INFORMAZIONIAmbasciata del Canada Ambasciate ed Enti Internazionali Ruolo: Responsabile Relazioni Esterne Area: Communication Management Enrica Abbate |
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(Adnkronos) - Arrestata con l'accusa di aver ucciso il figlio di 9 anni. Il caso avvenuto a a Muggia, in provincia di Trieste, è l'ennesima tragedia familiare che vede una mamma che diventa un'assassina. Tornano così alla memoria vicende drammatiche come il delitto del piccolo Samuele, di appena tre anni, ucciso il 30 gennaio 2002 a Cogne. La mamma Annamaria Franzoni viene accusata del delitto e condannata in via definitiva a 16 anni per l'omicidio: si proclama innocente fin dall'inizio e non cambierà mai versione. E ancora, la morte del piccolo Loris Stival, il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, piccolo centro del ragusano. La mamma, Veronica Panarello, viene accusata di aver strangolato il figlio con una fascetta da elettricista e di averlo poi gettato in un canalone di scolo. Casi che hanno segnato a lungo le cronache nere e che, purtroppo, non sono isolati. E' lunga la scia di delitti simili a quello che è avvenuto ieri sera a Trieste, che hanno visto piccoli uccisi per mano di chi gli ha dato la vita. Ecco alcuni degli episodi più recenti: 9 AGOSTO 2024 - Il corpo di un neonato di pochi giorni viete trovato nel giardino di una villetta di Traversetolo in provincia di Parma. In seguito viene rinvenuto anche il corpo di un secondo neonato. Secondo le indagini della procura di Parma la madre dei due piccoli, Chiara Petrolini, una ragazza di 22 anni, ha ucciso i due neonati, dopo averli partoriti in casa, per poi seppellirli nel giardino dell'abitazione. 15 LUGLIO 2024 - Due feti, avvolti in un lenzuolo, vengono trovati in un armadio nella casa di una giovane di 24 anni a Reggio Calabria. La madre viene accusata di omicidio per soffocamento dei suoi due bambini appena partoriti e di occultamento dei loro corpi. 21 LUGLIO 2022 - La piccola Diana di soli 18 mesi viene trovata senza vita in casa, morta di stenti dopo essere stata lasciata per diversi giorni sola dalla madre. La madre della bambina, Alessia Pifferi, viene condannata inizialmente all'ergastolo ma in appello, il 5 novembre scorso, la condanna è ridotta a 24 anni. 14 GIUGNO 2022: La piccola Elena, di quasi 5 anni, viene uccisa con un'arma da taglio e seppellita in un campo vicino casa, a Mascalucia Viene accusata la madre, Martina Patti. 4 NOVEMBRE 2023 - A Pedrengo (Bergamo) una donna viene arrestata per duplice infanticidio e accusata di aver soffocato i due figli di pochi mesi. Secondo le indagini la donna avrebbe causato la morte della sua prima figlia, di soli 4 mesi, il 15 novembre 2021, e del secondo figlio, di appena due mesi di vita, il 25 ottobre 2022. 26 OTTOBRE 2021 - Una donna di nazionalità cingalese uccide le due figlie, di 11 e 3 anni, che con lei erano ospiti di una casa accoglienza a Verona. '8 MARZO 2021 - A Milano una bambina, Edith di 2 anni, viene uccisa in casa a Cisliano, nel Milanese. Viene accusata la madre, una 41enne italiana. 7 DICEMBRE 2017 - Uccide a coltellate il figlioletto di 5 anni e poi tenta il suicidio nelle campagne di Luzzara (Reggio Emilia). Su segnalazione di un passante, i carabinieri trovano la donna, chiusa in auto con il corpo del bambino. Nell'abitazione della donna nel Mantovano i militari trovano il corpo senza vita dell'altra figlia di due anni, morta soffocata. 16 SETTEMBRE 2017 - A Perosa argentina (Torino) una ragazza romena di 31 anni accoltella la figlia di 6 anni e poi si toglie la vita. 1 MARZO 2013 - Carmine, di 11 anni, viene ucciso con delle forbici in una zona di montagna tra Cosenza e Paola. Viene sottoposta a fermo la mamma che, aveva tentato, senza riuscirci, di togliersi la vita. 25 OTTOBRE 2013 - Ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco, una donna uccide il figlio di tre anni. La donna, una 25enne originaria della Costa d’Avorio, uccide il primo dei suoi due figli infierendo più volte sul corpo del piccolo. 2 APRILE 2013 - A Carovigno, in provincia di Brindisi, una donna avvelena la figlia di 3 anni con del diserbante per poi gettarsi dal terrazzo della sua abitazione. 19 FEBBRAIO 2010 - A Ceggia, in provincia di Venezia, una donna di 47 anni uccide il figlio, un bimbo di appena sei anni, soffocandolo nel suo letto. Poi si uccide, impiccandosi. A scoprire i corpi e' il marito, un 51enne. 24 SETTEMBRE 2009 - A Castenaso, alle porte di Bologna, una madre di 36 anni, uccide, accoltellandoli, i due figli, un bambino di sei anni e una bambina di cinque. Poi si suicida gettandosi dalla terrazza della sua abitazione. 26 AGOSTO 2009 - A Genova, una madre di 35 anni uccide il proprio bambino di appena 19 giorni, strangolandolo nel lettino con il cavetto di alimentazione del cellulare. Poi si suicida. 20 LUGLIO 2009 - A Parabiago, in provincia di Milano, una mamma uccide il figlio di 4 anni, strangolandolo con un cavo elettrico. Viene trovata accanto al bimbo in stato di choc.
(Adnkronos) - Un dialogo tra rappresentanti dell’industria audiovisiva italiana e statunitense sulle opportunità di collaborazione in termini di co-produzione, servizi tecnici e attrazione di investimenti; al centro il ruolo dell’Italia come partner strategico per le produzioni internazionali. Si è svolto ieri al Fairmont Century Plaza il panel 'Focus on Italy: a strategic hub for international productions', nell’ambito della missione italiana all’American film market 2025 organizzata dall’Ice–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con la Direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura (Dgca-MiC) e Cinecittà. Moderato da Roberto Stabile (capo ufficio Relazioni internazionali di Cinecittà e responsabile dei Progetti speciali per la Dgca), il panel ha visto la partecipazione di Francesca Rotondo (Cinecittà), Jacopo Chessa (presidente Italian film commissions), Gary Lucchesi (produttore, già presidente della Producers Guild of America) e Riccardo Neri (Ape), con l’intervento del direttore dell’Ufficio Ice di Los Angeles Giosafat Riganò. A margine dell’incontro la console generale d’Italia a Los Angeles Raffaella Valentini ha conferito a Gary Lucchesi l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, riconoscimento concesso dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero degli Affari Esteri. L’onorificenza premia il contributo offerto da Lucchesi nel rafforzare i rapporti tra l’industria cinematografica italiana e quella statunitense, risultato della sua pluridecennale attività e del suo ruolo poliedrico di ponte tra Stati Uniti e Italia. Produttore cinematografico e televisivo di fama internazionale, Gary Lucchesi è nato a San Francisco da genitori di origine toscana, e vive a Los Angeles. Laureato all’Università della California, Los Angeles (Ucla), ha iniziato la sua carriera alla William Morris Agency come talent agent, scoprendo artisti come Kevin Costner, Michelle Pfeiffer e John Malkovich. Negli anni Ottanta ha ricoperto ruoli di vertice alla Tri-Star Pictures e alla Paramount Pictures, dove ha supervisionato film iconici come Gli intoccabili, Indiana Jones e l’ultima crociata, Ghost e Il Padrino Parte III. Dal 1998 al 2019 è stato presidente di Lakeshore Entertainment, società con cui ha prodotto oltre sessanta film, tra cui l’Oscar Million Dollar Baby, e ha instaurato una duratura collaborazione con Rai Cinema e il suo presidente Giancarlo Leone. Oggi Lucchesi è presidente del comitato internazionale della Producers Guild of America e continua a promuovere attivamente la cooperazione tra i professionisti del cinema italiani e statunitensi. Negli ultimi anni ha coordinato la partecipazione della Guild agli Audio-visual summits di Matera (2021), Trieste (2023), Reggio Calabria (2024) e Merano (2025), organizzati con Cinecittà, Dgca-MiC, Apa-Associazione produttori audiovisivi, Maeci e Agenzia Ice, creando un canale stabile di confronto tra Hollywood e l’industria audiovisiva italiana su temi come le co-produzioni, gli incentivi fiscali, la formazione e le nuove tecnologie. La 46esima edizione dell’American film market si svolge a Los Angeles dall’11 al 16 novembre. La partecipazione italiana riunisce 14 realtà attive nei settori della produzione, distribuzione, e promozione di location cinematografiche. Si tratta di Filmexport Group, Lspg Popcorn, Minerva Pictures, PiperPlay tra i distributori, e Animoka Studios, Augustus Color, Fargo Film, K+, Mestiere Cinema, Viola Film e Zena FIlm tra i produttori. A loro si aggiungono Ape (Associazione produttori esecutivi), Ifc–Italian film commissions e Cinecittà. L’American film market è l’unico evento internazionale ideato e gestito direttamente da operatori indipendenti per l’intera industria del cinema. L’evento rappresenta una piattaforma dedicata allo sviluppo, alla compravendita e al finanziamento di film e serie indipendenti. Qui ogni anno vengono finalizzati accordi – per un valore complessivo che supera il miliardo di dollari – in ogni fase della filiera, dallo sviluppo alla distribuzione. Il programma include anche le Afm sessions, un ciclo di oltre 30 incontri e conferenze con i protagonisti del settore, offrendo un’occasione unica per dialogare con i decisori dell’audiovisivo. L’edizione 2025 segna il debutto della manifestazione nella nuova sede del Fairmont Century Plaza di Century City. Il cinema italiano attraversa una fase di forte espansione, sostenuta da incentivi fiscali e fondi regionali che rendono il Paese una destinazione competitiva per le produzioni globali. Nel 2024 l’industria italiana ha registrato un forte consolidamento: secondo il rapporto Anica 2025, sono stati completati 400 lungometraggi, pari a +59% rispetto al 2020. Di questi, 263 sono produzioni interamente italiane (151 di finzione e 112 documentari) e 103 sono co-produzioni, in aumento del 2% sul 2023. All’interno delle co-produzioni si contano 51 titoli a maggioranza italiana, 2 a parità e 50 a minoranza italiana, con una crescita significativa (+15,9%) delle co-produzioni a maggioranza. Il costo totale di produzione ha superato 800 milioni di euro, con un incremento del 18% sul 2023. Negli ultimi anni diverse produzioni internazionali hanno scelto di girare in Italia, confermando la qualità delle maestranze, delle infrastrutture e del sistema di incentivi: tra i casi recenti, la serie Netflix Ripley, girata tra Roma, Venezia, Napoli e Palermo, e Hotel Costiera, produzione Lux Vide per Prime Video ambientata a Positano che ha toccato anche località come Sperlonga e l’Argentario. L’Italia ha inoltre ospitato grandi successi internazionali come la seconda stagione della serie Hbo The White Lotus, ambientata a Taormina, e Those About to Die di Roland Emmerich, un’ambiziosa produzione su larga scala girata negli Studi di Cinecittà. A confermare ulteriormente l’attrattiva del Paese come polo produttivo di livello mondiale è stato anche Challengers di Luca Guadagnino, con Zendaya protagonista. Il padiglione italiano all’Afm 2025 riunisce soggetti attivi lungo l’intera filiera audiovisiva: sviluppo e produzione di lungometraggi, serie e documentari; animazione; vendite internazionali e distribuzione; post-produzione (editing, color, VFX, audio) e restauro; servizi di produzione esecutiva e location management in Italia e all’estero; oltre all’assistenza delle film commission nello scouting di location, le procedure burocratiche e l’accesso alle agevolazioni fiscali e fondi regionali. Una configurazione che consente interlocuzioni su contenuti, servizi tecnici e opportunità di co-produzione in un unico perimetro operativo.
(Adnkronos) - "Per un’azienda come Mondelēz - protagonista nel panorama alimentare italiano e globale, con brand iconici amati da milioni di consumatori - è essenziale investire nelle filiere agricole e guidare la transizione verso modelli più sostenibili". Ad affermarlo è Alessandra Mangiarotti, Sustainability Specialist per il Gruppo Mondelēz International in Italia, ad Adnkronos. "Un dato parla chiaro: oltre il 70% del nostro impatto ambientale deriva dalla produzione degli ingredienti che utilizziamo. Raggiungere l’obiettivo Net Zero al 2050 richiede quindi un forte focus su programmi capaci di sostenere l'evoluzione delle nostre catene di approvvigionamento verso soluzioni più resilienti, responsabili e rigenerative. In questo contesto, Harmony - il nostro pionieristico programma europeo dedicato alla filiera del grano - è una leva strategica. Basato su un patto con agricoltori locali, prevede incentivi legati al rispetto delle buone pratiche contenute nella Carta Harmony, co-sviluppata con gli agricoltori stessi, Ong, esperti agroecologici e tecnici. Alla fine del 2024, il programma contava più di 1.200 agricoltori in 7 Paesi, 59.000 ettari coltivati e aree fiorite per la biodiversità che ospitano 24 milioni di api e 30 specie di farfalle". Oggi, sottolinea, "grazie ad Harmony Ambition 2030, ci impegniamo a supportare l'introduzione di tecniche di agricoltura rigenerativa: un approccio olistico volto a ripristinare il naturale bioritmo dell’ecosistema, favorendo la salute del suolo e la densità dei nutrienti. L’obiettivo è ambizioso: entro il 2030, il 100% del volume di grano necessario per la produzione dei nostri biscotti in Europa sarà coltivato nel rispetto della Carta Harmony Rigenerativa".