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Remo Anzovino

Remo Anzovino
Cinema, Musica e Spettacolo
Ruolo: Compositore e Pianista
Area: Creative & Design Management

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Remo Anzovino

Chi è: Tra i compositori più innovativi oggi in circolazione, Remo Anzovino si è imposto tra le nuove rivelazioni della musica strumentale italiana con due album: Dispari (2006) e Tabù (2008), entrambi molto apprezzati dalla critica e dal pubblico. I due dischi sono arrivati al numero uno della classifica jazz di iTunes per diverse settimane e permangono ancora oggi costantemente nella Top 50. Album che rappresentano il naturale sbocco discografico di un artista, classe '76, che sin da giovanissimo ha lavorato nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità, componendo le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto commissionate dalle più importanti cineteche. Negli ultimi anni ha partecipato a numerosi festival in Italia e all'estero, affinando e definendo il suo linguaggio, ormai inconfondibile, in bilico tra jazz, musica classica, musica popolare, la grande musica da film e l'opera. Remo Anzovino realizza con il suo terzo album Igloo il personale sogno di abbattere le convenzioni e di fondere una piccola, moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei, basati sulle diverse tracce tematiche della sinfonia stessa. Uno spazio musicale dove il pianoforte duetta di volta in volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nell'idea che la musica non conosca confini e steccati, e che la composizione possa definitivamente mescolare il classico con il moderno. L'Igloo è il simbolo di questa ricerca, di questo incontrarsi e vedersi vivere. Un luogo in cui entrare e dal quale osservare il mondo esterno per poi uscirne, lasciare che si sciolga e riprendere il cammino nel mondo contemporaneo. Dunque ancora una volta il talento straordinario di questo giovanissimo compositore, tra le vere novità uscite nella musica italiana di questi ultimi anni, si confronta con la sua stessa musica in un'ansia frenetica di costruire e destrutturare i suoi stessi temi e linee melodiche. Arrangiando l'orchestra come le parti dei singoli strumenti e con loro duettare con il suo pianoforte.