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(Adnkronos) - “Ringrazio Michele Emiliano per essersi messo con generosità a disposizione del partito e per aver deciso di non candidarsi alle prossime regionali" in Puglia. Così la segretaria del Pd Elly Schlein che aggiunge: "Continuerà a dare un contributo imprescindibile alla costruzione del futuro della Regione, essendo stato protagonista in questi dieci anni da Presidente di una fase di straordinario sviluppo e innovazione in Puglia. Tutto il Partito democratico gli è riconoscente per il grande servizio svolto per la comunità e siamo certi che la sua competenza continuerà a essere una risorsa importante per noi, ben oltre i confini della Regione che ha guidato in questi anni". "Ci aiuterà anche a scrivere una pagina nuova nel futuro della Puglia accanto alla coalizione progressista che stiamo costruendo e alla candidatura più competitiva che possiamo mettere a disposizione: quella di Antonio Decaro, che ha già dimostrato a Bari le sue grandi doti amministrative". Delle due condizioni poste da Decaro per candidarsi alla presidenza della regione Puglia, una è dunque venuta meno. Lunedì Francesco Boccia è stato a casa di Emiliano a Bari: l'ennesimo incontro, l'ultimo di una serie. Il più difficile ma quello risolutivo, a quanto pare. Il presidente uscente ha acconsentito al passo indietro. Per lui potrebbe esserci un ruolo da assessore ("Ma a Michele non interessa", dicono i suoi) o più probabilmente da parlamentare. Dunque almeno una parte del problema, quella tutta interna al Pd, sarebbe stata risolta. L'altra, ovvero la richiesta di Decaro che anche Nichi Vendola non si candidi, quella no. "Dopo il passo indietro di Emiliano, lo farà anche Vendola? No, è Avs a fare le sue liste", taglia corto Angelo Bonelli. Sul nodo Vendola, la palla è ora nelle mani dell'ex sindaco di Bari. "Il nostro lavoro è finito", si dice tra i dem. "Ringrazio il Partito democratico per la fiducia e per il lavoro fatto in queste settimane nella costruzione della proposta politica per la Puglia 2030. A Michele Emiliano, che ha scelto di non candidarsi al consiglio regionale, va la mia stima e la mia gratitudine per avere, generosamente, fatto un passo di lato. Lui resta per me un protagonista assoluto della storia nuova che si è aperta vent'anni fa, a partire da Bari e poi in tutta la Puglia. La sua esperienza e la sua collaborazione saranno preziose per immaginare insieme il futuro di questa terra", si legge in una nota di Decaro, europarlamentare del Pd. "Mi auguro che lo stesso gesto di generosità possa arrivare anche da Nichi Vendola e da Avs, che considero alleati fondamentali per il governo della regione, in modo da avviare la campagna elettorale e di tornare finalmente a parlare dei temi che interessano i pugliesi", conclude Decaro.
(Adnkronos) - Il film documentario Ferdinando Scianna - Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò si aggiudica lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria, premio collaterale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 4 settembre, alle 17, presso la Sala Tropicana 2 dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Il riconoscimento è stato attribuito per “il patrimonio di immagini e la ricchezza del dialogo con i quali un autore del cinema contemporaneo, Roberto Andò, racconta vita, idee e talento di uno dei più importanti autori viventi di fotografia, Ferdinando Scianna. Dopo aver rivelato con la fotografia il cuore profondo della Sicilia, aver lavorato insieme a Cartier Bresson nella più famosa agenzia del mondo (la Magnum) e come fotoreporter per 'L'europeo', Scianna ha profondamente innovato la foto della moda e reso memorabile il racconto di un brand e della sua bellezza, dotando una specifica impresa di un'aura creativa unica e inconfondibile: dimostrazione che un occhio capace di scovare nel mondo immagini esemplari e rivelatrici, sa raccontare anche il mondo immaginario che nutre la passione degli imprenditori”. Prodotto da Bibi Film con Rai Cultura, il documentario (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) accompagna lo spettatore lungo la carriera del fotografo siciliano: dalle prime immagini delle feste popolari in Sicilia, alle campagne di moda che hanno cambiato l’immaginario collettivo, fino alle collaborazioni con figure centrali della cultura come Leonardo Sciascia e Cartier-Bresson. "Con questo premio vogliamo sottolineare come il lavoro di Scianna dimostri che lo sguardo di un artista possa diventare anche racconto d’impresa, trasformando la creatività in memoria collettiva”, ha dichiarato Giampaolo Letta, presidente di Premio Film Impresa. “Il film di Andò riesce a restituire la forza narrativa della fotografia di Scianna e il suo ruolo unico nella cultura visiva contemporanea”, ha aggiunto Mario Sesti, direttore artistico. Alla cerimonia parteciperanno Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Giampaolo Letta, Mario Sesti e Simona Anelli, General Manager di Premio Film Impresa. Conclusa la cerimonia di premiazione, lo sguardo di Pfi è già rivolto al futuro. Nel mese di luglio, infatti, è stato lanciato il bando di concorso per tutti coloro che vorranno partecipare alla quarta edizione che, come sempre, sarà dedicata ai film d’impresa (corti e cortissimi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno: la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2026, infine, saranno assegnati premi speciali a personalità del mondo del cinema.
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".