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Il dramma della nipote di Jfk: condannata da una leucemia terminale

(Adnkronos) - La 'maledizione dei Kennedy' continua. Tatiana Schlossberg, nipote 35enne del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy assassinato a Dallas nel 1963, ha rivelato sul 'The New Yorker' di soffrire di una leucemia mieloide acuta con una mutazione rara - l'inversione ...

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Infermieri e operai specializzati, boom di opportunità in Svizzera

(Adnkronos) - Sei un lavoratore qualificato e cerchi un'opportunità sulla base delle tue competenze, nel caso anche all'estero? Ad oggi in Europa, e a due passi dall'Italia, le maggiori opportunità sono offerte dalla Svizzera, dove, secondo stime governative, il fabbisogno di ...

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Toscana, studio Axa: a rischio temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050

(Adnkronos) - Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti. Questi i principali rischi emersi dallo studio sulla regione Toscana realizzato da Axa Climate e presentato in occasione dell’incontro a Lucca, nella sede di ...

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Il dramma della nipote di Jfk: condannata da una leucemia terminale

(Adnkronos) - La 'maledizione dei Kennedy' continua. Tatiana Schlossberg, nipote 35enne del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy assassinato a Dallas nel 1963, ha rivelato sul 'The New Yorker' di soffrire di una leucemia mieloide acuta con una mutazione rara - l'inversione del cromosoma 3 - che secondo i medici le lascerà meno di 1 anno di vita nonostante le cure ricevute, con chemioterapie intensive e due trapianti di midollo osseo. Con oltre 2mila casi registrati in Italia nel 2024 stando agli ultimi dati dell'Airtum (Associazione italiana registri tumori) riportati sul sito di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, la leucemia mieloide acuta (Lma) rappresenta il 25% di tutte le leucemie nell'adulto, con una sopravvivenza del 30% circa a 5 anni dalla diagnosi. E' la seconda leucemia più diffusa, si legge in un approfondimento dell'Ematologia di Pavia, in cui si specifica che le leucemie caratterizzate da alterazioni dei cromosomi 3, 5 o 7 sono considerate ad alto rischio. Tatiana, seconda dei 3 figli di Caroline Kennedy ed Edwin Schlossberg, giornalista, ha raccontato che 10 minuti dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia nel maggio del 2024 i medici hanno notato nei suoi esami del sangue un numero anomalo di globuli bianchi. Poco dopo le è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta con inversione 3. "Avevo un figlio che amavo più di ogni altra cosa e un neonato di cui dovevo prendermi cura", scrive. Assistita al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dopo le cure, i trapianti e diversi studi clinici il suo medico le ha detto che avrebbe potuto tenerla in vita "forse per 1 anno", confessa la giovane. "Per tutta la vita - continua - ho cercato di essere una brava studentessa, una brava sorella e una brava figlia, di proteggere mia madre e di non farla mai arrabbiare o turbare". Ma "ho aggiunto un'altra tragedia alla sua vita, a quella della nostra famiglia, e non posso fare nulla per impedirlo". Dopo la morte del padre Jfk, mamma Caroline perse anche lo zio Robert Kennedy assassinato nel 1968 durante la campagna per la nomination democratica. Sua madre Jacqueline Kennedy Onassis morì nel 1994 a 64 anni per un linfoma non-Hodgkin. E suo fratello, John F. Kennedy Jr., perse la vita in un incidente aereo al largo delle coste del Massachusetts nel 1999. Nel suo articolo Tatiana esprime lo sgomento della sua famiglia per la nomina e la conferma del cugino, Robert F. Kennedy Jr., a segretario della Salute e dei Servizi umani nell'amministrazione di Donald Trump. Un gesto di rottura in una dinastia democratica, seguito da discusse scelte definite da più parti antiscientifiche e di stampo no vax. La giovane cita in particolare i tagli per circa 500 milioni di dollari alla ricerca sui vaccini a mRna, nonché ai finanziamenti per i National Institutes of Health. Gli ultimi mesi che la attendono saranno dedicati alla sua famiglia, ai figli e al marito medico George Moran. "In questo momento - conclude - cerco soprattutto di vivere e di stare con loro".

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Infermieri e operai specializzati, boom di opportunità in Svizzera

(Adnkronos) - Sei un lavoratore qualificato e cerchi un'opportunità sulla base delle tue competenze, nel caso anche all'estero? Ad oggi in Europa, e a due passi dall'Italia, le maggiori opportunità sono offerte dalla Svizzera, dove, secondo stime governative, il fabbisogno di profili professionali da 'coprire' arriva fino a 85mila unità. Ma come muoversi, senza spostarsi da casa, per verificare la presenza di opportunità di lavoro in linea con le proprie competenze? Una delle possibili risposte, oltre a siti specializzati svizzeri, arriva proprio da Eures (Servizi europei per l'impiego), il network dell'Unione europea che aiuta le persone in cerca di occupazione a trovare un posto di lavoro e i datori di lavoro ad assumere personale proveniente da tutta Europa, fornendo un’ampia gamma di servizi prima, durante e dopo la ricerca di lavoro o di candidati e l’assunzione. E attualmente sul portale web dell'Eures sono oltre 5.600 di annunci di opportunità di lavoro alle quali è possibile candidarsi. Infermieri, medici e assistenti sanitari, ma anche sviluppatori di software, scienziati dei dati ed esperti informatici. Non mancano opportunità nella ristorazione ma anche nelle costruzioni dove sono richiesti mestieri specializzati quali elettricisti, carpentieri e operai edili in generale. E ancora vi è una carenza di insegnanti qualificati, in particolare in materie specialistiche e per l’educazione della prima infanzia. Secondo Eures, nel 2024, in Svizzera, le categorie professionali con la maggiore carenza di personale sono state identificate nei gruppi di professionisti della scienza e dell’ingegneria, professionisti della salute e professionisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nel 2023 i settori che hanno registrato le percentuali più alte di posti vacanti sono state quelle relative alla sanità e all’assistenza sociale, all’istruzione, alle arti, all’intrattenimento e al tempo libero, all’amministrazione pubblica e alla difesa, alla previdenza sociale obbligatoria, nonché ai servizi amministrativi e di supporto. A fronte di un costo della vita tra i più elevati a livello mondiale, come riporta Eures nel 2023 la retribuzione media lorda di una singola persona ammontava a 8.759 euro, mentre la media dell’UE-27 era di 3.417 euro. In Svizzera la retribuzione netta equivalente è stata di 7.132 euro, rispetto a 2.351 euro nell’Ue-27. Rispetto al 2018, la retribuzione media lorda è aumentata del 34% in Svizzera e del 19,8% nell’Ue-27. Nello stesso periodo i salari netti sono aumentati del 32% in Svizzera e del 22,1% nell’Ue-27.

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Toscana, studio Axa: a rischio temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050

(Adnkronos) - Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti. Questi i principali rischi emersi dallo studio sulla regione Toscana realizzato da Axa Climate e presentato in occasione dell’incontro a Lucca, nella sede di Confindustria Toscana Nord, dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio' organizzato dal Gruppo assicurativo Axa Italia. Con il Patrocinio di Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Comune di Lucca e Regione Toscana, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano dopo le tappe di Senigallia, Cervia, Treviso, Varese e Torino. Al centro dell’incontro, lo studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Toscana, realizzato da Axa Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist. Tre gli ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni e stress idrico. Sul fronte delle temperature estreme, i modelli di Axa Climate prevedono un aumento delle temperature annuali su quasi tutta la regione Toscana, passando dai 30-34°C della baseline ai 34-38°C nel 2050. In particolare, sarà la parte centrale della regione ad essere particolarmente colpita da ondate di calore, con temperature che supereranno i 38°C nel 2050, contando 5 giorni in più in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C. Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida soprattutto per Lucca e Firenze. A Lucca, le massime percepite all’ombra raggiungeranno i 46,5°C nel 2050 e saranno 7 i giorni in più con temperature all’ombra maggiori di 35°C. Firenze, invece, vedrà nel 2050 le temperature massime percepite all’ombra fino ai 50°C con 14 giorni in più di temperature all’ombra maggiori di 35°C. Il fenomeno delle ondate di calore influenzerà in modo significativo tutta la regione: i modelli di Axa Climate prevedono infatti temperature e durate mai raggiunte prima. Dal 2050, ogni 5-10 anni le temperature raggiungeranno i 38°C per 20 giorni all’anno con uno scenario più estremo di temperature fino a 41°C per 70 giorni all’anno. Gli episodi di inondazioni e piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Già a marzo 2025 le province di Livorno, Pisa e Firenze hanno visto cadere in 24h l’equivalente del 300% della media mensile di alcune parti della regione con impatti molto importanti sul settore industriale, agricolo e turistico. L’aumento nei livelli di inondazioni pone, infatti, un rischio importante sulle infrastrutture critiche della regione: saranno principalmente i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona al nord del fiume Serchio ad essere colpiti, causando un impatto diretto su alcune strade essenziali all’attività economica della Toscana, come l’A11 e l’E76 tra Pisa e Firenze. I livelli d’acqua raggiungeranno i 50-150cm intorno alla città di Lucca e fino a 4 metri in alcune parti delle autostrade. La Toscana sarà, inoltre, sempre più soggetta a stress idrico con intensificazioni del fenomeno nella parte nord, raggiungendo fino a quasi l’80% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Nell’altra metà della regione, dove il rischio viene già considerato 'estremamente alto', si accentuerà ulteriormente aumentando da 86% a 132% tra la baseline e il 2050. Infine, anche il rischio di frane rappresenterà un pericolo molto più importante per la regione nel 2050 rispetto ad oggi, con un impatto sia diretto, come ad esempio sulle popolazioni locali, che indiretto, come sulle infrastrutture e collegamenti. Con questo ciclo di incontri, Axa ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali. Tra queste, la piattaforma Altitude, il nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da Axa Altitude, parte di Axa Climate, per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci. Per Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania: “La protezione dalle catastrofi naturali è un tema centrale per il Paese, soprattutto alla luce dell’elevata fragilità, dal punto di vista idrogeologico, del nostro territorio e degli effetti del cambiamento climatico in atto. Per questo, la legge che impone a tutte le imprese di assicurarsi per i danni causati dalle calamità naturali è una grande opportunità per mettere in sicurezza il tessuto produttivo italiano. Siamo entrati nella fase conclusiva del percorso di adeguamento alla norma: per le aziende di grandi e medie dimensioni l'obbligo è già in vigore. L'auspicio è che anche le piccole, alle quali è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2025, comprendano il grande valore delle polizze catastrofali per la tutela della loro attività”. "A pochi mesi dalla tappa di Torino, torniamo con il ciclo di incontri sui cambiamenti climatici, giunti al loro sesto appuntamento, questa volta a Lucca in Toscana - spiega Letizia D’Abbondanza, Chief Customer External Communication Officer del Gruppo Axa Italia - L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione, sottolinea l’impegno di Axa nel supportare la società nella transizione climatica con un approccio a 360°. Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva e come assicuratori abbiamo un ruolo sociale fondamentale nel promuovere una cultura della prevenzione basata su dati scientifici, proporre soluzioni concrete e contribuire a costruire un percorso di sviluppo sostenibile, in una logica di collaborazione pubblico-privata”.

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