(Adnkronos) - Arrivano misteriosi segnali stradali verdi sulle strade? In Italia, non ancora. Gli 'strani' cartelli, con forma circolare come i segnali di divieto e obbligo, compaiono qua e là nel Regno Unito. In alcune strade può capitare di trovare segnali con bordo verde e con una velocità indicata espressamente nello spazio centrale, proprio come avviene per i limiti di velocità che però, come è noto, sono caratterizzati dal bordo rosso. I segnali di divieto hanno bordo rosso con un simbolo nero su fondo bianco. Quelli di obbligo, come noto, hanno un bordino bianco e un simbolo bianco su fondo blu. Dove si trovano i segnali? A cosa servono questi segnali? Hanno realmente valore per stabilire regole nella circolazione stradale? Nel Regno Unito, ad oggi, tali segnali non sembrano avere una certificazione dal codice stradale. Si tratta, sostanzialmente, di 'consigli' che non necessariamente vanno seguiti: se un segnale verde indica la velocità di 20 miglia orarie, chi viaggia a velocità superiore - ma entro i limiti stabiliti dai 'veri' segnali - non va incontro a multe o altri provvedimenti. Il significato dei green signs Tali cartelli potrebbero essere utilizzati da autorità locali semplicemente per indurre gli automobilisti e i conducenti di altri veicoli a moderare la velocità, magari in prossimità di scuole, ospedali o aree residenziali. I segnali, visibili dalla strada, potrebbero essere esposti anche all'interno di proprietà private o cantieri per puntare ad una maggiore sicurezza della circolazione. I 'green signs' invitano a moderare la velocità, spesso al di sotto delle 20 miglia orarie, in aree in cui è più probabile la presenza di pedoni o bambini.
(Adnkronos) - Il digitale non è più solo tecnologia, è un laboratorio sociale. Lo dimostra il progetto di EY Italia, in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia e l’università La Sapienza, che ha esplorato come gli ambienti virtuali possano favorire relazioni e superare pregiudizi. L’esperimento, condotto nel Padiglione Italia virtuale di Expo 2025 Osaka, ha coinvolto circa 200 visitatori immersi in scenari popolati da avatar di diverse etnie. I risultati parlano chiaro: la prossemica fisica si riproduce anche nel mondo digitale e le differenze culturali restano evidenti. I giapponesi, ad esempio, mantengono distanze più ampie rispetto agli italiani, riflettendo codici sociali radicati. Inoltre, attrattività e affidabilità degli avatar influenzano la distanza percepita. Secondo quanto rilevato da EY, per ogni punto di incremento dell’attrattività, la distanza si riduce di 0,27 cm; per l’affidabilità, di 0,17 cm. Segnali che confermano come il virtuale sia un nuovo spazio di socializzazione, capace di rinegoziare confini culturali e creare fiducia. Queste sperimentazioni anticipano il ruolo centrale del digitale all’Expo 2030 di Riad, dove innovazione e realtà immersiva promettono di ridefinire le relazioni interculturali e immaginare comunità più inclusive. Un futuro in cui la tecnologia non sarà solo progresso, ma anche ponte tra i popoli. Qui il link ai risultati della ricerca.
(Adnkronos) - “C'è una similitudine tra donne, gentilezza e acqua. Quest'anno abbiamo dedicato alle donne la maggior parte dei nostri interventi. È importante esaltare la competenza e la professionalità femminile, perché è un motore di innovazione e sostenibilità”. Così Enrico Boerci, presidente e Ad di BrianzAcque, intervenendo, oggi a Palazzo Lombardia, alla terza edizione de ‘La Sensibile Magia dell’Acqua’, un evento organizzato con lo scopo di offrire ispirazioni sul tema dell’acqua, creando connessioni e stimolando riflessioni sul benessere umano e la prosperità economica, attraverso il dialogo tra istituzioni, imprese, professionisti e protagonisti della società civile. Al centro dell’evento, ideato e curato dall’architetto Alessia Galimberti, voci e visioni di donne protagoniste tra impresa, istituzioni e cultura, per ribadire come la prospettiva femminile possa rappresentare un volano di sviluppo sostenibile e innovazione per il settore idrico e per la comunità. “Per la terza volta riusciamo a declinare l’acqua in una forma che non è liscia, non è gassata, ma è un’acqua di relazione - afferma Boerci - Lo facciamo qui a Palazzo Lombardia, in una location importante, per condividere con i nostri stakeholder, i soci e Regione Lombardia i risultati del nostro operato il cui merito è dei nostri collaboratori, che con professionalità, dedizione, determinazione e cuore lavorano nell’attività routinaria e anche in attività innovative. Ci rendono felici e orgogliosi dei risultati che riusciamo a portare sul territorio e fuori dai confini della nostra competenza territoriale”, conclude.