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(Adnkronos) - "La responsabilità sociale oggi non può essere trattata come un semplice add-on, ma deve essere parte integrante della strategia aziendale. Per noi, il primo passo è guardare alle apparenti contraddizioni non come ostacoli, ma come occasioni per innovare e dimostrare che è possibile unire valori solidi e performance economica, benessere individuale e successo collettivo. La nostra filosofia si basa sull'idea che la sostenibilità non sia solo una questione ambientale, ma soprattutto sociale e umana. È il modo in cui trattiamo i nostri dipendenti, i nostri clienti e la comunità che ci circonda". Così Dalila Ferraioli, Hr Director Verisure Italia, nel suo intervento al Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano, 12esima edizione dal titolo 'Sfidare le contraddizioni'. "Per questo motivo, mettiamo al centro le persone e creiamo condizioni che favoriscano la loro crescita, sia professionale che personale. Un esempio concreto del nostro impegno in questa direzione è la nostra forte attenzione al work-life balance - aggiunge - In Verisure, siamo profondamente convinti che la sostenibilità inizi dal benessere delle persone. Garantire un equilibrio tra vita privata e lavoro non è solo una scelta etica, ma anche una strategia a lungo termine per migliorare la qualità del lavoro e, di conseguenza, i risultati". In questo quadro, la nuova sede Green Island, a Roma nel quartiere Eur, intende incarnare "i nostri valori: sostenibilità, innovazione e centralità delle persone. Green Island non è solo un luogo di lavoro, ma un ambiente che stimola la collaborazione, la creatività e il benessere. L’efficienza energetica, l'attenzione agli spazi verdi, l’impiego di materiali eco-compatibili e la qualità ambientale interna alla sede, uniti a tecnologie avanzate, hanno permesso all’edificio di ottenere la certificazione Leed Gold, uno dei protocolli più importanti a livello mondiale per la sostenibilità degli edifici, rendendo Green Island un esempio di come si possa conciliare la responsabilità sociale con il benessere delle persone". "Oltre all'attenzione verso i nostri dipendenti, siamo consapevoli della nostra responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo", spiega Ferraioli citando la collaborazione con Legambiente per il supporto ad iniziative per la tutela ambientale, il programma di volontariato aziendale Verisure, "che coinvolge le nostre persone in diverse iniziative di supporto alle persone più fragili della nostra comunità". Inoltre, "aderendo al Patto Mondiale delle Nazioni Unite (Gcnu), partecipiamo attivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, impegnandoci a creare un impatto positivo e duraturo". Infine, "lavoriamo a stretto contatto con associazioni locali per promuovere la sicurezza, mettendo a disposizione le nostre competenze e risorse per contribuire allo sviluppo di un tessuto sociale più forte e coeso. In particolare, insieme all’associazione Differenza Donna, Verisure in Italia promuove, per i propri colleghi e le Guardie Giurate che gestiscono gli eventi di allarme dei clienti, percorsi di formazione sulla gestione efficace di casi di violenza di genere".
(Adnkronos) - "Il corso di laurea triennale di ‘Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura’ porta in Statale il primo esempio a livello nazionale di corso di laurea che, all’interno di una facoltà di Medicina, mira a creare figure professionali che sappiano interagire con i medici nei contesti clinico assistenziali per accompagnare i pazienti nel momento delle malattie acute e nella cura delle malattie croniche”. Lo ha detto Marina Brambilla, rettrice dell’università degli studi di Milano, questa mattina durante la presentazione del nuovo corso di laurea triennale in “Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura” della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università statale di Milano. “Questo nuovo corso è la testimonianza della capacità innovativa della Statale - aggiunge la rettrice - Pur potendo offrire al momento cento posti, il corso ha raccolto più di 1.600 prescrizioni ed è quindi stato capace di intercettare il desiderio degli studenti di occuparsi in modo più efficace di queste tematiche nel contesto della sanità”.
(Adnkronos) - Un bilancio di sostenibilità agile, flessibile, che usi un linguaggio in grado di arrivare ai diversi portatori di interessi. Livio Livi, una vasta esperienza come Amministratore ed Executive nel settore energetico e uno dei fondatori del progetto SostenibileOggi, analizza il complesso momento storico delle aziende, chiamate a fare un passo in avanti sulla comunicazione della sostenibilità, in corrispondenza con l’entrata in vigore della direttiva CSRD. Non basta più quindi reperire delle informazioni sulla sostenibilità, c’è uno step da compiere in termini di comunicazione. "È un passaggio indispensabile. Si deve far capire appunto che non è sufficiente il reperimento delle informazioni ma che queste vanno a loro volta comunicate al meglio. Siamo in momento di trasformazione, con due motori di cambiamento: uno è tecnologico, la tecnologia cambia il nostro modo di produrre, c’è la digitalizzazione della nostra società con l’IA che modifica il modo di relazionarsi e reperire informazioni ma ci sono diverse tecnologie – nanotecnologie, neuroscienze, genetica – che assieme stanno cambiando il nostro contesto", spiega Livi. La trasformazione avviene in tutti i settori in tutto il mondo, in contemporanea. "C’è anche una rivoluzione culturale, sintetizzata nella parola “Sostenibilità”, cui mettere mano: capire come sono cambiati i valori, le aspettative, i comportamenti degli individui e delle comunità nel senso di un diverso equilibrio con l’ambiente, le comunità sociali ed economiche. È fondamentale per la loro credibilità che le aziende sappiano dimostrare di saper gestire questo cambiamento, rendendolo un’occasione di sviluppo". Non c’è questo tipo di comprensione anche nelle grandi aziende? "Questo passaggio storico va vissuto da parte delle imprese in modo positivo. E quindi, si deve saper comunicare i risultati raggiunti nella giusta direzione. Questa comunicazione deve avvenire a 360 gradi, sia internamente, per guidare il management interno e i dipendenti, ma anche esternamente, ossia verso chi ha delle relazioni aperte con l’azienda, ossia le istituzioni, i fornitori, i clienti". L'intervista completa su SostenibileOggi.it