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(Adnkronos) - “Oggi è partito Cosmoprof, un'edizione molto importante per noi, abbiamo registrato oltre 3000 espositori da 65 Paesi e attendiamo 250.000 visitatori. da 150 Paesi. Ancora una volta Cosmoprof rimane la piattaforma per eccellenza di business per l’industria cosmetica”. È quanto affermato da Enrico Zanini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof, alla 56esima edizione di Cosmoprof worldwide Bologna, la manifestazione dedicata all’industria cosmetica, fino al 23 marzo al Quartiere fieristico del capoluogo emiliano. “La sostenibilità è un elemento che è trasversale a tutti i settori presenti - sottolinea - Poi ci sono le nuove tendenze, come i cosmetici maschili, per esempio, e tutte le novità dal mondo, essendo presenti espositori da 65 Paesi. Questo consente di offrire ai visitatori un panorama di scelta unico”.
(Adnkronos) - Bevy, la startup che ha rivoluzionato il modo di fare la spesa portando a casa dei consumatori acqua, bevande e prodotti ingombranti, annuncia la chiusura di un nuovo round di investimento da 2,5 milioni di euro. L’operazione è stata guidata da Linfa, fondo gestito da Riello Investimenti Sgr, con la partecipazione degli investitori esistenti - Foodlabs, il fondo tedesco che ha sostenuto Bevy sin dalla sua nascita, e un network di business angel - che hanno raddoppiato il loro impegno nella società. Fondata nel 2022 a Milano da Federica Lettieri e Hendrik Wawers, Bevy si è imposta come la piattaforma di riferimento per i consumatori ibridi italiani, ovvero quelli – l’80% del totale - che amano acquistare il fresco nei negozi fisici, ma che vogliono reperire online una soluzione di delivery affidabile per i prodotti pesanti e di scorta. Un modello che sta riscuotendo grande successo, con numeri in costante crescita: 25.000 clienti attivi, oltre 200.000 ordini consegnati e un tasso di fidelizzazione superiore al 90%. "Bevy - commenta Federica Lettieri, co-founder di Bevy - è nata con un obiettivo chiaro: togliere peso alla tua spesa. Gli Italiani vogliono toccare e vedere il cibo fresco prima di acquistarlo, ma allo stesso tempo cercano un servizio efficiente per il trasporto a casa dei prodotti di largo consumo. Bevy ha costruito la go-to platform per questi clienti ‘ibridi’ e la crescita sostenuta conferma che il nostro modello funziona. Siamo entusiasti di accogliere Linfa tra i nostri investitori: il loro supporto, unito a quello di Foodlabs, ci permette di accelerare la crescita e di rafforzare la nostra visione”. "Bevy - commenta Mauro Odorico, partner del fondo Linfa - non è solo una soluzione innovativa per semplificare la spesa, ma un modello virtuoso che contribuisce concretamente alla riduzione dell’impatto ambientale. Il loro sistema di vuoto a rendere e l’impegno nella riduzione del consumo di pet rappresentano un passo importante verso un mondo più sostenibile e responsabile. Il fondo Linfa punta a sostenere le aziende che trasformano il settore in chiave green, con soluzioni che coniugano innovazione, efficienza e rispetto per l’ambiente. Sostenere Bevy significa accelerare questa transizione verso un futuro con meno sprechi e più circolarità". A partire dalla sua fondazione, Bevy ha ampliato la sua offerta, passando dall’essere un semplice 'delivery dell’acqua' a un servizio completo per le famiglie e le aziende che vogliono ottimizzare il tempo e la gestione della spesa. Tra le categorie merceologiche più apprezzate dai clienti spiccano: acqua (pet e vetro, con servizio di vuoto a rendere); prodotti per la pulizia e la cura della casa; bibite e caffè; prodotti per l’igiene e l’infanzia. Il mercato del beverage in Italia vale 15 miliardi di euro e il Bel Paese si conferma il primo consumatore di acqua in bottiglia in Europa (terzo a livello globale). Un’opportunità, questa, che Bevy sta cogliendo grazie anche a un’attenzione crescente verso la sostenibilità: il servizio di vuoto a rendere, introdotto da qualche mese anche sulle bibite, ha già permesso di ritirare 3,6 milioni di bottiglie, restituite ai produttori per la sanificazione e il riutilizzo. Grazie a questo nuovo round di investimento Bevy punta a espandere il servizio in nuove città e a consolidare la sua presenza nell’area milanese, rispondendo alle numerose richieste dei clienti. Attualmente la startup è attiva a Milano, Monza e in oltre 20 comuni limitrofi, tra cui Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Corsico e Bollate. L’azienda, che ha chiuso il 2024 con 8.237.505 kg di spesa consegnata e il lancio ufficiale della sua App proprietaria, continua inoltre ad arricchire il catalogo, con oltre 350 nuovi prodotti aggiunti lo scorso anno e un focus su formati convenienza e soluzioni eco-friendly. Bevy conferma così la sua mission: rendere la vita delle persone sempre più leggera, a cominciare dalla spesa.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, ha scelto Gorizia, Capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, come seconda tappa dell’edizione 2025. L’appuntamento è in programma all’Università di Udine lunedì 24 marzo alle 10 all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4. Il titolo della tappa è 'Il futuro oltre la frontiera'. “La sostenibilità non può avere confini - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica. Nelle persone e nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il Salone della Csr propone da anni”. Ad aprire i lavori della tappa saranno, insieme a Rossella Sobrero, Francesco Pitassio, delegato per la sede di Gorizia dell’Università di Udine; Patrizia Artico, Assessora a Go!2025 del Comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, network votato all’innovazione e alla sostenibilità e partner della tappa di Gorizia. “La tappa di quest’anno è espressione tangibile del valore della collaborazione tra Paesi, organizzazioni e persone - commenta Broggian - È un piacere essere partner di questa occasione d’incontro che mette in luce eccellenze locali, sottolineando quanto la dimensione transfrontaliera possa essere volano d’innovazione”. Il programma della tappa di Gorizia, consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare, proseguirà poi con due momenti dedicati alla riflessione e all’ispirazione con Andrea Bellavite, direttore della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo, prima di entrare nel vivo della presentazione di esperienze e nuovi progetti dal territorio. Con l’appuntamento del 24 marzo, il Salone punta a far emergere le sinergie di intenti nate sulla scia dell’entusiasmo per Go!2025 e destinate a cambiare il futuro di questi territori. “Questa seconda tappa del Giro d’Italia della Csr a Gorizia, fortemente voluta dall’Università di Udine e dal Comune di Gorizia, ha il sapore del futuro. Verrà infatti presentato un panel straordinario di casi con il compito di raccontare la visione del territorio goriziano oltre la frontiera, ovvero un futuro sostenibile di integrazione transfrontaliera compiuta, un futuro di valore”, dice Renata Kodilja, docente dell’Università di Udine, che coordinerà i lavori insieme a Gloria Catto, titolare di Ufficine Sb. Il primo progetto a essere raccontato sarà #Go2025Fenice, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia (Fondo per piccoli progetti Go!2025) e promosso dal Comune di Venezia e dalla Zpgš Associazione delle scuole di musica del litorale sloveno (Slovenia) con il patrocinio del Comune di Gorizia e del Comune di Nova Gorica. Il progetto, presentato da Vittorio Baroni, project manager di #Go2025Fenice e da Roberto Giuffè, chef della Pasticceria Milady, è rivolto alle nuove generazioni: centinaia di bambini delle scuole primarie veneziane, goriziane e slovene sono stati coinvolti nella produzione e diffusione di contenuti digitali culturali bilingue. Assieme al Teatro La Fenice e alle scuole di musica slovene è stato attuato un innovativo programma di attività tra cui la produzione di un dolce bio a forma di nota musicale, realizzato da chef pasticceri veneziani e sloveni con ingredienti locali di alta qualità. Il dolce sarà presentato il 23 maggio 2025 al Teatro Verdi di Gorizia, in occasione del grande concerto europeo legato al progetto #Go2025Fenice, che vedrà l’orchestra del Teatro la Fenice di Venezia esibirsi insieme ai bambini delle scuole veneziane e slovene. Dalla valorizzazione delle eccellenze musicali e gastronomiche si passa a quella del patrimonio naturalistico, pedalando verso il futuro grazie alle ciclovie transfrontaliere della cultura. Il progetto Isonzo-Soča di Gect Go, presentato al Giro d’Italia della Csr da Tomaž Konrad, vicedirettore di Gect Go e da Marko Marinčič, socio Fiab - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, prevede la realizzazione di una rete ciclabile e pedonale fra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, a partire dalla passerella sull'Isonzo presso il centro di kajak a Salcano fino all'ex valico di Via San Gabriele. Nel tratto dell’area verde lungo la Kolodvorska pot, la pista ciclopedonale è costruita in granulato compresso con dettagli fluorescenti, accompagnati da lampade artistiche per l'illuminazione del paesaggio e delle pietre di confine. Il terzo progetto presentato all’interno del panel ha come oggetto le interconnessioni energetiche transfrontaliere tra Slovenia e Italia. Un nuovo cavo interrato unirà le città italiane di Zaule e Redipuglia con quelle slovene di Dekani e Vrtojba, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi di elettricità interconnessi e di integrare le energie rinnovabili, così da poter garantire accesso all’energia a minor costo e proveniente da produzioni più efficienti. A parlarne sarà Livio Filippo Colasanto, ad di Adria Link, società italiana con sede a Gorizia impegnata in partnership con due società slovene. Dal sottosuolo arriva anche l’ultima storia raccontata a Gorizia, che riguarda il lato più nascosto e misterioso della città, custodito da una fitta rete di cunicoli, camminamenti, rifugi antiaerei e cripte riportati alla luce dal Gruppo Speleologico Seppenhofer, che dal 1993 è al lavoro per ottenere la completa ricostruzione del percorso dell’antica 'grappa', un lungo canale nato come opera di difesa alla base del colle del Castello nel periodo compreso tra il 1300 e il 1500. Il suo percorso parte da via Rastello e si snoda fino a via Rabatta, inglobando edifici religiosi che da sempre intrecciano la propria storia con la crescita dell’agglomerato urbano e rifugi antiaerei dalla classica forma a ferro di cavallo costruiti nel periodo bellico. La storia di questi canali, cunicoli e camminamenti si mescola con la leggenda: a raccontarla sarà Paolo Visintin, ricercatore del Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer, che insieme a Giovanni Macchini ha dedicato mesi a una meticolosa ricerca archivistica esplorando documenti storici e mappe antiche. I segreti del sottosuolo di Gorizia chiuderanno la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr: il prossimo appuntamento è a Napoli il 3 aprile 2025. Seguiranno Roma, il 14 aprile 2025, e Torino il 12 maggio 2025.