(Adnkronos) - Nell'anno del Giubileo, fino all'8 giugno 2025, il Museo Diocesano di Vicenza ospita la mostra 'Soglie: Tempo del prima - Tempo del poi' dell'artista Roberto Floreani. Un viaggio spirituale nell'introspezione e nella profondità, come spirituale è il messaggio che l'opera può contenere, secondo Floreani, con una dimensione interiore, intima e riflessiva che si rivela un antidoto al materialismo contemporaneo. Il riferimento al Giubileo è esplicito per i chiari aspetti teologici e filosofici: la 'Soglia', infatti, spiega l'artista, dichiara la funzione dell'opera stessa, che rappresenta un crinale che separa il tempo del prima (il progetto), dal tempo del poi (la realizzazione compiuta), direttamente assimilabile all'idea fondativa della nascita, della creazione. Quest'anno ricorrono 40 anni dalla prima personale di Floreani, astrattista di riferimento in Italia: le oltre 60 opere in mostra a Vicenza (le 'Soglie', le 'Costellazioni', i 'Lunari' e i 'Ritmati') raccontano l'evoluzione tematica della sua ricerca e lo scorrere della sua vita. Un percorso ricco di suggestioni grazie alla contaminazione tra le opere, la sezione storica del Museo e la presenza installativa di una serie di tappeti realizzata da Floreani (FOTO). Legato al progetto un ciclo di conferenze tematiche al Museo Diocesano nelle quali l'artista ci conduce ad attraversare le 'Soglie' nel campo della musica, della filosofia, dell'arte del Novecento e della teologia. "I tappeti dialogano con la collezione storica dei reperti romani del Museo - spiega Floreani all'Adnkronos - Un confronto che mette in evidenza come l'Astrazione, in assenza d'immagine riconoscibile, sia in grado di accogliere docilmente la potenza evocativa dei reperti archeologici, in un confronto che racconta la storia del pensiero attraverso la storia dell'Arte". Un dialogo agevolato dalla tecnica pittorica di Floreani, costituita da oltre venti stratificazioni materiche che evocano una sorta di "sentimento della storia", dice l'artista, "di combinazione virtuosa con l'evoluzione primigenia del nostro Paese. Accostamento che risulta evidente nei bassorilievi dei reperti rispetto ai rilievi delle opere, nello scavo paziente della storia rispetto agli 'scavi' materici realizzati sulle tele, una sorta di racconto progressivo che attraversa i secoli per giungere fino ad oggi attraverso la 'storia eroica' dell'Astrazione, autentica novità del Novecento, così definita acutamente dal filosofo Jean Baudrillard". I tappeti, realizzati con grande attenzione alle caratteristiche industriali rispetto alla qualità del materiale, sono numerati fino a 5 esemplari e consegnati con l'autentica dell'autore, divenendo così parte significativa del progetto espositivo. Con la loro presenza contaminano una buona parte della sezione storica del Museo, in una compenetrazione così raccontata dall'artista: "I tappeti svolgono la funzione dell'opera-ambiente, ovvero rendono l'intero spazio delle singole sale come un'opera unica, costituita dai reperti storici, dalle opere esposte e dal volume stesso che le accoglie, consentendo una lettura univoca dello spazio". I tappeti sono stati anche protagonisti nel suggestivo spazio Bin Ari 362 di Milano, azienda commerciale che opera nel settore dei tessuti, come 'Evento Fuorisalone del Mobile' di Milano lo scorso fine settimana, "con un significativo riscontro di pubblico e critica. Lo spazio - illustra Floreani - è stato interamente dedicato alla contaminazione con i tappeti di varie tipologie e formati che hanno reso l'intera superficie a terra un unico volume, agevolato dalla presenza di tre opere pittoriche esposte alle pareti, riguardanti le serie più recenti: dalle Soglie alle Costellazioni, fino ai Ritmati".
(Adnkronos) - Aicel (Associazione italiana commercio elettronico) ha realizzato il primo codice di condotta del commercio elettronico con l’obiettivo di definire il comportamento dei professionisti del settore, nel rispetto degli standard accreditati e raccomandati anche sul piano internazionale. Un nuovo assetto di norme comportamentali virtuose che ha l’obiettivo di semplificare e armonizzare le prassi degli operatori, adeguandole all’evoluzione del contesto normativo europeo e nazionale. Dopo un articolato iter di consultazioni pubbliche con stakeholder e autorità, il codice di condotta del commercio elettronico è stato depositato dall’associazione di categoria dei venditori online al Mimit (ministero delle Imprese e del Made in Italy) e trasmesso alla Commissione Europea. Il punto di riferimento di questo importante documento sono i principi di equità, trasparenza, autonomia, integrità, eticità e professionalità che costituiscono le basi delle pratiche commerciali corrette. “Il settore dell’e-commerce - commenta Andrea Spedale, presidente di Aicel - è stato investito negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, da una espansione di proporzioni rilevanti e da un’innovazione tecnologica di forte impatto. La necessità di un nuovo inquadramento sistematico e di adattamento dinamico alle nuove fondamenta della vendita online è diventata sempre più urgente con l’avvento dell’Intelligenza artificiale e con la maggiore diffusione degli acquisti da parte dei minori. Il nuovo codice di condotta del commercio elettrico vuole colmare i gap che si sono creati per via dell’innovazione digitale nel diritto civile”. Al nuovo codice di condotta del commercio elettronico potranno aderire individui o aziende titolari di un’attività di vendita online, purché non risultino precedenti dal punto di vista amministrativo o giudiziale, contrari a quanto prescritto dal codice. La richiesta di adesione avverrà tramite un form online che sarà reso disponibile da Aicel, con successivo riscontro entro 45 giorni. Per questi soggetti, fare proprio il codice di condotta vorrà dire accettarne tutte le finalità e le norme, così come le misure previste in caso di inosservanza o violazione. Gli elenchi degli aderenti al codice di condotta saranno pubblici e costantemente aggiornati da Aicel. Un marchio ad hoc distinguerà le imprese che si impegnano a rispettare tali regole. Tra queste, sono specificate dal codice l’accessibilità, gli obblighi informativi, il divieto di informazioni ingannevoli, gli obblighi contrattuali, la trasparenza nelle politiche di prezzi e sconti, la corretta gestione della conclusione del contratto di vendita e le garanzie. Prosegue il presidente di Aicel: “Il nuovo codice di condotta diventa uno strumento utile e una tutela in più per i consumatori e i venditori, anche considerando la dismissione recente della piattaforma europea Odr per la risoluzione online delle controversie legate alle vendite online. Uno strumento che si è rivelato poco efficace, alla luce di numerosi accessi ma di uno scarso livello di risoluzioni”. Il documento messo a punto da Aicel include inoltre disposizioni specifiche per particolari categorie di utenti e per favorire finalità di sicurezza, ambientali, di inclusione e internazionalizzazione. Attenzione viene posta ai diritti del consumatore, come quello di recesso, e alle pratiche finalizzate alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare quali l’impiego e lo smaltimento di materiali e imballaggi ecosostenibili e riciclabili, la logistica verde, l’organizzazione di programmi di ritorno dei prodotti a fine vita. Il nuovo codice di condotta definito da Aicel prevede delle norme di comportamento rispetto alle recensioni online, al trattamento dei dati personali e al corretto uso dell’intelligenza artificiale. Rispetto a quest’ultimo punto, i merchant sono tenuti, secondo il nuovo codice, a garantire ai consumatori la trasparenza nell’uso dei sistemi di AI, fornendo informazioni chiare su come questi siano utilizzati e possano influenzare le decisioni di consumo. Si impegnano inoltre a garantire la revisione umana delle decisioni prese con l’assistenza dell’AI e una serie di azioni mirate alla tutela dei dati personali affinché la gestione sia sempre conforme alle norme e alle migliori pratiche. Un capitolo speciale merita l’aspetto della tutela dei minori e l’accertamento dell’età del contraente. L’interazione dei minori con il mondo digitale è sempre più frequente, anche in ragione della facilità di accesso ad Internet e dell’innata capacità di interazione con i servizi della società dell’informazione e con gli acquisti online. Tale evidenza fa sorgere nuove esigenze di tutela, in considerazione della vulnerabilità della categoria di utenti coinvolti. Per questo, il professionista deve mettere in atto ogni ragionevole misura al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni di legge applicabili, in primis la dichiarazione che l’acquisto di beni e servizi è consentita solo a soggetti maggiorenni. Rimane salva l’ipotesi dell’acquisto effettuato dal minore che abbia raggiunto i quattordici anni di età e che abbia posto in essere atti necessari a soddisfare esigenze della vita quotidiana, come piccoli acquisti alimentari o ludici. L’informazione destinata ai minori deve essere esplicitata in maniera chiara, comprensibile e con un linguaggio accessibile, sia nelle condizioni di vendita presenti sul sito che prima del perfezionamento dell’acquisto, nonché al momento della prima registrazione di un account personale sulla piattaforma di e-commerce. Per garantire il monitoraggio, l’attuazione delle regole, la definizione di misure volte a garantire l’efficacia del codice di condotta e la risoluzione di conflitti viene istituito un comitato dei garanti. L’organo di controllo sarà composto da cinque membri, compreso il presidente di Aicel, nominati dal consiglio direttivo dell’associazione e scelti secondo requisiti di onorabilità, professionalità e imparzialità, preferibilmente tra docenti ordinari di atenei italiani con specializzazioni in materie giuridiche, o avvocati con almeno quindici anni di esercizio professionale. In caso di accertamento di infrazioni, in seguito al procedimento di verifica, le sanzioni variano dalla semplice censura e biasimo per la violazione commessa in relazione a casi di minore gravita, al divieto di usare il marchio di adesione al codice di condotta per un tempo massimo di tre anni, fino alla sospensione o cancellazione dell’iscrizione nell’elenco delle imprese aderenti e al pagamento di una penale il cui importo varia tra 250 e 1.000 euro.
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.