(Adnkronos) - "Credo sia irrispettoso venire qui nello Studio Ovale e cercare di creare una discussione davanti ai media americani. Dovrebbe ringraziare il presidente". Nell'incontro rovente alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, ad accendere la miccia è l'accusa di JD Vance: per il vicepresidente degli Stati Uniti, il presidente ucraino non ha ringraziato Trump per il sostegno degli Usa a Kiev. "Ha mai detto grazie in questo incontro?", la domanda ripetuta di Vance. "Ho ringraziato questo gabinetto e non solo questo gabinetto", le parole di Zelensky mentre i toni si alzano e Trump entra a gamba tesa: "Non ha le carte in mano". "Ho detto grazie tante volte al popolo americano", ribadisce Zelensky. "Deve essere grato", incalza Trump. L'argomento specifico finisce sotto i riflettori dei media americani e in particolare della Cnn, che passa in rassegna una serie di dichiarazioni pubbliche di Zelensky tra interviste e incontri istituzionali, anche con l'ex presidente americano Joe Biden. Il quadro complessivo evidenzia che Zelensky ha ringraziato pubblicamente gli Stati Uniti almeno 33 volte. A queste dichiarazioni, vanno aggiunti tutti i riferimenti al sostegno Usa nei comunicati in ucraino diffusi da Kiev sin dall'inizio della guerra. Vance nel suo intervento fa riferimento alla mancanza di ringraziamenti di Zelensky nell'incontro del 28 febbraio. In realtà, Zelensky - invitato da Trump a "dire qualche parola" dopo l'intervento iniziale del presidente americano - esordisce con "grazie mille signor presidente, grazie per l'invito".
(Adnkronos) - “La mia lectio magistralis si intitola 'Il delirio dei dittatori e la storia che torna'. Sono partito da lontano, da Mussolini e Hitler che a un certo punto hanno perso il senso della realtà, trascinando l'Italia, l'Europa e anche il mondo in una guerra devastante, arrivando a Putin, che, con la stessa logica con la quale Hitler cominciò ad occupare l'Europa orientale, ha occupato l'Ucraina e non vuole restituirla”. Con queste dichiarazioni, Bruno Vespa, giornalista e saggista, è intervenuto nel corso dell’evento di apertura dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università degli studi Link, durante il quale ha letto la sua lectio magistralis. Cronista radiofonico per la Rai già nel 1962, volto iconico del giornalismo televisivo per generazioni di italiani, Vespa è anche un apprezzato saggista e autore di decine di volumi, dedicati in gran parte alla storia del Novecento e all’analisi dell’attualità politica e sociale. Per la prima volta viene affidato a un giornalista il compito di aprire l’anno accademico di un’università italiana con una sua lectio magistralis: “È stato un grande onore per me, una bella esperienza”, spiega Vespa. Un rapporto, quello tra Bruno Vespa e la Link University, nato da molto tempo: “Sono venuto qui tanti anni fa, quando era già così grande e così importante. Ero amico di Franco Frattini, al quale è dedicata l'Aula Magna. È stata una bella opportunità”, conclude.
(Adnkronos) - Come gestire il verde in caso di siccità? "Possiamo imparare dalla natura per capire cosa fare. Osservare le piante e il modo in cui crescono. È molto semplice monitorare il verde nelle nostre città con l’aiuto delle nuove tecnologie". Lo ha affermato Jens Bödeker, partner Bödeker Landscape Architects e consulente della Royal Commission di Riyadh City, intervistato a valle del panel 'Learning from … Gestione del verde pubblico e cambiamento climatico' che si è svolto durante la prima giornata di lavori della IX edizione del Salone internazionale del Verde, Myplant & Garden 2025, la manifestazione dedicata al florovivaismo in svolgimento a Fiera Milano Rho, fino al 21 febbraio 2025. Un incontro, a cura di Green City Italia, in collaborazione con Myplant & Garden, Regione Lombardia e Comune di Milano, che ha rappresentato un importante banco di confronto per la condivisione di esperienze e strategie volte a migliorare la gestione del verde pubblico e la natura urbana, con un particolare sguardo ai fenomeni del cambiamento climatico. "Ho sentito che Milano ha circa 40 mila alberi -ha detto Bödeker- ma si tratta di alberi pubblici. Abbiamo la necessità di misurare anche gli alberi privati e con le moderne tecnologie è facile farlo", le sue parole.