INFORMAZIONIDanilo Babbucci |
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(Adnkronos) - E' morto Giovanni Galeone. L'ex allenatore, 84 anni, si è spento oggi all'Ospedale di Udin. L'ex tecnico in carriera ha guidato, tra le altre, Napoli e Pescara. Proprio il club azzurro, sui social, è stato il primo a stringersi alla famiglia dell'ex tecnico: "Il Presidente Aurelio De Laurentiis - si legge sul profilo X del club - e tutta la SSC Napoli si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Giovanni Galeone, simbolo del calcio italiano e allenatore degli azzurri dal 1997 al 1998". Galeone è stato, tra gli altri, maestro di grandi allenatori che negli anni hanno fatto la storia del campionato italiano, come Gian Piero Gasperini e Massimiliano Allegri, che questa sera si affronteranno a San Siro in Milan-Roma. Era soprannominato il Profeta, per le sue idee rivoluzionarie e la capacità di portare un calcio offensivo in un’epoca dominata dalla prudenza tattica. Giovanni Galeone è stato uno degli allenatori più carismatici e anticonformisti della Serie A, un maestro riconosciuto anche da colleghi come Massimiliano Allegri, che ne ha sempre rivendicato la lezione, e Gian Piero Gasperini, che stasera si sfideranno a San Siro nel big match della decima giornata di Serie A. Cresciuto calcisticamente come centrocampista, Galeone ha vestito le maglie di Ponziana, Monza e Udinese. Non una carriera da protagonista sul campo, ma un lungo apprendistato che lo portò presto a capire che il suo futuro sarebbe stato in panchina. L’esordio da tecnico arriva a metà anni Settanta, tra Serie C e Serie D: Pordenone, Adriese, Cremonese. Squadre piccole, ma laboratori di idee. Già allora Galeone cercava il gioco, la manovra, la costruzione dal basso: concetti quasi eretici per il calcio italiano del tempo. Il grande salto arriva nel 1986-87 con il Pescara: una cavalcata memorabile culminata nella promozione in Serie A. L’anno dopo, l’impresa della salvezza, la prima nella storia del club abruzzese. A Pescara tornerà più volte (1990-93, 1999-2001), diventando una vera e propria istituzione cittadina. Il suo calcio, fatto di coraggio e fantasia, ha lasciato un’impronta indelebile sull’Adriatico. Negli anni Novanta Galeone diventa uno dei tecnici più richiesti del Paese: Nel 1994-95 porta l'Udinese in Serie A. L'anno dopo compie la stessa impresa con il Perugia. Dopo la stagione 1997-98 sulla panchina del Napoli rimane fermo fino al già citato ritorno a Pescara. Allenerà anche l'Ancona nel 2003-2004 e tornerà all'Udinese nel 2005-2006, sua ultima esperienza in panchina. Tecnico colto, ironico, allergico ai conformismi, ha spesso pagato la sua sincerità e il suo anticonformismo. Ma per chi ha lavorato con lui, resta un innovatore autentico. Galeone fu tra i primi in Italia a imporre un 4-3-3 offensivo, ispirato all’Olanda di Michels e Cruijff. Predicava gioco tecnico, possesso palla e coraggio, quando ancora il “catenaccio” era legge. Per lui non esisteva solo il pallone: amava discutere di libri, cinema e politica tanto quanto di tattiche e diagonali.
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss. "L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".