RICERCA AZIENDE
RISULTATI RICERCA AZIENDEOrdina i risultati per
3146 record trovati.
|
RISULTATI RICERCA AZIENDEOrdina i risultati per
3146 record trovati.
|
(Adnkronos) - Una "persona molto serafica". Così viene descritto dai vicini Maurizio Rebuzzini, il critico fotografico morto ieri a Milano in circostanze sospette. A trovarlo, già incosciente, è stato uno dei due figli, di 44 anni, nello studio di via Zuretti, con affaccio sul cortile interno dello stabile. Lì i condomini lo incrociavano spesso, seduto a fumare il suo sigaro o al bar all'angolo a prendere il caffè, a volte in compagnia del figlio. Cordiale con tutti, Rebuzzini era "una presenza storica" nel quartiere, dove ora si dicono "tutti scossi" di fronte all'ipotesi che si sia trattato di omicidio. Ieri, quando verso le 18.40 il figlio lo ha trovato privo di sensi e ha chiamato il 112, in molti si sono affacciati in strada. "Pensavamo avesse avuto un infarto", raccontano il giorno dopo. Sul suo corpo, invece, i medici dell'ospedale Fatebenefratelli, dove il 74enne è morto ieri sera, hanno trovato ecchimosi sospette. L'ipotesi è che Rebuzzini possa essere stato strangolato. Le indagini per omicidio, coordinate dalla pm della procura di Milano Maria Cristina Ria, sono affidate alle squadra mobile.
(Adnkronos) - L’Intelligenza artificiale come leva strategica per il futuro del settore della prevenzione incendi. Questo uno dei temi centrali della seconda giornata di Safety expo prevenzione incendi in corso a Bergamo. La transizione digitale, favorita dai progressi tecnologici e dall’adozione di approcci innovativi, offre ai progettisti strumenti sempre più sofisticati per ottimizzare la sicurezza antincendi. In questo contesto, l’Intelligenza artificiale si sta affermando come tecnologia abilitante capace di trasformare processi e metodologie. Parallelamente, è emerso con forza un punto cruciale: l’Intelligenza artificiale apre opportunità straordinarie, ma comporta anche il rischio di una semplificazione eccessiva, che richiede un approccio consapevole e attento. Come ha spiegato Maddalena Rostagno, coordinatore task group generative AI-FA1 European material modelling council e leader WG innovation construction Iam-I (EC platform): “Le potenzialità dell’intelligenza artificiale nella prevenzione degli incendi sono straordinarie, soprattutto sul fronte delle analisi predittive basate su deep learning e machine learning. Oggi, grazie a calcolatori molto più potenti rispetto al passato, è possibile elaborare milioni di dati, combinare variabili non lineari e arrivare a previsioni sempre più ampie e precise, anche su processi naturali estremamente complessi. E' qui che possiamo compiere un vero salto in avanti”. Ma a queste grandi opportunità si affiancano anche rischi e criticità, come il pericolo di semplificare troppo l’approccio all’Ia e di non costruire basi adeguate per la sua applicazione. “Allo stesso tempo - ha precisato Maddalena Rostagno - dobbiamo muoverci con grande cautela. Esiste infatti un rischio concreto di investire male: spesso si cerca di implementare algoritmi per processi che non hanno realmente bisogno di essere migliorati con l’Ia. A volte la soluzione non è un modello predittivo, ma un rafforzamento del capitale umano - ad esempio più competenze specialistiche - che può portare risultati molto più concreti. Prima di applicare l’intelligenza artificiale, è indispensabile un’analisi strutturale dell’azienda: capire dove ci sono dati utilizzabili, valutare se un algoritmo può realmente migliorare quel processo o se servono invece altri interventi organizzativi. Il problema di fondo è che la trasformazione digitale non è ancora sufficiente. Molte aziende non hanno abbastanza dati o non hanno ancora sviluppato una vera cultura del dato. Le informazioni sono disperse in archivi cartacei, computer e cartelline non classificate: manca una strutturazione interna che permetta di rendere i processi leggibili e utilizzabili da un punto di vista analitico”. Un’accelerazione forzata sarebbe quindi controproducente. “Su tutto questo - sottolinea l’esperta - pesa una spinta mediatica fortissima che porta a pensare di dover adottare l’intelligenza artificiale a tutti i costi. Ma non è così: senza fondamenta solide - digitalizzazione, raccolta e classificazione dei dati, cultura organizzativa - nessun progetto può funzionare davvero. Lo confermano anche i dati del Mit, secondo cui oltre il 90% dei progetti di Ia avviati a livello globale fallisce proprio per la mancanza di basi adeguate. A complicare il quadro c’è poi l’impatto della cosiddetta Ia generativa, che ha accorciato le distanze percepite dalle aziende, facendo sembrare che basti usare un chatbot o uno strumento generativo per ‘fare intelligenza artificiale’. In realtà, questi strumenti automatizzano soprattutto task semplici o amministrativi, mentre la vera rivoluzione è altrove: nelle analisi predittive, che possono trasformare davvero i processi e aiutare a prevenire rischi e criticità”.
(Adnkronos) - Si è svolta oggi, 18 settembre, presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli in Palazzo Partanna, la IX edizione del Forum Cultura&Sostenibilità, promosso da Comunicazione Italiana come terza tappa della Blue Green Week 2025. Un’edizione dedicata al tema della co-intelligenza culturale, intesa come capacità dei territori di coinvolgere gli attori sociali per generare coscienza collettiva e trasformare la cultura in un motore di sviluppo sostenibile. La sessione di apertura, 'Cultura è strategia: coscienza collettiva e co-intelligenza per la rigenerazione dei territori', moderata da Maria Corbi (responsabile Patrimonio Artistico Anm), ha visto la partecipazione di voci di rilievo come Francesca Amirante (presidente Associazione Progetto Museo), Stefania De Pascale (Università Federico II), Andrea Erri (Fondazione Teatro La Fenice di Venezia), Francesco Favo (ad Anm) e l’architetto Uberto Siola. Nel suo saluto istituzionale, il vicesindaco di Napoli Laura Lieto ha ricordato l’interdipendenza tra gli attori sociali che generano cultura: “Nessuno è da solo, ma parte di una rete che coopera e compete, alimentando circolazione di idee e valore per i territori”. Il Forum ha ospitato la presentazione delle nove aziende vincitrici del Blue Green Economy Award 2025, premiate il giorno precedente al Salone Margherita. Un Talk Show ha riportato l’attenzione sullo sport come motore di cultura sostenibile, tema particolarmente sentito in una città che si prepara a diventare Capitale Europea dello Sport. Sono intervenuti l’assessora allo Sport Emanuela Ferrante, Massimo Antonelli (Tam Tam Basketball) e Teresa Zompetti (Sport e Salute). La giornata è proseguita con due sessioni dedicate alla cultura d’impresa sostenibile. Stella Gubelli, ad di Altis Advisory, ha proposto una visione innovativa con lo speech 'Sostenibilità: dalla rendicontazione alla visione'. Marco Di Pilla, Ceo & Co-Founder di Be-Boost, ha portato l’attenzione sul ruolo delle persone con 'Co-sostenibilità: come le persone stanno rivoluzionando il modo di fare impresa'. Il Talk Show conclusivo 'Cultura d’impresa sostenibile: reputazione, impatto e genius loci in azione', moderato da Adriano Solidoro (Università di Milano-Bicocca), ha raccolto il contributo di Giusi Bonini (Evoca Group), Gianluca Capodimonte (Philip Morris International), Danilo Cattaneo (ad Tinexta Infocert) e Alessia Coeli (Altis Graduate School of Sustainable Management). L’evento si è svolto con il Patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, in collaborazione con il Main Media Partner Adnkronos, l’Official Partner Azienda Napoletana Mobilità, i Forum Partner Acqua dell’Elba, Be-Boost, nCore HR e Risorse Professional, il Communication Partner Tinexta Infocert, l’Hospitality Partner Starhotels, i Partner Associativi Altis Advisory Srl Sb, Altis Graduate School of Sustainable Management (Università Cattolica del Sacro Cuore), Atac Spa - Azienda per la mobilità del Comune di Roma, Consecution Group, e i Media Partner Giffoni Innovation Hub e Osservatorio Bilanci Sostenibilità.