(Adnkronos) - Si è tenuta questa mattina, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, la cerimonia di premiazione della tredicesima edizione del Premio “Salva la tua lingua locale”, il concorso nazionale promosso da Unpli, l'Unione delle Pro Loco d’Italia e da Ali Lazio (Autonomie Locali Italiane Lazio), in collaborazione con il Centro internazionale Eugenio Montale e con i patrocini del Senato della Repubblica, della camera dei Deputati e del comune di Roma. L’evento, condotto da Adriana Volpe e Beppe Convertini, ha riunito autori, studiosi e rappresentanti delle comunità locali provenienti da tutta Italia. Otto le categorie in concorso: Poesia (edita e inedita), Prosa (inedita), Teatro, Fumetto, Musica, il Premio “Tullio De Mauro” dedicato alla ricerca linguistica e scientifica (saggi, tesi, studi sui dialetti e dizionari), e il Premio “Luigi Manzi 2025”. Accanto ai riconoscimenti principali, la Giuria ha attribuito numerose menzioni speciali alle Pro Loco Unpli e alle realtà culturali che, con il loro impegno quotidiano, hanno contribuito alla diffusione del Premio e alla valorizzazione delle lingue locali. Alla cerimonia hanno preso parte importanti personalità istituzionali e del mondo culturale: il presidente Unpli Antonino La Spina, il presidente Ali Lazio Luca Abbruzzetti, il presidente onorario del premio Giovanni Solimine, i membri del comitato dei Garanti Bruno Manzi e Silvana Ferreri, e Leandro Ventura, direttore dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale: "Il Premio 'Salva la tua lingua locale' – sottolinea il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina – rappresenta un impegno concreto nel custodire e valorizzare le identità linguistiche del nostro Paese. Le opere che ogni anno arrivano da tutta Italia raccontano storie, paesaggi, memorie collettive: sono frammenti preziosi di un patrimonio che vive grazie alla voce delle comunità. Come Unione delle Pro Loco d’Italia sosteniamo con convinzione autori, ricercatori, interpreti e realtà associative che contribuiscono alla salvaguardia e alla trasmissione delle lingue locali, consapevoli che si tratta di un patrimonio dinamico, capace di evolvere e parlare al presente, non soltanto di testimoniare il passato". "La diversità linguistica – commenta Luca Abbruzzetti, presidente di Autonomie Locali Italiane del Lazio - è una ricchezza da valorizzare, come ricorda anche l'Unione Europea, espressione concreta del principio di 'unità nella diversità'. Il Premio celebra proprio questo valore, riconoscendo e promuovendo la cultura e le tradizioni locali. La crescente partecipazione al Premio, in particolare per la sezione della poesia inedita, testimonia la passione con la quale Pro Loco e Comuni portano avanti questo impegno da tredici edizioni". Per il presidente onorario del premio, Giovanni Solimine, "il premio Salva la tua lingua locale è nato proprio per valorizzare i dialetti e le lingue locali all’interno di un quadro nazionale. L’importanza di questo riconoscimento è stata riconfermata negli anni dal fatto che si sono aggiunte nuove sezioni e dall’aumento della produzione scritta in dialetto. I dialetti non hanno mai cessato di essere la lingua degli affetti, la lingua della quotidianità in tante famiglie. L’esistenza di un premio come questo è stata da stimolo per aumentare la produzione scritta, poetica, teatrale, narrativa, di storia e tradizioni locali, svolgendo un ruolo fondamentale per portare in un ambito nazionale le diverse componenti territoriali". Oltre cinquecento le opere presentate da tutta Italia a testimonianza dell’interesse sempre più crescente per la salvaguardia delle lingue locali. Un insieme di esperienze e generazioni diverse che fa capire quanto il patrimonio linguistico italiano sia vivo, creativo e capace di rinnovarsi sempre. Si sono distinte nella sezione del premio dedicata a “Tullio De Mauro” Irene Immacolata Panella per il suo lavoro intitolato “Le lingue di Colobraro e Tursi tra spinte innovative e arcaicità”, la studentessa di Torino Chiara Borla per la tesi intitolata “A capisso cò j’àutri! Un caso di studio sul piemontese tra intercomprensione e interproduzione”, che si sono rispettivamente classificate prima e terza e che con le loro tesi di laurea hanno prodotto un’importante opera di ricerca e valorizzazione dei dialetti. Toccante la testimonianza di Maria Jatosti (96 anni) curatrice editoriale, scrittrice, giornalista, poetessa, traduttrice, drammaturga e regista teatrale italiana che dopo una vita dedicata alla cultura ha ottenuto il premio “Luigi Manzi” e ha sottolineato l’impegno dello scrittore e di chi sa e può usare le parole sia quello di esserci sempre per sensibilizzare e divulgare. Di rilievo la prima classificata del premio dedicato alla musica Noemi Balloi che ha partecipato con una canzone in lingua sarda dal titolo “Naru ca no” affrontando una tematica di grande attualità sottolineando come oggi si debba lavorare ancora molto sul valore delle donne e sul coraggio di dire “no”. Menzione speciale a Gerard Janssen Bigas, studente spagnolo dell’Università di Barcellona per aver dedicato la sua tesi di laurea intitolata “Tra prestigio e dimenticanza. Le lingue dell’Italia settentrionale viste dai giovani” all’Italia attraverso lo studio delle lingue locali, sottolineando il valore del dialetto nelle regioni del nord. Il premio speciale della giuria della musica è andato a Gianni Belfiore, paroliere e produttore discografico italiano, noto soprattutto come autore dei brani di Julio Iglesias e Raffaella Carrà. In questa occasione ha voluto ricordare quanto è stato importante il lavoro artistico di Rosa Balistreri, cantautrice siciliana che ha interpretato canti popolari e di denuncia sociale, e omaggiare l’artista con cui ha avuto modo di collaborare a lungo.
(Adnkronos) - "Quello che emerge dal settimo rapporto è che le imprese ce la possono fare, specialmente le piccole imprese, se stanno in filiera. Non è solo un discorso di catena produttiva, ma è una circolazione di dati, mettere in comune delle competenze, lavorare insieme sulla conoscenza aumentata". Lo ha dichiarato Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager, intervenuto oggi a Roma alla presentazione del settimo rapporto dell’Osservatorio 4.Manager, 'Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata'. Cuzzilla ha evidenziato come l’evoluzione digitale renda necessario un investimento deciso sulle competenze manageriali e sull’innovazione delle piccole e medie imprese. "Per affrontare questa nuova era digitale - prosegue - servono anche delle competenze, perciò un lavoro importante su un reskilling di manager, un lavoro sulle piccole e medie imprese italiane che devono avere il supporto, ma nello stesso tempo devono stare più in rete perché ancora hanno paura di affrontare l'intelligenza artificiale che, invece, deve essere vista come una risorsa". Il presidente di 4.Manager ha richiamato la necessità di valorizzare il patrimonio di conoscenza del sistema produttivo italiano, mettendo in relazione imprese di dimensioni diverse: "Dobbiamo mettere a fattore comune tutti i nostri vantaggi, tutto il nostro sapere, la conoscenza che è la nostra forza: non solo dei prodotti, ma anche della gestione del dato. Dobbiamo costruire un dialogo sulla fornitura e sulle competenze per affrontare le sfide esterne perché il mondo fuori dall'Europa è sempre più competitivo. Tutto questo va fatto in un’ottica di sistema, perché dopo una crisi pandemica, una crisi energetica e una crisi bellica, un’impresa da sola, anche se forte, non ce la può fare ad affrontare le sfide future".
(Adnkronos) - Cerved Rating Agency ha assegnato ad Agsm Aim un Rating Esge pari ad A, in rialzo rispetto alla precedente valutazione (BBB). L’agenzia di rating italiana, specializzata nella valutazione del merito creditizio e del grado di sostenibilità degli operatori economici, ha infatti riconosciuto al Gruppo un’alta capacità di gestione delle variabili di rischio e delle opportunità Esg. Dall’analisi, basata sulla rendicontazione di sostenibilità dell’anno 2024 e sul confronto con il cluster 'Utilities', emerge come Agsm Aim abbia rafforzato i presidi in ambito sociale, proseguito e pianificato investimenti rilevanti nelle fonti rinnovabili, nella digitalizzazione delle reti e nell’ampliamento dei servizi smart, oltre ad aver definito una nuova pianificazione di obiettivi Esg per una governance orientata alla creazione di valore sostenibile nel lungo periodo. Di seguito, in sintesi, le motivazioni che hanno portato al raggiungimento di questo riconoscimento. Sul piano ambientale, Agsm Aim adotta una Politica per la Tutela dell’Ambiente, che integra principi e linee guida in materia di sostenibilità. In crescita gli investimenti a favore della transizione energetica, tra cui il parco eolico di Monte Giogo, l’impianto di produzione di idrogeno verde di Marghera e il revamping della centrale di cogenerazione di Borgo Trento. Il sistema di gestione ambientale si conferma solido grazie alla presenza delle certificazioni Iso 14001 per la grande maggioranza dei siti operativi del Gruppo e il conseguimento della Iso 50001 per Agsm Aim Power e Agsm Aim Calore. In crescita la valutazione della dimensione social, data dalla conferma di un’elevata contrattualizzazione a tempo indeterminato che assicura una forte stabilità occupazionale ai collaboratori del Gruppo, con un tasso di assunzioni superiore al turnover in uscita e un incremento delle ore di formazione pro capite. Il welfare aziendale è giudicato di alto livello, grazie a misure come benefit tradizionali e flessibili, smart working, part-time post maternità e l’attivazione di uno sportello psicologico. Il report valorizza inoltre l’impegno di Agsm Aim sulla parità di genere, confermato dall’ottenimento della certificazione Uni/PdR 125:2022 per la Capogruppo, e dall’avvio di programmi formativi e survey sul gender empowerment e sull’inclusione. Migliorata la valutazione di Agsm Aim nella governance, che si posiziona al di sopra della mediana del settore. Il Gruppo dispone di un organo di governo pluralistico, con adeguate competenze industriali ed Esg. La rendicontazione di sostenibilità del 2024 è stata redatta secondo i principi Esrs e sulla logica della doppia materialità. Il giudizio considera anche l’introduzione di target Esg nei meccanismi di premialità del management, l’adozione del Green Financing Framework a supporto degli investimenti in rinnovabili e digitalizzazione, e la presenza di un sistema di gestione anticorruzione strutturato (Modello 231), che si sta orientando verso la certificazione Iso 37001.