(Adnkronos) - Si parla da anni di un sequel di 'La Passione di Cristo', ma sembra che ora 'Resurrection' vedrà veramente la luce e che sarà girato ancora una volta in Italia. In questi giorni Mel Gibson è stato avvistato prima a Matera (che fu set di moltissime delle scene del kolossal del 2004) e ora a Gravina, in Puglia. A dare la notizia è stato Giuseppe Toscano, proprietario di Toscaffè, su Instagram. "Shock totale, esco fuori al bancone del bar - ha scritto - e c'è Mel Gibson seduto ai tavoli del bar a bere qualcosa". Crocs nere, camicia blu e pantaloni corti, l'attore e regista statunitense si è lasciato fotografare insieme a Toscano e ai dipendenti del bar di Gravina. Secondo indiscrezioni sembra che, dopo anni di rinvii e modifiche alla sceneggiatura, le riprese del film - intitolato 'Resurrection' ossia 'resurrezione' - inizieranno nel 2025 e che proprio in questi giorni Gibson stia svolgendo i sopralluoghi per capire quale città italiana sia la scelta migliore per tornare indietro nel tempo a oltre duemila anni fa. Il progetto dovrebbe riunire parte del cast originale tra cui Jim Caviezel nel ruolo di Gesù.
(Adnkronos) - Amway, azienda leader globale nel settore della vendita diretta, rende nota l’edizione 2023 dell’Amway global entrepreneurship report (Ager), il più completo e longevo studio dedicato all’imprenditorialità nel mondo. La ricerca, condotta su un panel di 15.000 persone in 15 Paesi tra i quali l’Italia, come unico rappresentante del mercato europeo insieme alla Germania, rileva un interesse evidente per l'idea di imprenditorialità anche grazie ad una nuova considerazione del lavoro da subordinato derivata dal post pandemia. I risultati del campione italiano, in linea con i dati globali, dimostrano come nella top 5 delle opportunità di business più stimolanti, oltre alla vendita tradizionale (49% di desiderabilità da parte degli intervistati), vi siano gig work (42%), social selling (41,5%), freelancing (38,5%) e direct selling (36,5%), professioni che abbracciano in toto le nuove necessità del 'new normal' tra cui la flessibilità e l’autonomia. “Mai nessun altro studio ha analizzato in modo così approfondito l'atteggiamento nei confronti dell'imprenditorialità come l'Amway global entrepreneurship report", afferma Melodie Nakhle, managing director Amway Esan (Europe, Southern Africa, Australia e New Zealand). "I risultati mostrano come le persone siano più pronte che mai a intraprendere un'attività imprenditoriale, evidenziando la necessità di promuovere un ambiente favorevole alla loro continua crescita. Aver inserito nella ricerca l’Italia come uno degli unici due paesi europei, sottolinea l’importanza del mercato italiano per Amway. La Vendita Diretta si allinea alle nuove priorità dei lavoratori – che si tratti di donne, uomini, giovani che si affacciano al mondo del lavoro o professionisti con esperienza – offrendo indipendenza, dinamicità e flessibilità. Queste qualità definiscono il ruolo degli Incaricati alle vendite, che vengono riconosciuti sempre più come imprenditori di successo". Il 41% degli intervistati della ricerca Ager dichiara di essere interessato ad avviare una propria attività considerando tre principali opportunità di business: l’e-commerce, la vendita diretta e la vendita tradizionale. In particolare, è significativo sottolineare la desiderabilità da parte agli under 35 con una percentuale che si attesta al 45%. Tra le motivazioni che inducono ad intraprendere questa strada si rileva per il 53% del campione la possibilità di fare della propria passione un lavoro, per il 45% la possibilità di essere indipendenti e non riportare a nessun responsabile, per il 42% l’autonomia nella gestione del tempo, per il 41% il desiderio di indipendenza economica e per il 39% un’opportunità di avere un guadagno extra. Focalizzandosi sui requisiti per intraprendere un’attività in proprio, il 40% degli intervistati ritiene di possedere le capacità necessarie. Nonostante la raccolta di capitali sia percepita come la principale barriera per l'avvio di un'impresa, il dato incoraggiante a livello Italia è che il 22% degli intervistati ritiene di avere le risorse economiche necessarie per avviare un'attività rispetto al 18% del 2019. Oltre a questo, nel nostro Paese, persistono anche fattori culturali come la paura di fallire: il 42% degli intervistati italiani infatti ritiene il fallimento un deterrente, una percentuale alta se si pensa che la media mondiale si attesta al 34%. Le forme emergenti di commercio suscitano grande attrattività nei possibili imprenditori italiani; in particolare, l'e-commerce e il digitale hanno registrato una crescita massiccia durante la pandemia Covid-19, tanto che la ricerca Ager rileva come il 73% si senta a proprio agio nell'acquistare prodotti attraverso i social media. Il 41% pensa inoltre che i social media siano la modalità migliore per promuovere la propria attività. L'interesse nei confronti di opportunità di reddito secondario crea un ambiente ideale per gli imprenditori di tutto il mondo: il 94% lo ritiene infatti del tutto normale e lo consiglierebbe ai conoscenti. Il 47% degli intervistati ritiene che avviare un'attività in proprio sia più allettante quando si conosce qualcuno che ha già esperienza sul campo, come normale è il coinvolgimento di amici e parenti nell’attività: il 54% ha amici o familiari che partecipano a opportunità di reddito. La ricerca dimostra quanto gli italiani siano alla ricerca di opportunità di reddito che si adattino alla loro vita e alla nuova normalità: il direct selling grazie alle sue caratteristiche intrinseche risponde a tutto questo. La prima edizione di Ager è stata lanciata nel 2010 come Amway european entrepreneurship report. Lo studio si è esteso poi a livello mondiale nel 2013 e ad oggi risulta come il più grande e più lungo studio dedicato alla propensione al lavoro. Nel 2023 sono state poste 10 domande in Canada, Germania, Hong Kong, India, Italia, Giappone, Cina continentale, Malesia, Messico, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Stati Uniti e Vietnam. Per lo studio, Amway si è avvalsa di Ipsos global advisor in collaborazione con Reputation economy advisors per fornire i principali risultati e approfondimenti di Ager.
(Adnkronos) - Engineering, leader nei processi di digitalizzazione di aziende e Pubblica Amministrazione, ha ottenuto la medaglia Gold da EcoVadis, tra le più accreditate agenzie internazionali di rating Esg, guadagnando 15 punti rispetto all’anno precedente. Questo riconoscimento consente ad Engineering di qualificarsi nel Top 5% delle oltre 130mila aziende a livello globale che hanno completato il processo di valutazione EcoVadis e che hanno dimostrato di possedere un solido sistema di gestione dei criteri di sostenibilità. A questo traguardo si aggiunge, sempre in ambito Esg, la recente validazione e approvazione di tre obiettivi di decarbonizzazione da parte di Sbti (Science-Based Targets initiative), in base a criteri qualitativi e quantitativi. “Engineering sta portando avanti un processo di crescita con l’obiettivo di diventare attore del cambiamento per sé e per i propri partner, mettendo la sostenibilità al centro delle politiche strategiche aziendali, a salvaguardia dell’ambiente e del benessere sociale e a supporto del business e dei nostri clienti - dice Maximo Ibarra, Ceo di Engineering - Il Piano Strategico di Sostenibilità, l’ultimo Bilancio Esg, la Medaglia Gold di EcoVadis, l’approvazione di tre obiettivi di decarbonizzazione da parte di Sbti, il coinvolgimento attivo di tutte le aree aziendali sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica confermano l’efficacia del nostro percorso e ci motivano a perseguire questa strada con ancora maggiore determinazione, grazie anche all’implementazione del digitale e dell’AI nelle nostre soluzioni e alle partnership in ricerca che stiamo sviluppando, come il sostegno alla recente istituzione della cattedra Luiss in Ai e Climate Change, prima in Europa, che porterà ulteriori competenze a Engineering e al Paese”. Aderendo all’iniziativa Sbti e sottoscrivendone l’impegno, il Gruppo Engineering si pone degli obiettivi near-term in linea con i criteri della Science-Based Targets initiative's Call to Action. Nello specifico Engineering Ingegneria Informatica Spa si impegna a: ridurre le emissioni assolute di gas serra di Scope 1 e 2 del 42% entro il 2030 rispetto all'anno base 2022; ridurre del 25% le emissioni assolute di gas serra di Scope 3 derivanti da attività legate ai combustibili e all'energia, ai viaggi di lavoro e al pendolarismo dei dipendenti entro lo stesso periodo di tempo; far sì che il 62% dei suoi fornitori in termini di emissioni, per quanto riguarda i beni e i servizi acquistati, abbia obiettivi basati sulla scienza entro il 2029.