RICERCA APPUNTAMENTI
PROSSIMI APPUNTAMENTIN. 0 risultati trovati
|
PROSSIMI APPUNTAMENTIN. 0 risultati trovati
|
(Adnkronos) - L'addio a Quota 103 per l'anticipo pensionistico, la spinta alla previdenza integrativa, i tre mesi di permanenza al lavoro in linea con l'aspettativa di vita: la manovra - attesa al varo finale martedì - riscrive la previdenza adeguandosi alla vita che si allunga e alla coperta delle risorse che si accorcia. Intanto il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha posto la fiducia alla Camera sull'articolo uno della legge di Bilancio. In base a quanto deciso dalla Conferenza dei capigruppo, la chiama avrà inizio domani alle 20.20, con dichiarazioni di voto a partire dalle 18.40. Quindi dalle 22 proseguirà la seduta notturna con l'esame degli ordini del giorno. La votazione finale avverrà entro le 13 di martedì 30 dicembre, con dichiarazioni di voto in diretta televisiva a partire dalle 11. Va in soffitta uno dei cavalli di battaglia della Lega degli anni passati, Quota 103. La manovra non rinnova lo schema di anticipo pensionistico che consentiva il ritiro dal lavoro con almeno 62 anni d’età e 41 di contributi, né Opzione donna (61 anni d’età e 41 di contributi). Ape sociale anche nel 2026. Viene rinnovato il meccanismo per l'anticipo pensionistico per i lavoratori con mansioni gravose e usuranti al raggiungimento di 63 anni e 5 mesi di età. Ma arriva una sforbiciata sulle risorse che per gli usuranti verranno tagliate di 40 milioni all’anno dal 2033 e per i precoci si ridurranno di 90 milioni nel 2032, di 140 mln nel 2033 e di 190 mln dal 2034 in poi. La manovra allinea gradualmente nell'arco di un biennio i requisiti per la pensione di vecchiaia all'allungamento dell'aspettativa di vita. Invece di 67 anni e tre mesi in più tout court, il ddl impone solo 1 mese in più nel 2027 e tre mesi in tutto dal 2028. Dal primo luglio, in assenza di esplicita opzione entro 60 giorni, il Tfr dei neoassunti del settore privato verrà destinato ai fondi di previdenza integrativa con la formula del silenzio-assenso. La manovra cancella la norma prevista per lo scorso anno per i lavoratori del sistema contributivo di cumulare i contributi versati all’Inps con quelli destinati ai fondi pensione. Secondo fonti della maggioranza la misura non aveva riscosso grande successo.
(Adnkronos) - "Io vi auguro di osare, di osare sempre. Per raggiungere i propri sogni bisogna osare perché vola solo chi osa farlo e quindi vi auguro di poter coltivare questo coraggio, questa speranza". Così il vice ministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci, intervenendo a Salerno al meeting di presentazione del progetto nazionale 'Co-programmare con i giovani', un'iniziativa finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024, con Moby Dick Ets ente capofila, rivolgendosi ai giovani presenti in sala. L'obiettivo del progetto è di coinvolgere operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. Al centro, l’esigenza di ascoltare i bisogni reali dei giovani, stimolare il dialogo con le istituzioni e favorire la nascita di idee e iniziative per comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. "Noi riteniamo -ha continuato Bellucci- che una politica giusta, una politica di buonsenso, quando tratta il tema delle politiche giovanili non lo possa fare senza innanzitutto ascoltare i giovani, cioè i protagonisti. E l'ascolto è il presupposto fondamentale per poter poi riconoscervi partecipazione e protagonismo. E' per questo che ritengo che le iniziative come 'Co programmare con i giovani' siano assolutamente in sintonia, perché avete dato vita e avete alimentato dei territori, dei luoghi dove poter facilitare l'ascolto dei giovani. E anche dove poter facilitare il confronto, dove poter favorire anche l'espressione, non soltanto dei loro bisogni, ma anche dei loro sogni. E per far vedere che le istituzioni a tutti i livelli, ma anche le organizzazioni, le associazioni, sono in grado di poterli accompagnare in un percorso di crescita sano e all'altezza proprio dei loro sogni", ha proseguito. "Per il governo Meloni l'ascolto dei giovani è un metodo di lavoro, è una priorità. Partiamo dai loro bisogni reali, dalle loro voci per costruire insieme un presente e un futuro, all'altezza dei loro sogni e progetti come 'Co-programmare con i giovani' dell'associazione Moby Dick Aps, vanno esattamente in questa direzione: aprire spazi di dialogo nei territori attraverso laboratori e workshop in cui i ragazzi sono protagonisti e partecipano attivamente alle scelte che li guardano. Come Ministero del lavoro e delle politiche sociali siamo felici di aver sostenuto questa iniziativa attraverso il fondo per i progetti di rilevanza nazionale. E' così che alimentiamo l'alleanza tra pubblico e terzo settore che costruiamo una società più forte, unita e più credibile agli occhi delle nuove generazioni”, ha concluso.
(Adnkronos) - "Fermiamo i botti di Capodanno, causa di shock e morte tra la fauna selvatica e di stress e panico tra cani e gatti domestici. Magari sostituendoli con opzioni a basso rumore oppure giochi di luci". Questa la richiesta del Wwf Italia in vista dei festeggiamenti di fine anno. I botti, spiega il Wwf, "provocano traumi, disorientamento, fughe caotiche e shock immediati negli animali selvatici, con conseguenze spesso mortali, ma anche effetti a lungo termine, come alterazioni comportamentali e danni al sistema riproduttivo. Causano panico, ansia e stress negli animali domestici. I botti in città possono danneggiare anche la vegetazione: le alte temperature e le scintille possono innescare incendi o provocare bruciature a chiome e tronchi di alberi, mentre i residui chimici ricadono sul suolo compromettendo la salute di alberi e aiuole urbane. A tutto questo si aggiunge un inquinamento atmosferico non trascurabile, per la presenza di metalli pesanti, particolato e perclorati". Da qui l'appello ai Comuni affinché "vietino, con una apposita ordinanza, i botti di Capodanno nel loro territorio, come Roma e altri Comuni hanno fatto negli ultimi anni, purtroppo con un livello di rispetto delle regole ancora troppo basso da parte dei cittadini". “Ogni inizio anno i notiziari ci raccontano di ferimenti e incidenti causati dai botti - dice Eva Alessi, responsabile Sostenibilità Wwf Italia - Le sofferenze degli animali difficilmente verranno raccontate ma sono ormai documentate. Basta vedere come reagiscono i nostri animali domestici, terrorizzati, con il cuore impazzito, mentre cercano rifugio sotto letti o tavoli. Ci vuole poco ad immaginare le conseguenze per la fauna selvatica. Per molti la fuga improvvisa si conclude con la morte. Come Wwf chiediamo ai Comuni di emettere con anticipo ordinanze di divieto di botti, petardi e fuochi pirotecnici, vigilando in anticipo per prevenire situazioni di pericolo”. Si stima - ricorda il Wwf - che ogni anno in Italia migliaia di animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra cui rapaci che, spaventati, perdono l’orientamento e finiscono spesso contro ostacoli. Molti abbandonano improvvisamente il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti) e vagano al buio senza trovare riparo, morendo per il freddo a causa del dispendio energetico improvviso in una stagione caratterizzata da basse temperature e scarsità di cibo.