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(Adnkronos) - Prende quota il nome dell'ex ministro Daniele Franco come prossimo presidente della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. Entro la fine del mese dovrebbe essere nominato tutto il nuovo Consiglio d'amministrazione della Fondazione Policlinico che si è insediato a metà ottobre 2020. Nulla trapela dal Gemelli ma il nome di Franco - secondo quanto apprende l'Adnkronos Salute - sembrerebbe essere il profilo giusto. Franco è un economista, tra gennaio 2020 e febbraio 2021 ha ricoperto il ruolo di ministro dell'Economia e delle Finanze del Governo Draghi, ma è stato in precedenza Ragioniere generale dello Stato e direttore generale della Banca d'Italia. Il Cda della Fondazione privata no-profit è nominato dagli enti fondatori del Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ed è costituto da 11 componenti. Oggi ne fanno parte: Carlo Fratta Pasini (presidente); Sergio Alfieri; Alessandro Azzi; Renato Balduzzi; Antonio Gasbarrini; monsignor Claudio Giuliodori; Giuseppe Guerrera; Cesare Mirabelli; Alfredo Pontecorvi; Mario Taccolini. Nel Cda c'era anche il rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, prematuramente scomparso il 23 maggio scorso.
(Adnkronos) - Al prossimo Micam 2024, previsto dal 15 al 17 settembre a Milano, la China Chamber of Commerce for Import and Export of Light Industrial Products and Arts-Crafts (Cccla) presenta la ‘Premium China Footwear & Accessories’, una selezione dei brand cinesi per donna uomo e bambino. L'obiettivo resta quello di promuovere lo sviluppo delle industrie di calzature e accessori in una collaborazione Cina-Europa a livello globale. ‘Premium China Footwear & Accessories’- si legge in una nota - è una piattaforma commerciale della Cccla che mira alla promozione di brand cinesi di calzature e di relativi accessori nel mercato europeo, integrandosi con l’industria Europea al fine di realizzare una relazione win-win per il beneficio di entrambi. Fondata nel 1988, la China Chamber of Commerce for Import and Export of Light Industrial Products and Arts-Crafts è un’organizzazione nazionale composta da produttori, importatori ed esportatori di prodotti di consumo quotidiano (scarpe, borse e valigie, giocattoli, prodotti in vetro e ceramica, accessori e gioielli, mobili, ecc). Conta, ad oggi, più di 13 mila membri (le imprese più importanti per dimensione). È attivamente impegnata a promuovere gli scambi e la cooperazione tra le industrie delle calzature e degli accessori in patria e all’estero e l'esportazione di calzature e accessori moda. Negli ultimi anni ha inoltre stabilito buoni rapporti di cooperazione con i governi europei, Usa e le associazioni imprenditoriali più importanti in Italia e in Germania. L'obiettivo è promuovere insieme lo sviluppo delle industrie di calzature e accessori Cina-Europa a livello globale. Guardando all’industria calzaturiera cinese, è impossibile non tener conto del fatto che essa conta circa 50 mila lavoratori che ogni anno producono 14 miliardi di paia di scarpe. La Cina rimane infatti il principale produttore mondiale di calzature, con una quota di mercato globale pari a quasi il 55%, ma è anche il primo consumatore di scarpe, anche se la sua percentuale sul totale mondiale è scesa al 17,1%. La Cina è infine il Paese di origine del 63,8% delle esportazioni complessive, dato molto più che significante nel panorama calzaturiero globale. Tuttavia, il posizionamento sul mercato di scarpe cinesi e quello di scarpe italiane non appare conflittuale e i due mercati sembrano completarsi a vicenda. Secondo il Dipartimento di Statistica americano, la somma delle importazioni di scarpe negli Stati Uniti dalla Cina per gli anni 2020, 2021 e 2022 ammonta rispettivamente a 8,3 mld di dollari, 11,2 mld e 13,8 mld, mentre le quote di mercato sono del 41%, 42% e 38%. Secondo il Dipartimento di Statistica dell'Ue le importazioni di scarpe nell'Unione europea dalla Cina, degli anni 2020, 2021 e 2022, sono 7,2 mld di dollari , 8,5 mld e 11,4 mld con quote di mercato del 35%, 40% e 41%. Le quote di mercato cinesi negli Stati Uniti, come si vede dai dati, diminuiscono ogni anno, mentre nel mercato europeo hanno una crescita lieve ma costante. A causa dell'aumento dei costi e della forza lavoro, inoltre, laddove prima i prezzi cinesi erano considerati i più vantaggiosi, ora sono Vietnam, Indonesia, India e Bangladesh e i Paesi dell'Asia Orientale e dell'Asia Meridionale a concorrere sul vantaggio dei prezzi. La tendenza delle industrie ad alta densità di lavoro, come quelle di India e Vietnam, di spostarsi verso costi più bassi è irreversibile. Per questo motivo, l'industria calzaturiera cinese ha rivolto la propria attenzione ad una produzione di qualità più alta, investendo su design e tecnologia, e ha abbandonato la competizione giocata sul basso margine di guadagno e sulla produzione di basso livello. La Cina intende rivolgersi al mercato europeo di medio livello, ma anche promuovere opportunità di sviluppo bilaterale Italia-Cina, attraverso la collaborazione con design e brand italiani, trasformando la tradizionale concorrenza in cooperazione con reciproco vantaggio. Per questo, già presente alle passate edizioni 2021 e 2022, la collettiva cinese torna in Italia il 15 settembre con calzature di sempre maggiore qualità, in grado di coniugare nuove sperimentazioni nel campo del design e dello stile, ma anche di dimostrare tutta la loro versatilità e adattabilità. In sostanza, calzature adatte ad essere indossate in qualsiasi occasione. Alla principale fiera internazionale delle calzature di Milano saranno 5 i brand che la Camera di ommercio cinese, da sempre impegnata a promuovere gli scambi e la cooperazione tra le industrie delle calzature e degli accessori in patria e all’estero, ha deciso di esporre, ognuno con le proprie caratteristiche e i propri punti di forza: RENR, HOTMARZZ, BAFAN, HAODEBAO, PANTHINK, ovvero alcuni dei brands più rappresentativi in Cina, che spesso lavorano già per il mercato internazionale. Oltre ai brands già citati, verranno presentati a Micam Milano campioni di altri marchi cinesi rappresentativi di una sempre maggiore attenzione da parte della Cina al design e alle proprietà delle calzature. Tra questi: Sheme; Kangnai; Jacata; Max Bahr; Clorts; Abysea e Hongre, che hanno già partecipato a Micam nelle edizioni passate e che rappresentano un punto fermo nella produzione calzaturiera cinese di qualità. Allo Stand N07-P08 del Padiglione 5 sarà presente anche Wang Ying, Secretary-General del Footwear Branch della China Chamber of Commerce for Import and Export of Light Industrial Products and Arts-Crafts e i responsabili delle 5 aziende espositrici. Questi ultimi saranno disponibili ad incontrare buyers e visitatori attraverso meeting B2B e a rappresentare un contatto diretto con l’azienda cinese, di fondamentale importanza per instaurare un rapporto di fiducia e di scambio reciproco privo di intermediari.
(Adnkronos) - Una nuova rete di imprese per la fornitura di prestazioni di information technology nell’ambito della gestione del servizio idrico integrato. A siglare l’accordo, sono state tre aziende protagoniste del panorama lombardo, tutte facenti parte di Water Alliance: Alfa, che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Varese, BrianzAcque, il gestore unico della Provincia di Monza e della Brianza, e Gruppo CAP, la utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Per lo svolgimento dei servizi, la nuova rete, che è partita formalmente lo scorso 5 settembre, si avvarrà della business unit “Digital Hub”, costituita dal personale dedicato delle strutture di IT delle 3 società, che sarà diretto e coordinato dal Direttore di Business Unit Michele Tessera. Inoltre, le tre aziende intraprenderanno un percorso di studio e analisi tecnico e gestionale per la costituzione di una new-co a supporto dell’innovazione digitale del settore idrico nel panorama italiano. La nuova società, che si prevede sarà costituita e operativa entro la fine del 2025, potrà essere partecipata anche da altri gestori del servizio idrico integrato lombardo che manifesteranno il proprio interesse a partecipare al nuovo progetto. La nuova rete nasce quindi nell’ottica di creare sinergie industriali per lo sviluppo di economie di scala, per il miglioramento della qualità del servizio e per potenziare e incrementare gli investimenti ed è il risultato di un percorso comune delle tre aziende, che da oggi condivideranno la strumentazione tecnica ed operativa, coordinando le risorse disponibili sotto il cappello di un'unica struttura organizzativa che eseguirà le attività inerenti al settore dell’Information Technology. Comuni anche gli obiettivi strategici: innanzitutto Alfa, BrianzAcque e Gruppo CAP saranno impegnate a favorire le sinergie per l’ottimizzazione delle strutture del servizio idrico integrato. I tre gestori svilupperanno, poi, soluzioni applicative e piattaforme tecnologiche in ambito IT che potranno essere messe a disposizione anche di altri gestori del ciclo idrico integrato e non solo. Non ultimo, le tre aziende opereranno per garantire la sicurezza informatica da attacchi esterni di dati e applicazioni IT, ma anche quella delle reti di distribuzione di acquedotto delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, attraverso processi condivisi e grazie all’utilizzo di SOC (Security Operation Center) centralizzati e territoriali, per mantenere e sviluppare un grado elevato di sicurezza perimetrale, interno ed esterno e monitorare costantemente i rischi derivanti da cyber attacchi. “Collaborare e fare rete tra le aziende che operano nel settore idrico è da sempre un obiettivo che Alfa persegue – dice Paolo Mazzucchelli, Presidente di Alfa Srl – perché siamo consapevoli dell’importanza che tali sinergie possono avere per lo sviluppo e il miglioramento delle nostre attività. Questo a maggior ragione in un settore così dinamico e in continua evoluzione quale è quello del digitale. Come sempre, l’obiettivo è elevare gli standard qualitativi del nostro servizio a favore dei cittadini e del territorio nel quale ogni nostra azienda opera”. "Diamo concretezza a un impegno comune: quello di lavorare su un binario unico per essere veri innovatori al servizio dei nostri territori – sottolinea Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque – nell’era dell’intelligenza artificiale, per le aziende pubbliche dell’idrico è ancor più strategico far gioco di squadra e trovare sinergie concrete in un ambito così determinante per il futuro delle comunità. Investire su applicazioni tecnologiche avanzate, su piattaforme sempre più accessibili e di facile intuizione, significa creare un canale diretto per misurarsi con le esigenze dei cittadini. Senza dimenticare quanto oggi siano importanti sicurezza e monitoraggio continuo dei dati che vengono raccolti e usati, anche per questo prevenzione e protezione risultano quanto mai di primaria importanza per le nostre società. Facciamo convintamente rete e, al tempo stesso, apriamo a nuove future partecipazioni perché siamo certi che la crescita condivisa sia la chiave dello sviluppo in ogni campo, compreso, in questo caso, quello dell’information technology”. “Insieme ad Alfa e BrianzAcque ci siamo posti obiettivi ambiziosi – spiega Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP – uniformando le procedure e condividendo le nostre conoscenze potremo rafforzare la comune capacità di innovare e di cogliere i futuri trend tecnologici e favorire la crescita professionale delle nostre persone, a beneficio di tutto il territorio. Ci impegniamo con l’obiettivo di creare un hub di innovazione a livello nazionale, in grado di competere con le migliori esperienze italiane e internazionali, e che ci permetta di rendere concreta la rivoluzione digitale del servizio idrico che è fondamentale per affrontare le sfide che la crisi climatica ha posto di fronte a tutti gli operatori e ai Paesi europei”.