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(Adnkronos) - Il 15 ottobre scadrà il termine per la presentazione delle domande di partecipazione a 'Sanremo Giovani', il contest che servirà a individuare due dei quattro artisti che gareggeranno al Festival di febbraio nella sezione 'Nuove Proposte' (gli altri due arriveranno dal concorso 'Area Sanremo'). E con l’avvicinarsi dell’appuntamento, cominciano a circolare le prime indiscrezioni. Com’è noto, dopo la fase di ascolto e l’audizione finale dal vivo, i 24 artisti prescelti si sfideranno su Rai2 in quattro puntate in seconda serata ('11', '18' e '25 novembre' e '2 dicembre'), seguite da una semifinale a 12 ('9 dicembre'), per approdare infine su Rai1 il '14 dicembre' per la finale a 6. La giuria del contest – a quanto apprende l’Adnkronos – dovrebbe essere la stessa dello scorso anno, composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, affiancati dai "giurati fuori onda" Carlo Conti e Claudio Fasulo, vicedirettore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai. La conduzione, sebbene manchi ormai meno di un mese al debutto televisivo, non è ancora stata annunciata. Ma in pole position ci sarebbe Nicola Savino, per il quale si ipotizza anche un ritorno alla guida del 'Dopofestival' di febbraio. Savino aveva già condotto il 'Dopofestival' in due edizioni del Festival guidate da Carlo Conti, nel 2016 e nel 2017. E lui stesso, alla conferenza stampa di lancio del programma 'Freeze', aveva risposto con un "magari!" alla domanda su un possibile ritorno al timone del 'Dopofestival'.
(Adnkronos) - "Entrare nella Rete del lavoro agricolo di qualità è importante e consentirà alle imprese che vi aderiranno di beneficiare di sistemi premiali in termini anche di punteggi aggiuntivi per la partecipazione a bandi provinciali o ancora una rete di formazione qualificata per gli operatori del settore. Oltre a questo, l'appartenenza alla rete agricola di qualità certifica la virtuosità delle aziende agricole che vi aderiranno”. Lo ha sottolineato Nunzia Minerva, direttore del coordinamento metropolitano Inps Roma, oggi alla Prefettura di Roma dove è stato firmato il Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. “Oggi è una giornata importante per l’Inps e per tutti gli enti e le istituzioni che lavorano nel territorio di Roma Capitale – prosegue Minerva – questo Protocollo d’intesa rappresenta un percorso virtuoso. All’interno potranno entrare determinate imprese agricole, quelle che aderiscono ai valori e ai principi di integrità, che hanno una correntezza nel pagamento dei contributi e non hanno avuto sanzioni”.
(Adnkronos) - L'Italia “è un paese leader. Se guardiamo a livello dei Paesi europei siamo secondi solo ai Paesi Bassi. Per dare un dato, a oggi in Italia circa il 20% dei nostri prodotti già contiene prodotto da riciclo, quindi sicuramente anche kpi molto importanti”. Lo ha detto oggi all’Adnkronos Massimo Di Amato, vicepresidente Assolombarda con delega all'Economia circolare e Tecnologie ambientali, a margine del convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst. La Lombardia “è un'eccellenza”. A livello di raccolta differenziata “noi siamo già oltre il 73%, quando la media europea è al di sotto del 40, ma soprattutto la Lombardia ha un modello tale per cui si è resa autosufficiente nella gestione del ciclo dei rifiuti. Questa è una delle grandi tematiche, soprattutto se la guardiamo nel panorama italiano”. “Le nostre istituzioni – ha sottolineato il vicepresidente di Assolombarda - devono fare di più per far sì che questo modello sia replicato, possibilmente a livello italiano ma anche a livello europeo, perché è evidente che questa è una delle leve per far sì che si venga a creare quell’ecosistema che non è solo fatto di norme, ma anche di strumenti finanziari atti a incentivare un cambiamento”. “Bisogna spingere le nostre aziende verso un modello più sostenibile e far leva sull'economia circolare soprattutto per generare competitività e indipendenza verso l'estero”. “Le istituzioni possono avere un ruolo assolutamente centrale e possono essere a tutti gli effetti un motore di cambiamento” per abilitare le filiere sostenibili e l’economia circolare. “È chiaro che noi oggi dobbiamo intervenire a livello di regole, quindi creare chiarezza normativa – ha messo in guardia Di Amato -. Come Assolombarda riteniamo anche che il partenariato pubblico privato sia un qualcosa su cui spingere molto di più perché è una delle leve principali per far sì che appunto si converga verso un modello più sostenibile, quindi di adozione delle logiche di economia circolare, dello sviluppo delle filiere. E ovviamente questa è una leva per rendere le nostre aziende sempre più competitive e indipendenti”.