(Adnkronos) - Stefano Addeo, il professore di Marigliano autore del post contro Ginevra, la figlia di Giorgia Meloni, ha dichiarato in queste ore di aver scritto d'impulso quel "post stupido" (lo ha definito lui stesso così nel messaggio di scuse) in cui augurava la stessa sorte di Martina Carbonaro (la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola nei giorni scorsi) alla figlia del Presidente del Consiglio. Ma non è così. A smentirlo, infatti, c'è un altro post pubblicato dallo stesso insegnante sulla sua pagina social. Post che Addeo ha provato subito a far scomparire dai suoi profili social ma di cui l'Adnkronos è in possesso. Se alla piccola Ginevra augurava di venire uccisa come la 14enne di Afragola, pochi giorni fa il docente augurava la stessa sorte dei palestinesi a Gaza ai figli della Meloni, ancora una volta, e dei vicepremier: il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, tutti immortalati in immagini in cui stringevano la mano al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. (di Silvia Mancinelli) "Già leggendo le sue scuse, senza sapere che non era la prima volta che lanciasse minacce di questo tipo, avevo dei dubbi e pensavo che fossero parole di convenienza. Se infatti ha sentito il bisogno di specificare che non si sente rappresentato da questo Governo, liberissimo di pensarlo naturalmente, questo non c'entra nulla con certe affermazioni odiose ed inaccettabili". Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, commenta così la notizia dell'Adnkronos. "Evidentemente -aggiunge l'esponente di Fdi- se adesso scopriamo queste precedenti dichiarazioni, è un personaggio di dubbia sincerità di cui non possiamo fidarci e se è passibile di sanzioni penali e disciplinari all'interno dell'ordinamento scolastico, c'è da augurarsi che vengano applicate. Anche perchè è inquietante che un personaggio del genere partecipi all'educazione dei giovani e dei ragazzi". Sarebbero necessari dei test psicoattitudinali per i docenti? "In realtà -risponde Malan- siamo in presenza di una persona che con piena consapevolezza propala idee allucinanti e mostruose. Non sono un esperto, ma non so se un test rileverebbe questa propensione. La realtà è che chi fa certe dichiarazioni si sente autorizzato a dire certe cose da affermazioni anche di personaggi politici, che in modo assurdo accusano Giorgia Meloni e altri ministri di essere colpevoli di ogni ignominia, a partire dalla morte dei bambini di Gaza". "Gli avversari politici non sono mai nemici, solo riconoscendoci, riconoscendo le nostre differenze e sottraendole alla furia ideologica, all’odio e alla negazione dell’altro, potremo tessere la trama composita che rende forte la nostra democrazia. Un abbraccio alla piccola Ginevra, la mia solidarietà totale alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al mio impegno convinto a fare fino in fondo la mia parte per arginare questo clima velenoso, pericoloso e insopportabile", scrive quindi sui social Pina Picierno, eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo. "Questa gente va licenziata, alle loro scuse non crede nessuno e visto che si tratta di azioni e pensieri reiterati, bisognerebbe togliergli la cittadinanza italiana, perchè chi è così incivile non può rimanere nella società con gli altri civili". Michaela Biancofiore, capogruppo al Senato di Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie, commenta così la notizia. "Purtroppo -aggiunge- si moltiplicano i casi di docenti nelle scuole e nelle università protagonisti di azioni violente, ricordo anche la vicenda accaduta a Bolzano di un insegnante sorpreso nottetempo ad appiccare un incendio. Questo sicuramente pone l'esigenza di procedere a test psicoattitudinali". "Ma prima ancora occorre procedere al licenziamento. Quale più giusta causa di questa? Quale genitore affiderebbe il proprio figlio ad un docente del genere? Purtroppo -conclude Biancofiore- questa di Addeo è l'ennesima triste pagina della docenza italiana che sovente guarda a sinistra e sarebbe auspicabile che arrivassero parole di condanna dai leader di sinistra". "Il professore Stefano Addeo che ha minacciato la figlia di Giorgia Meloni ha, sì chiesto scusa, ma apponendo una rivendicazione politica al suo gesto. Così facendo il professore si è dimostrato inadeguato al proprio ruolo di educatore per la seconda volta. Di fronte alla barbarie che ha commesso eviti almeno di chiamare in ballo la rivendicazione politica, di assegnare alla sua immagine personale una patina romantica e di vittima per avere lui sporto denuncia per manifestazioni di dissenso ricevute verso il suo gesto. La scuola e la nostra gioventù non possono essere più ostaggio di pericolosi agitatori”, afferma quindi Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari costituzionali della Camera. “Ora basta la misura è colma. Il professore campano identificato come autore delle minacce alla figlia della premier non può essere degno di insegnare ancora. Nonostante le sue tardive e abbastanza inutili scuse, di fronte alla gravità delle sue parole, un insegnante che se la prende con una bambina per motivi politici non è degno di varcare la soglia di alcuna scuola del nostro Paese, né di educare e formare i nostri figli, gli stessi figli a cui ha augurato la morte e la sofferenza. Auspico che si prendano provvedimenti in tal senso e che tanta violenza verbale non rimanga impunita”, sottolinea il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti. "Le scuse non cancellano la gravità di quanto accaduto. Addeo sporca l’immagine degli insegnanti campani”. Lo afferma Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania. "I suoi post deliranti e violenti, completamente sconnessi dalla realtà e reiterati nel tempo -aggiunge - dimostrano una personalità disturbata che rappresenta un rischio per i ragazzi a cui insegna. È un danno per l’intera comunità scolastica, fatta di docenti che ogni giorno insegnano con dedizione e sacrificio. La direzione scolastica regionale – conclude Martusciello – dovrebbe valutare di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario a carico di Addeo. Difendere la scuola significa anche tutelarne la credibilità e la sicurezza”. Le scuse maldestre, tardive e smentite dall’evidenza di gravi precedenti di chi si è permesso di augurare la morte e cose orribili ai figli della presidente del consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini non soltanto non migliorano la sua posizione, ma suggeriscono che si intervenga con prontezza e severità a tutela delle migliaia di insegnanti che ogni giorno, nel nostro Paese, svolgono il loro dovere -che è anche una missione, non dimentichiamolo- con correttezza, generosità e spirito di sacrificio. Chi scrive quelle parole di odio contro i bambini non può certo continuare ad insegnare come se nulla fosse accaduto”, scrive quindi sui social Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali della Camera.
(Adnkronos) - "Misuriamo la performance dell’Inps al fine di valutare quanto benessere restituiamo alla collettività: economico, sociale, sanitario, educativo. E' il nostro vero bilancio sociale". Lo ha detto Micaela Gelera, membro del cda Inps, intervenendo oggi al Festival del lavoro in corso a Genova. Gelera ha ricordato che il nuovo sistema di valutazione dell’Istituto "ha centrato il 99,8 % degli obiettivi di valore pubblico nel 2023" e nel 2024 "introduce indicatori in grado di fotografare l’impatto reale delle politiche su cittadini e imprese". "La trasformazione digitale non è uno slogan, ma un modo per restituire tempo di qualità ai nostri professionisti affinché offrano consulenza specialistica e servizi personalizzati". Gelera ha illustrato i 142 progetti Pnrr già operativi e il Piano Ict 2025-2027. Punto di forza, ha sottolineato, è il metaprocesso che "supera la competenza territoriale e instrada le pratiche dove c’è capacità disponibile", mentre l’intelligenza artificiale "anticipa i bisogni inespressi degli utenti, riducendo i tempi di risposta e aumentando l’efficienza". Di fronte all'inverno demografico, l’Inps punta su un mercato del lavoro più inclusivo per garantire la tenuta del sistema pensionistico. "Siamo ancora 7-8 punti sotto la media europea nel tasso di occupazione e 17 punti di divario tra uomini e donne. Colmare questi gap significa assicurare contributi oggi e pensioni domani", ha spiegato . Strumenti chiave, secondo la consigliera, sono la piattaforma Siisl, "volano di incontro tra domanda e offerta e di orientamento formativo", e le prossime riforme su disabilità e non autosufficienza, che "rafforzeranno la rete di protezione sociale in un’ottica preventiva".
(Adnkronos) - "Oggi Venezia si propone come un cluster della conoscenza, una costellazione di imprese, istituzioni e saperi interconnessi. Questo cluster, in fondo, rappresenta la sublimazione di ciò che Venezia è sempre stata: un faro di civiltà, un crocevia di intelligenze. Oggi può tornare ad esserlo, declinando la modernità attraverso università, laboratori, brevetti, cultura e scienza. Una città che non si arrende alla monocultura turistica, ma che si reinventa come capitale globale del sapere sostenibile, in grado di ispirare il mondo con il proprio esempio". Così Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf) in apertura al primo convegno della Biennale della Sostenibilità 2025, intitolato 'Ricerca, Formazione, Innovazione. Verso un cluster della conoscenza a Venezia', tenutosi all’Arsenale di Venezia. "Tutto questo prende forma anche attraverso la nostra collaborazione con la Biennale, con la quale sono nate la Biennale della Sostenibilità e il padiglione Intelligent Venice, una sorta di autobiografia collettiva della città lunga 1600 anni, per immaginare il futuro, partendo dalla sua grande storia - ha detto - Attraverso le sue attività, Vsf genera soft power, attrae investimenti sostenibili e aggrega realtà diverse in una visione condivisa. È un attore chiave nel rendere Venezia un laboratorio vivente di innovazione e cultura, capace di ispirare il futuro partendo dalle sue radici millenarie".