(Adnkronos) - Caldo e temporali sull'Italia anche oggi, martedì 1 luglio. Mentre a Bardonecchia si contano i danni dopo la violenta ondata di maltempo di ieri, vento e temporali hanno generato situazioni a rischio anche il altre zone del Nord. La circolazione dei treni tra Milano e Parigi sarà interrotta resta interrotto in Savoia, tra Modane e St-Jean-de-Maurienne a causa di significative frane di fango sui binari verificatesi la sera del 30 giugno. A comunicarlo Sncf precisando che "i team tecnici hanno effettuato una prima valutazione e stanno lavorando per consentire una ripresa parziale del servizio, prevista per la mattina di sabato 5 luglio". L'operatore ferroviario francese prevede che il servizio riprenderà regolarmente entro metà luglio anche se le valutazioni "dipendono dalle condizioni meteorologiche future e dall'avanzamento dei lavori". Sta intanto lentamente tornando alla normalità la situazione a Bardonecchia, dove una persona è morta. Oggi il sole è tornato a splendere sul Comune dell’alta Val Susa e si lavora per sgomberare strade e ponti da fango e detriti trasportati dalla piena del torrente Rio Frejus, poi comincerà la conta dei danni. Sono stati riaperti gli svincoli autostradali della A32 che ieri erano stati chiusi per allagamenti ed è tornata normale anche la circolazione ferroviaria per quanto riguarda i treni regionali. Resta chiusa, invece, ancora la statale a causa del fango presente sul sedime stradale. Anche le persone che vivono nelle zone della cittadina ieri considerate più a rischio inondazione e che inizialmente erano accolte al palazzetto dello sport trasformato in punto di ricovero, dopo aver trascorso la notte da amici o parenti, possono fare rientro a casa. Proseguono senza sosta le operazioni di soccorso in provincia di Sondrio, duramente colpita nel tardo pomeriggio di ieri da una violenta ondata di maltempo che ha interessato in particolare la zona della Valdisotto. A seguito degli smottamenti e degli allagamenti, 50 persone sono state evacuate dalle frazioni di Tola e Aquilone. Sul posto sono attualmente impegnati oltre 50 vigili del fuoco con 24 automezzi, tra cui i mezzi speciali del nucleo G.O.S. (Gruppo Operativo Speciale) dotati di escavatori e attrezzature per il movimento terra. Diversi smottamenti hanno provocato l’interruzione della viabilità locale e danni a edifici residenziali e fabbricati. In supporto alle squadre di Sondrio, sono intervenuti rinforzi dai comandi provinciali di Lecco, Como, Brescia e Bergamo. Sono stati 25 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco della provincia di Treviso a causa del forte vento che ha interessato il territorio nel tardo pomeriggio di ieri. Le operazioni di soccorso sono iniziate intorno alle 17.30 e si sono concluse questa notte intorno all’1. Alberi pericolanti e messa in sicurezza di pali e coperture pericolanti le principali tipologie di intervento. Tanti i comuni interessati tra cui Montebelluna, Paese e Ponzano Veneto. Chiusura nella notte della Ss51 di Alemagna tra San Vito di Cadore e Cortina, in provincia di Belluno a causa di una colata detritica. Quest'ultima, fa sapere in un post su Facebook l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, sta ancora trasportando a valle ingenti quantitativi di materiale. Oggi, secondo l'ultimo bollettino della Protezione civile, è allerta gialla per rischio temporali in Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Bassa collina piacentino-parmense, Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense, Pianura reggiana di Po, Collina emiliana centrale, Pianura piacentino-parmense; Lombardia: Valchiavenna, Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Appennino pavese, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Alta Valtellina; Veneto: Alto Piave, Piave pedemontano. Ma la giornata di oggi sarà caratterizzata anche da un caldo anomalo, con 17 città da bollino rosso.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - ll Comune di Venezia e Kinto Italia (gruppo Toyota) hanno inaugurato il primo car sharing pubblico di vetture a idrogeno in Italia. Tre Toyota Mirai, vetture elettriche alimentate a idrogeno, verranno posizionate presso il parcheggio multipiano di Piazzale Roma e agli arrivi dell’aeroporto Marco Polo. Le vetture saranno prenotabili via app e potranno essere rifornite presso la stazione di servizio Enilive di San Giuliano a Mestre in circa 5 minuti. Le tre vetture entrano nell’attuale flotta di car sharing che a Venezia conta 50 auto elettriche, oltre 6.000 utenti registrati e più di 63.000 noleggi effettuati che finora hanno permesso di risparmiare oltre 72 tonnellate di CO2 immesse nell’aria. “Questa collaborazione conferma la nostra volontà di investire in una mobilità sempre più pulita, moderna e integrata, in linea con la transizione ecologica che stiamo portando avanti a tutti i livelli. Non ci limitiamo a parlare di transizione energetica: la stiamo realizzando con azioni concrete. Venezia sta diventando un modello di riferimento nazionale, e questo progetto è un altro tassello concreto della Venezia del futuro: sostenibile, accessibile e all’avanguardia” ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. ‘’Quello fra il Gruppo Toyota e il Comune di Venezia - ha ricordato Mauro Caruccio, CEO e Chairman di KINTO Italia e CEO di Toyota Financial Services Italia - è un legame profondo e di lunga durata. Il lancio del servizio di car sharing Toyota a Venezia, nel 2018, testimonia come la visione innovativa di entrambe le parti di realizzare una mobilità sostenibile per il Comune di Venezia sia rimasta concreta e coerente negli anni. Dal 2018 il servizio KINTO Share è composto da una flotta interamente elettrificata a basse emissioni, ad oggi 50 vetture, che contribuiscono in modo tangibile a ridurre le emissioni di CO2 ed NOx e rendono gli spostamenti degli utilizzatori estremamente semplici grazie ad un servizio 100% digitale e facile da usare’’. "L’inserimento a Venezia delle vetture elettriche a idrogeno Toyota Mirai segna un ulteriore passo verso una mobilità innovativa e rispettosa dell’ambiente, perché queste vetture hanno come unico prodotto di scarico l’acqua. Al contempo questi veicoli garantiscono, lato utilizzatore, un’esperienza di livello e in linea con quella dei veicoli tradizionali sia in termini di autonomia che di tempi necessari per effettuare il rifornimento. Ringraziamo il Comune di Venezia per averci dato la possibilità di portare il nostro servizio di car sharing ad un livello superiore, facendo ancora una volta da apripista sul territorio nazionale’’. L’avvio di Kinto Share a idrogeno a Venezia avviene al termine di una fase di test iniziata nel 2024, durante la quale le tre vetture Toyota Mirai sono state rese visibili a 10 utenti selezionati, frequenti utilizzatori del servizio, cui è stata data la possibilità di provare a titolo gratuito le vetture con la finalità di avere un sincero riscontro sul gradimento della vettura e dell’accessibilità a questa nuova tecnologia.