(Adnkronos) - Carlos Alcaraz lancia la sfida a Jannik Sinner agli Australian Open. Dopo le brevi vacanze, i due tennisti hanno ricominciato ad allenarsi in vista del primo Slam dell'anno, che andrà in scena sul cemento di Melbourne e a cui l'azzurro arriverà da campione in carica. Ma proprio gli Australian Open sono il grande obiettivo dello spagnolo per il 2026, nonché unico Slam che ancora manca alla sua bacheca. "Il mio obiettivo chiaro per il 2026 è vincere l’Australian Open. Il bello e il brutto è che sarà proprio il primo torneo della stagione", ha detto Alcaraz dopo essere stato premiato come atleta dell'anno a Murcia, "voglio essere pronto per giocare ad alto livello e non vedo l’ora di allenarmi per prepararmi al meglio sia fisicamente che mentalmente per la nuova stagione". “Il fatto che si giochi all’inizio della stagione rende più difficile arrivarci con un ritmo competitivo, ma non è detto che sia necessariamente un male per me, è solo che altri giocatori hanno prestazioni migliori in quel contesto", ha spiegato Alcaraz, "penso di aver giocato un ottimo tennis in Australia, e piccoli dettagli sono stati la causa delle mie sconfitte. Ho bisogno di quella spinta finale per andare avanti, ma credo e spero che quest’anno sarà diverso“.
(Adnkronos) - "Il riconoscimento dell’Unesco è un traguardo storico che rende omaggio non solo ai piatti più celebri, ma al sistema di conoscenze, lavoro e identità che li rende possibili: dalle produzioni agricole e agroalimentari ai ristoratori, dai territori alle famiglie. È una conquista che appartiene a tutti e che ci chiama a una responsabilità ulteriore: tutelare la qualità, rafforzare le filiere, promuovere la sostenibilità e trasmettere alle nuove generazioni questo patrimonio unico". Ad affermarlo in una nota congiunta sono Livio Proietti, Presidente Ismea, e Sergio Marchi, Direttore Generale Ismea. Ismea infatti accoglie con grande soddisfazione la decisione dell’Unesco di iscrivere la “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale” nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale, un riconoscimento che valorizza un patrimonio vivo fatto di saperi, tradizioni, territori, filiere e convivialità. Un risultato reso possibile grazie al sostegno del Governo e alla forza del sistema agroalimentare nazionale, insieme alla ristorazione italiana, riconosciuta internazionalmente per la sua eccellente qualità. In questo ambito è bene ricordare che nel 2024 la ristorazione italiana ha raggiunto nel mondo un valore complessivo di 251 miliardi di euro, confermando la forza della nostra tradizione enogastronomica e la sua capacità di generare valore culturale ed economico su scala globale. Ismea rivolge vive congratulazioni al Governo Meloni e al Ministro Francesco Lollobrigida per il risultato conseguito e per l’impegno che ha accompagnato il percorso della candidatura, che rafforza l’immagine dell’Italia nel mondo e dà ulteriore slancio all’intero sistema agroalimentare nazionale.
(Adnkronos) - “Noi viviamo secondo natura, allevando i nostri animali al pascolo”. Luca Quirini, classe ’94, fondatore dell’Azienda Agricola Quira, ha ricevuto il Good Farmer Award per il suo modello di allevamento incentrato sul benessere animale e sulla tutela del territorio ligure. “Siamo pastori da marzo a dicembre: transumiamo dalla Valle Sturla alle vette della Val d'Aveto fino a 1500 metri, portando al pascolo i nostri bovini di razza cabannina, autoctona della Liguria”, ha raccontato. Gli animali si nutrono solo di erba e, d’inverno, di fieno biologico acquistato in zona: “È un vivere secondo natura, con la linea vacca-vitello”. Sul dibattito sulla zootecnia, Quirini afferma: “Oggi non è più possibile non farla in maniera sostenibile: i costi di produzione dell’allevamento intensivo non rendono più. La nostra è una scelta etica, ma è anche un modello che dà benessere al territorio e agli animali, e permette una continuità economica al mestiere”.