(Adnkronos) - Lorenzo Musetti esordisce a Parigi. Oggi, mercoledì 29 ottobre, il tennista toscano affronta Lorenzo Sonego - in diretta tv e streaming - nel derby azzurro del secondo turno del Masters 1000 francese. Musetti, che in passato ha giocato in doppio proprio con Sonego, è reduce dalla semifinale conquistata a Vienna, dove è stato battuto da Alexander Zverev, poi sconfitto a sua volta da Jannik Sinner in finale, e va a caccia di punti preziosi per sigillare la qualificazione alle Atp Finals di Torino. Sonego, nel primo turno del torneo, ha superato lo statunitense Sebastian Korda in due set. Il derby tra Musetti e Sonego è in programma oggi, mercoledì 29 ottobre, nel tardo pomeriggio sul campo numero 1. La sfida tutta azzurra è il quarto match del programma che si apre alle 11. L'inizio del derby non è previsto prima delle 15.30, secondo il calendario ufficiale, ma ci sono buone possibilità che il primo scambio vada in scena dopo le 17. I due tennisti si sono sfidati in due precedenti, con il parziale fermo sull'1-1. Nell'ultimo incontro, nel secondo turno dell'edizione 2024 di Vienna, è stato Musetti a imporsi in due set. Musetti-Sonego sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv.
(Adnkronos) - Mercoledì 29 ottobre si terrà a Genova, presso lo Starhotels President Corte Lambruschini, un incontro di studio, in presenza e in streaming, organizzato dall’Istituto Nazionale Tributaristi (Int) con la collaborazione tecnica della società Int Formazione & Servizi Srl. La giornata rientra del format 'caffè tributario' ovvero una formula che prevede una prima fase in diretta on line e in presenza in cui si susseguiranno le relazioni degli argomenti in programma e una seconda, terminato il collegamento in streaming, dove i presenti si confronteranno su tematiche di categoria sorseggiando un caffè (da qui il titolo 'caffè tributario'). Nell’incontro, valido per l’acquisizione dei crediti formativi per l’aggiornamento professionale obbligatorio, si tratteranno i seguenti argomenti: 'Regole per l’Ia negli studi professionali', 'Ravvedimento speciale', 'Sport e Terzo settore: il lavoro del Gruppo Int', 'Nuova delega unica: prime indicazioni'. Dopo i saluti del delegato provinciale di Genova, Elena Olivieri, si alterneranno quali relatori Tiziana Pucciarmati, consigliere nazionale e coordinatore del Gruppo di lavoro Ets e Società sportive, Salvatore Cuomo, consigliere nazionale e pubblicista, e Riccardo Alemanno, presidente nazionale Int. Alemanno ha voluto evidenziare l’impegno dell’Istituto Nazionale Tributaristi nel voler seguire con attenzione l’utilizzo dell’Ia negli studi professionali: “Con la legge 132/2025 il legislatore ha voluto introdurre una serie di attenzioni, obblighi e controlli in vari settori della società, non ultimo quello professionale (art.13) rendendo obbligatoria la comunicazione ai propri assistiti dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, obbligo che noi abbiamo inserito nel nostro Codice Deontologico già dall’aprile scorso. La legge sull’uso dell’Ia ha inoltre delegato il governo, all’art.24 lettera f), a prevedere per ordini professionali, associazioni di categoria più rappresentative ed associazioni professionali ex lege 4/2013, come l’Int, percorsi di alfabetizzazione e formazione. L’incontro è un primo approccio a quello che sarà il percorso di formazione sull’Ia, dove ribadiremo gli obblighi a tutela dell’utenza oltre a qualche consiglio operativo, prossimamente pertanto avremo altri eventi che tratteranno di Ia, a partire dal nostro XXIV Convegno nazionale che si terrà a Roma nella seconda metà del mese di Novembre e dove il tema sarà Tributaristi e Intelligenza Artificiale”.
(Adnkronos) - L'Italia rischia di perdere il 20% delle spiagge al 2050 e il 45% al 2100. Le case di 800mila persone sono a rischio per innalzamento dei mari, inondazioni temporanee o permanenti, erosione, pressione demografica e urbanistica. Lo rileva il XVII Rapporto ‘Paesaggi sommersi’ della Società Geografica Italiana, presentato questa mattina a Palazzetto Mattei a Roma con un ampio corredo di dati, evidenze, proiezioni e analisi. I territori più a rischio sono in primo luogo l’Alto Adriatico e, in misura minore, la costa pugliese intorno al Gargano, diversi tratti della costa tirrenica tra la Toscana e la Campania, le aree di Cagliari e Oristano, e molte altre. A rischio sono anche la metà delle infrastrutture portuali, diversi aeroporti, più del 10% delle superfici agricole, buona parte delle paludi, delle lagune e le zone costiere cosiddette 'anfibie', a cominciare dal Delta del Po e dalla Laguna di Venezia. La crisi climatica avrà un impatto enorme, ad esempio, sulle aree agricole costiere con un’accelerazione dei processi di salinizzazione, che imporranno pesanti strategie di adattamento, e sui litorali urbanizzati. Secondo stime inedite - spiega Società Geografica Italiana - sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione o che dovranno essere protetti da difese costiere artificiali sempre più pervasive. Basti pensare che la fascia costiera non è solo la zona in Italia con la maggior percentuale di suolo artificiale e urbanizzato ma è anche un’area dove il consumo di suolo prosegue incessante. Il Rapporto evidenzia che l’Italia rischia di perdere circa il 20% e il 45% delle proprie spiagge al 2050 e al 2100 rispettivamente, con punte in Sardegna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Campania. "Bonifiche, urbanizzazione, infrastrutturazione, abusivismo: abbiamo trasformato la fascia costiera, un ambiente dinamico e instabile, in una linea di costa rigida e quindi fragile e vulnerabile. È ora indispensabile un cambiamento profondo dei regimi di gestione e pianificazione costiera, oltre che una ineludibile ma affatto scontata presa d’atto della centralità della ‘questione coste’ e della necessità di una sua ricomposizione a scala nazionale", fa sapere Stefano Soriani, professore di Geografia economico-politica all’Università Ca' Foscari Venezia, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. In questo quadro la crisi climatica agirà come 'moltiplicatore di stress', rendendo i problemi ancora più gravi, sia dal punto di vista ambientale sia da quello socioeconomico - evidenzia Società Geografica Italiana - Ciò rende non più rinviabile un dibattito ampio tra forze politiche, sociali e scientifiche sulla gestione sostenibile delle nostre coste. "Il rischio non è solo la perdita di spiagge o l’inondazione dei litorali di costa bassa, urbanizzati o meno, ma una sempre più pervasiva artificializzazione della linea di costa, con profonde implicazioni paesaggistiche e di aggravamento della vulnerabilità. L’unica alternativa è fare il contrario di quanto fatto fin qui: rinaturalizzare i litorali, per sfruttare la loro capacità di adattamento. Un percorso irto di ostacoli socio-politici, oltre che strutturali ed economici", spiega Filippo Celata, professore di Geografia economica e politica all’Università di Roma La Sapienza, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. "Da quasi vent'anni la Società Geografica Italiana realizza, con i suoi Rapporti, approfondite analisi dei problemi del territorio italiano. Cerchiamo di non alimentare allarmismi e catastrofismi; al contrario, proviamo a proporre ai decisori politici un quadro equilibrato e, su quella base, possibili interventi di mitigazione dei problemi", dichiara Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana. I dati chiave del rapporto. Artificializzazione costiera - Quasi un quarto del territorio entro i 300 metri dalla costa è coperto da strutture artificiali, con picchi allarmanti in Liguria (47%) e nelle Marche (45%). Erosione accelerata - L'Italia rischia di perdere fino al 45% delle spiagge entro il 2100, mettendo a rischio un patrimonio naturale e turistico inestimabile. Difese costiere - Barriere artificiali proteggono ormai più di un quarto delle coste basse, ma aggravano l'erosione e la vulnerabilità e saranno sempre più costose e meno efficaci. Pressione turistica e impatto economico - I comuni costieri offrono il 57% dei posti letto turistici, ma questo sviluppo incontrollato sta esacerbando la crisi. Salinizzazione dei terreni agricoli - Nell'estate del 2023, il cuneo salino ha risalito il Delta del Po per oltre 20 chilometri, minacciando l'agricoltura e la disponibilità di acqua potabile. Aree protette vulnerabili - Le aree protette, cruciali per la biodiversità, tutelano il 10% delle acque e delle coste italiane, ma raramente dispongono di un piano di gestione adeguato. Porti a rischio - Porti e infrastrutture connesse si estendono per 2.250 km e rischiano di essere pesantemente compromesse con gravi effetti sulla qualità dei sistemi logistici.