INFORMAZIONIVania Alessi |
INFORMAZIONIVania Alessi |
(Adnkronos) - "E' attraverso l'architettura, il design e la progettazione degli spazi che la narrazione diventa tangibile, concreta e permette di creare delle relazioni con le persone. Pertanto, lo spazio diventa uno strumento strategico per lo storytelling, per affermare la propria identità di marca e per creare delle esperienze immersive". Così, Elena Pedrazzini, vicepresidente Gruppo Media, comunicazione e spettacolo - Sezione servizi per la comunicazione d'impresa di Assolombarda, alla presentazione del nuovo numero del magazine di Icch - International corporate communication hub, intitolato 'Dove il brand prende forma: la comunicazione passa dagli spazi', presso la sede dell’Associazione. Un volume che sottolinea l’importanza della progettazione delle sedi delle aziende e dei luoghi di lavoro nella strategia di comunicazione dell’identità e della mission dei brand. "Se siamo tutti qui in presenza è perché abbiamo voglia di incontrarci e parlare insieme". In quest’ottica "Assolombarda ha rivisto i propri spazi" ripensandoli "come strumento di comunicazione e di relazione. In particolare, sono tre gli interventi, piuttosto recenti: la corte interna, bellissima e creata proprio come luogo di incontro, di eventi, di relazione -spiega Pedrazzini- la lounge nuova all'ingresso che accoglie le persone, le aziende, gli imprenditori, ma ha anche degli spazi di lavoro; da ultimo, l'inaugurazione dell'asilo nido, che è il fiore all'occhiello e testimonianza concreta di come Assolombarda creda e investa nel benessere e nella sostenibilità sociale per cercare di migliorare quel difficile bilanciamento tra vita e lavoro". "Questi non sono solo lavori di mera architettura, ma delle vere e proprie testimonianze per dire e raccontare cosa siamo e dove vogliamo arrivare", conclude.
(Adnkronos) - Un'occasione concreta per approfondire l'offerta formativa dell'Ateneo e ricevere tutte le informazioni utili ad affrontare con consapevolezza la scelta del percorso universitario. L'università degli Studi di Roma Tor Vergata invita studentesse e studenti delle scuole superiori, famiglie e tutte le persone interessate a partecipare all'Open Day in presenza, che si terrà mercoledì 16 luglio 2025 a partire dalle ore 15:00, presso la Macroarea di Ingegneria (Via del Politecnico, 1). Un pomeriggio dedicato all’orientamento, con incontri, seminari, laboratori e la possibilità di esplorare i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico attivi presso le sei macroaree di studio: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La presenza di desk informativi darà modo ai futuri studenti di verificare in prima persona informazioni quali tasse universitarie, agevolazioni, borse di studio, alloggi e supporto alla carriera. Sarà presente anche l'ufficio placement, per condividere le prospettive occupazionali post-laurea e le attività di raccordo con il mondo del lavoro. Servizi, opportunità, uno spazio dedicato alle famiglie e un mentoring personalizzato daranno modo alle future generazioni di farsi un’idea quanto più completa possibile delle opportunità che l’ateneo propone. La partecipazione all'Open Day è gratuita ma con prenotazione obbligatoria. Per iscriversi, è sufficiente compilare il form disponibile su form.uniroma2.it. Una volta registrati, si riceveranno tutte le informazioni logistiche e organizzative per accedere all'evento. Per il programma completo e i dettagli aggiornati, è possibile visitare la pagina dedicata: https://orientamento.uniroma2.it/open-day-16-luglio-2025-pomeriggio/
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".