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(Adnkronos) - Una bambina di un anno e mezzo, residente con la famiglia in provincia di Siena, è morta dopo essere stata ricoverata, dimessa e quindi trasferita d'urgenza: la tragedia si è consumata martedì 12 novembre all'ospedale di Massa Carrara, dove la piccola era stata trasferita dal policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo la Procura di Massa Carrara, come riporta oggi il quotidiano "La Nazione". Il pubblico ministero ha già fatto acquisire le cartelle cliniche e ha disposto l'autopsia per capire quali siano state le procedure mediche. Il malore e poi la morte sarebbero stati provocati da una pila che la bambina aveva ingoiato. Secondo quanto è stato fino ad ora ricostruito dai carabinieri, a cui sono state affidate le indagini, la bimba sarebbe stata portata due volte dai genitori al policlinico senese: dopo un primo accesso in pronto soccorso perché colta da malore, sarebbe stata dimessa dopo alcuni accertamenti. Poche ore dopo il ritorno a casa si sarebbe reso necessario un nuovo ricovero per alcuni giorni, venendo poi trasferita d'urgenza con l'elisoccorso Pegaso all'ospedale di Massa dove è deceduta. In base a primi accertamenti, la piccola pila ingoiata dalla bimba avrebbe rilasciato un acido che avrebbe provocando un malore con conseguente perdita del sangue dal naso. Al policlinico senese non si sarebbero resi conto subito del problema, ma solo nel secondo ricovero, quando avrebbero anche avvertito il centro antiveleni di Pavia. La piccola batteria sarebbe stata rimossa per via endoscopia ma l'acido avrebbe corroso i tessuti fino alla aorta. A quel punto si sarebbe manifestato un grave problema cardiocircolatorio, con il trasferimento d'urgenza all'ospedale di Massa.
(Adnkronos) - Mercoledì 20 novembre, alle ore 10.00, avrà luogo il XXIII convegno nazionale dell’Int, Istituto nazionale tributaristi. Quattro i temi affrontati nel corso della giornata: le problematiche connesse all’attività degli intermediari fiscali abilitati e alla tutela dei professionisti ex lege 4/2013 in malattia nonché il dibattito su legge di bilancio e CPB e l’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito tributario. Intervengono: Paola De Maio, consigliere nazionale e delegato provinciale di Roma Int, Edoardo Boccalini segretario nazionale, Riccardo Alemanno presidente nazionale, Giorgio Del Ghingaro vice presidente vicario, il sottosegretario di Stato al MEF Federico Freni, Angelo Deiana, autore del libro 'Il grande gioco', Giacovelli editore, Salvatore Cuomo, consigliere nazionale Inr, Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, Giuseppe Zambon vicepresidente nazionale Int, Roberto Bellini direttore generale AssoSoftware, Enrico Maria Molinari professore universitario e membro comitato tecnico-scientifico Fondazione ITS Academy Innovaprofessioni Regione Lombardia.
(Adnkronos) - In Italia 7 famiglie su 10 (69%), pari a 17,7 milioni di nuclei familiari, consumano prodotti a base vegetale e quasi 1 famiglia su 2 (47%) acquista abitualmente questi alimenti. C'è un consenso diffuso da parte degli italiani verso ognuna delle diverse categorie merceologiche di questo comparto: oggi, infatti, ben 13 milioni di famiglie italiane (51%) consumano 'secondi vegetali', mentre 10,7 milioni (42%) acquistano 'bevande vegetali'. Più contenuto invece il numero di famiglie in cui si consumano 'alternative vegetali allo yogurt', ovvero 4,3 milioni (17%), o anche 'gelati e dessert a base vegetale', pari a 3,4 milioni (13%). È quanto emerge dall'analisi commissionata dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food all'Istituto di ricerca NielsenIQ, dal titolo 'Prodotti a base vegetale: motivazioni di acquisto e core target', che ha indagato l'approccio al consumo degli italiani verso questi prodotti. "L'indagine conferma che i prodotti a base vegetale non sono una moda effimera, ma rappresentano una scelta consapevole del consumatore, alla quale le nostre aziende rispondono portando sulle tavole prodotti di qualità, versatili, buoni e semplici da preparare - afferma Sonia Malaspina, presidente del Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food - Il mercato dei prodotti a base vegetale è cresciuto negli ultimi anni ed è destinato a svilupparsi ulteriormente per una ragione molto semplice: i prodotti a base vegetale incontrano e appagano le richieste di tanti consumatori. Del resto, cibi come le polpette di melanzane, le panelle di ceci o le bevande di mandorla, solo per citarne qualcuno, fanno parte da sempre della nostra cultura culinaria”. A tavola c'è posto per tutti e i dati emersi lo confermano: il consumo di prodotti a base vegetale, infatti, è vissuto da parte di un gran numero di nostri connazionali all'insegna di uno stile di vita alimentare vario ed equilibrato, che include anche le proteine animali: in media 2 famiglie italiane su 3 (66%) acquistano i prodotti a base vegetale 'in alternativa' a quelli a base di proteine animali. Da evidenziare, infine, come la tendenza all'acquisto di questi prodotti riguardi trasversalmente tutte le famiglie e non solo quelle dove si segue una dieta vegana o vegetariana. Dall'indagine è emerso come i prodotti a base vegetale siano apprezzati dagli italiani trasversalmente, in tutte le diverse categorie merceologiche che compongono questo comparto. A partire dai 'secondi vegetali' (come burger, affettati vegetali o sostituti dei formaggi, ecc...) che risultano la tipologia di prodotti più acquistati dai nostri connazionali. In Italia, li portano in tavola ben 13 milioni di famiglie (51% del totale) e lo fanno circa 1 volta alla settimana. Anche le 'bevande a base vegetale' rappresentano un segmento particolarmente apprezzato, con una richiesta in crescita. Oggi, nel nostro Paese, oltre 4 famiglie su 10 (42%) consumano questi prodotti e lo fanno in media 2-3 volte a settimana. Per quanto riguarda 'le alternative vegetali allo yogurt', la ricerca evidenzia come questo segmento sia consumato in totale da 4,3 milioni di famiglie (17% totale Italia), con una frequenza di più di 1,4 volte a settimana e un target un po' più femminile: 54% delle donne vs 46% degli uomini. Infine, sono 3,4 milioni le famiglie (pari al 13% di quelle italiane) che scelgono una merenda o un fine pasto a base di 'dessert e gelati vegetali'. All'interno di questo segmento, il gusto, il prezzo e la promozione sono i motivi di acquisto più importanti per chi compra questi prodotti. Le famiglie acquirenti 'non occasionali' di prodotti a base vegetale, circa 12,2 milioni, risultano più concentrate nel Nord Italia. Si tratta di persone con un'età media di circa 25-54 anni, che vivono prevalentemente in nuclei familiari medio-grandi, in cui il responsabile acquisti è in età centrale (45-50anni) e con figli dagli 11 anni in avanti. In particolare, si tratta di persone alla ricerca di cibi e bevande con garanzie di caratteristiche nutrizionali e gusto. Sono sportivi, con molteplici interessi e una buona affinità con la rete. Critici e attenti a ciò che mangiano, leggono e si informano su ciò che acquistano e sono curiosi e aperti alle novità. Gli italiani che consumano abitualmente prodotti vegetali hanno in generale una propensione ad acquisti sostenibili: più di 1 su 2 (il 56%), quando fa spesa al supermercato, cerca prodotti che rispettano l'ambiente ed etici, mentre per il 53% vale la pena spendere di più per prodotti con una maggiore impronta ecologica.