(Adnkronos) - Il maestro Beppe Vessicchio, morto oggi 8 novembre all'età di 69 anni, ha lasciato un segno storico anche nel campo dei diritti musicali, tanto che gli addetti a lavori parlano di "sentenza Vessicchio". Il 3 agosto 2023 il Tribunale di Roma gli ha dato ragione in una causa contro la Rai, riconoscendo il diritto al compenso per le musiche da lui composte e interpretate per il programma 'La Prova del Cuoco'. Il Nuovo Imaie (acronimo di Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori, società di gestione collettiva dei diritti connessi degli artisti interpreti ed esecutori) definì la sentenza "un verdetto storico per il futuro e la tutela dei diritti di produttori musicali e artisti interpreti esecutori", sottolineando che anche per questo tipo di utilizzazioni è obbligatorio da parte dell'emittente il pagamento dei diritti spettanti. La questione dei diritti d'autore La disputa nasceva dal fatto che la Rai non riconosceva a Vessicchio lo status di produttore fonografico, sostenendo che le sigle non fossero distribuite a livello discografico. Il Tribunale ha chiarito che anche le registrazioni, create esclusivamente per programmi televisivi costituiscono fonogrammi e che, quindi, per la loro diffusione spetta un compenso sia al produttore sia agli artisti, calcolato nel caso della Rai sull'1,5% dei ricavi lordi riferibili all'utilizzazione del disco. Inoltre, i contratti tra Vessicchio e Rai erano contratti di edizione, cioè cessione dei soli diritti d'autore, e non contratti discografici, confermando che i diritti fonografici restano di proprietà del maestro. Questa vicenda, ebbe modo di commentare Vessicchio, non era solo una pagina di giurisprudenza, ma anche un segnale di rispetto per chi crea musica: una testimonianza che il talento e il lavoro degli artisti meritano tutela, anche quando il palcoscenico è quello della televisione.
(Adnkronos) - "Un riconoscimento che celebra non solo una straordinaria stilista, ma una donna che con il suo talento, la sua eleganza e la sua visione ha reso grande nel mondo il Made in Italy, incarnando perfettamente l’anima della nostra cultura del saper fare: creatività, passione, competenza e coraggio imprenditoriale. Desidero rivolgere le mie più sincere congratulazioni – anche con l’affetto dell’amicizia che ci lega – ad Alberta Ferretti per questo meritato traguardo, che conferma ancora una volta il valore di un percorso unico e profondamente ispirante per tante generazioni di donne e di creativi". Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in occasione del conferimento della laurea magistrale honoris causa in 'Comunicazione Digitale e Marketing' ad Alberta Ferretti, Cavaliere del Lavoro e imprenditrice della moda italiana, avvenuto durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, che si è svolta questa mattina all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.
(Adnkronos) - Dife debutta a Ecomondo 2025, la fiera internazionale dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare, portando con sé una visione chiara: rendere la gestione dei rifiuti un processo sempre più sostenibile, trasparente e digitale. Lo si legge in una nota. Cuore dello stand è l’Albero della Sostenibilità, un’installazione che racconta in modo immediato e accessibile l’impegno di Dife rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Ogni “ramo” dell’albero rappresenta un ambito in cui l’azienda genera impatto positivo e mostra le azioni concrete messe in campo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi, in pieno spirito di trasparenza e rendicontazione. La partecipazione a Ecomondo è stata anche l’occasione per presentare il nuovo Bilancio di Sostenibilità, redatto come sempre su base volontaria, a testimonianza della volontà di Dife di comunicare in modo chiaro e misurabile il proprio impegno ambientale e sociale. Fondata nel 1978, Dife nasce come realtà dedicata alla gestione dei rifiuti di carta e cartone per piccole aziende del territorio pistoiese. Oggi, dopo oltre quarant’anni di attività, offre un servizio integrato su tutto il territorio nazionale, supportando imprese di diversi settori nella gestione responsabile dei propri rifiuti speciali. Un percorso di crescita che prosegue anche sul fronte tecnologico, con lo sviluppo delle prime soluzioni digitali, e la pubblicazione della prima edizione del Dife Magazine, la testata giornalistica attraverso cui l’azienda promuove la cultura della sostenibilità e racconta progetti e buone pratiche di altre realtà del settore. Tra i progetti presentati a Ecomondo figurano Green Safe, il servizio digitale che combina sicurezza e tracciabilità nella gestione dei rifiuti. Scegliere Dife significa affidare la gestione dei rifiuti a una realtà con conoscenza ed esperienza diretta nel settore, con vantaggi in termini di sicurezza dei processi e ottimizzazione dei costi. Una soluzione che garantisce al cliente tranquillità operativa, permettendogli di concentrarsi pienamente sul proprio core business. “Le aziende oggi non cercano più di marginalizzare sulla gestione dei rifiuti. Preferiscono concentrarsi sul proprio business, delegando la gestione dei rifiuti a un unico partner affidabile”, afferma Alessio Tissi, Responsabile Commerciale di Dife. Parallelamente, Dife continua a investire nella digitalizzazione dei propri servizi, sviluppando strumenti che semplificano la gestione dei flussi, migliorano la tracciabilità e permettono un monitoraggio costante dei dati. “Stiamo investendo le nostre risorse sia in ambito operativo, ma con una grande importanza anche nella sostenibilità. Per quanto riguarda il futuro, abbiamo risorse destinate alla digitalizzazione e alla raccolta dati.”, commenta Franco Romani, presidente di Dif.