(Adnkronos) - "Questo nuovo anno è iniziato bene con la vittoria di Sinner nei Campionati australiani per il secondo anno consecutivo: gli esprimiamo i complimenti". Pochissimi secondi ed è l'unico riferimento che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riserva al campione altoatesino, assente all'udienza al Quirinale con le Nazionali di Tennis femminile e maschile vincitrici del Bjk Cup e della Coppa Davis. Nessuna citazione quando il Capo dello Stato si sofferma sulla vittoria della Coppa Davis, salutando gli atleti presenti, senza però ricordare Jannik Sinner, che pure ha giocato gli incontri della fase finale, trovando il modo invece per congratularsi anche con Lorenzo Sonego, non inserito nella rappresentativa che ha giocato la Davis, ma protagonista anche lui in Australia. "Vorrei salutare i due capitani Filippo Volandri e Tathiana Garbin con grande riconoscenza per l'opera straordinaria fatta-afferma il Presidente riferendosi alle Nazionali- Ogni volta guardo con curiosità negli intervalli tra i game l'espressione con cui vi rivolgete alle atlete e agli atleti e penso che sia un lavoro tecnico e psicologico comunque prezioso. Grazie per il vostro lavoro". Il Presidente della Repubblica ricorda "i tempi in cui il tennis italiano era sempre di buon livello, i tempi di Cucelli e Del Bello, che nella Davis del '48, quella che riprese l'attività dopo la guerra, si inserirono in maniera significativa: allora mai avremmo sperato di arrivare a questi risultati, a questo livello di successi. Quindi grazie particolarmente per questo straordinario progresso che è stato fatto. Per questo vorrei ringraziarvi singolarmente, insieme ai capitani, ringraziare la squadra maschile: Berrettini, Bolelli, Vavassori, naturalmente Musetti, pensando anche a quelli che nel tennis operano ma quest'anno non hanno partecipato alla squadra di Davis, c'è qualcuno che ha cominciato bene l'anno come Sonego. Vi è una grande ricchezza di protagonisti, ma la squadra maschile, Berrettini, Musetti, Vavassori e Bolelli - ha ribadito Mattarella, senza citare Sinner - è stata di grande riferimento per tutti i nostri concittadini in questa occasione".
(Adnkronos) - Erminio Polito è il nuovo amministratore delegato di Minsait in Italia e prende il posto di Pedro García, che ha guidato la crescita dell’azienda nel Paese dal 2012 e che, dopo il successo dell’espansione in Italia, è stato nominato direttore di sviluppo del business Internazionale della Difesa del gruppo Indra. García guiderà un'area chiave per la crescita internazionale del gruppo, secondo le linee stabilite dal Piano Strategico Leading the Future. Lo annuncia una nota. Erminio Polito vanta un’ampia esperienza in Minsait, dove dal 2019 ha guidato i mercati Energy & Utilities, Telco e Media. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Napoli Federico II, Polito si è specializzato in Marketing alla Krannert Graduate School of Management della Purdue University in Indiana, Stati Uniti, conseguendo successivamente un Master al Politecnico di Milano. Il manager vanta un’esperienza ventennale nel settore It, avendo lavorato per aziende multinazionali come Ericsson e società di Business e Technology Consulting in progetti Ict per grandi clienti del mercato pubblico e privato italiano e internazionale. "Sono molto orgoglioso della crescita che abbiamo conseguito in Italia negli ultimi anni, durante i quali, grazie al talento dei suoi professionisti, Minsait si è affermata come una delle principali aziende tecnologiche del Paese. Una realtà solida che non potrei lasciare in mani migliori: Erminio Polito ha dimostrato una capacità e una leadership che, sono certo, porteranno l'azienda a nuove vette di crescita, mantenendo sempre i valori di eccellenza e innovazione che ci hanno caratterizzato", ha affermato García. Mentre aggiunge Polito: "Grazie alla crescita degli ultimi anni, l'Italia è diventata la principale filiale del Gruppo Indra in Europa e una delle più importanti in tutto il mondo. Il nostro Paese è chiamato ad essere uno dei motori della crescita nel continente europeo, secondo le linee del Piano Strategico Leading the Future, con un management rinnovato e un'ampia conoscenza del contesto geografico e del mercato locale".
(Adnkronos) - "Penso che l'Europa non possa rimanere indietro" sulla guida autonoma. L'esortazione è dell'ad di A2a Renato Mazzoncini, nel giorno in cui la multiutility, insieme a Politecnico di Milano e Most ha lanciato a Brescia la prima sperimentazione europea di car sharing a guida autonoma. "Il tema geopolitico è chiaro: poche ore fa negli Stati Uniti hanno annunciato che mai un'auto cinese a guida autonoma circolerà sul territorio americano, perché temono che una tecnologia di questo genere possa essere pericolosa e penso che lo stesso tema lo abbia l'Europa, che quindi - ha evidenziato Mazzoncini - "deve decidere cosa fare: o ci sviluppiamo la nostra piattaforma oppure prima o poi dovremo aderire a quelle degli altri". Il suggerimento dell'ad, "vista l'importanza anche per la nostra industria e per la nostra ricerca" è di "lavorare su una nostra piattaforma. Negli Stati Uniti hanno deciso di partire da due play ground, Phoenix e San Francisco. Oggi noi lanciamo questo progetto da Brescia, domani in Europa potrebbero essercene altre. Da qualche parte bisogna partire". E Brescia è un buon posto per farlo. "E' una città dove sapevamo che c'era terreno fertile per la sperimentazione, è sempre successo così. E' successo così con il teleriscaldamento nel 1973, nel 1999 con il grande termovalorizzatore e poi con la metropolitana automatica, la prima in Italia. Una città che recepisce bene e poi ha una dimensione che da laboratorio funziona bene", ha detto Mazzoncini, assicurando che "la sperimentazione rimane a Brescia, anche perché le strade vanno mappate e abbiamo bisogno di un livello di dettaglio molto maggiore". Al termine della sperimentazione, a fine novembre, bisognerà capire cosa fare. La scelta dipende anche dalla risposta che darà la politica. Su questo "siamo confidenti", ha detto l'ad.