|
CREDITS |
(Adnkronos) - Ancora maltempo oggi sull'Italia. La perturbazione atlantica continua a stazionare nella zona del Mediterraneo, creando allagamenti e disagi soprattutto nel nord e in alcune delle regioni centrali del Paese. Nelle scorse ore la Protezione Civile ha emanato un'allerta meteo su Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana. Forti temporali, grandinate e forti raffiche di vento in queste ore continuano ad abbattersi in particolare sulla Liguria, dove l'allerta è arancione salvo per la zona di Imperia, dove resta gialla. Allerta arancione anche per Emilia-Romagna e la parte occidentale della Toscana. A Venezia è attivo il Mose, mentre a Milano è stata emanata un'allerta arancione, che si aggiunge al forte rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso. In 18 ore, stando ai dati della Protezione Civile, sulla Liguria sono caduti 200 mm di piogge in 18 ore. Oggi scuole e Università sono rimaste chiuse a Genova, Savona e La Spezia, dove lo saranno. Tre famiglie sono state evacuate in via precauzionale nella zona di Finale Ligure, a ridosso dell'Aurelia. Proprio l'Aurelia è stata chiusa tra Albissola Marina e Celle Ligure. Il maltempo non accenna a diminuire nemmeno in queste ore, tanto che rimane in vigore l'allerta arancione dalle 13 di oggi fino alle 7 di domani 18 ottobre. A Venezia è stato attivato questa mattina il Mose, ovvero il meccanismo di innalzamento delle barriere contro l'alta marea. Il centro maree ha infatti previsto, intorno alle 11, una massima di 105-110 centimetri. La Protezione Civile ha dichiarato dalle 21 di stasera per il Veneto lo stato di preallarme, ossia l’allerta arancione, per criticità idrogeologica e idraulica nel bacino dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e per criticità idrogeologica nei bacini del Piave Pedemontano e per il bacino del Muson dei Sassi. Nelle zone in allerta idraulica, è previsto un significativo innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua principali afferenti alla fascia pedemontana con probabile superamento del secondo livello di guardia con inondazione delle aree limitrofe e golenali nelle zone dichiarate in allerta arancione. A Firenze invece, la scorsa notte, il maltempo ha causato un guasto a uno scambio della tramvia nella fermata Stazione, con ripercussioni alle linee T1 e T2, che sono state 'congelate' e poi rimpiazzate da autobus sostitutivi. Durante la mattinata la linea T1 è stata riaperta, mentre la T2 limitata. Anche in Emilia-Romagna l'allerta rimane di tipo arancione, secondo la Protezione Civile. A Bologna questa mattina si sono riunite alcune centinaia di persone, munite di trattori, nel parcheggio davanti al palazzo della Regione, per manifestare a favore dei concittadini colpiti dalle alluvioni del maggio 2023 e settembre 2024. Nel frattempo è stata prorogata l'allerta gialla, per forti temporali, nella zona di Ravenna. Il Comune di Milano ha emesso un'allerta arancione per "rischio idrogeologico e idrico a partire dalle ore 21 di oggi, giovedì 17 ottobre. Si segnala infatti", continua la nota, "un progressivo intensificarsi delle piogge fin dal tardo pomeriggio di oggi e in particolare dalla tarda serata e prima mattinata di domani, venerdì 18 ottobre, che va a insistere su aree già sature di acqua". La situazione sembra quindi aggravarsi dopo che era stata emessa già un'allerta gialla per oggi, a cui si aggiungeva il rischio, non ancora scongiurato, di esondazioni per i fiumi Lambro e Seveso.
(Adnkronos) - “Il Paese, per crescere a livello economico e sociale, ha bisogno di più giovani e di più donne al lavoro. Come manager abbiamo il dovere di mettere in sinergia la produttività e competitività delle aziende con il benessere e il senso del lavoro delle persone, per questo abbiamo bisogno di generare un cambiamento culturale sul lavoro, in famiglia e nella società che non veda più la maternità come carico esclusivo della donna ma coinvolga appieno entrambi i genitori. Passando dal concetto di maternità a quello di genitorialità sempre più condivisa”. Lo ha detto oggi Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, questa mattina a Roma presso la sala Stampa della Camera dei Deputati, presentando la proposta normativa in 5 punti dei manager italiani alla politica per favorire una genitorialità sempre più condivisa e che non penalizzi il lavoro e la carriera delle donne. Dalla creazione di un bonus strutturale di 400 euro a coppia (interamente detassato e a carico dell’azienda) per l’acquisto di beni per il nascituro all’estensione del congedo di paternità dagli attuali 10 giorni a un mese con il 100% della retribuzione per il padre lavoratore, oltre a sgravi contribuitivi per le aziende che migliorano spontaneamente la disciplina dei congedi sino alle agevolazioni fiscali per le assunzioni femminili. "Per far questo necessitiamo anche dell’aiuto concreto del Parlamento, del Governo e del legislatore per avere il supporto di una norma di legge che garantisca davvero a tutti questo salto culturale e comportamentale. Per coinvolgere anche i tanti italiani che lavorano nelle nostre Pmi serve una legge e un piccolo finanziamento che almeno all’inizio dia davvero una scossa al mondo del lavoro e a tutto il Paese”, ha concluso.
(Adnkronos) - Per andare nella direzione di una maggiore sostenibilità nel settore agroalimentare, bisogna "trovare un equilibrio tra tutte le fasi della filiera, anche con la grande distribuzione". Oltre a "leggi che ci aiutino a supportare i passaggi relativi alla sostenibilità" e una "comunicazione a 360 gradi nei confronti del consumatore". E' questa la 'ricetta' di Marzia Ravanelli, di Bonifiche Ferraresi, intervenuta all'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum, in corso oggi al Palazzo Reale di Milano. "Uno dei punti di forza del nostro gruppo è sempre stata la filiera. Lo slogan dato al nostro marchio dal 2016 era 'dal campo alla tavola', poi esteso 'dal seme alla tavola', con l’obiettivo di portare sulle tavole degli italiani dei prodotti italiani con filiere alle spalle. E lo abbiamo fatto, con lo sviluppo del nostro marchio e con la collaborazione di importanti player della grande distribuzione, che ci hanno aiutato a crescere", ha raccontato Ravanelli. Per quanto riguarda Bonifiche Ferraresi, il tema della sostenibilità "lo abbiamo affrontato in modo molto naturale, prima di tutto con un'equa retribuzione della parte agricola. All'interno del nostro gruppo fin dalla sua creazione è stata creata una società che si occupa di agricoltura di precisione, ottimizzando le risorse per cercare di minimizzare l'impatto ambientale, ma anche quello economico. L'altro tema che abbiamo cercato di sviluppare è l'efficientamento della parte industriale, sia a livello di qualità e sicurezza alimentare dei prodotti, sia con l'utilizzo il più possibile di energie rinnovabili". Poi ci sono le certificazioni Lca su alcune filiere, dal riso all'allevamento dei bovini. "Tutti questi tentativi sembravano all'inizio abbastanza disorganizzati tra di loro, mentre adesso iniziamo a vedere un filo conduttore", ha spiegato Ravanelli.