INFORMAZIONI
Carlotta Biselli
Gruppo Hera spa Energia, Acqua e Ambiente Ruolo: HR Learning & Organizational Development - Stage Area: Altro Carlotta Biselli |
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(Adnkronos) - "Oggi rinnoviamo l’impegno comune nella lotta contro il cancro al seno, che rappresenta la patologia oncologica più diffusa nelle donne. La nostra attenzione è massima dalla diagnosi alla cura, fino al follow-up. La rete italiana delle Breast Unit è considerata infatti un modello di eccellenza a livello europeo e garantisce diagnosi precoci, interventi chirurgici secondo gli standard più elevati e una presa in carico multidisciplinare". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci che oggi ha ricevuto al ministero una delegazione di Europa Donna Italia, in occasione dei trent’anni del movimento nato da un’idea del professor Umberto Veronesi allo scopo di tutelare i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. "La prevenzione - ha poi ricordato Schillaci - resta un fattore fondamentale e per questo siamo impegnati ad aumentare l’adesione ai programmi di screening e puntiamo ad allargare la fascia d’età della popolazione target, dai 45 ai 74 anni di età. La storia recente della lotta al cancro è costellata da grandi scoperte e segnata da formidabili passi avanti nelle prospettive di guarigione, sopravvivenza e qualità della vita dei pazienti. In questo percorso è stato e resta prezioso il contributo di associazioni come Europa Donna che ringrazio per l’impegno che da 30 anni porta avanti al fianco delle donne con il cancro alla mammella, anche con una particolare attenzione al tumore metastatico. Sono certo che insieme riusciremo a raggiungere altri importanti traguardi per la tutela della salute". L’incontro è stata l’occasione per presentare al Ministro in anteprima l’ultima Analisi del valore sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore al seno, un report, unico in Italia, che Europa Donna Italia redige annualmente con il supporto metodologico di PwC Italia. Giunto alla sua quinta edizione, il volume offre una fotografia delle attività svolte nel 2023 dalle associazioni della rete di Europa Donna – oltre 190, presenti in tutta Italia – quantificando con numeri e dati il loro operato e impatto sulla comunità. "Disseminate capillarmente sul territorio, le associazioni di pazienti svolgono un lavoro prezioso: misurarlo è un compito complesso ma necessario – afferma Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia – perché i numeri danno spessore e concretezza a un impegno che altrimenti, pur nel significato più alto, rischia di essere confinato all’ambito della generosità; mentre vedo ogni giorno quanto il volontariato in senologia sia competenza, esperienza e professionalità, qualificandosi come una risorsa indispensabile per completare il welfare del nostro Ssn nel rispondere ai bisogni di pazienti e caregiver". I dati raccolti per l’Analisi del Valore sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore del seno evidenziano un volontariato organizzato, attento alla formazione e all’aggiornamento dei suoi operatori, coscienziosamente regolato e coordinato, come sottolinea Rocco Bellantone, presidente dell’Iss, che ne ha firmato l’introduzione. "L’analisi riporta numeri precisi – dichiara Gaia Giussani, ESG partner, PwC Italia – che tratteggiano profili dettagliati: quasi 6.000 volontari attivi, con un’età media di 53 anni, prevalentemente donne (68%), spesso pazienti o ex pazienti (19%) che hanno prestato, solo nel 2023, 226.815 ore di volontariato nelle Breast Unit e sul territorio locale. Un numero che, riportato a una giornata feriale media di 8 ore, corrisponde a oltre 28.000 giornate lavorative: è come se una forza lavoro di circa 115 persone lavorasse gratuitamente, a tempo pieno, tutto l’anno, offrendo competenza e assistenza. Sono le proporzioni di un’impresa di medie dimensioni, che assiste pazienti (30.078), familiari e caregiver e raggiunge circa 90.000 persone che partecipano a eventi di sensibilizzazione organizzati sul territorio". "Un lavoro importantissimo che Europa Donna porta avanti da 30 anni, e si aggiunge a quello che le associazioni svolgono anche sul piano dell’advocacy – osserva Rosanna D’Antona – partecipando ai tavoli di lavoro nazionali e regionali, in cui rappresentano la voce delle pazienti e offrono contributi e suggerimenti ai decisori, come ci viene riconosciuto anche in questa giornata dal nostro Ministro". "Solo da un impegno corale possono nascere grandi risultati – prosegue Corrado Tinterri, coordinatore Comitato tecnico scientifico di Europa Donna Italia e direttore della Breast Unit di Humanitas Milano-. Lo abbiamo visto con le Breast Unit: istituite nel 2014, in seguito a campagne di sensibilizzazione e mobilitazione anche di Europa Donna, sono state il risultato di un’alleanza speciale tra associazioni di pazienti, istituzioni e mondo scientifico e hanno cambiato, di fatto, il paradigma di cura della paziente con tumore del seno. Su questa strada, già tracciata insieme, dobbiamo continuare con tutte le nostre forze: i traguardi tracciati con il Ministro per migliorare la prevenzione, la cura e qualità della vita delle pazienti, metastatiche e non, sono ambiziosi e non possono aspettare".
(Adnkronos) - Se da un lato aumentano gli investimenti nel benessere dei lavoratori, dall’altro le loro condizioni di salute, soprattutto mentale, mostrano segnali di peggioramento, evidenziando un disallineamento tra le risorse stanziate e l’effettiva efficacia delle iniziative proposte. Ecco che quindi si parla di 'carewashing', un termine che indica la discrepanza tra la retorica dell’azienda sulla cultura della cura e la reale esperienza quotidiana dei dipendenti: alcune aziende tendono sostanzialmente a costruire un’immagine di realtà attenta al benessere dei propri dipendenti, seppure non sempre supportata da azioni concrete in tal senso. “Questa mancanza di coerenza - commenta Marika Delli Ficorelli, head of hr di Zeta service, azienda italiana specializzata nei servizi hr e payroll e pluripremiata in termini di welfare e gestione flessibile dei dipendenti - è molto spesso la causa dell’insoddisfazione delle persone. Ad esempio, promuovere un workshop sulla salute mentale nel quale vengono fornite indicazioni su come stabilire confini appropriati tra lavoro e vita privata e, al contempo, non monitorare i carichi di lavoro, inducendo le persone a sacrificare il proprio tempo personale per rispondere a scadenze serrate, mostra come un’iniziativa potenzialmente virtuosa, possa al contrario rivelarsi un boomerang per l’azienda che l’ha promossa. La fiducia verso il management e la capacità di guardare al proprio futuro con positività vengono drasticamente compromesse, rendendo inefficaci anche le migliori iniziative di benessere”. Un disallineamento, dunque, che si riflette nella crescente sfiducia verso le politiche dichiarate dai datori di lavoro: secondo un’indagine Gallup, la percentuale di lavoratori che a livello globale percepisce un sincero impegno dell’azienda verso il proprio benessere è crollata drasticamente, passando dal 49% nel 2020 al 21% nel 2024, con una riduzione del 57%. Il 79% dei dipendenti, dunque, ritiene che la propria azienda non si preoccupi davvero del proprio benessere complessivo. Infatti, negli ultimi anni, i dipendenti hanno sperimentato livelli sempre più alti di emozioni negative quotidiane sul posto di lavoro, come stress (41%), preoccupazione (38%), tristezza (22%) e rabbia (21%). Disimpegno e demotivazione sono le conseguenze, con costi per l'economia globale di 8,9 trilioni di dollari, ovvero il 9% del PIL mondiale. Non a caso l'occupazione è associata ad alti livelli di soddisfazione quotidiana e a bassi livelli delle emozioni negative. Inoltre, venendo meno l’impegno e il benessere dei dipendenti, il turnover diventa sempre più frequente: secondo il report State of the Global Workplace” di Gallup, i cosiddetti 'quiet quitters' hanno infatti indicato che il miglioramento del benessere sul lavoro è considerato un obiettivo più importante rispetto all'aumento della retribuzione. “La sfida - commenta Delli Ficorelli - è costruire un ambiente di lavoro permeato da trasparenza, coerenza e fiducia, in cui le persone percepiscano un reale ascolto delle proprie esigenze e si sentano in questo senso valorizzate, un ambiente nel quale gli obiettivi di produttività che l’azienda si pone riescano a dialogare costantemente con l’impatto che questi avranno sulle persone. Dobbiamo infatti avere chiaro che il benessere non solo influisce sull’engagement delle persone, ma ha anche un impatto diretto sulla performance complessiva dell'azienda In questo senso risulta essenziale costruire una people strategy che parta dall’ascolto delle persone e che guidi la realizzazione di azioni che sappiano rispondere agli specifici bisogni”. Per evitare il carewashing, le organizzazioni devono costruire una cultura aziendale autentica, basata su fiducia reciproca, empatia, sicurezza psicologica e integrità. Ma per raggiungere questi obiettivi ci sono otto azioni concrete che Zeta Service suggerisce a leader e aziende. 1) Garantire coerenza tra parole ed azioni: l’impegno e l’investimento delle aziende dovrebbero essere coerenti con i valori sui quali si fondano. 2) Coinvolgere le proprie persone: creare un clima di ascolto autentico e condurre valutazioni periodiche che permettano di comprendere le esigenze delle persone e di monitorare l’impatto delle proprie iniziative coinvolgendo collaboratori e collaboratrici, clienti e fornitori nelle decisioni che riguardano i benefit ed i servizi. Questo può avvenire tramite sondaggi, tavoli di lavoro e consulenze aperte, che rendono l’impegno aziendale più partecipato e reale. Per questo motivo Zeta Service ha sviluppato, con il supporto dell'Università Sapienza di Roma, Eleva people value, uno strumento che consente di analizzare e monitorare il clima aziendale, offrendo alle imprese dati concreti per predisporre poi interventi mirati. 3) Rendere trasparente l’impatto delle proprie iniziative: pubblicare dati dettagliati e report trasparenti sui risultati delle iniziative. Questo può includere il monitoraggio e la pubblicazione di indicatori chiave di performance che permettano di dimostrare con concretezza i progressi e i risultati raggiunti. 4) Dare risposte diverse a seconda dei bisogni: personalizzare la proposta di valore con iniziative customizzate, evitando risposte standardizzate su un’idea avulsa dal contesto e dal target di riferimento. 5) Favorire lo sviluppo di una leadership consapevole: l’impegno verso pratiche autentiche dovrebbe essere parte della cultura aziendale. Investire in programmi di formazione, prima sulle linee di leadership e a seguire sul resto della popolazione, può aiutare a diffondere i valori sociali e ambientali e a far sì che l’intera azienda si muova in modo coerente. 6) Investire in progetti a lungo termine: impegnarsi in programmi di lungo periodo, con un impatto reale e sostenibile, evitando iniziative o promozioni legate a eventi specifici e trend del momento. 7) Ottenere certificazioni e standard esterni da enti indipendenti: certificazioni come la ISO 9001 o la UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, che per loro natura prevedono un monitoraggio costante interno e assessment di verifica annuali, offrono garanzie per collaboratori e collaboratrici, clienti e fornitori, migliorano e garantiscono la credibilità delle iniziative, validando l’impegno dell’azienda verso standard sociali e ambientali. 8) Favorire la responsabilità e l’accountability: rendere responsabili le figure chiave per i risultati può aiutare a mantenere l’impegno e la trasparenza a lungo termine.
(Adnkronos) - Dati per la previsione di eventi meteorologici estremi grazie ad osservazioni sull'Europa ogni due minuti e mezzo e sull'intero disco terrestre, che copre l'Europa e l'Africa, ogni 10 minuti, con una risoluzione molto elevata. Oggi, il primo dei satelliti Meteosat di terza generazione (Mtg) di Eumetsat è diventato pienamente operativo. Per celebrare l’occasione, l’Mtg-Imager 1 riceve anche un nuovo nome: Meteosat-12. I due strumenti principali a bordo di Meteosat-12, il Flexible Combined Imager (Fci) e il Lightning Imager (Li), svolgono un "ruolo cruciale - spiega Eumetsat, organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici - nel consentire ai servizi meteorologici di contribuire alla protezione delle vite umane e dei mezzi di sussistenza, fornendo dati accurati e ad alta risoluzione per la previsione di eventi meteorologici gravi". I dati provenienti dagli strumenti di Meteosat-12 vengono ora diffusi ai servizi meteorologici nazionali e ad altri per uso operativo e si prevede che avranno un impatto significativo sulle previsioni meteorologiche e sulla comprensione del nostro clima. “Mtg è uno dei sistemi satellitari meteorologici più innovativi e complessi mai costruiti - ha dichiarato Phil Evans, direttore generale di Eumetsat - Abbiamo collaborato con i servizi meteorologici dei nostri Stati membri per garantire che possano sfruttare al meglio i dati, essenziali per affrontare una delle principali sfide: il rilevamento rapido e la previsione di condizioni meteorologiche avverse, in modo che i cittadini, le autorità civili e i primi soccorritori ricevano avvisi tempestivi. Quando l'intera costellazione di Mtg sarà operativa, sarà possibile, per la prima volta, osservare l'intero ciclo di vita di una tempesta convettiva, da prima che si formino le nubi fino al rilevamento dei fulmini". Più nel dettaglio, “i Flexible Combined Imagers - spiegano gli esperti di Eumetsat all’Adnkronos - consentiranno osservazioni sull'Europa ogni due minuti e mezzo e sull'intero disco ogni 10 minuti, con una risoluzione molto elevata. I dati in tempo quasi reale e ad alta risoluzione del Lightning Imager miglioreranno la pertinenza e l'utilità degli avvisi meteorologici ad alto impatto, soprattutto per i settori che si affidano molto alle previsioni del tempo, come l'aviazione, i trasporti in generale, l'energia, le assicurazioni, ecc… Questo grande aumento della quantità e della frequenza dei dati disponibili sarà fondamentale per migliorare l'accuratezza e la risoluzione dei modelli meteorologici numerici predittivi, in particolare a breve termine, dalle ore successive fino al giorno, che vengono utilizzati per anticipare le condizioni meteorologiche ed emettere avvisi. Si prevede che diventeranno più precisi e affidabili per gli utenti finali". Anche perché “il nowcasting, cioè la previsione fino a 6 ore, è ‘l'ultima linea di difesa’ per proteggere le vite e le proprietà dagli impatti più gravi degli eventi meteorologici, come fulmini, venti forti, precipitazioni intense e inondazioni improvvise, e grandine”. “L'Fci e il Lightning imager, più specificamente, sono destinati a migliorare il modo in cui possiamo rilevare e tracciare tempeste con conseguenze potenzialmente catastrofiche e mortali, e contribuire ad avviare allarmi e azioni di mitigazione. Eumetsat non ha il compito di prevedere eventi meteorologici estremi né di lanciare allarmi: queste sono responsabilità dei nostri Stati membri. Tuttavia, i dati del Mtg permetteranno loro di migliorare la risoluzione e la precisione dei loro modelli, guadagnando così tempo prezioso per lanciare prima gli allarmi”, concludono gli esperti. L'uso efficiente e impattante di questi nuovi dati sarà fondamentale anche per il progetto Space for Early Warnings in Africa, finanziato dall'Ue e realizzato con la Commissione dell'Unione Africana. Oggi il Consiglio ha approvato il coinvolgimento di Eumetsat attraverso un accordo con la Commissione europea. "A partire dal gennaio 2025, il progetto migliorerà la capacità africana di accedere ai dati di osservazione della Terra e di elaborarli, rafforzando i sistemi di allerta precoce e la resilienza ai fenomeni meteorologici gravi", spiega Eumetsat. Oltre all'Fci e al Li, Meteosat-12 trasporta anche il Data Collection and Retransmission Service (Dcs) e il transponder Geostationary Search and Rescue Relay (Geosar). Il Dcs acquisisce osservazioni e dati ambientali da piattaforme meteorologiche terrestri nel suo campo visivo e li trasmette al segmento terrestre Mtg. Il transponder Geosar acquisisce i segnali dei radiofari di soccorso nel suo campo visivo e li trasmette ai servizi di soccorso. Un'anomalia significativa in un modulo del Flexible Combined Imager ha fatto sì che la sua fase di messa in servizio sia durata più a lungo del previsto quando il veicolo spaziale è stato lanciato a metà dicembre 2022. “Un enorme impegno, dedizione e ingegnosità sono stati necessari per superare l'anomalia mentre il satellite si trovava già in orbita a 36mila km sopra la Terra", ha spiegato Evans.