(Adnkronos) - Paola Caruso sarà ospite oggi, domenica 11 maggio, a Verissimo. La showgirl, ex Bonas di 'Avanti un altro' torna nello studio di Silvia Toffanin per un'intervista ritratto della sua vita, segnata dal dramma dei problemi di salute di suo figlio Michele, che a causa di un'iniezione sbagliata ha avuto una grave infezione al nervo sciatico con conseguenze permanenti. Paola Lucia Caruso nasce il 17 gennaio del 1985 a Catanzaro. Nel 2003 comincia il suo percorso nel mondo dello spettacolo. Nel 2003 partecipa a ‘Miss Italia’, ottenendo il titolo di ‘Miss Moda Mare Triumph Calabria’. Nel 2006 partecipa a ‘Uomini e Donne’ come corteggiatrice. Dopo gli studi in Giurisprudenza, veste i panni di Bonas della trasmissione di Canale 5 ‘Avanti un altro!’ e diventa uno dei personaggi più iconici e amati del programma. Nel 2016 la showgirl ha preso parte a ‘L'Isola dei Famosi’, dove si classifica quarta e partecipa anche alla versione spagnola del reality dal titolo ‘Supervivientes’. Nel 2018 partecipa a ‘Pechino Express’ insieme a Tommaso Zorzi, con il quale formava la coppia de ‘I Ridanciani’, ma la coppia si ritira in anticipo perché la showgirl scopre di essere incinta. Paola Caruso nel 2022 ha poi preso parte al programma ‘La Pupa e il Secchione Show’. A 13 anni Paola ha scoperto di essere stata adottata: la mamma adottiva si chiama Wanda, mentre il papà adottivo Michele, scomparso nel 2015. Dopo aver parlato pubblicamente della sua famiglia adottiva, grazie all’aiuto di Barbara D’Urso, Paola Caruso ritrova la mamma biologica, Imma Meleca. Nel 2019 Paola e Imma si erano incontrate nel corso del programma 'Pomeriggio Cinque' e il risultato del test del Dna aveva confermato la parentela tra le due. Paola Caruso ha perdonato la mamma dopo aver scoperto i motivi del suo abbandono. Paola Caruso, a Verissimo, ha raccontato che nello stesso periodo in cui è volata negli Stati Uniti insieme al figlio Michele, la mamma biologica Imma Meleca ha avuto dei problemi di salute: "L'hanno dovuta operare d'urgenza al cervello. A me Dio ha dato la forza, perché pensavo che avrei perso mia mamma. Ma è stata operata ed è andato tutto bene, grazie al cielo". Paola Caruso, dopo un beve flirt con il figlio di Paolo Bonolis, Stefano, nel 2014 ha una relazione con Andrea Casalino, ex concorrente del Grande Fratello Vip. Nel 2018 comincia a frequentare l’imprenditore Francesco Caserta che vive a Monaco. L’uomo viene indicato da Paola Caruso come il padre del suo primogenito Michele, nato il 2 marzo 2019. Dopo la nascita del figlio Michele, Paola Caruso ha iniziato una battaglia legale per il riconoscimento del bambino da parte del padre. A Verissimo la showgirl aveva annunciato di aver vinto la causa. Archiviata la relazione, sempre ospite a Verissimo, Paola Caruso ha parlato per la prima volta del fidanzato Gianmarco: "In questo incubo, nel momento più buio della mia vita, Dio mi ha mandato un raggio di sole", ha detto la showgirl. Paola Caruso ha parlato pubblicamente dei problemi di salute di suo figlio Michele. Ospite a Verissimo, Paola Caruso aveva raccontato per la prima volta cosa era accaduto al figlio Michele mentre erano in vacanza in Egitto. "Eravamo appena arrivati a Sharm el-Sheikh, quando a Michele è venuta la febbre. Gli ho dato dei medicinali, ma la febbre non passava, allora ho chiamato un medico. Il dottore ci ha consigliato di fargli una puntura per far passare la febbre. All'inizio ero titubante, ma poi mi sono fidata. Dopo una mezz'oretta dalla puntura, volevo misurargli la febbre, allora ho chiamato Michele, e lui, alzandosi dal letto, è caduto. Aveva proprio la gambina che penzolava", ha raccontato la showgirl. "I medici mi hanno spiegato che con la puntura è stato lesionato il nervo sciatico. Michele ora riesce a camminare con il tutore, ma senza non cammina. I medici ci hanno detto che sarà un percorso molto lungo". Dopo l'operazione a cui è stato sottoposto il figlio, nel 2024 la showgirl ha raccontato di essere rientrata da un viaggio negli Stati Uniti, dove il piccolo Michele ha dovuto eseguire una serie di accertamenti in una clinica. "Sono andata nella clinica migliore del mondo per sapere se ci fosse una speranza perché Michele torni a camminare senza il tutore. Hanno fatto tutti gli esami ed è emerso che il danno è permanente. Non c'è a oggi una cura affinché mio figlio recuperi l'uso della gamba. Mi sono dovuta rassegnare a questo", ha spiegato la showgirl nello studio di Silvia Toffanin. Lo scorso 16 marzo, la showgirl è tornata a Verissimo per parlare dell'intervento a cui si è sottoposto il piccolo Michele, che oggi ha 6 anni. È durato 5 ore: "L'intervento tecnicamente è riuscito, ha ancora il tutore e deve tenerlo per un altro anno. Deve fare anche fisioterapia, ma da quando ha tolto il gesso ho visto dei miglioramenti, Michele sta riprendendo la fase motoria. Il piedino è adesso dritto", ha raccontato Paola Caruso con gioia. "Michele è molto provato, è stata molto dura per lui. È rimasto per 90 giorni senza poter camminare. Lui piangeva, voleva uscire e giocare con i suoi amichetti", ha spiegato Paola Caruso in lacrime. "Mio figlio si sta facendo aiutare psicologicamente. Lui è distrutto, ho bisogno solo di vederlo felice", ha aggiunto la mamma di Michele nello studio di Verissimo.
(Adnkronos) - Il disegno di legge che prevede la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa sta seguendo il suo iter parlamentare e potrebbe diventare legge molto presto. Si tratta di un tema storico per il nostro Paese, sul quale anche i direttori del personale hanno espresso il loro pensiero. L’88% di loro, infatti, ritiene che il tema sia molto importante per lo sviluppo e il successo delle aziende e, di questi, il 33% dichiara che la proposta è molto utile. Nel merito della proposta di far partecipare i lavoratori alla governance dell’impresa, invece, circa il 72% dei direttori del personale si dichiara favorevole. Questo è uno dei dati di fondo emersi dall’indagine sul tema curata dal centro ricerche dell’Aidp (associazione nazionale per la direzione del personale), guidato dal professor Umberto Frigelli, a cui hanno risposto oltre 600 professionisti delle risorse umane. “Il Disegno di Legge n. 1407 rappresenta un'opportunità unica per dare concretezza all'articolo 46 della Costituzione e favorire la partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale. La survey condotta da Aidp evidenzia chiaramente il grande potenziale di queste pratiche. La partecipazione non si impone, si costruisce: serve un’alleanza tra istituzioni, imprese e persone, come Aidp lavoreremo per ottenere questo risultato. solo così potremo creare un modello partecipativo efficace e duraturo. Questi e tanti altri saranno i temi al centro del nostro 54° congresso nazionale del 16 e 17 maggio”, spiega Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp. In questi anni sono state già implementate nelle aziende diverse forme e modalità di partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale. Il 30% delle aziende, infatti, ha predisposto organismi consultivi attraverso forme e processi strutturati per avanzare suggerimenti e proposte di miglioramento; il 21% circa a definito delle modalità strutturate di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni produttive e organizzative; il 20% circa ha definito modalità consultive, non vincolanti, attraverso la partecipazione dei lavoratori a comitati paritetici su temi come formazione, piani di carriera inquadramento; il 15% ha previsto modalità di partecipazione ai profitti e l’8% alla gestione e partecipazione alla scelte strategiche. Il 69% dei professionisti HR dichiara una certa soddisfazione su tali forme di partecipazione implementate che considera efficaci e proficue. I direttori del personale che non hanno implementato la partecipazione. Tra le modalità di partecipazione sopra elencate i direttori del personale che non hanno ancora implementato nessuna iniziativa in questo senso prediligono, in grande maggioranza, le modalità consultive attraverso, processi strutturati (il 58%) o comitati paritetici consultivi non vincolanti (il 36%) su temi quali la formazione, la carriera, l’inquadramento. Quasi il 17% è favorevole alla partecipazione agli utili e il oltre il 9% alla partecipazione alle scelte strategiche. Oltre il 60% dei direttori del personale ritiene che la partecipazione dei lavoratori, nelle varie forme possibili, serva ad aumentare l’ingaggio e la motivazione; il 29% circa ad avere proposte e suggerimenti utili alla gestione e il 19% a migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Oltre il 21%, inoltre, pensa che serva a migliorare il clima aziendale e il 12% crede che la partecipazione dei lavoratori sia utile a migliorare la governance complessiva dell’azienda. Potrebbe, infine, migliorare le relazioni sindacali per il 9% e incrementare il compenso dei dipendenti per oltre l’8% dei rispondenti. Il 54° congresso dell'Aidp dal titolo 'La Forza dell’Immaginazione', si svolgerà presso l’Allianz MiCo di Milano. Parteciperanno oltre 1.400 professionisti delle risorse umane provenienti da tutte le regioni d’Italia, 76 speaker di altissimo livello, nazionale e internazionale e una cena molto particolare con Leonardo Da Vinci, tutta da scoprire. Nella due giorni si discuterà di come la diversità culturale sia una fonte inesauribile di ispirazione e l’intelligenza artificiale, al centro della rivoluzione spazio-temporale del lavoro unita all’urgenza della sostenibilità, siano decisivi per immaginare un futuro in cui le visioni hanno il coraggio di diventare realtà.
(Adnkronos) - C'è una data che segna ogni anno l'inizio del nostro 'debito ecologico' nei confronti del Pianeta: è il Country Overshoot Day, calcolato dal Global Footprint Network (overshootday.org). Per il nostro Paese, nel 2025, cade il 6 maggio: questo giorno segna quindi la data in cui il bilancio annuale di biocapacità, ovvero la capacità rigenerativa, del Pianeta si esaurirebbe se tutti sulla Terra vivessero allo stesso livello di consumo dei residenti italiani. Fanno peggio gli abitanti di Qatar (6 febbraio), Lussemburgo (17 febbraio) e Singapore (26 febbraio), che si collocano nelle prime tre posizioni, in coda l'Uruguay che arriva praticamente a fine anno (17 dicembre). Per l'Unione Europea il giorno di sovrasfruttamento delle risorse cade il 29 aprile 2025. Per l'Italia si tratta di un risultato peggiore rispetto a quello del 2024 quando l'Overshoot Day italiano era caduto il 19 maggio. Un anticipo in parte dovuto ad aggiornamenti nei dati di input e nella metodologia (11 giorni) e in parte a variazioni reali nei modelli di consumo (1 giorno). I giorni di sovrasfruttamento per i singoli Paesi vengono pubblicati ogni anno nel mese di dicembre dell'anno precedente, utilizzando i dati più recenti tratti dai National Footprint and Biocapacity Accounts, gestiti dall'Ecological Footprint Initiative della York University per conto della Footprint Data Foundation (FoDaFo). Si calcolano considerando il rapporto tra l'impronta ecologica per abitante di un dato Paese e la biocapacità globale pro capite. Il 5 giugno, nella Giornata mondiale dell'Ambiente, è previsto poi il consueto annuncio della data dell'Earth Overshoot Day, il giorno in cui la domanda di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare nei 12 mesi. Un bilancio globale sui nostri stili di vita e di consumo e la misura della pressione che esercitiamo sul Pianeta, ogni anno sempre più intensa. Nel 2024 è caduto il primo agosto. Ma scorrendo le tabelle disponibili sul sito dedicato relative ai passati Overshoot Day, calcolati a partire dai National Footprint and Biocapacity Accounts edizione 2023 (aggiornati, dunque, sulla base di un set di dati comune e con lo stesso metodo), è evidente che il danno arrecato alla Terra è aumentato nei decenni. Il giorno di sovrasfruttamento coincide con il 25 dicembre nel 1971, il 20 novembre nel 1981, il 20 ottobre nel 1991, il 13 settembre nel 2001 e il 6 agosto nel 2011. L'Earth Overshoot Day si calcola dividendo la biocapacità del pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell'anno, come foreste, terreni coltivabili, zone di pesca, ecc...) per l'impronta ecologica dell'umanità (la domanda per quell'anno di prodotti alimentari e fibre vegetali, prodotti zootecnici e ittici, legname, foreste per assorbire le emissioni di anidride carbonica, ecc...), espresse in ettari globali, e moltiplicando il risultato per il numero di giorni dell'anno. Risultato: uno sfruttamento eccessivo che ha come conseguenze deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera.