(Adnkronos) - Piero Tatafiore, il capo ufficio stampa del ministero della Cultura, annuncia in una nota le sue dimissioni "immediate e irrevocabili" dal ruolo. Ad annunciarlo, lo stesso Tatafiore in una nota. "Ho appena comunicato al ministro della cultura, Alessandro Giuli, le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall'incarico di capoufficio stampa del Mic. L'utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso prima di tutto con il ministro che ringrazio per l'opportunità di crescita lavorativa che mi ha concesso e con l'intero gabinetto", conclude Tatafiore. "Per il ministro era un atto dovuto e irreversibile, l’impegno politico pubblico di un ministro espresso da Fdi o da qualsiasi altro partito legittimo e insindacabile, ma per Giuli è inaccettabile qualsiasi ombra di sospetto su un utilizzo di strumenti comunicativi istituzionali per attività che spetta alle agenzie, semmai, riportare". E' quanto sottolineano fonti del ministero della Cultura in merito alle dimissioni del capo ufficio stampa Tatafiore.
(Adnkronos) - "In un'epoca segnata da accelerazioni e fragilità, l'università rappresenta uno degli spazi istituzionali in cui il presente può essere compreso e il futuro può essere preparato con serietà e lungimiranza". Così il rettore dell'università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, nella sua prolusione all'apertura del 43esimo anno accademico dell'ateneo. Il rettore ha evidenziato "lo spessore del ruolo dell'istituzione universitaria nel futuro da costruire". Il titolo scelto per l'evento, 'Un futuro da plasmare nello spazio della comunità', sottolinea "il valore della conoscenza di cui l'università è custode come strumento per comprendere e costruire un futuro condiviso, fondato sulla responsabilità, sulla collaborazione e sull'impegno collettivo". Presenti alla cerimonia il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. "La cura della comunità" e "la responsabilità della conoscenza" sono stati i temi che il rettore ha più volte toccato: sia riferendosi all'impegno degli ospiti presenti all'inaugurazione, che con "le loro responsabilità, pur distinte, convergono nella consapevolezza che il futuro non si attende e non si eredita: si costruisce, attraverso la conoscenza, la visione e un senso concreto di appartenenza alla comunità", sia riconoscendo il ruolo dell'ateneo che è "un luogo capace di generarle e sostenerle". La giornata ha preso avvio con l'ingresso solenne del Corteo accademico dei rettori e delle rettrici in rappresentanza di 17 università italiane, e il coro gospel dell'ateneo diretto dal maestro Alberto Annarilli che ha incantato l'auditorium strapieno di studenti e studentesse con l'esplosione dell'Inno alla Gioia di Ludwig Van Beethoven, inno dell'Unione europea. La prolusione del rettore, dedicata al ruolo dell'università come spazio di crescita, dialogo e partecipazione consapevole, ha quindi ripercorso il cammino virtuoso dell'ateneo delineando le prospettive dell'anno accademico 2025-2026, anno che impone una nitidezza di sguardo nei confronti del sistema globale che il Global Risks Report 2025 del World Economic Forum descrive segnato da tensioni strutturali: "Le università appartengono a questa architettura essenziale della democrazia contemporanea. Sono luoghi in cui si produce conoscenza verificabile, si formano competenze critiche, si riconosce che ogni progresso richiede un equilibrio tra innovazione e responsabilità". Nel segno della pace l'università di Roma Tor Vergata, ha ricordato il rettore, quest'anno "ha vissuto un momento che resterà nella sua storia: il grande Giubileo dei giovani, quando circa 1 milione di ragazze e ragazzi, provenienti da ogni parte del mondo, hanno riempito la spianata di Tor Vergata per incontrare Papa Leone XIV". E i dati presentati dal rettore Levialdi Ghiron sul numero di iscritti mostrano con chiarezza una crescita costante. Gli studenti iscritti sono passati da circa 27.000 nel 2019 a 32.000 nel 2024. Le matricole sono infatti salite da 6.400 nel 2019 a circa 8.500 nel 2024. L'ampliamento dei posti disponibili nei corsi di Medicina, sia in italiano sia in inglese, insieme all'accreditamento della sede di Tirana presso l'università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, valutata positivamente da Anvur dopo un lungo iter, ha portato al riconoscimento come nostri studenti anche dei frequentanti di quella sede. Fortissima la spinta del corso di laurea in Medicina veterinaria: unico nel Lazio, il corso attrae gli studenti tanto da avere 680 aspiranti matricole per 80 posti disponibili, a conferma della solidità dell'iniziativa avviata lo scorso anno. I nuovi corsi di laurea di questo anno accademico ampliano l'offerta formativa: tra questi il programma blended in Diritto, Innovazione tecnologica e Sostenibilità; la laurea magistrale in Digital Humanities; il nuovo corso magistrale in Psicologia e Salute mentale nel ciclo di vita che prosegue una laurea triennale di grande successo, con oltre 500 matricole l'anno; il corso di laurea magistrale in Biotecnologie agrarie. Per il prossimo anno sono già in fase di accreditamento tre ulteriori corsi: due nella sede di Tirana, in ambito medico, e un nuovo corso in Storia, società e culture. E' stato ricordato l'avanzamento significato dell'ateneo nei ranking internazionali: nell'ultima edizione del Qs World University Ranking Tor Vergata si è stabilmente posizionata nel top 23% mondiale. Oltre a essere seconda in Italia per numero di studenti internazionali rispetto al numero di studenti. Ulteriore menzione alla Sustainability sempre nel Qs Ranking che vede l'ateneo 15esimo in Italia. Il rettore ha rimarcato l'impegno nell'ambito dell'internazionalizzazione, che in questi ultimi anni è stato potenziato: l'ateneo offre oggi 17 corsi di studio e 7 curricula interamente in lingua inglese, e ha ampliato in modo significativo i percorsi di doppio titolo, le summer e le winter school, nonché i progetti di didattica transnazionale. Potenziato anche l'Erasmus per gli studenti e per il personale con oltre 2.000 persone in viaggio, oltre al numero crescente di visiting professor e molti progetti concreti con i Paesi europei ed extraeuropei nei continenti americano, asiatico, africano. Il rettore ha sottolineato anche lo sforzo importante che ha portato all'aumento di risorse economiche attratte dall'impegno scientifico: ha ricordato che nell'ultimo anno i finanziamenti europei sono cresciuti del 126,88%, quelli ministeriali del 27,13%, quelli provenienti da imprese italiane del 64,28%. Rafforzato il trasferimento tecnologico, anche coordinando le collaborazioni con il sistema produttivo. Tor Vergata infatti svolge un ruolo guida nello Spoke dedicato al trasferimento tecnologico del Rome Technopole, l'ecosistema dell'innovazione del Lazio finanziato dal Pnrr. Nel corso della cerimonia, hanno preso la parola un rappresentante delle studentesse e degli studenti, seguito da un intervento di una rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, offrendo una riflessione sul valore della comunità universitaria e sulla forza della collaborazione quotidiana. Annalisa De Cesare, avvocato, lavora all'università di Roma Tor Vergata dal 2005 ed è oggi responsabile dell'Area gestione del personale della Direzione VI: "Il futuro dell'ateneo nasce da una rete di relazioni: è nella comunità che la conoscenza prende vita, unisce e diventa responsabilità verso il mondo". Per le studentesse e gli studenti è intervenuto Antonio Infante, 24 anni, studente del V anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell'università di Roma Tor Vergata, che vive con forte partecipazione la vita universitaria: "La nostra università è un organismo vivo: il suo cuore pulsante nasce qui, ma la sua forza arriva lontano, raggiungendo studenti e territori che ne condividono la missione".
(Adnkronos) - "Quando facciamo un acquisto online, gran parte di quello che ci arriva a casa, ben confezionato e imballato, è aria. Imballaggi troppo grandi, volume non utilizzato e packaging inefficiente contribuiscono ad alimentare il fenomeno dell’overpackaging, che porta con sé una serie notevole di conseguenze". Così Paolo Marini, Managing Director, South East Emea Ds Smith, an International Paper Company. Infatti, "un imballo sovradimensionato non comporta soltanto un maggior numero di rifiuti da smaltire. Ogni centimetro cubo di spazio vuoto trasportato implica container meno efficienti, un maggior numero di viaggi e quindi più carburante consumato. Il risultato è un aumento significativo delle emissioni di CO2, oltre a costi extra lungo tutta la supply chain". "Già nel 2018 uno studio di Ds Smith e Forbes Insights - spiega - aveva evidenziato il problema a livello internazionale. I dati raccolti mostravano che, in media, i pacchi spediti dagli operatori di e-commerce erano vuoti per il 45% del loro volume e molti rivenditori ammisero di spedire confezioni, grandi anche il doppio rispetto all’oggetto contenuto. Questa inefficienza aveva un prezzo altissimo: circa 122 milioni di tonnellate di CO2 emesse ogni anno solo per trasportare imballaggi e aria, un valore paragonabile alle emissioni di un Paese di medie dimensioni. Dal punto di vista economico, il costo globale dello spreco si aggirava sui 46 miliardi di euro all’anno. Nel frattempo, dal 2018 al 2025 il commercio online è più che raddoppiato, passando da circa 87 miliardi di pacchi spediti ogni anno a una proiezione di 200 miliardi e il problema è diventato urgente". Da qui la ricerca di nuove soluzioni. "In Ds Smith abbiamo abbracciato la visione dell’economia circolare, sviluppando strumenti innovativi come le Circular Design Metrics che ci aiutano a valutare oggettivamente quanto un imballaggio sia efficiente e sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita. Grazie alle Circular Design Metrics, siamo in grado di analizzare e migliorare diversi aspetti chiave del packaging", continua Marini. Innanzitutto, "riduciamo l’uso di risorse vergini, privilegiando materiali riciclati e facilmente riciclabili, in modo da diminuire l’impatto ambientale legato all’estrazione e alla produzione delle materie prime. In secondo luogo, minimizziamo gli sprechi, progettando imballaggi che usano solo la quantità di materiale realmente necessaria e che possono essere riutilizzati o riciclati facilmente. Inoltre, puntiamo a ottimizzare i costi logistici e produttivi, scegliendo soluzioni che permettano di trasportare più prodotti con meno spazio occupato e meno viaggi". Un esempio concreto della filosofia di Ds Smith è rappresentato da "Fanfold, una soluzione di imballaggio innovativa e flessibile che consente la realizzazione di imballaggi su misura per ogni esigenza. Fanfold consiste in fogli continui di cartone che possono essere tagliati e piegati al momento, adattandosi perfettamente alle dimensioni del prodotto da spedire. Questo permette di eliminare gli spazi vuoti all’interno delle confezioni, di evitare l’uso di riempitivi superflui e di ridurre drasticamente il volume e il peso degli imballaggi".