Reset password |
Reset password |
(Adnkronos) - La stagione dell'influenza e dei virus respiratori entra nel vivo. E con ottobre e l'autunno che avanzano, parte anche la sorveglianza della rete RespiVirNet, coordinata dall'Istituto superiore di sanità in collaborazione con il ministero della Salute. La rete monitora l'andamento delle infezioni respiratorie sul territorio nazionale, avvalendosi del contributo di più attori, dai medici e i pediatri di famiglia ai Laboratori di riferimento regionale. La sorveglianza è stata avviata ufficialmente questa settimana (a partire da lunedì 13 ottobre) e presto arriveranno anche i primi bollettini che daranno un'idea dell'andamento della curva dei contagi. Quest'anno sono previsti dei cambiamenti per rendere il sistema ancora più completo e capace di scattare una fotografia realistica della situazione e dei trend dei vari virus in azione. Cambia per esempio la definizione di caso, una novità della stagione 2025-2026, e mentre il Protocollo operativo è in dirittura d'arrivo, sono state rese disponibili sul portale tutte le informazioni utili aggiornate, entrando nel dettaglio della diagnosi e dei sintomi 'spia'. Il primo punto è dunque la nuova definizione di caso: se prima si faceva riferimento alla sindrome simil-influenzale (Ili), ora per abbracciare meglio l'ampia varietà di virus respiratori si parla di infezione respiratoria acuta (Ari). Quali sono le caratteristiche e le 'spie rosse' da considerare? Gli esperti indicano un'insorgenza improvvisa dei sintomi e la presenza di almeno uno tra 4 sintomi respiratori: tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria, coriza (parola che descrive il classico raffreddore, col naso che cola). Completa la diagnosi il giudizio clinico, da parte del medico, che l'affezione sia dovuta a un'infezione. Quanto alle indicazioni sulla strategia consigliata per un'efficiente sorveglianza virologica, si spiega che "il tampone oro-naso-faringeo va eseguito dal medico sentinella nella fase acuta della malattia, con priorità nei primi giorni dall'esordio - illustra all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, chiarendo il senso delle informazioni clou dei documenti - Importanza della tempestività: il tampone deve essere effettuato non più di 7 giorni dopo l'inizio dei sintomi". "Ogni Asl/Regione - riepiloga ancora Pregliasco, continuando a spiegare i contenuti delle indicazioni diffuse - dovrà coordinare la raccolta dei campioni con il laboratorio regionale di riferimento. Si raccomanda un campionamento casuale sui primi pazienti con infezioni respiratorie acute Ari che si presentano ogni settimana (evitando i lunedì, per ridurre il rischio di bias da sintomi iniziati prima). Numero consigliato: almeno 3-5 tamponi a settimana, ma adattabile in base alla capacità locale e al livello di circolazione dei virus". C'è poi il capitolo sulle vaccinazioni. Sono state ampliate le informazioni da chiedere nella raccolta dati sulle immunizzazioni, spiega il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano: "Nella scheda di raccolta dati per la sorveglianza virologica è aggiunta una sezione vaccini, con dati su: vaccinazione antinfluenzale (stagione corrente e stagioni precedenti), vaccinazione contro Sars-CoV-2 nella stagione in corso, e nei bambini sotto i 5 anni immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), con specifiche modalità (monoclonale, vaccino in gravidanza, eccetera)". Viene poi "anticipato alla settimana 42", cioè 13-19 ottobre, "l'inizio della sorveglianza virologica, in concomitanza dunque con l'inizio della sorveglianza epidemiologica. E si auspica che la sorveglianza continui tutto l'anno (fino alla settimana 41 del 2026) - prosegue Pregliasco - Si indica anche di potenziare la sorveglianza tramite i camici bianchi sentinella, nel senso che nelle regioni che fino ad ora svolgevano solo la sorveglianza tramite tamponi ospedalieri, viene richiesto di estendere la sorveglianza anche ai medici e pediatri sentinella. E se in una stagione precedente il numero di tamponi da medici sentinella è stato basso, si incoraggia un rafforzamento". Come si raccomanda anche "l'espansione dei virus ricercati nei tamponi: oltre a quelli influenzali, al Sars-CoV-2 e all'Rsv, i laboratori della rete RespiVirNet sono invitati a testare sistematicamente altri patogeni respiratori: rinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus, altri coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2".
(Adnkronos) - Cerved Rating Agency, agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie e nella valutazione del grado di sostenibilità degli operatori economici, ha confermato il rating pubblico di Agsm Aim a A3.1, attestando la solidità del Gruppo e la capacità di far fronte agli impegni finanziari con un basso rischio di credito. L’attestazione riflette l’efficace diversificazione del modello di business adottato dal Gruppo, la crescita dei risultati economici raggiunti nel primo semestre del 2025 e le previsioni future che confermano le performance positive e l’attuale assetto finanziario per l’anno in corso. Le motivazioni della conferma del rating evidenziano un modello di business ben diversificato e risultati economici semestrali in miglioramento. La capacità di Agsm Aim di operare con successo in diversi settori - dalla produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas, ai servizi di illuminazione pubblica e teleriscaldamento, fino alla gestione dei rifiuti - è dimostrata dai risultati raggiunti nel primo semestre 2025, che riflettono un miglioramento generalizzato su tutte le Business Unit del Gruppo. Nel primo semestre del 2025, Agsm Aim ha raggiunto un Ebitda di 95,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 80,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Cerved evidenzia poi il mantenimento di un assetto finanziario equilibrato. Nel primo semestre del 2025, il Gruppo ha registrato un alleggerimento della posizione finanziaria netta (PFN), con una riduzione a 361,5 milioni di euro rispetto ai 377,1 milioni di dicembre 2024. Rilevanti le operazioni finanziarie finalizzate dal Gruppo: a giugno 2025 la sottoscrizione di un prestito obbligazionario per un controvalore di 200 milioni di USD con una controparte di rilievo internazionale e, a luglio 2025, un contratto di finanziamento con BEI per 120 milioni di euro. Quanto alle prospettive future e Piano Industriale, le proiezioni economiche per il 2025 confermano la solidità delle performance, sostenute da nuovi investimenti strategici in linea con il Piano Industriale 2025-2030.
(Adnkronos) - "Non è mai troppo tardi per fare sostenibilità, e comunque intervenire all'interno di un perimetro di azione che per il Gruppo Ferrovie dello Stato rappresenta un target importantissimo. Il nostro Gruppo è infatti il più grande consumatore italiano di energia elettrica, oltre 7 terawattora (TWh) di consumo annuo, quindi stiamo parlando di una spesa energetica che supera circa il miliardo di euro ogni anno di costi. Era necessario e strategico fare questo passo" di creare Fs Energy "ed è stato inserito all'interno del piano industriale del Gruppo 2025-29, dove appunto uno degli obiettivi strategici che bisogna traguardare è il raggiungimento di un Gigawatt (GW) di produzione da fonti rinnovabili entro il 2029". Così Antonello Giunta, amministratore delegato e direttore generale di Fs Energy, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Secondo Giunta, la creazione di Fs Energy "era straordinariamente importante per accentrare all'interno di questa struttura tutte le attività energetiche del Gruppo, siano esse quelle relative all'approvvigionamento di energia elettrica per metterci al riparo, rendere più sicuro dalle diverse variabili in campo l'approvvigionamento elettrico e quindi il consumo energetico del Gruppo". Giunta ha quindi sottolineato la scelta green del Gruppo visto che "il piano di approvvigionamento da fonti rinnovabili è un piano che prevede sì il raggiungimento di 1 Gigawatt al 2029, ma traguarda al 2034 due Gigawatt di produzione da fonti rinnovabili, che tradotto in energia significano circa 3 Terawattora di energia, quindi il 40% dei volumi del Gruppo coperti da produzione da fonti rinnovabili", ha concluso.