INFORMAZIONIDanilo Babbucci |
INFORMAZIONIDanilo Babbucci |
(Adnkronos) - Nel primo giorno di sciopero dei treni indetto per oggi, giovedì 4 settembre, e domani, venerdì 5, indetto dai sindacati autonomi in tutta Italia, il Codacons lancia l'allarme per il rincaro dei voli aerei. "In occasione dello sciopero nel settore ferroviario indetto per il 4 e 5 settembre, i pezzi dei biglietti nazionali registrano tariffe in forte rialzo, al punto che su alcune tratte un volo arriva a costare oltre il doppio rispetto alla settimana prossima", afferma l'associazione in una nota. “Prendendo in esame i prezzi dei voli nella giornata di venerdì 5 settembre - prosegue la nota -, per volare da Roma a Milano prenotando oggi il biglietto di sola andata, la spesa minima è di 92 euro: ma se si prova a prenotare per il venerdì successivo (12 settembre) il costo dello stesso volo è di 56 euro (con un rincaro quindi del 64,3%). Per volare da Genova a Roma durante lo sciopero dei treni servono almeno 260 euro, con una spesa superiore del 78% rispetto a venerdì 12 settembre (146 euro). Da Torino a Napoli in aereo servono questo venerdì 154 euro, con un aggravio di spesa del 97,4% rispetto al prezzo minimo praticato il venerdì successivo (78 euro)". "Raddoppia il costo del volo Brindisi-Milano mentre da Venezia a Roma la spesa per il biglietto nelle medesime date è superiore addirittura del 126,3% (da 76 a 172 euro)", aggiunge l’associazione. “Il rischio è che i cittadini di rientro dalle ferie, e chi deve spostarsi per esigenze lavorative, si ritrovino a pagare tariffe aeree in sensibile crescita come effetto dello stop ai treni, che sposta la domanda dalle rotaie al trasporto aereo”, conclude il Codacons.
(Adnkronos) - Wayla, la prima startup italiana a offrire un servizio di van pooling, annuncia il lancio della sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd a partire dal 4 settembre. Questa raccolta mira a raggiungere 1 milione di euro per potenziare ed estendere il servizio, ma è anche un appello a tutte le persone che condividono una visione più smart e sostenibile delle nostre città. Sostenere Wayla significa credere in una mobilità urbana più efficiente e accessibile, capace di cambiare radicalmente la vivibilità degli spazi urbani, riducendo traffico e frammentazione dei trasporti tradizionali, e restituendo alle città soluzioni innovative per i cittadini che vogliono muoversi con maggiore libertà, autonomia e convenienza. La campagna vedrà la partecipazione di Carrani Tours, storica azienda del travel globale basata a Roma e fondata nel 1925, tra i principali investitori. Attivo a Milano dal 31 ottobre 2024 e da giugno 2025 anche a Monza e Brianza, il servizio Wayla offre una soluzione di trasporto condiviso, sostenibile ed economico, operativo nelle ore serali e notturne. Con oltre 60.000 download dell'app in circa 8 mesi, Wayla si è rapidamente affermata come alternativa sicura, sostenibile e accessibile per gli spostamenti urbani durante le ore serali. Attraverso l’applicazione, gli utenti possono richiedere una corsa, visualizzare la tariffa in anticipo e pagare digitalmente, eliminando la necessità di contanti e garantendo un viaggio senza intoppi dall'inizio alla fine. Il modello offre chiari benefici ambientali massimizzando l'occupazione dei veicoli e riducendo il numero di auto sulla strada. La campagna di Wayla rappresenta un’opportunità per chi desidera investire in una startup innovativa che sta ridefinendo il concetto di mobilità urbana in Italia. I fondi raccolti attraverso il crowdfunding saranno destinati a sostenere alcune aree strategiche di sviluppo: dall’espansione del servizio in nuove città italiane all’ampliamento delle fasce orarie del servizio, passando per l’incremento della flotta di veicoli ecosostenibili e il potenziamento della tecnologia su cui si basa l’app, così da offrire agli utenti un’esperienza ancora più intuitiva e fluida e garantire una maggiore accessibilità e flessibilità negli spostamenti quotidiani. Inoltre, Wayla potenzierà il segmento B2B, con la fornitura di servizi di van-pooling per aziende e grandi eventi. L’obiettivo di Wayla è scalare il modello di van-pooling urbano, che sta già funzionando con successo in Europa e nel resto del mondo, in Italia. "Con questa campagna di equity crowdfunding vogliamo coinvolgere tutti coloro che credono in una mobilità più sostenibile, sicura ed efficiente. Wayla non vuole essere solo un altro mezzo di trasporto urbano, ma una soluzione per migliorare la qualità della vita urbana, riducendo traffico ed emissioni. L’obiettivo è costruire una comunità di persone che condividano la nostra visione”, dichiara Carlo Bettini, Ceo & Co-Founder di Wayla. “Avere al nostro fianco un partner come Carrani, con un secolo di esperienza nel travel, è per noi una conferma importante: significa che anche chi conosce a fondo il settore vede in Wayla una risposta concreta alle nuove esigenze della mobilità urbana. La loro partecipazione tra i principali investitori è un segnale di grande fiducia e rafforza la nostra visione, oltre a renderci ancora più solidi nel percorso di crescita e di espansione del modello su scala nazionale”, aggiunge Mario Ferretti, Co-Founder di Wayla. Wayla ha già dimostrato la validità del suo modello di business, ricevendo riconoscimenti come lo IoMobility Award e siglando importanti partnership strategiche con realtà come Assolombarda, InnovUp e operatori come FlixBus, Terravision e Movesion. A gennaio 2025, la startup ha chiuso un round Pre-Seed da 900.000 euro. Per partecipare alla campagna di crowdfunding e diventare parte della rivoluzione della mobilità urbana, è possibile visitare la pagina del progetto sul sito Mamacrowd.
(Adnkronos) - Dopo due anni e mezzo di diminuzioni, tornano a crescere nel I semestre 2025 le emissioni di CO2 (+1,3%), nonostante i consumi energetici complessivi siano rimasti stazionari (gas +6%, petrolio -2%, generazione elettrica da rinnovabili -3%). Lo evidenzia l’Analisi Enea del sistema energetico nazionale che rileva, inoltre, prezzi di elettricità e gas tra i più elevati in Europa e un trend negativo per la transizione energetica (-25%) misurato dall’indice Ispred. In particolare, riguardo ai prezzi, quello dell’energia alla Borsa italiana (120 €/MWh media semestrale) è risultato doppio rispetto a quello di Spagna (62 €/MWh) e Francia (67 €/MWh). “Di fatto, ne risente la produzione industriale dei settori energy intensive, che resta inferiore di oltre il 10% rispetto a quella dell’intera industria manufatturiera, già sui minimi di lungo periodo”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che cura l’aggiornamento trimestrale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre le fonti rinnovabili hanno registrato un forte calo della produzione idroelettrica (-20%) ed eolica (-12%), non compensato dall’aumento del fotovoltaico (+23%), che è cresciuto in linea con il progressivo incremento della capacità installata (+3,3 GW). I consumi di gas naturale sono stati invece sostenuti dal clima rigido del primo trimestre 2025, che ha spinto i consumi per il riscaldamento. Una situazione che rispecchia sostanzialmente il quadro europeo dove l’inverno rigido ha fatto salire il consumo di gas (+5%), mentre sono diminuite le rinnovabili (-3%), con il solo fotovoltaico in crescita (+20%). Segno positivo anche per la produzione di energia nucleare (+2%), legata all'aumento della produzione francese. “Nel complesso i consumi energetici dell’area euro sono stimati stazionari e così le emissioni di CO2, un dato in chiaro contrasto con la traiettoria necessaria per il target 2030, che richiede un calo medio annuo di circa il 7%”, sottolinea Gracceva. A livello di settori, in Italia si rileva una contrazione dei consumi nei trasporti (-1%), concentrata nel primo trimestre, e un incremento nel civile (+3%), attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas per riscaldamento e alla maggiore domanda elettrica del settore terziario. Nel complesso, nel semestre la domanda elettrica nazionale risulta in lieve aumento (+0,4%), confermando la sostanziale stazionarietà del grado di elettrificazione dei consumi energetici in Italia. Il peggioramento dell’indice della transizione Enea Ispred è da attribuirsi soprattutto alla componente decarbonizzazione: “Nei prossimi cinque anni le emissioni di CO2 dovranno scendere del 6%, quasi il doppio di quanto fatto negli ultimi 3 anni. Se la traiettoria delle emissioni seguisse il trend degli ultimi 3 anni, il target 2030 sarebbe raggiunto non prima del 2035”, prosegue Gracceva. Sul fronte sicurezza energetica, e con particolare riferimento al gas, il sistema è risultato solido anche per la bassa domanda invernale. Un contributo è arrivato anche dall’entrata in funzione del rigassificatore di Ravenna, che a maggio e giugno ha portato il gas liquefatto ad essere la prima fonte di approvvigionamento di gas italiana (35% del totale), superando l’import dall’Algeria. Nel sistema elettrico europeo sono divenute sempre più frequenti le ore con prezzi zero o negativi, fino a un massimo raggiunto in Spagna con una media di oltre 6 ore al giorno. “Si tratta di segnali di un eccesso di produzione di elettricità da fonti intermittenti, in primis il fotovoltaico, e di flessibilità non adeguata a gestire la variabilità delle rinnovabili. Ma è notevole come sul mercato italiano questi effetti risultino al momento radicalmente più contenuti, con prezzi zero solo nello 0,5% delle ore nella zona Sud, a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”, conclude Gracceva.