INFORMAZIONIAmbasciata del Canada Ambasciate ed Enti Internazionali Ruolo: Consigliere, Relazioni Esterne Area: Government & Public Affairs Management Jessica Blitt |
INFORMAZIONIAmbasciata del Canada Ambasciate ed Enti Internazionali Ruolo: Consigliere, Relazioni Esterne Area: Government & Public Affairs Management Jessica Blitt |
(Adnkronos) - "La prospettiva è quella di creare di un istituto per il futuro della popolazione, in cui tutti gli attori contribuiscano a renderlo più sostenibile". Alessandra Petrucci, rettrice dell'Università di Firenze, parla con l'Adnkronos del progetto Age-It, che si propone di trasformare l’Italia in un polo scientifico internazionale per la ricerca sull’invecchiamento, un 'laboratorio empirico' che rappresenti lo standard di riferimento in campo socio-economico, biomedico e tecnologico per costruire una società inclusiva per tutte le età. Un progetto ambizioso che vuole andare oltre il dibattito che isola i temi della scarsa natalità e dell'invecchiamento della popolazione come 'problemi'. "Ci siamo chiesti se fosse possibile partire da un approccio diverso: vedere la trasformazione in atto anche come un'opportunità e non solo come una trasformazione negativa e abbiamo pensato di costruire qualcosa che potesse essere un riferimento a livello nazionale e internazionale", spiega. Chiaramente, è la premessa di una donna di statistica, non si può che partire dai numeri. Partendo da quello sulla fecondità, "con 1,2 figli per donna è al di sotto del livello di sostituzione, che è pari a 2", un fronte su cui l'Italia "è ai minimi storici del 1995". Quindi, prosegue nel suo ragionamento la professoressa Petrucci, "un basso numero medio di figli per donna che si lega anche all'aumento dell'età della donna al primo parto". Poi, "c'è il dato sulla fertilità desiderata che è maggiore rispetto a quello della fecondità, un divario che ci dovrebbe spingere a cercare di andare a rimuovere gli ostacoli che le donne e le coppie trovano nel loro percorso verso la genitorialità". L'altra faccia della stessa medaglia è l'invecchiamento della popolazione, molto spesso chiamato 'ageismo'. Su questo fronte "il problema è che se la parte finale della vita viene considerata come inutile, ci si ritrova a rassegnarsi a non avere futuro. E' una prospettiva inaccettabile, che va contrastata". Qual è la risposta possibile? "E' il momento di fare delle scelte innovative per incanalare il futuro verso uno scenario più equo e sostenibile, attraverso i patti intergenerazionali che sono molto importanti". Il progetto Age-it serve a questo. "Abbiamo messo insieme più di 800 ricercatori, una rete di atenei che va da Nord a Sud, centri di ricerca, aziende e istituzioni, con gruppi che lavorano su 10 aree tematiche: dalla genetica alla robotica, dall'economia alla scienze politiche. Ci sono, insieme, le scienze della vita, con un approccio one health, e c'è ovviamente la demografia". Quanto incide la diversa velocità tra le politiche di breve periodo e le esigenze di lungo periodo? "Servono decisioni che non possono portare un risultato subito ma è indispensabile la consapevolezza della dimensione del problema: è importate fare azioni mirate ma coerenti tra loro e che vanno nella stessa direzione", risponde Petrucci. C'è spazio, ovviamente, per la trasformazione digitale e per l'intelligenza artificiale. "L'università è il luogo in cui affrontare in maniera scientifica l'uso dello strumento AI, che sfrutta dati e domande nostre ma che produce anche allucinazioni. L'università deve far capire che è uno strumento utile, che va a sostituire azioni time consuming e ripetitive che non fanno crescere conoscenze, ma anche che è uno strumento che si deve imparare a utilizzare senza considerarlo come un oracolo", conclude la rettrice dell'Università di Firenze. (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - Undici tecnologi del legno hanno ricevuto alla fiera di Rimini il diploma di fine corso. La consegna, alla fine della seconda edizione del percorso di formazione organizzato dalla Academy di Prostand, azienda del Gruppo Ieg (Italian Exhibition Group) , che riconosce ufficialmente una figura professionale operativa in tutto il mondo nel settore degli arredamenti in legno, allestimenti fieristico-congressuali, come progettista di mobili, con molteplici opportunità di carriera nell’industria del legno e dei materiali naturali. I diplomati, sette donne e quattro uomini dall’età media di 43 anni, hanno frequentato le 340 ore di formazione in aula, le 160 ore di stage in azienda. Dopo l’esame finale, gli undici professionisti hanno ricevuto l’attestato di 'Tecnologo delle produzioni arredamenti in legno', titolo riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna e valido in tutta Europa (ai sensi della Dgr 739/2013 Livello EQF6). I corsi, gratuiti grazie ai finanziamenti appositi della Regione Emilia-Romagna, sono stati progettati al fine di aggiornare competenze per essere al passo con le richieste del mercato. La frequentazione del corso ha arricchito gli undici professionisti nell’ambito della loro attuale occupazione: progettazione di allestimenti fieristici, vendita immobiliare, attività imprenditoriale nel settore di componenti in legno, ecc. Fondamentale, per la Prostand Corporate Academy, la partnership con la cooperativa sociale OB Service, all’origine del progetto ‘La città dei maestri’ nei quali formazione e inclusione viaggiano insieme in ogni attività. È stata proprio OB Service a rilasciare formalmente i diplomi. La Prostand Corporate Academy è nata nel 2023, ha come scopo il contributo alla realizzazione personale attraverso la formazione specializzata ed il lavoro, in particolare nel settore dell’Architettura Temporanea, valorizzando ogni talento, aumentando l’inclusione, favorendo il benessere dei lavoratori, sviluppando la percezione positiva di sé e del proprio lavoro. La Academy ospita studenti sia interni che esterni a Prostand, coi docenti che accompagnano gli allievi in un percorso di crescita, sia professionale che umana, al fine di far emergere il talento di cui sono custodi. “Formare professionalità - ha detto Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg - è anche un modo per restituire al territorio quello che il territorio ci ha dato. Questa è la caratteristica del Gruppo Ieg: essere un punto di arrivo, ma anche uno di partenza, verso nuove sfide e opportunità lavorative. La formazione e il trasferimento delle conoscenze sono nel nostro dna e sono pilastri dell’impegno sociale nell’ambito della strategia Esg (Environmental, Social and Governance) di inclusione e benessere dei lavoratori”. “Di qui - ha detto Roberto Bondioli, ad di Prostand - la volontà di formare ‘in casa’ professionalità difficilmente reperibili. Il tema è particolarmente sentito per il settore degli allestimenti fieristici e degli eventi più in generale, dove il mismatch tra domanda e offerta di personale qualificato è elevato. Si aggiunge la possibilità di aggiornare costantemente conoscenze e competenze del personale interno, affinché siano sempre adeguate al mondo che cambia ed allo sviluppo vertiginoso della tecnologia”. Alla consegna dei diplomi è intervenuto anche Giordano Pecci, presidente di OB Service Cooperativa Sociale - Onlus.
(Adnkronos) - "La sostenibilità è parte essenziale della nostra strategia industriale nella quale la sostenibilità è perfettamente integrata attraverso il Piano Esg, e rappresenta un driver di crescita economica e di creazione del valore per tutti i nostri stakeholder. In qualità di abilitatore della digitalizzazione, contribuiamo anche alla riduzione del digital divide e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità in cui operiamo, per superare le barriere territoriali, che molto spesso si tramutano in barriere sociali, in un’ottica di inclusione e di sviluppo del 5G". E' quanto ha detto Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, intervenendo a 'I giovani e la sostenibilità. Talenti da valorizzare', evento di apertura della 'Social Sustainability Week' in corso al Palazzo dell'Informazione del Gruppo Adnkronos a Roma, commentando i contenuti della ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’. “Continuiamo a lavorare -ha sottolineato Suigo- per abilitare territori sempre più digitali, inclusivi e sostenibili, da consegnare alle generazioni future. Un tema, questo, su cui le nuove generazioni sono molto sensibili: secondo l’indagine realizzata per Inwit dall'Istituto Piepoli dal titolo 'Il valore delle infrastrutture digitali', per i giovani tra i 18 e i 34 anni la rete digitale si posiziona tra le prime 3 infrastrutture in termini di priorità di investimento per la crescita sostenibile del Paese”.