(Adnkronos) - "Vogliamo dare alle nostre donne ascolto, coraggio e terapia. La terza età della donna è stata considerata per decenni un elemento negativo". Il termine "menopausa" veniva assimilato al significato di "meno-donna", mentre invece "la menopausa è una terza parte della vita di una donna, un periodo in cui la donna, nel pieno della sua maturità, risponde in pieno a quelle che sono le funzioni lavorative, sociali e familiari. È chiaro che va aiutata, va assistita", ma va anche emancipata da "quei forti pregiudizi del tipo 'non c’è niente da fare'’". Così Antonio Chiantera, presidente nazionale Aogoi, Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani, all’Adnkronos Salute spiega l’obiettivo dell’help desk nazionale gratuito istituito nella Giornata mondiale della menopausa, che si celebra il 18 ottobre. Scrivendo a salutedonna@aogoi.it, (oggetto: Help desk Menopausa’) una breve descrizione del quesito, le donne, "dai 48-50 anni in su potranno ricevere", per tutta la giornata di sabato, consigli e informazioni affidabili dai ginecologi ospedalieri che le contatteranno. "Spieghiamo loro ciò che nei disturbi riferiti è fisiologico e ciò che non lo è, e come curarlo", precisa. "Attraverso questo help desk - aggiunge Chiantera - vogliamo contattare queste donne, verificare le loro problematiche, indirizzarle verso i nostri ambulatori del progetto Menopausa, avviato alcuni anni fa, e confortarle. Grazie a questo progetto abbiamo degli ambulatori super specializzati per lo studio e la terapia della menopausa. A questi ambulatori - presenti in tutte le regioni - le donne vengono a cercare ascolto, parole positive, sostegno". Sono molteplici "le richieste che arrivano: vanno dal problema della secchezza vaginale – e quindi la dispareunia, cioè la difficoltà nei rapporti sessuali – alle vampate di calore, alla stanchezza - elenca l’esperto - Ma è anche l’occasione per parlare di dell’osteoporosi, problema che la maggioranza di loro sottovaluta. Incontrando queste donne spieghiamo loro l’importanza dell’attività fisica, del camminare, del fare sport, del curarsi con terapie a base di calcio. Questa parte della loro vita, se ben gestita - rimarca - le protegge dall’osteoporosi, che si concretizza con le fratture e che, a una certa età – 80, 90 anni – possono essere anche fatali".
(Adnkronos) - "Il contesto internazionale è complesso, i dazi americani si attestano sul 17,5-18% e servono politiche industriali pragmatiche e coraggiose. Ma se la povertà non si abolisce per decreto anche la ricchezza non si crea per decreto ma si costruisce con una visione sistemica". Lo ha detto Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al Forum del Largo Consumo organizzato a Roma da Centromarca e BC Associazione Industrie Beni di Consumo. "C'è un aumento dei prezzi, l'inflazione a settembre è all'1,6% ma per il carrello della spesa è al 3,2% e dunque le famiglie italiane spendono 500 euro in più all'anno per generi alimentari. D'altro canto il settore del largo consumo vale 4,5% del Pil e ogni euro che crea genera 3,2 euro di ricaduta sul Paese lungo la filiera", ha ricordato Valentini sottolineando che, nel corso dei lavori, "avete presentato tre priorità: competitività, legalità, investimenti nella digitalizzazione. Sono anche le priorità del governo. Per quanto riguarda la competitività cerchiamo di agevolare le Pmi attraverso contratti di sviluppo, la Sabatini per gli investimenti, il sostegno alle aggregazioni, l'accesso al credito". La legalità, ha ricordato, "è fondamentale perché la contraffazione e l'Italian sounding creano danni enormi, non si tratta solo di norme ma anche di farle rispettare e far comprendere che la legalità, anche per i clienti, è una garanzia di sicurezza e qualità". Infine per le nuove tecnologie e l'IA "abbiamo un problema di paura, da parte delle imprese di utilizzarle, da parte dei lavoratori di perdere il posto. Questo ci fa perdere di vista l'opportunità di una democratizzazione dell'economia. Per superare la paura servono formazione ed educazione oltre che investimenti".
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.