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(Adnkronos) - L'allerta super caldo tornerà nelle prossime ore ai livelli massimi. Se oggi, sabato 27 luglio, nessuna città è ancora da bollino rosso, per domani - domenica 27 - saranno di nuovo sei i capoluoghi interessati dal gradino più alto dell'allerta. Dodici, intanto, le città con bollino arancione di oggi, segnalate nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute: si tratta di Firenze, Frosinone, Palermo, Perugia, Rieti e Roma, Bologna, Bolzano, Brescia, Latina, Pescara e Viterbo. Domenica 28 luglio saranno quindi 6 le città italiane da bollino rosso per il rischio di ondate di calore: massima allerta su Firenze, Frosinone, Palermo, Perugia, Rieti e Roma. La giornata di domani si annuncia dunque la più 'bollente' di una settimana che non ha fatto registrare prima città da bollino rosso. Fra i 27 capoluoghi monitorati dal sistema di sorveglianza ministeriale, oltre ai 6 con allerta 3, il livello massimo di rischio, il 28 luglio si contano 13 bollini arancioni (livello 2): a Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Latina, Milano, Napoli, Pescara, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Bollino giallo (rischio 1) per Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, Messina e Reggio Calabria. Nessun bollino verde (rischio 0).
(Adnkronos) - “Leggere la stessa fuga dei cervelli quale fenomeno non solo negativo e irreversibile, ma come forza potenziale di un moto circolatorio inclusivo di un flusso di ritorno dopo un riscatto personale”. Eccola, la Tornanza. Un movimento di rinascita dei territori che parte dall’innesto tra chi, dopo aver viaggiato, decide di tornare nel paese d’origine e mettere a frutto la propria conoscenza, e chi è rimasto. Tra il tornante e il restante, al centro di questi due poli, il viaggio, come innesco del cambiamento, e l’innovazione, come strumento a servizio del capitale umano e del territorio. Tutto inizia con un libro, 'La Tornanza - ritorni e innesti orientati al futuro', il saggio di Antonio Prota e Flavio R. Albano (Laterza edizioni), due esperti di turismo e marketing territoriale e digitale, che è in realtà il manifesto stesso del movimento. È qui, infatti, che ci sono tutti i concetti fondanti del progetto che poi vengono messi in pratica: l’importanza di tornare dopo il viaggio e scegliere di ristabilirsi nel paese d’origine, portando con sé un background nuovo, una trasformazione che può innestarsi con la conoscenza dei restanti per partecipare attivamente allo sviluppo del territorio. Una crescita fatta di azioni concrete, volte a creare una nuova economia e una nuova società nei territori che da sempre e sempre più spesso vengono abbandonati. Come il progetto Fame (Food, Art, Move, Energy), un movimento culturale che avvia un circolo virtuoso in cui le comunità lavorano insieme per la crescita dei propri territori attraverso una visione comune e una sinergia che unisce agricoltura, turismo, artigianato e commercio, o la teoria dell’innesto, che pone al centro del dibattito socio territoriale i borghi, intesi come una via di ricostruzione sociale e culturale. “Il libro è il manifesto culturale di un progetto molto più ampio che si snoda attraverso un podcast e i festival, media di comunicazione per far conoscere il progetto, ma anche gli hub e l’academy, elementi fisici e tangibili in cui costruire comunità”, dice Prota. Raccontare la 'tornanza' dalla viva voce dei tornanti è poi il motivo alla base del video podcast itinerante, una serie di narrazioni per raccontare le storie di chi ha deciso di rientrare a casa. Dalla Puglia, alla Basilicata, dalla Campania alla Calabria e non solo: una volta a settimana, un tornante racconta la sua storia, da dove è partito e dunque dove, dopo un lungo viaggio, ha deciso di tornare, ma anche il perché di questa scelta e il progetto che sta cercando di portare avanti nella sua terra d’origine, forte dell’esperienza maturata durante la sua assenza. “Sono storie che lasciano il segno e i numeri lo dimostrano: quasi 1 milione di visualizzazioni sulle piattaforme social. Speriamo che questi video podcast siano anche d’ispirazione per i potenziali tornanti: il concetto di viaggio in effetti secondo il nostro racconto è quello che ha consentito storicamente di costruire le innovazioni: da Lonely Planet a Nike, da Redbull a The North Face, tutti questi brand sono nati o hanno tratto spunto da contaminazioni in luoghi lontani”, sottolinea Albano. Non solo podcast, però. Proprio nel segno della collaborazione e della condivisione, la 'tornanza' è anche una serie di eventi dal vivo, i Tornanza festival, una sorta di Tedx per guardarsi negli occhi e raccontarsi le proprie esperienze, ma soprattutto le proprie idee, affinché possano essere d’ispirazione. Il primo è stato lo scorso 28 giugno, a Padula, in Campania, e a breve ce ne saranno altri, alcuni in collaborazione con l’Università. Il 17 e il 18 settembre a Potenza, poi il 20 settembre a Matera e il 1 ottobre a Bari. “I Tornanza festival sono luoghi d’incontro itineranti come i podcast e come questi ultimi servono a far conoscere il progetto per poter ispirare nuovi rivoluzionari dell’esistenza e pionieri dell’evoluzione”, dicono i due ideatori. Innovazione per costruire startup, accoglienza dei tornanti e dialogo tra tornanti e restanti: in questo consistono gli hub, i luoghi in cui si lavora e si comincia a creare la base concreta di un’idea. L'obiettivo è costruire hub in vari territori e per il primo sono già pronte le coordinate: aprirà a settembre a La Certosa di Padula in Campania e a Gravina in Puglia. Infine, vera e propria espressione dei concetti fondanti della Tornanza - origine, viaggio e innovazione - l’academy è lo spazio dedicato alla formazione dei tornanti e per coloro che vogliono diventarlo. “L’academy dovrebbe riuscire a costruire un percorso formativo di autoimprenditorialità per favorire nuovi innesti nelle comunità operose di ogni sud del mondo”, commentano i founder del progetto. Il primo corso partirà a Bari in autunno.
(Adnkronos) - Ferrarelle Società Benefit – quarto player nel settore delle acque minerali in Italia – presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023, che - si sottolinea in una nota - "conferma il massimo impegno nel generare valore per la società e il territorio: oltre ad un nuovo miglioramento del proprio punteggio BIA (Benefit Impact Assessment) a 87.7 punti, quest’anno viene anche raggiunto circa 1 milione di euro tra attività e progetti a carattere sociale, donazioni economiche e in-kind". "Il Bilancio di Sostenibilità è per noi uno strumento per raccontare attentamente e con trasparenza i risultati del nostro impegno, orientato non solo alla gestione responsabile di una risorsa preziosa come l’acqua, ma anche alla creazione di un benessere sostenibile e condiviso con le nostre persone, la comunità locale, i nostri fornitori, le associazioni e i nostri partner di business. La sostenibilità sociale è per noi un aspetto irrinunciabile e una priorità che deve diventare fondante per qualsiasi impresa, in una visione più ampia del sistema pianeta di cui tutti condividiamo la responsabilità" dichiara Cristina Miele, Direttrice Amministrazione Finanza e Controllo di Ferrarelle Società Benefit & Responsabile della Società Benefit. Non a caso, per l’edizione 2023 del suo Bilancio di Sostenibilità, l’azienda ha scelto il titolo 'Ferrarelle: coltiviamo il futuro'. Un titoli che - continua la nota - è un "invito a guardare con responsabilità al futuro delle persone, del territorio e del Pianeta. Il tutto interpretato come sempre in una chiave visiva unica, grazie alle illustrazioni di Fernando Cobelo a cui è stato affidato il progetto artistico del Bilancio di Sostenibilità. L’illustratore venezuelano ha, infatti, scelto di raffigurare l’acqua come non l’abbiamo mai vista. Con la sua particolare estetica onirica e le sue metafore visive, Cobelo esplora riflessi, correnti e flussi che ci trasportano in un mondo surreale dove l’acqua, l’elemento al centro della vita, diventa ancora una volta la vera protagonista". Un impegno verso la sostenibilità sociale "che Ferrarelle Società Benefit persegue nell’ottica di restituire un impatto positivo sulle comunità e sul territorio. In questa direzione, l’azienda promuove e sostiene progetti di ricerca scientifica e arricchimento intellettuale con partner come Telethon o eccellenze della ricerca con AIRC, si impegna altresì a sostenere il patrimonio culturale affiancandosi a realtà prestigiose sul territorio italiano come la pluriennale partnership con FAI – Fondo Ambiente Italiani e il Premio Malaparte, o ancora sensibilizzando la comunità a favore dell’inclusione in ogni sua forma con Parks – Liberi e Uguali, associazione senza scopo di lucro, creata per aiutare le aziende che collaborano a comprendere e realizzare al massimo le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche, rispettose della diversità". "L’azienda opera anche affinché valori come il rispetto, la solidarietà e la fiducia siano capisaldi costanti dell’ambiente lavorativo: a conferma di questo, l’ottimo punteggio ottenuto per questa area nel BIA per le attività rivolte ai dipendenti, l’ambito in cui l’azienda registra i migliori risultati. Tra le attività a favore dei dipendenti, crescono del 10% le ore di formazione erogate rispetto al 2022, superando le 9.000 ore. Inoltre, con il rinnovo del contratto integrativo aziendale nel 2023, Ferrarelle Società Benefit si è impegnata a introdurre iniziative concrete orientate al miglioramento delle condizioni di vita delle proprie persone, alla creazione di un ambiente inclusivo delle diversità e alle pari opportunità, tra cui: formazione per tematiche di Diversity&Inclusion e iniziative a favore della genitorialità".