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(Adnkronos) - Il presidente americano Donald Trump ha detto oggi, venerdì 18 aprile, di volere ''un accordo veloce'' tra la Russia e l'Ucraina in modo da ''fermare le uccisioni'' e ''salvare delle vite''. Si contano ''2.500 morti a settimana'', ha sottolineato Trump alla Casa Bianca, parlando dei negoziati per la pace tra Ucraina e Russia. "Se per qualche motivo, una delle due parti lo rende molto difficile, diremo loro che 'siete sciocchi', 'siete persone orribili' e lasceremo perdere". Possibile che il presidente russo Putin stia prendendo tempo per rallentare i negoziati di pace? "Spero di no, vi farò sapere tra poco se è così" replica Trump a un giornalista. ''Nessuno ci sta prendendo in giro'' assicura, rispondendo a una domanda sulla possibilità che i russi non stiano prendendo seriamente le trattative con gli Usa. "Tutta la mia vita è stata una grande negoziazione e so quando le persone ci stanno prendendo in giro e quando no", sostiene, affermando di vedere, invece, ''entusiasmo da entrambe le parti'' rispetto alla prospettiva di mettere fine alla guerra. Un fuori programma ha costretto, poi, il presidente Trump a sospendere la conferenza stampa alla Casa Bianca. Mentre stava parlando dell'Iran, sostenendo che Teheran "non può avere un'arma nucleare" , si sono alzate delle voci in sala. Come hanno spiegato i giornalisti presenti, una ragazza, ospite di Mehmet Oz, che aveva da pochi minuti giurato alla guida di Medicare e Medicaid, è improvvisamente sembrata svenire nello Studio Ovale. Oz si è precipitato verso la giovane, che si è alzata rapidamente, seppur barcollando. I giornalisti sono stati subito fatti uscire e Trump ha smesso di parlare. Anche la ragazza è uscita sulle sue gambe, ma sostenuta da due persone.
(Adnkronos) - "Sulla scia di quanto avviato nel precedente mandato, intendiamo rafforzare l’impegno dell’Istituto in materia di appalti pubblici e sostenibilità ambientale, continuando a rappresentare le istanze delle Regioni e delle Province Autonome, con l’obiettivo di favorire il miglior raccordo con le istituzioni statali, gli enti locali e gli operatori del settore. Per quanto riguarda il settore degli appalti, proseguiremo con il sostegno al processo di digitalizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti, divenuti centrali nel sistema delineato dal nuovo Codice dei contratti". Così, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, Elisa De Berti, presidente di Itaca (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che ne sono soci fondatori. E la sostenibilità ambientale sarà al centro dell'attività dell'Istituto."Con riferimento al tema della sostenibilità ambientale, invece, intendiamo implementare l’aggiornamento e lo sviluppo di strumenti di valutazione ambientale degli edifici e degli ambiti urbani e le azioni di qualificazione degli operatori economici così da garantire maggiore efficienza e trasparenza nel settore. La nostra priorità è proseguire sulla direzione intrapresa, adottando un approccio sempre più integrato, innovativo e sostenibile", sottolinea De Berti. E l'impegno di Itaca sulla digitalizzazione è testimoniato da esempi concreti, come il Servizio Contratti Pubblici. "Si tratta di un servizio, messo a disposizione dal ministero delle infrastrutture e gestito da Itaca mediante una specifica piattaforma telematica (https://www.serviziocontrattipubblici.it/), come previsto dal Codice dei contratti pubblici (art. 223 comma 10), che contribuisce -spiega De Berti- alla digitalizzazione del ciclo dell’appalto pubblico con particolare riferimento alla fase della programmazione". De Berti sottolinea come "obiettivo del servizio è, inoltre, fornire assistenza e supporto alle stazioni appaltanti nell’applicazione della disciplina di settore e garantire trasparenza, efficienza e correttezza nelle procedure di appalto pubblico. I servizi erogati includono la pubblicità dei programmi di lavori, beni e servizi, il supporto tecnico-giuridico alle stazioni appaltanti, il monitoraggio delle opere pubbliche incompiute e la pubblicità dei prezzari regionali. Molto importante ed utilizzato è il supporto giuridico che offre assistenza gratuita alle stazioni appaltanti e alle centrali di committenza per la corretta applicazione del Codice dei contratti. Tale servizio si concretizza nella produzione di pareri sintetici, di natura teorico-pratica, sempre più apprezzati e oggetto di analisi anche da altre istituzioni centrali", rimarca De Berti, sottolineando che "il servizio SCP è anche segnalato nel portale 'Your Europe' della Commissione Europea come punto di accesso digitale per le informazioni sugli appalti pubblici in Italia, facilitando la partecipazione degli operatori europei al mercato italiano". E dall'osservatorio di Itaca De Berti può sottolineare che "la digitalizzazione e la semplificazione degli appalti pubblici in Italia rappresentano la più grande innovazione nel sistema degli appalti negli ultimi anni rispetto ai quali si stanno compiendo significativi passi avanti, anche se ci sono ancora parecchie sfide da affrontare. Si tratta di un processo caratterizzato dall'introduzione di piattaforme di e-procurement e strumenti governato principalmente da Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e Agid, con cui Itaca collabora da lungo tempo per favorire la piena attuazione di tale processo". Un percorso ancora non completato. "Tuttavia, la transizione completa richiede un adattamento continuo da parte delle stazioni appaltanti, sia a livello locale che centrale, per garantire un’adozione efficace e senza intoppi, e un superamento delle difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme di e-procurement e malfunzionamenti degli applicativi informatici, soprattutto nei flussi informativi di interoperabilità tra i sistemi digitali di Anac e delle stazioni appaltanti, con conseguenze su tutte le gare d’appalto", spiega. E De Berti sottolinea che "in questo percorso diventa fondamentale il ruolo di Itaca nel supportare concretamente la digitalizzazione degli appalti pubblici, fornendo servizi di consulenza, formazione e assistenza tecnica, in particolare con strumenti innovativi come la piattaforma Scp che facilita l'interoperabilità tra i sistemi digitali delle amministrazioni pubbliche. Inoltre, Itaca è impegnata nel rafforzamento della trasparenza e nell'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, come l'intelligenza artificiale, per migliorare l’efficienza, ridurre la burocrazia e ottimizzare i processi decisionali". Secondo la presidente di Itaca, in conclusione, "è fondamentale governare bene tale fase di transizione, anche con un sistema di assistenza a rete che coinvolga gli Osservatori regionali dei contratti, gli organismi più vicini alle esigenze del territorio. In sintesi, siamo sulla buona strada, ma è ancora necessario continuare a lavorare per una piena digitalizzazione e semplificazione, in modo che tutti gli attori coinvolti possano trarre vantaggio da un sistema più trasparente e veloce", sottolinea. Formazione e Pnrr "In attuazione della Strategia di professionalizzazione delle stazioni appaltanti prevista dal Pnrr, Itaca, Sna e Ifel hanno sviluppato una specifica offerta formativa in tema di appalti pubblici, realizzando percorsi di formazione dedicati a dirigenti e funzionari delle amministrazioni centrali, regionali e degli enti locali, oltre che specifici corsi di aggiornamento professionale per i Rup. L’Istituto è stato coinvolto, inoltre, dal ministero delle Infrastrutture e trasporti insieme con altri partner di progetto, Ifel (Fondazione Anci) e Invitalia, per potenziare il servizio di Scp nel supporto alle stazioni appaltanti nella qualificazione e acquisizione di competenze digitali, favorendo l’integrazione di tecnologie avanzate nella gestione degli appalti pubblici", spiega De Berti. "La proposta -prosegue Berti- è quella di organizzare un sistema di rete di comunicazione, associato a servizi di assistenza, consulenza, aggiornamento e formazione articolato in un ambito centrale (Mit) e in uno territoriale (Regioni e Province autonome)". E De Berti chiarisce che "entro giugno 2026 saranno implementati, quindi, una serie di servizi, tra cui un hub dei contratti pubblici, ovvero un portale centralizzato che raccoglie le attività attuali e future nel settore degli appalti pubblici; e ancora, applicativi come OpenDigitApp e E-Contract Hub, per fornire supporto tecnico, giuridico e normativo alle stazioni appaltanti, con l'utilizzo sperimentale dell'intelligenza artificiale. Sarà realizzata la 'Bussola' del Rup, un’applicazione che guida le stazioni appaltanti e i responsabili unici di progetto nella gestione del ciclo di vita degli appalti, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi degli investimenti pubblici. Sono, inoltre, previsti supporti per la digitalizzazione tramite il Building information modeling (bim) e risorse come webinar e podcast per aggiornamenti normativi e operativi. Infine, verrà realizzata una piattaforma per la gestione della fase di esecuzione dei contratti pubblici che le stazioni appaltanti potranno utilizzare gratuitamente, nonché una piattaforma per garantire la trasparenza degli appalti, che permetterà di semplificare gli adempimenti inerenti la pubblicazione degli atti e documenti relativi alle gare", aggiunge ancora. E la presidente dell'Istituto ricorda che "Itaca ha messo in campo numerosi progetti formativi in un settore strategico per il nostro Paese come quello degli appalti pubblici, che spesso sono legati anche al Pnrr. Un’attività di grande rilevanza è collegata all'attuazione del Piano nazionale di formazione per la professionalizzazione dei Rup (Pnf). Grazie ad un accordo tra Mit, Itaca, Ifel e Sna è stata costituita un’organizzazione dedicata all’attuazione del Piano nazionale di formazione mirato alla professionalizzazione del personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, a livello sia nazionale che territoriale", aggiunge "L’obiettivo -continua De Berti- è garantire qualità e uniformità dell’azione formativa su tutto il territorio nazionale. Il Piano coinvolge tutti i livelli della pubblica amministrazione: Stato, Regioni e Autonomie locali, con il supporto della Rete degli osservatori regionali dei contratti pubblici, costituita dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che assiste le stazioni appaltanti di ambito territoriale. Entro il 30 giugno la rete degli Osservatori avvierà e concluderà la formazione di base in tutte le regioni italiane sul Bim, un tema cruciale per i lavori pubblici, destinata ai rup, ai dirigenti e ai funzionari", spiega ancora. "L’attività formativa è organizzata sia in presenza che online mediante una piattaforma telematica gestita da Itaca alla quale sono iscritti circa 85.000 utenti e che ha rilasciato 45.000 attestati di frequenza. Per dare maggiore visibilità e accesso all’offerta formativa ed agli eventi specifici, è stato realizzato un sito internet tematico consultabile all’indirizzo www.formazionenazionaleappalti.it", ricorda De Berti. La sostenibilità "Sono tre le linee di intervento di Itaca sul tema -spiega De Berti- della sostenibilità ambientale. La prima riguarda l’aggiornamento costante degli strumenti per valutare la sostenibilità ambientale sia degli edifici sia a livello urbano. Con riferimento al protocollo Itaca a scala edifici - attivo da 20 anni e riconosciuto norma UNI da 10 anni -, oltre a garantire l’allineamento con la normativa vigente, stiamo lavorando in merito alla prevista introduzione dei nuovi Cam edilizia e sull’estensione della disciplina agli ospedali. Per quanto riguarda il Protocollo Itaca a scala urbana, si tratta di uno strumento recente che ha, però, già suscitato l’interesse di alcune Regioni in quanto valido strumento per la valutazione ex ante, ex post e in itinere dei progetti che interessano aree più vaste rispetto al singolo edificio. L’obiettivo è estenderlo a tutti i progetti di riqualificazione urbana". De Berti spiega che "la seconda linea di intervento è la formazione a cura di uno specifico Comitato che, presto, includerà anche il Consiglio nazionale degli ingegneri, il Consiglio nazionale degli architetti e l’Uni, l’Ente nazionale di normazione. Nel corso degli anni, Itaca ha formato centinaia di tecnici in tutta Italia e ora l’obiettivo è valorizzare queste competenze attraverso un percorso in collaborazione con Certing e Casaclima. Tale percorso consentirà di certificare tale formazione secondo la norma tecnica internazionale Iso EN Uni 17024, apportando valore aggiunto nelle gare di appalto per l’edilizia pubblica, specialmente in relazione alla crescente attenzione alla qualità delle opere nel nuovo codice dei contratti pubblici", sottolinea ancora. E secondo il presidente di Itaca "la terza linea di intervento vede Itaca impegnata nella promozione e diffusione della sostenibilità ambientale in edilizia, attraverso la partecipazione ai principali eventi del settore e la sottoscrizione di accordi con università per progetti di ricerca specifici o per l'insegnamento in corsi universitari. Si tratta di iniziative che contribuiscono a promuovere la sostenibilità, diffondendo le buone pratiche e sensibilizzando le nuove generazioni di professionisti".
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.