RICERCA PROFESSIONISTI
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
4204 record trovati.
|
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
4204 record trovati.
|
(Adnkronos) - Un bambino è morto dopo aver mangiato uova di Pasqua avvelenate. È successo in Brasile, dove il piccolo di 7 anni è deceduto dopo aver assaggiato i dolci regalati dalla ex fidanzata del padre. Le indagini hanno portato all'arresto della donna, 36 anni, con l'accusa di duplice omicidio. Ricoverate in gravi condizioni sia la sorella di 13 anni, che la madre, Miriam. L'ingestione delle uova avvelenate aveva immediatamente portato, mercoledì scorso, al ricovero dei due fratelli, con il bimbo che è morto dopo poche ore nell'ospedale di Impertriz. Causa del decesso, secondo i medici brasiliani, è stato uno shock vascolare che ha portato a un'insufficienza di più organi dovuta proprio all'avvelenamento. Le indagini hanno evidenziato come proprio la madre e i due bambini fossero l'obiettivo dell'ex fidanzata del padre. Secondo quanto riportato da Cnn Brasil, le uova erano state riposte in un sacchetto di plastica e messe su un vassoio con un biglietto di auguri che recitava: "Con amore, a Miriam. Buona Pasqua". Dopo l'arresto la donna accusata del crimine, Jordelia Pereira, ha ammesso di aver acquistato le uova, ma non di averle avvelenate. Inoltre le telecamere di sicurezza del negozio dove Pereira aveva acquistato i prodotti la mostrano con indosso una parrucca, con il fine di non farsi riconoscere. La donna avrebbe già provato ad avvelenare, con lo stesso modus operandi, la madre dei bambini A parlare della terribile vicenda, aggiornando sullo stato delle indagini, è stato il segretario del Dipartimento di sicurezza del Maranhao: "Tutte le prove che abbiamo ottenuto suggeriscono che il crimine sia stato motivato dalla vendetta e dalla gelosia, visto che l'ex marito dell'autrice è l'attuale compagno della vittima, che è stata avvelenata insieme ai suoi due figli".
(Adnkronos) - Il rettore della Vanvitelli eletto nel cda di Cineca. E' stato rinnovato il cda di Cineca nei suoi tre membri che lo compongono. Tra gli eletti, Antonella Polimeni, rettrice dell’Università di Roma La Sapienza, Francesco Ubertini, ex presidente del cda Cineca ed ex rettore dell’Ateneo di Bologna Alma Mater Studiorum, Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nicoletti è stato eletto, insieme agli altri due membri che lo compongono, con 89 preferenze e 2 schede bianche. Cineca è tra i maggiori centri di calcolo in Italia e uno dei più avanzati al mondo per il calcolo ad alte prestazioni (high performance computing - hpc). Cineca è, al tempo stesso, uno dei più importanti fornitori di soluzioni e servizi per le università, i centri di ricerca, il Ministero dell’istruzione e del merito e il Ministero dell’università e della ricerca. Cineca supporta e promuove la transizione digitale attraverso l’innovazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, la realizzazione di piattaforme integrate disegnate per i consorziati e con i consorziati e la fornitura di servizi a supporto di enti ed amministrazioni. La sua attività prevalente è rivolta ai propri consorziati. Costituito nel 1969, Cineca è un consorzio di soggetti a capitale pubblico e opera senza scopo di lucro per il bene comune, nell’interesse dei consorziati e del sistema nazionale. La sua compagine è composta da 120 enti, di cui 2 ministeri, 70 università italiane, 48 istituzioni pubbliche nazionali (14 enti di ricerca, 10 aziende ospedaliere universitarie-Irccs, 19 istituzioni Afam, 5 agenzie e istituzioni).
(Adnkronos) - Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, rinnova il suo duraturo impegno e collaborazione con il mondo dell’arte sostenendo Lakapoliesis, la nuova mostra dell’artista internazionale Matteo Cibic in programma dal 26 marzo al 13 aprile 2025 presso la Fondazione Luigi Rovati, nell’ambito di Art Week e Design Week di Milano. (VIDEO) Le due opere monumentali in alluminio riciclato, Lakapoliesis Renovata e Lakapoliesis Vitalis, realizzate con il supporto di Cial, incarnano l’immortalità di questo materiale e la sua capacità di rinascita infinita. Sculture, queste, che introducono una narrazione mitologica futura, in cui il mondo vegetale assume un ruolo attivo e indipendente dall’uomo, ribaltando l’approccio antropocentrico che ha dominato la relazione tra esseri umani e natura. Da sempre impegnato nella promozione della cultura del riciclo, Cial considera l’arte un veicolo privilegiato per sensibilizzare il pubblico sull’economia circolare e sul valore dell’alluminio riciclato. Nel corso degli anni, il Consorzio ha sostenuto numerosi progetti artistici e culturali, dimostrando come la sostenibilità possa trasformarsi in espressione creativa e ispirazione per nuove narrazioni. Tra le iniziative più significative, Cial ha collaborato con Città dell’Arte Biella, per la realizzazione in più eventi dell’opera Il Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Pistoletto, e sempre con il Maestro Pistoletto, ha supportato diverse pubblicazioni d’arte focalizzate sul recupero e il riciclo dei materiali. Da segnalare anche la ventennale collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo di Rivoli (Torino), ente con il quale Cial organizza e realizza ogni anno diversi laboratori d’arte per ragazzi e famiglie. "Per Cial, supportare l’arte significa promuovere un messaggio chiaro: l’alluminio non è solo un materiale strategico per l’economia circolare, ma anche un incredibile strumento espressivo. Con Lakapoliesis, l’alluminio riciclato diventa protagonista di un racconto artistico innovativo, dimostrando che sostenibilità e creatività possono convivere in perfetta armonia", dichiara Stefano Stellini, direttore generale di Cial. "'Lakapoliesis Renovata' e 'Vitalis' introducono una narrazione mitologica futura. Rappresentano figure che incarnano l'immortalità e la capacità di rinascita dell’alluminio - commenta l’artista Matteo Cibic - l’alluminio è un materiale magico, si plasma facilmente, è leggero e molto resistente, i riflessi cangianti e le sue infinite vite ci accompagnano in memorie del passato e sogni del futuro”. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente presso il Padiglione d’arte e il giardino della Fondazione Luigi Rovati, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, natura e sostenibilità.