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(Adnkronos) - Italian Exhibition Group (Ieg) ha chiuso i primi nove mesi con ricavi pari a 179,4 milioni di euro, in crescita del 19,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'adjusted ebitda è pari a 42,8 mn (+32,5%) mentre l'adjusted ebit si attesta a 30 mln (+49,4%). L'utile si attesta a 21,046 mln, in forte rialzo rispetto ai 9,562 mln. Lo rende noto Ieg in un comunicato. La solidità del nostro modello di business e della nostra crescita, sottolinea l'amministratore delegato del gruppo Ieg, Corrado Arturo Peraboni, "sono palesati da una semplice constatazione: nei soli primi 9 mesi del 2024 la società ha superato tutti i risultati economico-finanziari dell’intero ultimo anno pre covid. L’ultimo quarter non farà che aggiungere valore al nostro risultato. Le performance del terzo trimestre sono superiori rispetto a quanto previsto dal nostro Piano Strategico 2023-2028. Come previsto il periodo ha beneficiato di un calendario più favorevole rispetto al 2023 includendo le manifestazioni Tecna – Salone Internazionale delle Tecnologie e delle Forniture per le Superfici in Italia e Fesqua – Feira Internacional da Industria de Esquadrias in Brasile, manifestazioni che si aggiungono agli ottimi risultati conseguiti nella prima parte dell’anno da parte dei nostri prodotti core nel segmento degli eventi organizzati quali VicenzaOro, Sigep e RiminiWellness, Buone le performance conseguite anche nel segmento dei servizi correlati sia in termini di fatturato sia di marginalità". Il piano di investimenti a supporto della crescita del Piano Strategico, aggiunge, "sta proseguendo nel rispetto delle scadenze prefissate e nel corso del trimestre sono stati completati i lavori per l’installazione dei tre padiglioni temporanei a Vicenza, mentre ad ottobre sono stati ultimati i due padiglioni che arricchiranno il quartiere fieristico di Rimini fino alla realizzazione della grande cupola sul lato Ovest e renderanno disponibili ulteriori 8.300 mq per le prossime manifestazioni. E’ proseguito il lavoro di espansione anche attraverso la crescita per linee esterne con la finalizzazione a ottobre dell’acquisto del 51% di Vending Expo S.r.l. società organizzatrice della manifestazione Venditalia – The Vending Expo la principale manifestazione del settore della distribuzione automatica in Europa che avrà la sua prima edizione a Rimini nel 2026. Alla luce dei risultati ottenuti e delle brillanti performance realizzate dalle principali fiere autunnali Ttg Travel Experience ed Ecomondo, confermiamo la parte alta della guidance sui risultati economico finanziari previsti per il 2024". La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2024 è pari a 79,6 milioni di Euro in miglioramento di 7,9 milioni di Euro rispetto al 30 settembre 2023 in cui era pari a 87,5 milioni di Euro e di 8,2 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2024 grazie alla generazione di cassa operativa. La stagionalità del business comporta un aumento della Pfn di 7,8 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2023. La Posizione Finanziaria Netta monetaria è pari a 35,1 milioni di Euro rispetto a 28,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2023.
(Adnkronos) - "In questo contesto serve soprattutto un forte sostegno politico alla filiera" dell'auto "e alla transizione. Altrimenti, rischiamo che la filiera italiana e quella tedesca si separino, con effetti nefasti per entrambi i Paesi". E' l'allarme che lancia, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), sul tema della transizione alla mobilità elettrica. "L’azione - spiega Buck - dovrà essere multilivello. Innanzi tutto, bisogna aiutare le imprese nella transizione: non va in questa direzione il taglio di 4,6 mld al fondo automotive, anzi serve prevedere fondi specifici per aiutare le imprese a riconvertirsi e per supportare attivamente il re-skilling dei lavoratori". "Inoltre, serve -aggiunge ancora- sostenere il mercato: gli ecobonus vanno resi strutturali in questa fase, perché siamo partiti più tardi rispetto ad altri paesi UE. Da ultimo, serve intervenire a livello infrastrutturale: le postazioni di ricarica per veicoli elettrici sono in aumento in tutta Italia, ma serve fare di più e creare una rete capillare su tutto il territorio nazionale, per non lasciare indietro nessun territorio", aggiunge ancora Buck. Buck sottolinea che "il mercato europeo dell’auto sta virando verso l’elettrico, ma in modo ancora troppo lento rispetto a quanto servirebbe per decarbonizzare il settore. Complici anche i prezzi troppo alti: per agevolare la transizione verso l’elettrico sono fondamentali degli incentivi pubblici che sostengano i cittadini nel passaggio dall’auto a benzina a quella elettrica, oltre che una migliore offerta delle case produttrici di modelli più economici". "Partiamo -spiega Buck- da un dato: in Italia si vendono 1,5 milioni di auto all’anno, in Germania 2 e mezzo. In Cina 25 mln, di cui un terzo elettrico, una quota sempre più in crescita. Non possiamo pensare che un nostro rifiuto dell’elettrico possa davvero influenzare il mercato. Il tema, quindi è come possiamo gestire il cambiamento". Secondo il Consigliere delegato di Ahk Italien "si è consolidata la narrativa di un forte rifiuto dei consumatori verso l’elettrico, ma è, appunto, una narrativa: se guardiamo ai dati di settembre 2024, ad esempio, le immatricolazioni di veicoli elettrici in Ue calano del 6%. Se però scorporiamo la Germania da questi dati, salgono del 6% a livello UE: la situazione tedesca, dunque, incide ovviamente sulle vendite, e la grandezza del suo mercato influenza i dati, che però vanno visti globalmente. Anche in Italia, ad oggi i motori esclusivamente a benzina sono già una minoranza tra quelli venduti. I consumatori sembrano orientati soprattutto verso gli ibridi senza carica autonoma", conclude.
(Adnkronos) - Roma 14 nov. 2024 (Adnkronos/Labitalia) "Riguardo la norma europea per la sostenibilità ambientale noi auspichiamo un tavolo entro i primi cento giorni con legislatori, agricoltori e industria. Con la precedente Commissione europea avevamo interagito non essendo contrari alla norma, anzi favorevoli ad esempio a definire cosa fosse il 'bio controllo'". Lo ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica, durante la presentazione del report dell’Osservatorio Agrofarma presso Palazzo Ripetta a Roma. "Avevamo criticato - ha spiegato - tempi e target fuori logica. Sarebbe importante definire un documento in materia visto che vogliamo aiutare come industria il progresso tecnico dell'agricoltura. Una condivisione è mancata negli ultimi anni e senza di essa si distruggerà l'industria e in futuro ci accorgeremo che avremo bisogno di importare cibo, probabilmente meno controllato, e dovremmo anche pagarlo". Sul mercato illegale degli agrofarmaci ha affermato: "Il bisogno rende di più l'uomo ladro. In Italia sequestrate 30 tonnellate di agrofarmaci illegali. L'industria fa un'attività di controllo importante ma dobbiamo avere supporto dalle istituzioni della distribuzione. Sicuramente sono prodotti assolutamente non controllati che aumentano il rischio per la salute".