Veronica CaliernoChi è: Sono Fashion Designer, progetto idee da indossare e ho studiato Brand Management perchè sono convinta che creatività non significhi improvvisazione senza metodo. |
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(Adnkronos) - Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso da venerdì alle 19.15 dal camping 'Por la Mar' di Latte, frazione di Ventimiglia, è stato ritrovato ed è vivo. A trovare il piccolo è stata una squadra di volontari coordinati dai vigili del fuoco che lo ha localizzato su una collina vicina. "Grazie a tutti, è andata benissimo, molto. Grazie, vi ringrazio, grazie". Queste le parole di Bernardo Ganao, il padre del bimbo. Per circa 40 ore l'intera comunità è rimasta in apprensione mentre circa 300 tra forze dell'ordine e volontari si alternavano nelle ricerche. A trovare Allen i volontari della protezione civile di Pompeiana che hanno subito allertato i vigili del fuoco. Il bambino è stato portato all'unità di comando locale dove ha potuto abbracciare i genitori, poi è stato portato all'ospedale di Imperia per accertamenti. Il bambino è stato quindi localizzato sulle alture nei dintorni del camping da cui si era allontanato (LA MAPPA). Subito affidato ai soccorsi, le sue condizioni di salute sembrano buone. Poco dopo è stato accompagnato all'unità di comando locale (VIDEO) dove ha potuto riabbracciare la mamma. "Questa mattina alle 8.48 i tre volontari dell'Associazione Riviera dei Fiori, che hanno trovato il bambino fortunatamente vivo, lo hanno preso abbracciato e condotto immediatamente al soccorso di Latte e in pochissimi minuti lo hanno consegnato. Il bambino sta bene e ha potuto riabbracciare i genitori. A nome dello Stato italiano ringrazio tutte le forze in campo", ha poi spiegato il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, in conferenza stampa. Il bimbo è stato ritrovato "a un km e mezzo dal punto in cui era scomparso, in un avvallamento del terreno vicino all'autostrada proprio tra erba e roveti, un luogo che si prestava a essere un rifugio. Il piccolo Allen ha trovato lì un luogo dove ripararsi", ha poi detto il prefetto all'Adnkronos. "Ho disposto d'intesa con la Asl l'invio di uno psicologo esperto in materia di autismo con un'esperienza in Africa proprio nel ritrovamento di bambini autistici. Lui ieri sera è andato a parlare con i genitori. Poi ci ha dato le indicazioni. Ci ha spiegato che il bambino non sarebbe mai uscito dal suo rifugio sentendo i rumori, come ad esempio quello degli elicotteri, e ci ha suggerito di continuare le ricerche soffermandoci soprattutto in quei punti tipo cunicoli o simili dove il bambino si poteva rifugiare", ha detto ancora il prefetto. ''Sulla base di questa indicazione abbiamo disposto ieri sera alle 22 che tutta la notte fossero verificati da parte dei soccorritori tutti i cunicoli e anche quelle zone d'erba che potevano prestarsi a un nascondiglio - ha raccontato -. Ed effettivamente il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco sulla base delle indicazioni fornite dal prefetto ha attivato le ricerche la sera stessa con questa indicazione. Così stamattina lo abbiamo trovato''. "Eravamo già passati nelle vicinanze in cui si trovava Allen, i cani portavano lì, per questo abbiamo deciso di tornarci", ha poi detto sempre nel corso della conferenza stampa Dario Mattiuda, uno dei tre volontari della protezione civile di Pompeiana che questa mattina hanno trovato il piccolo. Mattiauda ha detto di fare il volontario da circa quattro anni e di avere maturato esperienza andando nei boschi, a caccia e per funghi con il padre. "Sicuramente quello ha aiutato", ha spiegato. Mattiauda ha aggiunto di essere disoccupato al momento. "Ho telefonato al prefetto di Imperia, con il quale gli uffici del Viminale e io stesso siamo stati in costante contatto per tutta la giornata di ieri, per congratularmi per il ritrovamento del piccolo. La macchina dei soccorsi, coordinata dalla prefettura, ha operato in modo esemplare. L’impegno instancabile delle forze dell'ordine, dei Vigili del fuoco, delle strutture di soccorso e del volontariato rappresentano un esempio concreto di come lo Stato, nei momenti più critici, sia capace di mobilitarsi in modo coeso ed efficace. Non sempre, in situazioni così delicate, nonostante l’impegno massimo, si riesce a ottenere un esito positivo. Oggi viviamo una giornata che restituisce fiducia nelle istituzioni e speranza a tutta la comunità", le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo il ritrovamento.
(Adnkronos) - Un angolo gourmet in un luogo dove il lusso ha un tocco umano. L’indirizzo che non ti aspetti, nel cuore di una delle città d’arte tedesche più amate, e che spicca tra un’offerta mediamente distante dagli standard nostrani. E’ il Gewandhaus di Dresda, hotel a cinque stelle del Gruppo Marriott Bonvoy (Autograph Collection) che in questa città della ex Germania Est rasa al suolo sul finire della Seconda Guerra mondiale, e poi orgogliosamente ricostruita, ha puntato su un’offerta food&beverage di altissimo livello e, soprattutto, con un format unico nel suo genere, che comprende un ristorante specializzato nella carne e un cake-shop. Il concept del ristorante interno all’albergo, aperto anche a clienti esterni con ingresso diretto dalla strada, è tutto nel nome: [m]eatery. Un vero e proprio invito rivolto ai meat-lovers per venire ad assaporare carne di eccellente qualità. A rendere originale la proposta è il fatto che qui la carne non viene solo selezionata dai migliori allevamenti e cucinata a regola d’arte, ma viene anche stagionata a secco ‘in casa’ all’interno di una cella climatizzata a vista, come la cucina, da cui il cliente può vedere il grado di maturazione e scegliere il taglio. Questo procedimento, che assicura la giusta temperatura fredda, un’elevata umidità e la costante circolazione di aria, consente di ottenere un manzo più tenero e dal gusto più concentrato. E le preparazioni sono le più varie, dalla tartare per gli amanti del crudo alla tagliata italian style, passando per le immancabili bistecca e filetto, fino ai tagli tipicamente americani come la rib-eye e la t-bone; tutto servito con una varietà di salse di accompagno e contorni a scelta. Un locale che è al tempo stesso una steakhouse per intenditori e un pub di lusso ma anche un ‘botanist bar’, con ricca carta di vini, birre, distillati e più salutari succhi e centrifugati. A completare la speciale offerta food&beverage del Gewandhaus hotel di Dresda è il Kuchen Atelier, una pasticceria raffinatissima che offre una selezione di torte e pasticcini, realizzati con ingredienti di prima qualità, dalla frutta fresca e secca al cioccolato fondente. Ce ne sono per tutti i gusti, dai macaron, ormai divenuti internazionali, all’Eierschecke, dolce tradizionale della città di Dresda: una torta a tre strati, con una base di pasta lievitata, uno strato intermedio di crema pasticcera e uno superiore a base di uova, burro, zucchero e vaniglia. Il Kuchen Atelier occupa un angolo colorato dell’albergo, a cui si accede dalla hall e, anche in questo caso, direttamente dalla strada; i dolci fanno bella mostra di sé nelle teche una volta usciti dalle mani del maestro pasticcere Dirk Gunther. Kuchen Atelier, infatti, è aperta a chiunque voglia acquistare un dolce, ordinarlo magari per una ricorrenza, oppure consumarlo in loco, che si sia alloggiati in hotel oppure clienti esterni. Così, a una certa ora soprattutto del pomeriggio gli eleganti saloni al piano terra del Gewandhaus, compreso il suo cortile interno coperto, diventa un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per i più golosi che si danno appuntamento qui per gustare un irresistibile dolce accompagnato da un tè, un caffè o una bibita (da provare una speciale limonata bio alle erbe). Come spiega il direttore dell’hotel Gewandhaus, Stephan Becker, “questo è un format creato dalla proprietà, un piccolo Gruppo che è in franchising con Marriott fin dal 2015, anno in cui l’hotel è stato rinnovato”. “Nel ristorante, il cliente sceglie il taglio di carne che preferisce dalla vetrina: è la carne migliore, proveniente da Argentina, Stati Uniti e da allevamenti locali. Si può scegliere addirittura il coltello, che per i più affezionati viene personalizzato. Anche nella pasticceria è tutto fatto in casa dal nostro pasticcere e si può vedere la preparazione. Spesso ci ordinano torte particolari per occasioni speciali. Vero valore aggiunto è poi il personale, molto attento, fidelizzato, flessibile: qui, infatti, tutti sono sempre pronti a dare una mano per qualsiasi necessità, ad aiutarsi l’un l’altro nei vari reparti”, sottolinea. Il Gewandhaus è un hotel che, spiega il direttore, “vanta una clientela abituale, molti americani, ma anche tedeschi; tante le persone dall’Asia e dall’Europa dell’Est; Oltre agli ospiti dell’hotel, per il ristorante abbiamo una clientela esterna, anche business durante la settimana, mentre nei weekend prevalgono i turisti in città per un city break”. Una storia, quella del Gewandhaus, che va di pari passo con quella di Dresda. L’edificio infatti è menzionato fin dal 1295, ai suoi albori, e da allora ha seguito le sorti della città, fino al bombardamento del 1945, quando della struttura riprogettata nel 1724 dall’architetto Johann Friedrich Knobel rimasero solo tre muri esterni. Fu ricostruito, come tutta la città, esattamente dov’era e com’era, al numero 1 di Ringstrasse, in quello stile tra il Barocco e il Classicismo che nel 18° secolo rifletteva l’animo culturale ma anche mercantile del tempo. Il Gewandhaus, infatti, è stato in fasi alterne azienda, banca, teatro e poi albergo dalla ricostruzione del 1997 fino al rinnovamento che 10 anni fa lo ha reso il cinque stelle di oggi, con 94 camere e 3 suite. Il cortile interno coperto, da cui si accede anche alla Spa, ricorda i palazzi ringhiera e soprattutto offre un’atmosfera raccolta e al tempo stesso maestosa. Fiore all’occhiello sono gli arredi, tutti realizzati da artigiani del territorio, in un’ottica di sostenibilità. L’albergo si trova proprio a fianco del Rathaus e da qui ci si può facilmente muovere a piedi per una passeggiata in centro. Pochi passi e si è alla Kreuzkirche, con la sua inconfondibile torre campanaria, e nella piazza dell’Alt-Markt. Da qui, è facile raggiungere il Neumarkt con l’iconica Frauenkirche, emblema della ricostruzione post-bellica. Pochi passi ancora e si può passeggiare sulla terrazza affacciata sull’Elba, con la vista sul quartiere di Neu-Stadt, arrivare alla Cattedrale e al Castello o alla zona dei musei con il palazzo dello Zwinger, e il Semperoper, uno dei teatri più importanti della Germania. Tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti, così come, in direzione opposta, la zona commerciale fino alla stazione centrale, dal Gewandhaus, dove le porte per viaggiatori e locals sono sempre aperte.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.