INFORMAZIONIAmbito5 srl Relazioni Pubbliche e Uffici Stampa Ruolo: Social Media & Digital PR Area: Communication Management Daniela Agoletti |
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(Adnkronos) - La guerra tra Ucraina e Russia continua. E proseguono anche i raid contro le infrastrutture dell'energia malgrado l'accordo dello scorso 18 marzo per 30 giorni di pausa. Il presidente Donald Trump ha dichiarato di "non essere contento" degli attacchi in corso da parte della Russia: "Stanno bombardando come pazzi e non sono per niente felice di quello che è successo nell'ultima settimana. Non è una bella situazione", ha detto Trump durante un incontro nello Studio Ovale con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Le dichiarazioni di Trump sono arrivate dopo una domanda sul perché non siano stati imposti dazi alla Russia. Il presidente ha detto che questo è "perché non stiamo facendo affari, essenzialmente, con Mosca, perché sono in guerra". Trump ha affermato che i funzionari statunitensi si stanno incontrando con la Russia e l'Ucraina "e stiamo facendo passi avanti", anche se non ha detto se ciò significhi un cessate il fuoco vicino. Domenica Trump, che nei giorni scorsi si era detto "furioso" con Putin, ha ribadito di volere uno stop della guerra. "Non mi piacciono i bombardamenti. Che proseguono", ha affermato. "Da quasi un mese non lo solo la Russia rifiuta di accettare una tregua ma ha anche intensificato i bombardamenti contro civili. E' urgente che la Russia sospenda le sue pretese e tattiche per temporeggiare e accetti un cessate il fuoco senza condizioni", ha denunciato Emmanuel Macron. Nei prossimi giorni, una delegazione di Kiev arriverà a Washington per discutere della nuova versione dell'accordo sullo sfruttamento delle terre rare e di altre risorse minerarie, e sembra anche petrolio e gas, proposta dagli Stati Uniti, condizione necessaria per il sostegno della Casa Bianca di Donald Trump. A precederla, la scorsa settimana, la visita a Wasgington dell'inviato del Cremlino per gli investimenti esteri Kirill Dmitriev, esponente russo di più alto grado a visitare gli 'States' dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Mosca ha denunciato attacchi contro sei regioni nelle ultime 24 ore, Kiev un attacco contro linee elettriche a Kharkiv in cui è rimasta uccisa una persona, dopo la strage di Kryvyi Rih, città natale di Volodymir Zelensky, di venerdì in cui sono morte 20 persone, nove dei quali bambini. Il Cremlino tuttavia ribadisce che Vladimir Putin "sostiene l'idea che sia necessario un accordo per il cessate il fuoco" e respinge le accuse in arrivo da Stati Uniti ed Europa secondo cui Mosca sta solo cercando di guadagnare tempo. Ma spiega che ci sono ancora "un immenso numero di questioni in sospeso, a cui fino a ora nessuno ha dato risposta". Mosca, che ha respinto la proposta ucraino americana per una tregua totale e condizionato il cessate il fuoco marittimo a una serie di condizioni sull'allentamento delle sanzioni, denuncia "l'incontrollabilità" di Kiev. La Russia deve smettere di adottare "tattiche dilatorie" e accettare il cessate il fuoco in Ucraina proposto dagli Stati Uniti, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante una visita al Cairo. "Da quasi un mese, la Russia non solo rifiuta di accettare il cessate il fuoco, ma ha anche intensificato i bombardamenti contro i civili, con uccisioni tragiche anche pochi giorni fa in Ucraina", evidenzia. Nell'ultimo rapporto diffuso dall'Institute for the Study of War (Isw) si legge che ''il ritmo dell'avanzata russa in Ucraina è costantemente diminuito da novembre del 2024, in parte per i contrattacchi ucraini andati a buon fine nell'Ucraina orientale''. Anche il ministero della Difesa britannico ha analizzato che le forze russe hanno conquistato 143 chilometri quadrati in Ucraina a marzo. Una cifra in calo da novembre 2024, quando le forze russe avevano conquistato 730 chilometri quadrati, prima di scendere a 393 chilometri quadrati a dicembre, poi a 326 a gennaio e a 195 a febbraio. L'Isw cita "video geolocalizzati" che confermano questa tendenza, pur con delle differenze. Secondo il think tank i russi avrebbero conquistato 203 chilometri quadrati a marzo, rispetto ai 627 di novembre.
(Adnkronos) - “Il ruolo dell'imprenditore nei confronti del benessere dei dipendenti è importantissimo poiché un'azienda è un ente socio-economico che deve perseguire contemporaneamente non soltanto i risultati economici ma anche la socialità e la soddisfazione delle persone, la vita delle persone che lavorano in azienda e quindi il loro benessere”, Sono le parole di Claudio Stefani, presidente filiera agroalimentare Confindustria Emilia, intervenuto oggi al Cirfood District di Reggio Emilia per l'incontro 'Nutrire il benessere: il valore della ristorazione aziendale', aperto a esperti del settore, imprenditori e aziende. "Il momento della ristorazione è assolutamente uno di questi e quindi io credo che l'azienda non si deve mettere in pausa nel momento di curarsi dei propri dipendenti durante l'ora di ristorazione ma debba essere considerata anzi un momento integrante della vita in azienda, considerando quindi la necessità di portare bellezza e benessere anche nel momento della ristorazione", ha continuato Stefani. “Questo vuol dire creare luoghi accoglienti, favorire il networking, incoraggiare il consumo di cibi che siano improntati al benessere, che in questo caso vuole anche dire sostenibilità e naturalità, e tutto ciò che riguarda oggi il tema del food e della ristorazione e del inserire cibo nel proprio corpo e quindi sentirsi meglio anche attraverso quello che si mangia", ha concluso
(Adnkronos) - I bambini italiani, tra i 5 e gli 11 anni, soffrono di ecoansia. Il 95% è preoccupato per il futuro del Pianeta e il 40% riferisce di aver fatto un brutto sogno sul cambiamento climatico o sull’ambiente in pericolo con conseguenti difficoltà a dormire o mangiare. Nonostante il 95,6% del campione intervistato si senta responsabile di questa situazione, il 97,2% è convinto che il proprio impegno possa apportare un cambiamento significativo e fare la differenza. Queste sono alcune delle evidenze emerse dallo studio 'Ecoansia e nuove generazioni', promosso da Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus e condotto sotto la supervisione scientifica dell’Università di Pavia. I risultati della ricerca, unica nel panorama scientifico internazionale, sono stati illustrati oggi durante un evento organizzato presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama al Senato della Repubblica su iniziativa della Senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. La ricerca è nata nel contesto del progetto educativo 'A Scuola di Acqua: sete di Futuro', portato avanti da nove anni dal Gruppo Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus per sensibilizzare i più piccoli sui temi dell’idratazione e della sostenibilità ambientale. Dalla ricerca emerge chiaramente che il fattore di stress percepito dai bambini è direttamente influenzato dalla comunicazione e dall’informazione sui temi del cambiamento climatico. Si evince anche l’importanza di coinvolgere in modo attivo le nuove generazioni nella salvaguardia dell’ambiente con iniziative di informazione e sensibilizzazione. Queste evidenze hanno spinto i promotori dello studio a formulare la proposta di un modello educativo innovativo, presentata oggi in Senato, con l’obiettivo di aiutare i più piccoli a gestire preoccupazione, tristezza e rabbia, alcune delle emozioni più frequenti che provano pensando al futuro del Pianeta. Sanpellegrino ha annunciato contestualmente l’impegno dell’azienda a sostenere la sperimentazione di questo modello educativo con un progetto pilota nelle scuole primarie dei Comuni di San Giorgio in Bosco (PD) e Cepina Valdisotto (SO), territori in cui è presente l’azienda con i suoi stabilimenti. Lo studio effettuato anche su cinquecento insegnanti ricalca specularmente i dati forniti dai ragazzi, seppur con qualche nota di maggiore pessimismo. La maggioranza crede però convintamente nel valore delle iniziative educative tese ad aumentare la sensibilità delle persone sul valore del proprio contributo individuale per combattere le sfide ambientali. “Penso che questo studio abbia due pregi: il primo di aver avuto il coraggio di toccare un argomento mai affrontato prima e in qualche modo sottovalutato rispetto alle possibili ripercussioni sui bambini e sulle bambine, il secondo di offrire delle possibili risposte metodologiche per affrontare il tema nelle classi non gravando ulteriormente sugli insegnanti ma inserendole nel curriculum già previsto. Quando dai un nome alle cose queste esistono. L’ecoansia esiste”, ha dichiarato la senatrice Simona Malpezzi. “Siamo lieti di avere contribuito a stimolare il dibattito sull'ecoansia nelle sedi parlamentari. Lo studio sviluppato dall'Università di Pavia è parte di un progetto più grande, ‘A Scuola di Acqua: sete di futuro’, con il quale da anni Sanpellegrino promuove iniziative per sensibilizzare i bambini a un consumo corretto e consapevole di acqua e alla tutela dell’ambiente. Siamo fermamente convinti che il nuovo modello educativo, presentato oggi, possa sensibilizzare senza creare preoccupazione, educando le nuove generazioni a un futuro più sostenibile. La crescente ansia per il futuro del Pianeta insieme alla convinzione presente nei più piccoli che il loro contributo possa fare la differenza, ci hanno spinto a implementare il progetto pilota in Veneto e Lombardia, nelle scuole di alcuni dei territori in cui la nostra azienda è presente. Crediamo, infatti, che la formazione rappresenti una leva fondamentale per costruire consapevolezza e dissipare i timori gettando le basi per un futuro più sostenibile”, ha dichiarato Fabiana Marchini, Head of Corporate Affairs Sustainability del Gruppo Sanpellegrino. Serena Barello, direttrice del laboratorio di Psicologia della Salute dell’Università di Pavia, ha sottolineato l’importanza dei risultati emersi dalla ricerca. "I dati raccolti - ha detto - mostrano come i bambini in età scolare abbiano sviluppato una consapevolezza significativa riguardo al cambiamento climatico, un aspetto che, dal punto di vista della psicologia della salute, merita particolare attenzione. Se da un lato questa consapevolezza è accompagnata da sentimenti di preoccupazione, dall’altro rappresenta una risorsa preziosa per promuovere il senso di autoefficacia e l’engagement attivo nelle strategie di mitigazione. Il fatto che i bambini non si percepiscano solo come vittime, ma come attori di un cambiamento possibile, sottolinea l’importanza di costruire interventi educativi che rafforzino il loro senso di controllo e li supportino nell’adottare comportamenti proattivi e salutari per sé e per l’ambiente". Livio Provenzi, direttore del laboratorio di Psicobiologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia e Irccs Fondazione Mondino, ha aggiunto: "Questi risultati ci impongono una riflessione sulla necessità di ripensare le strategie educative, affinché possano supportare i bambini nel trasformare l’ansia in azione. È fondamentale progettare iniziative formative che valorizzino la collaborazione tra scuola e famiglia, costruendo ambienti in cui i più piccoli non siano solo spettatori, ma protagonisti di buone pratiche di sostenibilità. Solo così potremo aiutarli a sviluppare una consapevolezza responsabile, trasformando la preoccupazione in impegno concreto per il futuro del Pianeta". “L’ecoansia nei bambini è un segnale che non possiamo e non vogliamo ignorare: significa che le nuove generazioni sono consapevoli delle sfide ambientali, ma spesso prive degli strumenti per affrontarle in modo costruttivo. ScuolAttiva da oltre vent’anni è impegnata a sostenere la scuola italiana, proponendo strumenti che forniscano un approccio positivo all’educazione. Attraverso l’ideazione di un laboratorio partecipato con la metodologia Lego Serious Play, offriremo ai bambini uno spazio sicuro e creativo per esplorare le proprie emozioni legate all’ambiente. Giocando e costruendo insieme, trasformeranno l’ecoansia in soluzioni concrete, sviluppando pensiero critico e intelligenza collettiva”, ha dichiarato Simona Frassone, presidente di ScuolAttiva Onlus.