(Adnkronos) - Arretra il mercato europeo, avanzano i costruttori cinesi e nel 2030 raggiungeranno quota 13%. È andato in scena a Milano l’evento dal titolo “Automotive, quale futuro - Reagire con decisione: basta parole!”, promosso da #ForumAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore ideato dal giornalista Pierluigi Bonora, in occasione del decennale delle attività. Al centro dell'evento il “Green deal” e l’opportunità, ormai condivisa da settori crescenti della politica e del mondo automotive, di affrontare con grande pragmatismo le sfide inserite nel piano europeo, prevedendo diverse modalità e tempistiche, come anche recentemente ribadito anche dall’ex premier italiano Mario Draghi. Il promotore di #ForumAutoMotive, il giornalista Pierluigi Bonora, ha introdotto i lavori: “Abbiamo raccolto la richiesta delle associazioni automotive di poter esporre direttamente istanze e richieste ai parlamentari che ci rappresentano anche all’Europarlamento. Ne è scaturito un dibattito vivace e costruttivo con una serie di proposte per far in modo che a Bruxelles dalle parole si passi rapidamente ai fatti. Pena il “game over” del sistema automotive europeo. Con irrimediabili danni all’occupazione e la conseguenza di finire una volta per tutte nelle mani degli abili europei del settore”. Emanuele Cordone, Director della Practice Automotive di AlixPartners, ha presentato un aggiornamento dell'AlixPartners Global Automotive Outlook. Secondo lo studio, il mercato europeo dell'auto nel 2025 è previsto in rallentamento (-2%), con crescita modesta attesa negli anni successivi. Intanto, i costruttori cinesi continuano a guadagnare terreno nel “vecchio Continente”, con una quota in aumento dall’8% del 2024 al 13% del 2030 (+0,8 milioni di veicoli fino al 2030, pari alla quasi totalità della crescita del mercato), a spese dei costruttori europei che vedono la loro quota ridursi dal 62% al 58%. Cordone ha evidenziato come si stia assistendo a un calo della profittabilità per gli Oem europei e americani, mentre i player cinesi migliorano i propri margini. In Italia, il mercato resta debole rispetto al pre-Covid, frenato da prezzi in aumento e minore accessibilità. Crescono invece i brand cinesi con un prodotto competitivo e tecnologicamente avanzato. Sul fronte produttivo, per raggiungere l’obiettivo di un milione di unità servirebbero oggi più di due anni. Rispetto alla diffusione dell’elettrico, la crescita dei veicoli è modesta e ancora lontana dagli obiettivi del Green Deal. L’offerta dei veicoli BEV è prevista in aumento con lancio di nuovi modelli nel 2025-2027, ma la differenza di prezzo resta significativa in particolare sui segmenti A e B, mentre i veicoli con range extender (Reev) potrebbero aiutare a superare la “range anxiety” e favorire la diffusione dell’elettrico. “In Italia”, ha concluso Cordone, “le emissioni delle nuove auto vendute restano stabili dal 2017, ma il parco circolante continua a invecchiare, e la quota di Bev e Phev rimane contenuta (circa 10% nella prima metà del 2025), con l’Italia che resta fanalino di coda nella crescita dell’elettrico rispetto ai principali paesi europei. In Italia, la quota di Bev e Phev è però più alta nelle flotte aziendali rispetto al mercato generale, con ulteriore spinta potenziale per il nuovo schema di incentivo fiscale previsto per il 2025. Il valore residuo dei Bev rimane però basso, soprattutto in Italia, ma questo potrebbe aprire nuove opportunità nel mercato dell’usato”. Poi, spazio alla nuova Automotive Eurotribuna Politica dal titolo “Automotive al bivio. Il sistema europeo è a fine corsa?”, e al confronto con i rappresentanti della filiera della mobilità, affiancati da esperti e dealer, moderati da Pierluigi Bonora, con interventi dei giornalisti David Giudici, Direttore de “L’Automobile”, e Umberto Zapelloni, responsabile delle pagine Mobilità de "Il Foglio", Al cospetto del mondo della politica europea i diversi rappresentanti della filiera della mobilità presenti hanno potuto evidenziare le principali criticità che frenano lo sviluppo del settore. “Il mondo della componentistica è in apnea. Oggi la diagnosi è chiara, ma non si applica la cura. Siamo stanchi delle sole parole. Lo scorso anno abbiamo perso 100mila posti di lavoro. Decidiamo oggi la possibilità di rinviare di 5 anni la scadenza del 2035 di e di prevedere una quota di veicoli non Bev anche dopo il 2035. Il mercato è stato totalmente dimenticato dai regolamenti europei”, ha denunciato Roberto Vavassori, Presidente Anfia. Andrea Cardinali, Direttore Generale di Unrae: “In Italia abbiamo un problema evidente di fisco sull’auto aziendale che ci trasciniamo da anni, ulteriormente appesantito da una recente norma sul fringe benefit che ha peggiorato la situazione. Occorre intervenire. Le Case automobilistiche chiedono chiarezza in una direzione o nell’altra per poter continuare a pianificare investimenti di milioni di euro”. In rappresentanza della filiera elettrica è intervenuto Fabio Pressi, Presidente di Motus-E: “Abbiamo perso di vista l’obiettivo. Il problema oggi non è l’elettrico, ma che i produttori cinesi risultano più competitivi. Cerchiamo di capire come essere competitivi sulle batterie e sul loro riciclo, siamo già in ritardo”. Gianni Murano, Presidente di Unem: “L’attuale normativa europea per la decarbonizzazione dei trasporti stradale non solo non sta generando l’atteso cambiamento del parco veicolare ma ha generato una sensibile riduzione delle vendite auto con pesanti ripercussioni sull’industria automotive e sull'occupazione. Abbiamo più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di correttivi che legittimino realmente la libertà tecnologica liberando investimenti in nuovi carburanti rinnovabili e low carbon. Nonostante le tante parole spese sulla neutralità tecnologica, ad oggi si è ancora fermi all’enunciazione senza che si vedano atti concreti. Il settore richiama ancora quel senso di urgenza per intervenire sugli attuali regolamenti europei che consentano realmente di conteggiare le emissioni di CO2 sull’intero ciclo di vita e liberi le potenzialità di sviluppo dei low carbon fuels”. Maria Rosa Baroni, Presidente di Ngv: “Se non verranno prese adeguate decisioni per accogliere anche il biometano tra le motorizzazioni a zero emissioni, siamo pronti a manifestare con camion e vetture davanti al Parlamento europeo”. Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica si è rivolto ai politici dando loro piena disponibilità a supportare le scelte politiche di contrasto al diktat europeo al tutto elettrico, aggiungendo: “Le posizioni delle associazioni sono oggi allineate: se le auto non si comprano, protestare a Bruxelles diventa una risposta concreta”. Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Confcommercio Mobilità-Federmotorizzazione ha poi evidenziato: “Oggi c’è una larga maggioranza che ritiene che vadano cambiate le regole affidandosi alla neutralità tecnologica, ma esclusivamente per ragioni politiche e di poltrone non si possono mettere in discussione le decisioni assunte con il Green Deal”. In risposta alle istanze espresse dal settore, Paolo Borchia, Eurodeputato, Coordinatore ID in Commissione Itre, ha precisato: “Prendo atto che oggi molti di quelli che hanno avallato determinate decisioni sul green deal stanno cambiando idea. Oggi non c’è più tempo, i limiti previsti per la transizione al 2025 al full electric sono ormai evidenti a tutti. Resta inevasa la domanda: come genereremo l’elettricità necessaria alla transizione del nostro parco circolante? Ci auguriamo di fare presto passi in avanti a livello europeo in direzione della revisione dei regolamenti”. Guido Guidesi, Presidente dell'Alleanza tra le 40 Regioni Europee Automotive e Assessore alla Sviluppo economico della Regione Lombardia: “Il prossimo dialogo strategico rischia di essere tardivo per il mercato automotive. Le scelte prese a livello europeo stanno provocando evidenti danni sul piano sociale e industriale. È stato un errore clamoroso limitare il futuro della mobilità al solo elettrico. Non si è data opportunità alla ricerca e all’innovazione tecnologica di poter operare liberamente”. Massimiliano Salini, Eurodeputato In Commissione Industria U, ha evidenziato: “La lettera di due ministri italo-tedeschi sulla possibilità di un cambio di passo sulla strategia del green deal sull’auto è un buon segnale, ma resta molto da fare. Non esistono le condizioni abilitanti per attivare una transizione elettrica nei modi e nei tempi individuati e questo sarà recepito nella proposta di revisione che vedrà la luce tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. La convivenza tra le diverse tecnologie è la vera essenza della neutralità tecnologica. Dobbiamo sostenere ricerca e innovazione, liberandola dai dogmi del tutto elettrico”. Gli ha fatto eco Fabio Raimondo, Capogruppo Fratelli d’Italia Commissione Trasporti Camera dei Deputati: “Le navi cinesi che trasportano oltre 9mila veicoli nei porti italiani sono la chiara testimonianza della distruzione di diverse decine di migliaia di posti lavoro della componentistica e dell’indotto automotive. Per camion, veicoli commerciali e bus bisogna investire su carburanti strategici (biofuel su tutti), alternativi all’elettrico. È necessario ripristinare il principio della neutralità tecnologica”. Tra gli interventi di interesse anche quello di Andrea Taschini, Manager e Advisor Automotive e Mario Verna, General Manager di Queen Car Torino, e Alessandro Mortali, Senior Advisor. Taschini ha indicato come: “Chi pensa di battere i concorrenti cinesi sulle auto è destinato a essere sconfitto. Ecco perché bisognerebbe sottoporle a dazio o addirittura contingentarle”. Verna si è chiesto e ha domandato ai rappresentanti politici se l’automotive resti ancora un settore strategico per l’Europa. Mortali ha infine posto l’accento sulla componentistica e su come molte industrie in Italia stiano sparendo.
(Adnkronos) - Il mondo aziendale assomiglia sempre più a una giungla: all’apparenza piena di opportunità, ma costellata di insidie invisibili che rischiano di bloccare sul nascere il percorso dei giovani professionisti. Secondo recenti ricerche internazionali, i giovani professionisti guardano con grande attenzione a opportunità di crescita e percorsi su misura. "Le trappole non sono mai dichiarate: si presentano in silenzio, con segnali impercettibili che chi è all’inizio tende a sottovalutare. Imparare a riconoscerle significa non farsi logorare e, soprattutto, non perdere di vista la propria energia e i propri obiettivi", spiega Alessandro Castelli, senior hr, strategy & communication advisor. Temi, dai segnali deboli al falso cameratismo, dall’indecisione aziendale ai ruoli rigidi – Castelli li approfondisce nel suo audiolibro 'La giungla aziendale. Spoiler: tu sei la preda?', (https://www.alessandrocastelli.it/pubblicazioni-audiolibri), offrendo strategie pratiche per orientarsi e crescere nel mondo del lavoro. Gli avvertimenti in azienda non arrivano mai urlati. Un manager che smette di rispondere, un collega che cambia improvvisamente atteggiamento, un progetto che perde priorità senza spiegazioni: sono dettagli che parlano più di mille mail ufficiali. Chi li ignora rischia di restare tagliato fuori dalle decisioni. L’ambiente di lavoro pullula di sorrisi e inviti a pranzo, ma questo non equivale a solidarietà. Spesso si tratta di relazioni strumentali, che svaniscono al primo cambio di scenario o di convenienza. Fidarsi troppo può trasformarsi in vulnerabilità. Basta un incarico mancato o una consegna in ritardo perché la credibilità si incrini. E, in un contesto aziendale competitivo, la reputazione non è solo immagine: è la vera moneta di scambio che determina accesso a opportunità, progetti e visibilità. Gli organigrammi rigidi trasformano i talenti in numeri. Un giovane con competenze trasversali può sentirsi soffocato in una casella prestabilita, senza possibilità di sperimentare. Non è un caso che sempre più under 30 scelgano di cambiare azienda piuttosto che restare intrappolati. Dopo aver riconosciuto segnali deboli, falso cameratismo, indecisione e ruoli rigidi, la vera domanda è: come orientarsi e crescere in questo contesto complesso? Alessandro Castelli individua quattro chiavi strategiche per affrontare la giungla aziendale e trasformare le insidie in opportunità: soft skill come moneta del futuro; attenzione all’overskilling; formazione reale e immersiva, andare oltre il 'welfare di facciata'. Il vero antidoto a un ambiente 'tossico' è la libertà di scelta. Aggiornare continuamente le proprie competenze, ampliare il network e coltivare passioni parallele significa non dipendere da un unico habitat. Una sorta di 'paracadute professionale' sempre pronto. "Il rischio maggiore non è cadere in una trappola, ma restare fermi a subirla", conclude Castelli. "Solo chi sviluppa consapevolezza e flessibilità riesce a trasformare la giungla aziendale in un ecosistema fertile, dove non si sopravvive soltanto, ma si cresce e si fa la differenza", conclude.
(Adnkronos) - Acea, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato presso la Casa del Cinema la retrospettiva 'Gocce di cinema' e il contest 'I mille volti dell'acqua', due iniziative nate nell'ambito della XX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 15 ottobre, per raccontare l'elemento acqua attraverso lo sguardo di grandi registi e giovani videomaker. L’evento clou sarà l’appuntamento del 24 ottobre nella serata dedicata ad Acea presso la sala Sinopoli, quando verrà proiettata l’anteprima di “Dracula – l’amore perduto” di Luc Besson, uno dei film più attesi della kermesse cinematografica di quest’anno. Alla conferenza stampa moderata da Alessio Viola, giornalista Sky, hanno partecipato, Salvatore Nastasi, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gabriella Buontempo, Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, Virman Cusenza, direttore della comunicazione Acea. Tutti hanno sottolineato il rapporto viscerale che lega l'acqua all'immaginario del Cinema e il fatto che Roma, Regina Aquarum e capitale della tradizione acquedottistica è il luogo ideale per celebrare questo legame. Il contest “I Mille Volti dell’Acqua” quest’anno ha una nuova declinazione, “I custodi dell’acqua” ed ha visto giovani registi e filmakers cimentarsi nella realizzazione di cortometraggi inediti che narrano l’elemento acqua attraverso gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del risparmio e del riuso idrico, in linea con le strategie sostenibili del Gruppo Acea. Il lavoro migliore tra i tre corti finalisti sui 150 partecipanti, sarà selezionato da una giuria composta da Acea e dai critici del Centro Sperimentale e verrà proiettato il 15 ottobre nella sala del Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il videomaker vincitore riceverà un premio di 5.000 euro. Si rinnova anche la rassegna 'Gocce di cinema', realizzata in collaborazione il Centro Sperimentale di Cinematografia, che è una retrospettiva di nove film legati all’acqua, con titoli come L’Atalante, di Jean Vigo, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmuller, Fitzcarraldo di Werner Herzog, Lady in the Water di M. Night Shyamalan, Viale del Tramonto di Billy Wilder. A questi si aggiungono tre titoli che fanno parte della selezione della Festa del Cinema: Figlio di Giano, di Luigi Grispello, Choose Earth di Anne de Carbuccia e The Velasquez Mistery di Stèphanie Sortat. In anteprima anche la nuova serie Sandokan con Can Yaman e Alessandro Preziosi, ambientato nelle acque della Malesia. Dal 15 ottobre, data di partenza della manifestazione e per tutta la durata della Festa del Cinema, lo storico Teatro Olimpico di Roma ospiterà alcuni film della rassegna e si trasformerà nel Teatro Olimpico Acea. Il foyer sarà allestito poi con un’esposizione di immagini, opere e oggetti di ingegneria industriale provenienti da 'Acea Heritage', una mostra nata per raccontare la storia e la cultura di Acea nella sede romana della società in Piazzale Ostiense guidata dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo. In occasione della manifestazione, infine, presso l’Auditorium Parco della Musica, verrà allestito lo stand Acea dove sarà possibile incontrare i protagonisti dei film in cartellone e vedere i corti in concorso per il contest I mille volti dell’acqua. Allo stand si giungerà percorrendo il Blu Carpet per ricordare e sottolineare l’importanza delle risorse idriche.