INFORMAZIONIMarco Jacobini |
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(Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico. "Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.
(Adnkronos) - Dopo il grande successo delle scorse edizioni, l’Università degli Studi di Padova, uno degli atenei più antichi al mondo, ripropone anche per l’anno accademico 2024-25 un programma formativo innovativo e inedito a supporto di un settore imprenditoriale estremamente dinamico ma anche altamente specializzante, quello della profumeria. Il corso di alta formazione (caf) 'Professione profumo: dalla creazione al mercato' è progettato dal dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Marco Fanno dell'Università degli Studi di Padova in collaborazione con il dipartimento di Scienze del Farmaco e con Mavive Spa, azienda storica operante nel settore. Si tratta di un programma formativo che segue l’esperienza ormai ventennale di eccellenza del master in Business and management frangrance and cosmetics del dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali di Padova con il Dipartimento di Scienze del Farmaco, Isipca (École supérieure de la production de la mode et du luxe) e l’Università di Versailles Saint-Quentin-En-Yvelines che ogni anno attira studenti da tutto il mondo. Il corso di alta formazione si rivolge a soggetti già impiegati presso il settore della profumeria e della cosmesi o desiderosi di accedervi e affronterà sia i temi scientifici che gli aspetti imprenditoriali legati alla ricerca, sviluppo e lancio di nuovi profumi. Attraverso la costante alternanza di lezioni teoriche, esercitazioni, laboratori, casi di studio e testimonianze a partire dagli aspetti storici e tecnico-scientifici delle fragranze, il corso si pone l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti competenze per accedere a ruoli gestionali ad esempio nel settore della distribuzione e retail, della comunicazione e del marketing del profumo inteso come prodotto cosmetico, nonché di formare professionisti in grado di utilizzare le peculiarità e gli strumenti che caratterizzano le aree indicate al fine di sviluppare capacità tecniche e manageriali. Il settore della profumeria necessita di competenze approfondite e altamente specialistiche e nella sua dimensione internazionale richiede una costante attività di aggiornamento rispetto ai trend del mercato, all’evoluzione delle specifiche norme regolatorie e alle innovazioni di prodotto. Il corso copre le due aree tematiche business-management e tecnico-scientifica. L’area business-management affronta i temi legati al settore dei profumi a livello nazionale e internazionale: struttura, dimensione ed evoluzione dei mercati, principali players e dinamiche di prezzo, governance aziendale, segmenti di mercato, modelli di business, digitalizzazione, comunicazione aziendale, vantaggio competitivo, canali distributivi, l'e-commerce e la multicanalità dei profumi, il marketing olfattivo, la pianificazione delle vendite, le tecniche di vendita del profumo. L’area tecnico-scientifica copre le tematiche legate agli aspetti tecnici di business, alla catena di valore di profumi e fragranze, alla pianificazione del prodotto: il percorso dalle materie prime al profumo, la valutazione di un profumo, il packaging, la comunicazione, le differenze fra profumi e fragranze noti, la piramide olfattiva, le fragranze personalizzate, la storia e la cultura del profumo, i profumi di nicchia. Le attività di laboratorio verranno svolte nei laboratori messi a disposizione dal Museo del Costume, tessuto e profumo di Palazzo Mocenigo a Venezia che permetterà agli studenti di acquisire una formazione come valutatori di fragranze e di conoscere gli elementi storici che ancora oggi vengono utilizzati come chiave del successo di molti prodotti. Il corso prevede 78 ore di didattica in modalità duale (in presenza e online), con lezioni il venerdì pomeriggio e il sabato mattina e pomeriggio, quindi particolarmente adatto ai corsisti lavoratori. In aula si alterneranno docenti dell’Università degli Studi di Padova, ricercatori, manager, consulenti e imprenditori con una approfondita competenza ed esperienza internazionale nel settore della profumeria. Il caf si svolgerà tra marzo e luglio 2024 con due incontri al mese. Le preiscrizioni devono pervenire, seguendo le istruzioni riportate nell’avviso di selezione, entro il 20 febbraio.
(Adnkronos) - "Abbiamo raccolto più di 400 tesi: se pensate che l'altro anno erano meno di 130 è evidente il grande interesse da parte degli studenti alle tematiche Esg". Così Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, in occasione della terza edizione del Premio Esg Challenge Iren, ospitato a Palazzo Madama a Torino. "Oggi premiamo le 10 tesi migliori che arrivano da tutta Italia, a ciascun tesista daremo 1.000 euro - dice - certamente è una cifra simbolica, ma attesta il fatto che vi siano stati ben 430 studenti che hanno lavorato, si sono impegnati su di un tema molto importante per Iren, ma ritengo per tutta l'economia, che è appunto il fattore Esg, quindi ambiente, sociale, buona governance". "Oggi abbiamo chiamato esperti a parlare del tema Esg, abbiamo esperti che si occupano di scienze naturali, di finanza, di economia, di sociale, per dibattere su quale sia il futuro dei fattori Esg e in generale quale sia il futuro del capitalismo italiano, tra industria, profitto, ma anche giuste esigenze di sviluppo e giustizia sociale, di attenzione a coloro che possono rimanere indietro - prosegue il presidente Dal Fabbro - Crediamo che fare impresa significhi avere una responsabilità sociale importante e non preoccuparsi solo del business. Dobbiamo riuscire a fare proprio questo: coniugare business, società, ambiente, e impatto sul territorio in modo tale da proiettarsi nel futuro e prosperare con business, da una parte, e salvaguardia dell'ambiente e buona governance dall'altra". "E' inutile fare catastrofismi, dobbiamo guardare al futuro, con ottimismo e con sano realismo - ribadisce a proposito di alcune questioni sollevate nell'ambito delle varie tavole rotonde - Il sano realismo è quello che ci impone di coniugare, quando si parla di energia e di ambiente, tre fattori: la sicurezza energetica, la competitività, quindi il costo per famiglie e imprese dell'energia, che non deve mai essere eccessivamente gravoso. E infine l'ambiente, ultimo ma non meno importante. Questi tre fattori insieme rappresentano e rappresenteranno i pilastri su cui ogni azienda che si occupa di energia e di ambiente deve lavorare per il futuro".