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(Adnkronos) - "Conta la determinazionee l’importanza di non arrendersi mai", queste le parole di Manuel Bortuzzo a corredo di un video in cui mostra i progressi della fisioterapia, dopo l'incidente del 2019 che lo ha lasciato semi-paralizzato. Grazie al sostegno dei tutori, il nuotatore italiano si è immortalato mentre allunga il braccio destro per toccare il soffitto. "Ogni tanto mi dimentico di essere alto 1.95", scherza Manuel Bortuzzo. "Ho letto vari commenti su questo video e volevo ringraziarvi per i bellissimi messaggi che mi avete mandato, ma per essere chiari, sotto i pantaloni, ho i tutori che mi aiutano a stare in piedi", spiega il campione paralimpico. E aggiunge speranzoso: "Magari senza. Quel che conta comunque è la determinazione e l’importanza di non arrendersi mai, di prendersi cura di noi, sempre", ha concluso Bortuzzo. Sono tanti i commenti che il nuotatore italiano ha ricevuto sotto al post: "Un campione di sport e di vita", "sei un gigante buono", "Tutori o meno, non ti sei mai piegato. Sei un grande molto più di 1,95m". Queste solo alcune delle frasi di supporto lasciate dai fan. Il nuotatore italiano è stato al centro delle cronache nazionali per la terribile aggressione nella periferia di Roma che gli procurò una lesione spinale. È accaduto a febbraio del 2019 quando Bortuzzo venne colpito alla schiena da alcuni proiettili che gli provocarono una lesione al midollo. Nonostante il calvario, Bortuzzo non ha mai spento il sorriso. L'allenamento, la determinazione e la perseveranza lo hanno portato a ottenere il quinto posto ai Mondiali di Manchester 2023, a classificarsi ai piedi del podio agli Europei di Funchal 2024 e a classificarsi per Parigi 2024, conquistando la medaglia di bronzo nei 100 metri rana ai Giochi paralimpici.
(Adnkronos) - "Intelligenza artificiale, robotica avanzata, e Internet delle cose sono alcune delle tecnologie emergenti che stanno cambiando, ma soprattutto modificheranno nei prossimi anni, assetti organizzativi, processi, prodotti, obiettivi delle imprese di ogni settore". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Fabio De Felice, in occasione dell'uscita del suo nuovo libro 'Digital effects, strategies and industry 5.0', volume edito dalla casa editrice internazionale Crc press, realizzato con Antonella Petrillo. Nel volume De Felice analizza le nuove sfide con un approccio pragmatico legato alla visione da docente universitario e al contempo di imprenditore di De Felice, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, docente alla Luiss business school di Roma e fondatore e presidente e di Protom. "L’evoluzione di Industria 5.0 - spiega De Felice - può permettere all’Italia di recuperare il suo gap tecnologico nei confronti di tanti altri Paesi industrializzati, proprio grazie all’umanizzazione del rapporto cooperativo uomo-macchina. Il passepartout per un grande rilancio delle imprese italiane, per recuperare dalla condizione di arretratezza evidenziata dai bassi indici di digitalizzazione, non è solo tecnologico, ma soprattutto culturale e organizzativo". "Le tecnologie digitali - spiega Fabio De Felice - possono diventare alleati indispensabili per promuovere uno sviluppo a misura d’uomo. Per affrontare con successo le sfide del futuro è necessario un ripensamento radicale delle competenze, della formazione e delle modalità di collaborazione tra l'uomo e la macchina, mirando a una visione integrata che promuova la cooperazione, l'efficienza e la sostenibilità. L'Italia potrà trasformare così il ritardo iniziale in un vantaggio competitivo, proiettandosi da protagonista nell'economia globale digitalmente avanzata. C’è infatti molto percorso ancora da compiere per ottimizzare l’uso delle tecnologie emergenti a vantaggio della qualità della vita. Il patrimonio identitario e valoriale italiano, fatto di umanesimo e gusto del bello, può accelerare fortemente questo cammino". Il volume offre un’analisi approfondita e strategica delle nuove tecnologie e del loro impatto nel contesto evolutivo di Industria 5.0. I due autori, esperti in innovazione e management industriale, affrontano i cambiamenti e le nuove opportunità che il settore sta vivendo, focalizzandosi sulle sfide e le opportunità che la digitalizzazione offre alle imprese, in un’ottica sempre più orientata alla cooperazione tra uomo e macchina. Nel contesto di Industria 5.0, il libro guida il lettore attraverso strategie avanzate e strumenti tecnologici che facilitano la sinergia tra operatori umani e macchinari intelligenti, migliorando l’efficienza, la sostenibilità e l’esperienza lavorativa. Attraverso esempi concreti e analisi dettagliate, Digital effects strategies and industry 5.0 esplora come tecnologie digitali emergenti, dalla robotica all’intelligenza artificiale, stiano trasformando il nostro mondo, ottimizzando la produttività, migliorando la sostenibilità e rivoluzionando i modelli di business tradizionali. “L’inarrestabile accelerazione - sottolinea Antonella Petrillo - portata dalle nuove tecnologie, con l’intelligenza artificiale a fare da motore trainante impone alle imprese di abbandonare ogni atteggiamento passivo e diventare protagoniste attive del cambiamento. Solo attraverso un impegno pieno e consapevole in questa rivoluzione tecnologica sarà possibile non solo cogliere i benefici attesi, ma anche incanalare e orientare il potenziale di queste innovazioni verso obiettivi concreti e di alto impatto: affrontare le grandi sfide globali e costruire un futuro più sostenibile e prospero per l’intera umanità. Serve una nuova visione che integri competenze e innovazione. In un contesto in rapida evoluzione, infatti, è fondamentale avere strumenti che ci permettano di collaborare efficacemente con le tecnologie, indirizzandole nel modo migliore per affrontare le sfide del nuovo mondo”.
(Adnkronos) - "Il primo impianto dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella bioraffineria di Gela rappresenta per la città un cambiamento non solo culturale ma anche tecnologico. Siamo orgogliosi di essere una città che produrrà fino a un terzo della domanda europea. Il rapporto disteso e di collaborazione tra il nostro territorio ed Eni fa ben sperare per il futuro di Gela che potrebbe diventare un polo di ricerca e di innovazione". Così all’Adnkronos il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano, in occasione della conferenza stampa per l’avvio della produzione del carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) che si è tenuta oggi presso la Sala Mattei ECU della Bioraffineria Eni di Gela.