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(Adnkronos) - Il parlamentare Emanuele Pozzolo è stato rinviato a giudizio oggi per le imputazioni di porto illegale d'arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra, mentre è stata pronunciata sentenza di non luogo a procedere per lesioni colpose e accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Si è conclusa, così, l'udienza preliminare nei confronti del parlamentare Emanuele Pozzolo per lo sparo che la notte di Capodanno a Rosazza nel biellese, ferì a una coscia uno degli invitati ai festeggiamenti di fine anno, Luca Campana. Come fa sapere una nota del procuratore di Biella facente funzioni Ruggero Mauro Crupi, "è stata pronunciata sentenza di non luogo a procedere in relazione ai seguenti reati: lesioni colpose ai danni di Luca Campana per intervenuta remissione di querela" e "accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi, per intervenuta oblazione", rende noto il procuratore. "Invece, in relazione alle ulteriori imputazioni di porto illegale di arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra - conclude - è stato disposto il rinvio a giudizio per l'udienza dibattimentale del 25 febbraio 2025 avanti al Tribunale di Biella in composizione monocratica".
(Adnkronos) - "Quest'anno al convegno nazionale abbiamo unito una conferenza stampa su due tematiche. La prima si riferisce alla necessità di un elenco pubblico consultabile dal contribuente sugli intermediari fiscali abilitati. Gli intermediari svolgono una funzione importantissima nei rapporti tra fisco e contribuenti e sono sottoposti al controllo dell’Agenzia delle Entrate che ha potere sanzionatorio in caso di comportamenti scorretti sino a poter sospendere e/o cancellare l’abilitato dall’elenco gestito dall’Agenzia stessa". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Riccardo Alemanno, presidente nazionale del dell'Int, Istituto nazionale tributaristi, in occasione del XIII convegno nazionale della categoria, che si svolge oggi all'Hotel Nazionale di piazza Montecitorio a Roma. "Il problema - avverte - consiste nel fatto che il predetto elenco non è pubblico, cioè il contribuente non ha modo di sapere se l’intermediario fiscale a cui si è rivolto è regolarmente iscritto oppure se abbia subito provvedimenti di sospensione e/o di cancellazione; sarebbe pertanto opportuno che l’elenco avesse una forma pubblica, in modo da poter verificare lo status dell’intermediario fiscale, questo a tutela del contribuente. La problematica non comporterebbe aggravi all’Agenzia delle Entrate in quanto già di fatto esiste un archivio dei soggetti abilitati e delle sanzioni irrogabili in caso di comportamenti scorretti. Se ne è discusso in un incontro con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che non ha sollevato dubbi se non quello della volontà del ministero dell’Economia e delle Finanze di autorizzare tale elenco pubblico. Si è pertanto sottoposta la problematica al sottosegretario di Stato al Mef". "Il secondo punto - ricorda - riguarda l'equità per i professionisti in stato di malattia o infortunio. Attualmente, la giusta tutela da malattia o infortunio o maternità a rischio è applicabile solo per le iscritte e gli iscritti ad albi professionali, escludendo tutte le professioniste e i professionisti di cui alla legge numero 4 del 14/1/2013 (Professioni non ricomprese in ordini o collegi) o quelli iscritti in elenchi o registri e indirettamente anche i loro assistiti".
(Adnkronos) - La comunità scientifica è da tempo a caccia di un’alternativa sostenibile alle proteine della carne e potrebbe averla trovata nella lattuga di mare. È la tesi degli esperti della Chalmers University of Technology, in Svezia. Gli esperti sono convinti che le proprietà di questo particolare tipo di alga potrebbero fargli acquisire una certa importanza nella nostra dieta. Non è tutto: i processi legati alla produzione, alla raccolta e alla raffinazione avrebbero un impatto molto ridotto sull’ambiente rispetto alla ben più inquinante filiera della carne. Lo studio è comparso su “Food Chemistry”.