(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, 9 settembre 2025. Centrati invece quattro '5' che vincono ciascuno 41.640,61 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 49.500.000 di euro. Si torna a giocare giovedì 11 settembre per il secondo concorso settimanale. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: - con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; - con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; - con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; - con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; - con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 34, 47, 71, 73, 82, 90. Numero Jolly: 49. Numero Superstar: 52.
(Adnkronos) - Posizionamento internazionale, business, formazione e networking. Questi i quattro capisaldi di Vicenzaoro September, su cui poggia il successo globale della manifestazione b2b di Italian Exhibition Group (IEG). Il salone internazionale della gioielleria, oreficeria e orologeria si chiude oggi con un +3% di buyers sull’edizione di settembre 2024 e, come per l’edizione di gennaio, richiama a Vicenza tutta la filiera del gioiello. Vicenzaoro consolida il proprio posizionamento internazionale anzitutto sui mercati chiave per l’export: Stati Uniti (+2%) ed Emirati Arabi (+21%). Complessivamente sono 130 i Paesi di provenienza dei visitatori, con Spagna, Francia e Germania che vanno a rappresentare le maggiori presenze estere. Raddoppiate quelle dall’Australia, in crescita quelle da Cina, Hong Kong, Giappone e Brasile. Novità assoluta per le presenze da 15 nazioni, tra le quali Bolivia, Madagascar, Macao, Mozambico, Nicaragua, Repubblica Dominicana. Con oltre 1.200 gli espositori (per il 60% italiani), da 30 Paesi, Vicenzaoro September ha segnato un nuovo sold out grazie alla proposta completa di filiera, rivelatasi ancora una volta attrattiva, nonostante l’incertezza geopolitica. Oltre alla visitazione spontanea in fiera, l’incontro tra domanda e offerta si è strutturato a partire dai 605 buyer ospitati - grazie al programma di incoming di ICE Agenzia - provenienti da 63 Paesi con in testa Stati Uniti, Emirati Arabi e Francia. E la stretta collaborazione con la direzione della sede vicentina di IEG ha garantito la “navigabilità” interna, a favore del business, anche in concomitanza con il cantiere per l’ampliamento del quartiere che procede nel pieno rispetto del cronoprogramma. Vicenzaoro September - continua la nota - "si è distinta come piattaforma formativa a 360° per il settore orafo-gioielliero e orologiero. Per interpretare il contesto mutevole in cui l’industry del gioiello oggi compete, occorrerebbe percorrere infinite distanze". Mentre a Vicenzaoro, a pochi metri dal proprio stand, il mondo ha raccontato questo cambiamento, le tendenze, le prospettive in un calendario di appuntamenti variegato e autorevole, preceduti dal successo della tre giorni di The Vicenza Symposium, in Basilica Palladiana, in centro città, dove si è ritrovata da 15 paesi la comunità scientifica internazionale delle tecnologie di lavorazione dei metalli preziosi. Dopo il business in fiera, Vicenzaoro è stata l’occasione per consolidare il valore dei contatti e della rete di relazioni che si creano tra le persone anche tra i tesori architettonici e le bellezze. Il programma di eventi del ViOff realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale ha reso più ampia e suggestiva l’esperienza del soggiorno in città per tutti gli ospiti internazionali della manifestazione di IEG. Con l’esordio dell’edizione settembrina, VO Vintage ha raddoppiato e amplificato il suo successo. Quattro giornate di immersione nelle bellezze della gioielleria e orologeria vintage che hanno conquistato il pubblico di appassionati e collezionisti. E poi eventi e talk a completarne l’appeal. Un successo che ha confermato la bontà della strategia di IEG su questo evento. Partner strategici di VO sono MAECI e Agenzia ICE per l’attività di incoming di buyers dai mercati chiave. Partner internazionali sono CIBJO – Confederazione Mondiale della Gioielleria, GJEPC India - Gem and Jewellery Export Promotion Council, HKJJA - Hong Kong Jewellery & Jade Manufacturers Association, Francéclat. Partner nazionali: Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, CNA Orafi, Club degli Orafi Italia, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Assogemme, Assocoral, AFEMO – Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria. Rappresentanze istituzionali: Regione Sicilia e Regione Campania. La Jewellery Agenda di IEG prosegue con il JGTD – Jewelry, Gems and Technology in Dubai dall’11 al 13 novembre. Per l’Italia l’industry del gioiello si ritroverà nei distretti produttivi per il Valenza Gem Forum, il 10 ottobre, e al Summit del Gioiello Italiano ad Arezzo il 4 e 5 dicembre. Vicenzaoro January torna ad aprire il calendario fieristico internazionale di settore dal 16 al 20 gennaio 2026 e avrà tra i suoi eventi una novità: la proclamazione dei vincitori della prima edizione dei VO Awards, riservato a designer e aziende espositrici.
(Adnkronos) - L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm-Wmo) ha certificato il nuovo record mondiale per il fulmine più lungo: ben 829 km in un noto hotspot per le tempeste negli Stati Uniti, le Grandi Pianure del Nord America. Il 'megaflash' - fa sapere il Wmo in una nota - si è verificato nell'ottobre 2017, durante un violento temporale: si è esteso dal Texas orientale fino a Kansas City, una distanza equivalente a quella tra Parigi e Venezia in Europa. Un'auto impiegherebbe dalle otto alle nove ore e un aereo commerciale almeno 90 minuti per coprire quella distanza. "I fulmini sono fonte di meraviglia ma anche un grave pericolo che miete numerose vittime in tutto il mondo ogni anno e rappresentano quindi una delle priorità dell'iniziativa internazionale 'Early Warnings for All'. Queste nuove scoperte evidenziano importanti preoccupazioni per la sicurezza pubblica in merito alle nubi elettriche, che possono produrre fulmini che percorrono distanze estremamente grandi, hanno un impatto significativo sul settore dell'aviazione e possono innescare incendi boschivi", ha dichiarato il segretario generale dell'Omm Celeste Saulo. Il Comitato per gli Estremi Meteorologici e Climatici dell'Omm, che tiene registri ufficiali degli estremi globali, emisferici e regionali, ha riconosciuto il nuovo record con l'aiuto delle più recenti tecnologie satellitari. I risultati sono stati pubblicati sul Bulletin of the American Meteorological Society. Il nuovo record di 829 km presenta un margine di errore di ± 8 km. È di 61 chilometri superiore al record precedente, che copriva una distanza di 768 ± 8 km in alcune zone degli Stati Uniti meridionali il 29 aprile 2020. "Questo nuovo record dimostra chiaramente l'incredibile potenza dell'ambiente naturale. Inoltre, la valutazione dell'Omm di eventi estremi ambientali come questo record testimonia i significativi progressi scientifici nell'osservazione, nella documentazione e nella valutazione di tali eventi. È probabile che esistano anche eventi estremi ancora più gravi e che saremo in grado di osservarli man mano che nel tempo si accumuleranno ulteriori misurazioni di fulmini di alta qualità", ha affermato il professor Randall Cerveny, relatore del rapporto sugli estremi meteorologici e climatici dell'Omm.