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(Adnkronos) - Lo Scudetto del Napoli non sta facendo parlare soltanto in Italia, ma anche all'estero. La squadra di Conte è stata protagonista di un campionato sempre al nelle zone di vertice, e culminato nella vittoria contro il Cagliari che ha regalato il quarto titolo della loro storia agli azzurri, rendendo così inutile il successo dell'Inter a Como. E mentre Inzaghi si lecca le ferite e si concentra sulla finale di Champions League, ci sono alcuni addetti ai lavori che si sono esaltati nella festa partenopea. Tra questi c'è anche Patrick Kendrick, una delle storiche voci della tv inglese che spesso fa da telecronista per le partite di Serie A. Al triplice fischio che è valso il tricolore, il giornalista ha urlato in telecronaca: "Il Napoli è campione di nuovo! La stagione è iniziata con lo slogan 'amma fatica'' ed è finita con amm vinciut''!", il tutto condito da una perfetta cadenza napoletana inglesizzata. Il riferimento è alle parole di inizio stagione di Antonio Conte che, conscio di prendere una squadra che la stagione precedente aveva chiuso al decimo posto, aveva puntato fin da subito sul lavoro. E alla fine ha avuto ragione.
(Adnkronos) - Si sono svolte questa mattina le elezioni delle cariche direttive di Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti ed alte professionalità, cui aderisce la Federazione Cimo-Fesmed. Stefano Cuzzilla è stato confermato presidente, e sarà affiancato dai vicepresidenti Guido Quici (presidente Cimo-Fesmed), Marco Ballaré (presidente Manageritalia) e Antonello Giannelli (presidente Anp). "In questi anni Cida ha acquisito una rilevanza importante sul piano politico, che ci consente di essere presenti a tutti i tavoli istituzionali", commenta Guido Quici. "Riunendo in un unico network 10 Federazioni che rappresentano, attraverso i Ccnl sottoscritti, circa 1 milione di dirigenti, Cida è diventata un punto di riferimento fondamentale per la dirigenza pubblica e privata, in grado di presentare proposte e soluzioni concrete su tutti i dossier in discussione", continua. Cida infatti rappresenta unitariamente i dirigenti del settore industriale, del commercio e del terziario, dell’area sanità, della funzione pubblica, della Banca d’Italia, delle assicurazioni, dell’Università e della Consob. "Ora dovremo continuare a lavorare per rafforzare il ceto medio, il pilastro che sostiene l’Italia, ingiustamente ignorato dalle politiche degli ultimi anni. Salvare il ceto medio significa valorizzare quella classe dirigente che ogni giorno rende il Paese competitivo in tutti i settori strategici", conclude Quici.
(Adnkronos) - Nel 2024 1.755.940 tonnellate di legno sono state avviate a riciclo, di cui il 45,69% è costituito da imballaggi. Il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi è del 67,14%, rispetto all’immesso al consumo di oltre 3,4 milioni di tonnellate, e in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (l’obiettivo fissato dal nuovo Regolamento Imballaggi Ue -Ppwr è del 30% al 2030). Questi i principali risultati che emergono dalla Relazione sulla gestione dell’attività svolta da Rilegno nel 2024 approvata dall’Assemblea annuale tenutasi a Cesenatico, dove il Consorzio ha la sua sede operativa. Tra le voci più rilevanti spicca quella relativa alla rigenerazione dei pallet, un asset ormai centrale della filiera: oltre 945mila tonnellate di pallet recuperati, equivalenti a più di 70 milioni di unità reimmesse in circolazione. A livello territoriale, nel riutilizzo, è la Lombardia a primeggiare con 300.996 tonnellate (il 32% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 125.758 t e dal Piemonte con 117.376 t. L’Assemblea ha, inoltre, rinnovato il Consiglio di Amministrazione che a sua volta ha confermato Nicola Semeraro alla presidenza per il prossimo triennio. Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.949 consorziati, 394 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo. Nel 2024 il sistema ha gestito quasi 1,76 milioni di tonnellate di rifiuti tracciati e avviati a recupero, realizzando oltre 95mila viaggi documentati, con un incremento dei flussi soprattutto nel Centro-sud Italia. La maggiore distanza dagli impianti di riciclo (concentrati principalmente al Nord) ha inciso sui costi - fa notare il Consorzio - che Rilegno ha comunque fronteggiato attraverso una pianificazione strategica, mantenendo invariati i contributi economici riconosciuti agli operatori del recupero. “Anche nel 2024 Rilegno ha fatto segnare risultati significativi nella gestione sostenibile di una delle filiere più strategiche dell’economia circolare italiana. Il rapporto annuale, che riassume le informazioni e attività del consorzio approvate oggi in Assemblea, fotografa un sistema in piena salute, capace di coniugare innovazione logistica, tracciabilità e visione ambientale - commenta Nicola Semeraro - Questi numeri confermano il valore ambientale e industriale della nostra attività. Ogni tonnellata di legno riciclato significa minori emissioni, risparmio di risorse e sostegno a una filiera che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella sfida della sostenibilità”. “Attraverso attività di tracciabilità, controlli merceologici, progetti educativi, eventi pubblici e campagne di comunicazione, Rilegno promuove ogni giorno una cultura del recupero che ha al centro il legno come risorsa e non come rifiuto. Il 2024 ha visto, inoltre, l’avvio del dialogo con il Ministero dell’Ambiente per l’estensione sperimentale delle attività consortili al riciclo di manufatti legnosi diversi dagli imballaggi, in settori chiave come l’edilizia e la grande distribuzione. Una prospettiva che conferma Rilegno come punto di riferimento per una gestione avanzata e circolare del legno in Italia e in Europa”, conclude Semeraro.