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(Adnkronos) - Jannik Sinner sorride e vola in finale al Six Kings Slam. L'azzurro ha battuto Novak Djokovic nella semifinale e sabato 18 ottobre affronterà Carlos Alcaraz nell'ultimo atto del ricchissimo torneo arabo. Fin qui due vittorie molto convincenti di Jannik, che prima del serbo aveva eliminato Tsitsipas a Riad. Lo spagnolo ha invece battuto agevolmente Taylor Fritz. Ecco orario, precedenti e dove vedere in tv e in streaming la sfida che regalerà al vincitore 6 milioni di dollari. La sfida tra Sinner e Alcaraz, finale della seconda edizione del Six Kings Slam, si giocherà sabato 18 ottobre non prima delle 20 ora italiana, al termine della finale per il terzo posto Djokovic-Fritz. Lo spagnolo è avanti 10-5 nei precedenti e ha vinto quattro match su cinque contro Sinner nel 2025. Sinner-Alcaraz, come tutte le partite del Six Kings Slam, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Netflix, visibile tramite smart tv. Il match si potrà seguire anche in streaming sulla piattaforma web e sull'app di Netflix
(Adnkronos) - Da Centromarca e Ibc proposte al Governo per sostenere competitività, innovazione e legalità della filiera. Si è svolto oggi a Palazzo Wedekind, il primo Forum nazionale del Largo Consumo, promosso da Centromarca - Associazione italiana dell’Industria di Marca - e Ibc - Associazione Industrie Beni di Consumo - con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Per la prima volta, l’intera filiera del “carrello della spesa” (agricoltura, industria di trasformazione, distribuzione moderna, logistica) ha portato all’attenzione del Governo e del Parlamento proposte concrete e condivise, a costo zero per la finanza pubblica, per rafforzare la competitività del settore e garantire un beneficio diretto ai consumatori. Il settore del largo consumo rappresenta oltre 930 mila imprese, sviluppa un giro d’affari al consumo pari a 222 miliardi di euro, occupa 2,3 milioni di addetti e genera esportazioni per circa 81 miliardi di euro. Numeri che ne testimoniano la rilevanza strategica per l’economia italiana. Aprendo i lavori, il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, ha sottolineato come il Forum rappresenti un importante momento di condivisione per l’intera filiera del largo consumo. "Sottoponiamo al Governo proposte concrete, a costo zero, che mettono al centro la competitività delle aziende, la digitalizzazione dei processi e il presidio della legalità lungo tutta la catena del valore" ha affermato Mutti. "È la prima volta che si affronta il tema del carrello della spesa in modo strutturato, per analizzare le dinamiche che lo caratterizzano e individuare soluzioni utili a rafforzare la filiera". "Le nostre analisi nascono da un approccio pragmatico ai problemi che le aziende del largo consumo stanno affrontando quotidianamente" ha rimarcato Flavio Ferretti, presidente di Ibc. "Dal confronto con il Governo e con le rappresentanze di categoria sono emersi punti condivisi su cui costruire un percorso comune. Ora è il momento di tradurre le proposte in azioni, per dare alle imprese risposte rapide e strumenti efficaci per crescere". Il documento completo delle proposte di policy - disponibile sul sito di Centromarca - è stato illustrato in dettaglio nei giorni scorsi al Mimit nel corso di un incontro cui hanno preso parte numerose associazioni di categoria. Gli interventi si concentrano su tre ambiti. Competitività: L’obiettivo è: favorire l’espansione dimensionale delle imprese e l’accesso a strumenti finanziari più efficaci, promuovendo aggregazioni e investimenti strategici. Le principali misure includono; supporto ai processi di merger & acquisition, con credito d’imposta sulle spese per l’acquisizione di partecipazioni estere e maggiore deducibilità degli interessi passivi sui finanziamenti dedicati; incentivi alla managerializzazione delle pmi, attraverso decontribuzione per i lavoratori in codatorialità e agevolazioni fiscali per la formazione del personale condiviso; promozione di partenariati e reti tra imprese, con sostegno finanziario dedicato, incentivi fiscali per investimenti congiunti in ricerca/innovazione e detassazione degli utili reinvestiti in attività coerenti con gli obiettivi comuni. Innovazione. Molte aziende devono ancora completare la transizione digitale, e per supportarle è fondamentale rendere più accessibili gli strumenti e semplificare i processi burocratici. Tra gli interventi prioritari rientra la dematerializzazione dei documenti di trasporto attraverso l’Edi (Electronic Data Interchange), per semplificare i processi, migliorare tracciabilità e sicurezza dei dati e rendere più rapida la gestione delle merci. Legalità. Centromarca e Ibc ribadiscono il loro impegno per un mercato più trasparente e sicuro, attraverso: Contrasto alle pratiche commerciali sleali, partecipando ai lavori normativi europei e collaborando con le autorità per rafforzare la cooperazione tra Stati membri; Lotta alla contraffazione nel largo consumo, attraverso la promozione di linee guida e buone pratiche, l’adozione di strumenti digitali e sistemi di tracciabilità, il rafforzamento del presidio nei canali digitali e nelle attività di sensibilizzazione del consumatore. L’incontro è stato aperto dall’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Sono intervenuti: l’On. Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Presidente del Cncu; l’On. Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati; l’On. Vinicio Peluffo, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive, Camera dei Deputati; Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione; Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura; Renzo Sartori, Vicepresidente di Assologistica e Vittorio Cino, Direttore Generale Centromarca e Ibc. A conclusione, l’intervento di Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy. Ha moderato i lavori Sabrina Scampini, giornalista Mediaset.
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.