INFORMAZIONIAvis Autonoleggio - Avis Budget Group EMEA spa Trasporti, Infrastrutture e Logistica Ruolo: Customer Service Manager Area: Communication Management Tiziana Quadrani |
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(Adnkronos) - Il corpo smembrato dell'italiano Alessandro Coatti è stato trovato nella località turistica di Santa Marta, nei Caraibi colombiani, lo scorso 6 aprile. Nato il 3-8-1986 a Portomaggiore in provincia di Ferrara, il 38enne Coatti era laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Neurobiologia Molecolare con il massimo dei voti, e con un Master al University College London. Era un biologo, residente a Londra dal 2017, membro della Royal Society of Biology. "Siamo devastati nel dare l'annuncio della sua morte" hanno scritto sulla loro pagina Facebook, condividendo una fotografia. Coatti - a quanto si apprende - aveva fatto ingresso in Colombia lo scorso 28 marzo nell'ambito di un viaggio nei Paesi latino-americani iniziato lo scorso gennaio che lo aveva portato in Ecuador, Perù e Bolivia. Il personale dell'hotel Marovi, presso il quale alloggiava dal 3 aprile, ha confermato alla polizia che l'italiano avrebbe lasciato la struttura il 5 aprile scorso affermando di volersi recare al Mercato Pubblico con l'intenzione di trovare lì un trasporto per il Parque Tayrona, parco naturale e nota meta turistica. Da quel momento non si sono più avute notizie di Coatti, fino al ritrovamento il giorno seguente di una valigia con braccia e testa del connazionale nel quartiere di Villa Betel, nelle adiacenze dello Stadio 'Sierra Nevada'. L'identificazione è stata effettuata attraverso la fotocopia del passaporto in possesso della struttura alberghiera (della quale il connazionale aveva un braccialetto al polso).
(Adnkronos) - “Ho avuto il grande onore di ricevere la Laurea Magistrale in Materials Science and Nanotechnology. Sono davvero felice di essere un esperto in questo campo”. Lo ha detto Hiroshi Amano, fisico, ingegnere e ricercatore giapponese, Premio Nobel per la Fisica nel 2014 per l’invenzione dei Led a luce blu, a cui è stata conferito, oggi a Milano, il riconoscimento da parte dell’università degli Studi di Milano-Bicocca. Il professor Amano, attualmente direttore del Center for Integrated Research of Future Electronics e professore presso l’Institute of Materials and Systems for Sustainability dell’Università di Nagoya, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Il ruolo dei nuovi materiali semiconduttori nella realizzazione di una società smart e a zero emissioni di carbonio”, sottolineando il potenziale delle nuove tecnologie per la sostenibilità energetica. Una lezione che rientra nel ciclo di seminari Breakthroughs in Materials Science, organizzato dal Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano – Bicocca e che ha visto oggi una folta partecipazione di studenti. Le scoperte del professor Amano hanno rivoluzionato la scienza e hanno impattato in modo significativo sulla vita quotidiana e ora, con il chiaro intento di favorire una transizione verso un’economia più sostenibile, lavora allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di semiconduttori ad alta efficienza e dispositivi innovativi per il risparmio energetico. In questo senso, la sostituzione dei dispositivi a base di silicio con quelli basati su semiconduttori ad ampia banda, come il nitruro di gallio (GaN), può ridurre il consumo globale di elettricità del 25 per cento. Gli studi del professore per realizzazione di “una società intelligente e a zero emissioni di carbonio” proseguono in questa direzione: “Il primo step è stato l'ingegnerizzazione dei blue LEDs - ricorda - Ora ci stiamo concentrando sullo sviluppo di un nuovo sistema di gestione combinata della potenza basato sugli stessi materiali del nuovo semiconduttore nitruro di gallio”.
(Adnkronos) - Un'ondata di colore, solidarietà e partecipazione sta attraversando la scuola primaria Leonardo Da Vinci di Milano grazie a 'Il bosco invisibile', un progetto promosso dall'associazione dei genitori 'Amici della Leonardo' e realizzato in collaborazione con l'associazione 'We Are Urban! Milano', che lo ha già portato a termine in quattordici scuole. L'obiettivo è semplice, ma potentissimo: migliorare la qualità dell’aria e degli ambienti scolastici ridipingendo tutte le 36 classi in uso nell’istituto con Airlite, una speciale pittura che purifica l’aria, elimina in modo permanente muffe e batterie migliora la vivibilità quotidiana. L’impresa sta coinvolgendo oltre 200 genitori e volontari, decisi a regalare, nei primi due weekend di aprile, tempo, energie, braccia e buona volontà per dipingere la scuola di oltre 700 bambini, che è anche un punto di riferimento per tutta la zona Città Studi con i suoi oltre 90 anni di storia. Il risultato atteso? Classi più sane, pulite e accoglienti per alunni e insegnanti: "Il bosco invisibile è un progetto che trasforma la scuola, ma anche la comunità che la abita -spiega il preside della scuola Leonardo Da Vinci, Antonio Re-. Non solo muri ridipinti, ma relazioni che si rafforzano, alleanze educative che crescono e un esempio concreto di cittadinanza attiva". "Vogliamo che sia prima di tutto un momento di aggregazione -spiega l'associazione genitori Amici della Leonardo, che ha coordinato il progetto e lo ha finanziato per la maggior parte-. Abbiamo messo a frutto le competenze di ognuno nell’organizzazione e abbiamo scommesso sulla volontà di reinventarsi pittori per qualche ora per la realizzazione. Abbiamo scoperto un forte senso di comunità che aspettava il progetto giusto per emergere". L’iniziativa viene realizzata con il supporto di Wau! Milano, associazione che promuove la cura del bene comune, comprendendo anche la risorsa 'aria', attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. "Siamo felici di aver incontrato tutti gli studenti della scuola per un momento didattico che promuove la cultura del bene comune a partire dall’importanza di un elemento vitale che non vediamo e che non dovremmo sentire -commenta Andrea Amato, presidente di Wau! Milano-. Un progetto che deve essere spiegato per meglio comprendere il valore un gesto di volontariato che presenta molteplici aspetti positivi". Tra i sostenitori del progetto, anche YesMilano, l’agenzia di promozione del Comune, che ha abbracciato Il Bosco Invisibile come esempio virtuoso di integrazione e attivazione territoriale: "Abbiamo coinvolto la nostra rete di studenti internazionali, oltre 11.000 a Milano, per mostrare come i progetti di comunità siano uno straordinario ponte di integrazione -afferma la direttrice generale di YesMilano, Fiorenza Lipparini-. Il bosco invisibile è un modello da raccontare e replicare". Innamorata del progetto anche l’associazione Officine Rousseau (realtà educativa storicamente riconosciuta fra Milano e provincia come ex cooperativa Centri Rousseau dal 1968) che ha deciso di dare supporto al progetto Bosco invisibile degli Amici della Leonardo regalando due ore di attività nel parco della scuola per i figli dei volontari. Fondamentale anche il contributo degli sponsor e dei partner locali. Vittoria Pirovano di Leonardo Frontero-Frontero Case, ha scelto di sostenere con un contributo economico l’iniziativa: "Abbiamo creduto da subito nella forza di questo progetto. E' raro vedere così tanto entusiasmo, concretezza e impatto positivo in un’unica iniziativa. Era naturale volerla supportare". Anche i fornai di zona, da Viale Romagna a Piazza Piola, hanno voluto partecipare, donando teglie di pizza e focaccia per le giornate di pittura, mentre il Carrefour di via Spinoza ha offerto le bevande e gli snack per chi ha esigenze alimentari particolari, dimostrando la sua consolidata affinità elettiva con gli studenti di tutte le età che popolano Città Studi. Il progetto, realizzato nei primi due weekend di aprile,trasforma la scuola Leonardo Da Vinci in un esempio concreto di collaborazione tra famiglie, istituzioni, associazioni e attività del territorio. Un bosco invisibile che ha reso visibile la forza di una comunità unita.