RICERCA PROFESSIONISTI
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
4199 record trovati.
|
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
4199 record trovati.
|
(Adnkronos) - Vladimir Putin ha "pregato per il suo amico" quando Donald Trump è stato vittima di un attentato durante la campagna elettorale lo scorso luglio. E' Steve Witkoff, inviato speciale del presidente americano per la Russia, a rivelare il dettaglio che gli è stato raccontato proprio da Putin. Il presidente russo ha ricevuto Witkoff in un recente incontro a Mosca, nell'ambito dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. "Quando il presidente è stato ferito, Putin è andato nella sua chiesa e ha incontrato il suo prete e pregato per il presidente", ha detto Witkoff al giornalista Tucker Carlson ricordando l'attentato subito dal presidente americano a Butler, in Pennsylvania, durante un comizio a luglio. L'inviato speciale non ha esitato ad aggiungere che Putin "nutre sentimenti di amicizia" per il presidente degli Stati Uniti e "ha pregato per il suo amico". Witkoff ha riferito l'aneddoto a Trump e il presidente è rimasto "chiaramente colpito". Inoltre, l'inviato speciale Usa ha rivelato che Putin ha fatto realizzare da un importante artista russo un "bel ritratto" di Trump. Il dono consoliderebbe ulteriormente il rapporto che nemmeno la guerra in Ucraina ha scalfito: Trump ha ripetutamente manifestato la propria ammirazione per il presidente russo definendolo "un genio" e "un leader forte".
(Adnkronos) - Non solo uova e colombe: i dolci pasquali italiani sono tanti e tutti meritevoli di un assaggio. Perché è vero che le uova di cioccolata da aprire e gustare con i più piccoli non possono mancare, e che la colomba - che oltre che con l’impasto tradizionale, troviamo in svariate fragranze, ripieni e decorazioni - è un grande classico, ma festeggiare la Pasqua significa anche cogliere l'occasione conoscere le tradizioni regionali. L'agnello pasquale è generalmente ripieno di marmellata e ricoperto da uno strato di pasta di mandorle decorata. Rappresenta, per molti bambini, un’alternativa all’uovo di cioccolata. Il casatiello (di cui esiste la nota versione salata) è caratterizzato dal profumo di limone e la croccante glassa con cui è ricoperto. In Trentino Alto Adige si gusta la corona pasquale, una treccia dolce lievitata e anche il fochaz-osterbrot, un pane dolce piatto di farina di grano, generalmente a forma di coniglietto. In Val d’Aosta c'è la flantse, pani di segale appiattiti, di solito a forma rotonda, a cui si aggiungono zucchero, di burro, uvetta, mandorle e canditi. Per chi non ha parenti in Sardegna è quasi impossibile conoscere le pardulas che sono dei canestrini di pasta farciti di ricotta, uvetta e scorza di limone; si cuociono in forno e si servono cosparsi di miele. La gubbana è tipica del Friuli: una sfoglia ripiena di noci, uvetta, pinoli, mandorle, scorze di cedro, arancia, cioccolato. E friulani sono anche i panini di Pasqua che sono fatti con farina gialla, zucchero, uvetta. In Veneto si mangia la fugassa che è una focaccia dolce che ha dei tempi di lievitazione molto lunghi, nato come dolce pasquale povero dall’impasto del pane, veniva arricchito con burro, uova e zucchero. In Liguria troviamo i canestrelli pasquali, cestini intrecciati di pasta frolla, con al centro o sui bordi delle uova talvolta colorate. Chi sa cos’è la ciaramicola? E' il dolce pasquale dell’Umbria: una ciambella con glassa bianca molto croccante all’esterno. Per rendere rosso l’interno di questo dolce si utilizza il liquore alchermes. Anche a Mantova si prepara una ciambella, in questo caso al profumo di Marsala, si chiama bussolano. In Emilia Romagna troviamo i piadot di Pasqua che sono piccole focacce dolci realizzate con farina bianca e gialla, uvetta e pinoli. In Molise, si prepara la pigna, ciambella a base di farina e uova. In Toscana, invece, da gustare la pasimata, dolce soffice che profuma di arancia e anice. In Abruzzo ci sono cavalli e pupe, biscotti a base di pasta frolla arricchita con un uovo sodo. In Basilicata ci sono le pannarelle, preparazioni pasquali spesso a forma di treccia o cuore chiuse a cerchio con un uovo al centro per evocare l'idea di un cestino pieno di dolci per i bambini. In alcune località del Lazio, nella settimana che segue la Pasqua, si preparano i cavallucci e pigne che sono biscotti guarniti con confettini colorati a base di uova, zucchero, farina, lievito, liquore e scorza di limone. La pastiera napoletana sta diventando un grande classico non solo in Campania ma in tutta Italia. In Sicilia si gustano cassate e pasta di mandorle, buone tutto l'anno, ma speciali per la Pasqua. Tra Puglia e Calabria si preparano tanti dolci decorati con l’uovo.
(Adnkronos) - Una pedalata per l'energia pulita. Le Energiadi 2025 vedono l'Istituto comprensivo Thouar Gonzaga di Milano tornare in questi giorni protagonista per una sfida che trasforma la scuola in una centrale di energia elettrica e sociale. L'evento si terrà presso la scuola Media Tabacchi, con ingresso da via Balilla, e prenderà il via venerdì 21 marzo alle 16:30 per concludersi domenica 23 marzo alle 12:30. Le Energiadi sono una maratona a squadre in cui le scuole competono pedalando su speciali biciclette capaci di produrre energia pulita. Le regole sono semplici: più pedali, più produci energia. Ma qui non conta solo la forza nelle gambe. Le Energiadi sono molto più di una gara a chi genera più watt. Sono una sfida di comunità dove si vince se si riesce a coinvolgere tutti, dai genitori ai nonni, dalle associazioni sportive ai compagni di classe, perché l’energia più potente non viene dai pedali ma dalle persone. Ci saranno otto postazioni bici e una postazione inclusiva. Di giorno si pedala liberamente, senza turni, mentre per la bicicletta inclusiva è meglio prenotare scrivendo a energiadithouar@gmail.com. L’obiettivo non è solo fare il pieno di energia rinnovabile, ma anche accendere una scintilla di consapevolezza. La scuola diventa un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove imparare a vivere in modo più sostenibile e solidale. L’obiettivo è chiaro: far capire come funziona l’energia, promuovere stili di vita più rispettosi dell’ambiente, rafforzare i legami tra scuola e territorio e creare sinergie tra studenti, famiglie e chiunque voglia dare una mano. Il tutto con la speranza di innescare nuovi comportamenti più responsabili e duraturi. Chi vince? La scuola che accumula il punteggio energetico più alto si porta a casa la vittoria. Ma la vera sfida è costruire qualcosa che rimanga anche dopo l’ultima pedalata. Vince chi riesce a trasformare l’evento in una festa di comunità, dove tutti si sentono parte di un progetto più grande. La chiave è coinvolgere il maggior numero possibile di persone, perché più sì è più energia sociale si crea. Le 52 ore di pedalata saranno accompagnate da giochi, laboratori e attività pensate per tenere alta la partecipazione e far divertire tutti. Perché più la scuola è viva, più energia si genera. E più si parla di energia e sostenibilità, più la comunità si rende conto di quanto ognuno possa fare la differenza.