INFORMAZIONIRobert AccardoGruppo Hera spa Energia, Acqua e Ambiente Ruolo: Responsabile Sviluppo e Personale Dirigente Area: Human Resource Management Robert Accardo |
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(Adnkronos) - “Mia figlia sta male. Non ci aspettavamo questa ondata di odio e di fango arrivata dai social. Le hanno scritto cose terribili. Sono inorridita. La sua unica ‘colpa’? Avere raccontato di avere subito una violenza sessuale, quando era ancora minorenne. Ora lo capite perché sette anni fa lei non ha voluto denunciare? Per evitare tutto questo…”. A parlare con l’Adnkronos è Lucia, la madre di Marta, la ragazza di 24 anni che ha denunciato di avere subito, sette anni fa, una violenza sessuale dal podcaster palermitano Gioacchino Gargano, in un villaggio turistico a Ustica. Gargano era un giovane animatore e Marta, allora 17enne, era in vacanza. La giovane ha deciso di raccontare tutto alle Iene, spiegando di avere deciso di denunciarlo dopo avere visto il podcast in cui Gargano, dopo una intervista ad Asia Vitale, la ragazza palermitana che subì uno stupro di gruppo, invitava i ragazzi a ‘fermarsi davanti a un no’. “È ovvio che a un 'no' bisogna fermarsi, su questo non ci piove”, aveva detto il podcaster in quell'occasione. Il servizio era dedicato alla ricostruzione del caso della vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo da parte di un gruppo di sette ragazzi tra i 17 e i 22 anni. Una notte d’estate, al villaggio turistico, Gargano, che aveva 21 anni, avrebbe raggiunto Marta, che ne aveva 17, mentre stava rientrando in camera e l’avrebbe trattenuta fuori contro la sua volontà: “Gli dicevo 'non voglio' e che ero stanca, mi ha presa per un braccio e sbattuta contro un bungalow", spiega, "Ripeteva 'dai, amore, dai'. Mi ha immobilizzata e ha costretto la mia testa verso di lui”, ha detto lei nell’intervista. Lo scorso 17 ottobre, Marta e la madre hanno sporto denuncia alla procura di Palermo. “Con lei non si è fermato davanti a un no – dice la madre – così, una sera dopo essersi visti a Ustica, l’ha costretta, nonostante i suoi continui no, a un rapporto orale. Fu salvata da una amica che la portò via. Entrambe vennero da me quella stessa notte, mi svegliarono e mi raccontarono quanto era accaduto. Lui chiese scusa più volte, ha mandato diversi messaggi che abbiamo naturalmente dato alla Procura di Palermo. E anche dei video, alcuni dei quali sono stati cancellati inavvertitamente. Ma sono certa che la Procura riuscirà a ritrovarli”. Poi, la donna, molto provata, racconta che fu lei stessa ad “accompagnare Gargano all’aliscafo”. C’è anche una registrazione. La madre di Marta ha affrontato Gargano, insieme alla direttrice del villaggio turistico. E in quella occasione sarebbe stato registrato un video in cui Gargano avrebbe ammesso l’accaduto scusandosi più volte. “Lui mi mandò dei messaggi in cui chiedeva se avessimo intenzione di denunciarlo, era spaventato. E chiedeva scusa in continuazione. Alla fine mia figlia non lo ha denunciato…”. Per sette anni non ci sono più stati contatti tra Marta e Gargano. Poi, la ragazza vede il podcast di Gargano in cui lui intervista Asia Vitale e in cui le chiede con insistenza se fosse stata consenziente. Ma soprattutto in cui lui invitava i ragazzi a fermarsi quando una donna non vuole fare sesso. “Lei era turbata e ha deciso di chiamare le Iene per denunciare di avere subito proprio da lui una violenza sessuale. Io ero contraria. Non volevo una sua esposizione mediatica. Le dicevo di fare la denuncia in procura senza fare l’intervista. Ma poi lei ha deciso di farla”. Nei giorni successivi alla intervista, nelle scorse settimane, Gargano avrebbe chiamato la donna, più volte. “Ma io non ho mai risposto. Mi ha scritto, tra le altre cose: ‘Ti devo parlare, rispondimi’, e ancora ‘Sto male, rispondi’. Forse voleva sapere cosa aveva detto Marta”. La signora Lucia insiste più volte nel ribadire che “ci sono le prove della violenza sessuale di Gioacchino Gargano su mia figlia. Diversi messaggi a me e mia figlia. Abbiamo portato tutto in Procura che sta indagando per violenza sessuale”. “Sette anni fa tutti sapevano al villaggio…”. Quello che non si aspettavano era che la ragazza venisse inondata di insulti. “Anche da ragazze e donne, madri. E’ tutto assurdo”, dice la donna. “C’è chi ha insinuato che lei fosse stata pagata da Asia Vitale, ma che idiozia. Oppure chi diceva che fosse d’accordo con Gargano, o che adesso ‘farà Only Fans’. E’ semplicemente terribile. Mia figlia studia Medicina e lavora part time, ha la testa sulle spalle, è una ragazza molto matura per la sua età e ha una famiglia che la supporto e le vuole bene. Voleva togliersi questo peso che portava con se da sette anni”. “Mia figlia sta male – dice ancora la signora Lucia – vorrebbe non leggere quei messaggi pieni di odio, quegli insulti. E’ esterrefatta. Non merita tutti quell’odio, forse si dimentica che è lei la vittima…”. “In un messaggio Gioacchino Gargano mi ha scritto: ‘Scusami, ho tradito la tua fiducia’. Mia figlia aveva appena 17 anni, quando ha subito una violenza sessuale. Non merita tutto questo odio. Non è giusto. Ora la giustizia farà il suo corso. E noi crediamo nella giustizia".
(Adnkronos) - Rinnovo dei vertici in casa Fisascat Cisl. Il consiglio generale della federazione cislina del commercio, turismo e servizi ha eletto Vincenzo Dell’Orefice nuovo segretario generale. L’organismo ha inoltre confermato Ivan Notarnicola, Giusi Sferruzza e Aurora Blanca come componenti di segreteria nazionale. Dell’Orefice succede a Davide Guarini, segretario generale uscente, dimissionario dopo oltre 7 anni di mandato. Classe ’73, abruzzese, di Altino in provincia di Chieti, inizia da giovanissimo la propria esperienza sindacale come Rsu nei metalmeccanici presso un’industria della Val di Sangro. Ha svolto, dalla fine degli anni ‘90 al 2000, il ruolo di operatore per la Fim Cisl di Brescia, Rieti e Treviso. Dopo un’esperienza come operatore presso la Cisl nazionale, Dell’Orefice è approdato alla Fisascat Cisl di Chieti per passare successivamente a ricoprire il ruolo di segretario generale regionale della Fisascat Cisl dell’Abruzzo e, contemporaneamente, di responsabile della Fisascat Cisl di Pescara. Nel 2009, a seguito del 17° Congresso nazionale della Fisascat Cisl svolto a Loano, viene eletto segretario nazionale, ruolo ricoperto ininterrottamente per 12 anni. Nel 2021 Dell’Orefice è stato eletto segretario generale aggiunto della federazione cislina, incarico riconfermato al 21° congresso nazionale Fisascat Cisl nel 2025. "La Fisascat Cisl - ha dichiarato il neo eletto segretario generale - proseguirà nella sua azione di presidio nei settori del terziario, distribuzione e servizi, espletando il mandato che il 21° congresso nazionale ha indicato. I nostri temi - ha aggiunto Dell’Orefice - saranno il lavoro povero e disagiato, la polarizzazione professionale di chi opera in settori che costituiscono l’ossatura economica del Paese". "La Fisascat, per rappresentare al meglio lavoratrici e lavoratori di un arcipelago settoriale vasto ed articolato - ha concluso -, deve continuamente cambiare. Cambia il lavoro, cambia il terziario di mercato, deve continuare a cambiare anche la Fisascat, così come ha fatto dall’inizio della sua storia. Saremo al fianco della Cisl per portare avanti la partecipazione come leva strategica del Paese". Presente ai lavori la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, che ha ringraziato Davide Guarini "per aver saputo guidare in questi anni la Fiscascat Cisl con serietà, pragmatismo, senso di responsabilità, in una fase davvero complicata e di enormi cambiamenti per tutti i comparti della categoria, per il mondo del lavoro e per l’economia nel suo complesso. Auguri di buon lavoro - ha aggiunto Fumarola - a Vincenzo Dell’Orefice, eletto oggi nuovo segretario generale, e alla sua squadra di segreteria. Dell’Orefice ha tutte le qualità umane e professionali per consolidare e dare ulteriore energia al percorso della categoria. La sua passione, competenza e determinazione, sono il viatico migliore per affrontare con coraggio tutte le sfide che questo tempo complesso ci pone davanti".
(Adnkronos) - A2a estende l’orizzonte territoriale del Piano Strategico oltre i confini nazionali, puntando a una maggiore diversificazione geografica. Nell'aggiornamento del piano strategico al 2035 si prevede l'espansione in nuovi Paesi selezionati in base al potenziale di mercato e a criteri di rendimento e velocità di sviluppo, per ridurre il rischio di esecuzione e massimizzare il ritorno. ''Le iniziative di espansione -si sottolinea-saranno selezionate come alternative a progetti in Italia e a parità di investimento. I progetti saranno focalizzati sui settori chiave delle filiere Waste-to-Energy e Power, sfruttando le competenze distintive di A2A nel recupero di energia da rifiuti e nella generazione e valutando l’integrazione delle attività a monte e a valle. Questo approccio multi-filiera permetterà un percorso di crescita sostenibile all’interno dei Paesi selezionati. La strategia del Gruppo si basa su un modello di "anchoring platform", con un’internazionalizzazione che avverrà attraverso acquisizioni o partnership nelle filiere prioritizzate, seguita da uno sviluppo organico a step successivi per consolidare la presenza nel medio-lungo termine''.