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(Adnkronos) - “Da parecchi anni Fondazione Cariplo sta lavorando sul terreno dell’innovazione e dell’economia circolare, operando sia sul territorio sia nel mondo della ricerca. Abbiamo ad esempio finanziato progetti per l’eliminazione delle plastiche usa e getta, coinvolgendo scuole di diverso ordine e grado, grandi società della distribuzione e imprese, con risultati interessanti”. Lo ha detto Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, all’evento che ha presentato scenari, prospettive e storie di successo del Circular Economy Lab, partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center rinnovata in questa occasione. “Abbiamo lavorato poi sull'eliminazione di tutte le plastiche - spiega - nel campo della ricerca scientifica ci siamo molto impegnati nella definizione di imballaggi che siano biodegradabili, che derivino a loro volta da sottoprodotti di vari settori industriali, ottenendo prodotti che ci danno danno la possibilità di non accumulare rifiuti nell’ambiente dei rifiuti. Nel campo della depurazione delle acque, sono usati dei microrganismi che hanno la capacità di disinquinare le acque e accumulare al contempo all’interno delle loro cellule dei polimeri con cui si possono costruire nuove plastiche biodegradabili”. “Intesa Sanpaolo è un grande alleato, fondamentale anche perché ha manifestato sempre molto interesse nei confronti dell’economia circolare, della sostenibilità e della resilienza - aggiunge Sorlini - Si uniscono quindi le forze lavorando insieme. Come Fondazione Cariplo abbiamo la possibilità di lavorare con le associazioni del terzo settore o gli enti locali che hanno i terminali sul territorio, questo vuol dire che raccolgono i bisogni del territorio. Noi riusciamo ad elaborare questi bisogni, a fare bandi, proporre progetti e a finanziarli. Se alle spalle abbiamo una collaborazione come quella della banca riusciamo a fare tante volte delle operazioni di grandissima portata con un impatto sul territorio molto significativo”.
(Adnkronos) - La creazione di valore per Coricelli passa dalla sostenibilità, diventata un asset fondamentale della propria visione d’impresa. Con il suo modello di business sostenibile Coricelli si è imposta nel settore oleario come esempio virtuoso di trasparenza, solidità e crescita arrivando ad un risultato straordinario nel 2024: fatturato record di 415 milioni di euro, con un incremento del 25 % rispetto all’anno precedente. In crescita anche i volumi di vendita con oltre 62 milioni di litri venduti (+3,7 rispetto all’anno precedente). La rendicontazione delle performance finanziarie insieme alle informazioni in ambito Environment, Social & Governance (Esg) sono raccontate, per il terzo anno, nel Report Integrato 2024 che comprende anche il Bilancio di Esercizio. Anche questa edizione è stata redatta su base volontaria, non raggiungendo i criteri dimensionali per l’obbligatorietà, in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (Esrs) per offrire una visione completa, misurabile e trasparente dell’operato aziendale. L’azienda olearia fondata a Spoleto (PG) nel 1939, presente sul mercato nazionale e internazionale con i brand Pietro Coricelli e Olio Cirio (acquisito nel 2009) è guidata dal 2018 da Chiara Coricelli, presidente e ad dell’impresa di famiglia. Sotto la sua guida l’azienda ha registrato di anno in anno risultati in costante crescita puntando su innovazione e sostenibilità, senza perdere di vista l’eredità che si tramanda da tre generazioni. A contribuire al traguardo significativo raggiunto nel 2024 è il risultato ottenuto sul mercato italiano dove, nonostante il comparto olio evo presenta volumi in leggero calo rispetto all’anno precedente, Pietro Coricelli è cresciuta del 22% raggiungendo così una quota di mercato del 13,4% sul canale It Iper e Super* e la leadership nel segmento 100% italiano. Un ulteriore asset strategico dello sviluppo di Coricelli è l’export, che pesa per il 36% delle vendite. I principali mercati sono Stati Uniti, Messico, Giappone, Belgio dove l’olio Coricelli è apprezzato per la sua qualità premium; nel mirino il potenziamento di Canada, Uk, Russia, Brasile. “Negli ultimi anni la nostra progettualità è stata focalizzata sulla valorizzazione dell’olio extravergine di oliva 100% italiano. Abbiamo investito in innovazione e in sostenibilità per far rinascere le filiere olearie italiane. La nostra visione e le nostre azioni hanno trovato casa anche quest’anno nel Report Integrato, diventato uno strumento potentissimo per misurare il nostro impatto, analizzare il nostro operato, trasferire all’esterno con trasparenza il nostro modello di business. Un documento che racchiude il valore della nostra identità. Gli sforzi importanti realizzati ci premiano anche nei numeri e ci confermano che siamo sulla strada giusta per proseguire il nostro ambizioso progetto di sviluppo sostenibile”, commenta Chiara Coricelli, presidente e ad di Pietro Coricelli Spa. La scelta delle informazioni da rendicontare è stata effettuata attraverso un processo di valutazione fondato sul principio della doppia materialità. L’analisi dell’engagement interno ed esterno ha permesso all’azienda di prendere in considerazione gli impatti significativi, attuali o potenziali, sulla società e sull’ambiente generati dalle proprie attività e da quelle della propria catena di valore. Tra gli interventi più significati emersi dal Report Integrato 2024 si evidenzia il continuo impegno sul fronte ambiente attraverso investimenti in impianti ad alta efficienza energetica, nella promozione dell’economia circolare e nella valorizzazione della filiera olearia sostenibile, favorendo pratiche produttive responsabili e attente alla tutela del territorio. Il tutto si traduce in un miglior uso delle risorse energetiche, che, nel caso del metano per tonnellata di olio prodotta scende del 81% verso l’anno precedente e nell’uso di plastica, attraverso la transizione a packaging sostenibili, con riduzioni che arrivano fino al fino -38% di film termo retraibile. L’adozione di buone pratiche per il recupero e riciclo dei materiali di consumo hanno permesso di arrivare al 68% di vetro riciclato e all’83% di carta/cartone riciclato. Sul fronte relativo all’attenzione verso le persone si segnala il Contributo Nido dedicato alle neo mamme e ai neo papà per favorire la parità di genere permettendo loro di affrontare con maggiore serenità le spese di asilo nido. Aumenta anche il tempo dedicato alla formazione del personale con 2.300 ore erogate. Tra le Best Practice si segnala il progetto Filiera Olearia Sostenibile, partito nel 2021 con il primo accordo nazionale di filiera e arricchito nel novembre 2024 con una nuova iniziativa per la valorizzazione dell’olio certificato Dop Umbria. Coricelli ha siglato, infatti, un nuovo accordo di filiera di lunga durata con l’Organizzazione di Produttori Aprol Umbria, espressione di Coldiretti, per portare sugli scaffali della grande distribuzione italiana un’eccellenza locale. Solo nel 2024 alle oltre 310.000 bottiglie di olio evo immesse sul mercato con la firma degli agricoltori italiani si sommano più di 3.000 bottiglie di Dop Umbria, prodotte con la garanzia di prezzi minimi e condizioni di pagamento vantaggiose per gli olivicoltori favorendo, pertanto, una maggiore programmazione delle attività agricole e una distribuzione più equa del valore lungo la filiera. “Migliorare non è solo una scelta ma anche una responsabilità. Continueremo ad accogliere la sfida della sostenibilità su tutti i fronti, a piccoli passi, in modo sempre concreto e trasparente. I nostri progetti prevedono, inoltre, nuovi investimenti in innovazione ed energia rinnovabile per rendere il nostro stabilimento di Spoleto sempre più green e altamente tecnologico”, conclude Chiara Coricelli.
(Adnkronos) - Premiati tre giovani influencer agli Stati Generali sull’Ambiente 2025 (29-30 maggio), alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Ieri, nell’ambito del talk 'La comunicazione ambientale in epoca di social media e social networking', si è svolta anche la cerimonia di premiazione della prima edizione del 'Tuffatore', premio promosso dalla Regione Campania e moderato da Claudia Conte. La giuria presieduta da Paolo Mieli, storico e giornalista, e composta da Valeria Angione, autrice e content creator, e Padre Enzo Fortunato, direttore dei progetti speciali della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, ha assegnato i premi, tra circa 100 candidati, a influencer e content creator che si sono distinti per la loro divulgazione meritevole in materia ambientale. Si sono aggiudicati la targa nella categoria 'Educazione ambientale' Giorgia Pagliuca per aver coniugato creatività digitale e impegno civile sui temi della biodiversità e del rispetto per il territorio; in quella 'Rispetto per gli animali', Silvia Gambi per aver promosso una cultura fondata sul benessere degli animali; nella categoria 'Cambiamenti climatici', Federica Gasbarro per aver sviluppato un linguaggio innovativo e inclusivo nel raccontare cause e conseguenze della crisi climatica.