo punto vendita nella provincia di Pesaro e Urbino e il diciannovesimo di tutta la regione. Al taglio del nastro era presente il Sindaco Palmiro Ucchielli. Positivo l’impatto dell’operazione che da un punto di vista occupazionale ha creato 18 nuovi posti di lavoro; inoltre, la comunità locale potrà beneficiare di un nuovo tratto di pista ciclabile realizzato da Lidl. Anche il nuovo punto vendita è ispirato ai più recenti standard aziendali di sostenibilità ambientale grazie a un impianto fotovoltaico da 237 kW, mentre il restante approvvigionamento energetico deriva al 100% da fonti rinnovabili. Lo store di Vallefoglia dispone di una vasca di laminazione di oltre 400 mq progettata per gestire efficacemente le acque piovane. Questa infrastruttura permette di raccogliere e trattenere temporaneamente l'acqua durante le precipitazioni, riducendo il rischio di allagamenti e garantendo un rilascio controllato. Infine, un dry garden di ghiaia sostituisce le aiuole verdi e completa il design delle facciate, contribuendo a limitare il consumo di acqua.