(Adnkronos) - Non freddo, ma freddissimo sull'Italia nei prossimi tre giorni, con il crollo delle temperature e l'arrivo di venti gelati e neve sulla Penisola. Questo il quadro meteo tracciato dagli esperti nelle previsioni per la giornata di oggi, sabato 11 gennaio 2025, e per i giorni a venire. E’ ufficiale: il 2024 è l’anno più caldo della storia a livello europeo e globale, ma nei prossimi tre giorni farà freddissimo in Italia. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la differenza tra clima e tempo: il clima si misura su periodi almeno trentennali, mentre le previsioni del tempo riguardano il meteo dei prossimi giorni, al più fino a 10-15 giorni. E’ quindi normale che, in un’epoca di forte Riscaldamento Globale con il nuovo record assoluto del 2024 (che batte tra l’altro il 2023), ci possano essere brevi periodi gelidi, tra l’altro confinati ad una piccola parte del globo. Il primo periodo gelido del 2025 inizierà tra poche ore. L’Europa fino a martedì sperimenterà una fase di crudo inverno, in particolare sul settore orientale dalla Russia fino ai Balcani con tanta neve in arrivo Oltre Adriatico: per quanto riguarda l’Italia avremo comunque una bella ‘sberla fredda’ russa. Nelle prossime ore, infatti, si scontreranno correnti più umide ed instabili in arrivo dalla Francia con l’aria artica in discesa dal Bassopiano Sarmatico, confine tra Russia europea e Repubbliche Baltiche: questo scontro tra masse d’aria differenti, una umida e l’altra secca ma molto fredda, causerà piogge diffuse dalla Sardegna verso le regioni centrali ed in seguito verso tutto il meridione. Vivremo dunque un sabato perturbato con un iniziale calo delle temperature e tanto vento dai quadranti settentrionali. Ma il vero calo termico si avvertirà da domenica 12 con il termometro in discesa anche di 10°C: la quota neve si abbasserà fino al livello collinare e localmente i fiocchi raggiungeranno anche le alte pianure del Centro-Sud. In altre parole, nevicherà a bassa quota sul Medio Adriatico, avremo rovesci intensi al Sud con la dama bianca oltre i 400-500 metri, venti impetuosi e mareggiate sulle coste esposte. Non sarà proprio una domenica mite e gradevole al Sud e su parte del Centro, sarà invece bella e tersa sul settentrione. Lunedì il maltempo continuerà al Sud e su parte del Medio Adriatico con precipitazioni diffuse, nevose fino in pianura tra Abruzzo e Molise e a quote intorno ai 300-400 metri al Sud: prudenza per i fenomeni più intensi che potrebbero causare disagi al traffico. Un miglioramento è atteso solo da martedì, seppur con residui fenomeni anche nevosi in collina al Sud, vento forte e locali piogge persistenti. Da metà gennaio tornerà l’anticiclone su gran parte del Continente e parleremo nuovamente di temperature fino a 10-12°C ‘sopra’ la media del periodo, dopo aver sperimentato una brevissima fase artica nel cuore dell’Europa. Sabato 11. Al Nord: soleggiato, ma via via più freddo. Al Centro: piogge e rovesci sparsi, neve in collina. Al Sud: peggiora fortemente dal pomeriggio con neve in collina. Domenica 12. Al Nord: soleggiato, ma freddo. Al Centro: instabile su basso Lazio, Abruzzo e Molise, neve in collina. Al Sud: maltempo con forti piogge e neve diffusa in collina. Lunedì 13. Al Nord: soleggiato, ma gelido. Al Centro: a tratti instabile su basso Lazio, Abruzzo e Molise, neve a bassissima quota. Al Sud: maltempo con forti rovesci e neve diffusa in collina. Tendenza: ciclone sul Mediterraneo con forte maltempo al Sud fino a martedì con vento, piogge abbondanti e nevicate in collina.
(Adnkronos) - "Saremo presenti anche noi a Roma all’incontro interministeriale del 21 gennaio che inaugura i 'South 2 Corridor': da tempo insistiamo sulla necessità di intensificare i rapporti italo-tedeschi in termini di pianificazione economica e industriale. Siamo i due motori manifatturieri del continente, i settori che ci legano sono quelli al cuore dell’industria europea e affrontiamo sfide comuni, dall’energia all’automotive. In questo contesto, abbiamo esigenze compatibili, e una politica industriale comune è una necessità". Così, con Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, consigliere delegato della camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien, giudica l'intenzione del ministro Pichetto Fratin di puntare su un'alleanza Italia-Germania per frenare i prezzi dell'energia e del gas. "Dopo il Piano d’azione sottoscritto dai due governi nel 2022, la proposta del ministro è interessante perché da concretezza a quel progetto sul fronte energetico. Non dobbiamo dimenticare che una maggiore coordinazione tra Italia e Germania vuol dire anche un’Ue più forte: sono anni decisivi per l’industria europea e la sua competitività, e i nostri due Paesi possono giocare un ruolo centrale nell’indicare una direzione", spiega Buck. E Buck rassicura anche sulla 'tenuta' delle aziende rispetto al boom del prezzo del gas. "I prezzi dell’energia hanno colpito in maniera significativa le nostre aziende nel 2022, ma le diversificazioni di fornitura intervenute negli ultimi anni hanno avuto effetti positivi. Prima dell’invasione dell’Ucraina eravamo i due Paesi più vulnerabili al ricatto del gas russo, oggi la situazione è molto diversa. Attualmente, il prezzo dell’energia rimane ovviamente un tema importante, ma i timori principali delle aziende sono soprattutto quello di un calo della domanda dovuto all’inflazione e alla caduta generale del potere d’acquisto e le scelte in materia politico-economica che i governi si troveranno a prendere", sottolinea. Positivo comunque lo scenario, secondo Buck, per i prossimi mesi. "Nel 2025 circa il 70% delle aziende tedesche in Italia si aspetta una chiara ripresa, anche se più probabilmente nel secondo semestre", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - “Questo fantastico impianto fotovoltaico è molto innovativo e unisce la tecnologia alla bellezza del luogo, è stato realizzato in tempi record da Acea e soprattutto da Areti, società del gruppo Acea, per garantire anche al Vaticano questa transizione energetica che diventa ormai ineludibile per tutto il nostro pianeta''. Lo afferma Barbara Marinali, presidente di Acea, durante l'inaugurazione ai Musei Vaticanii della nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze. ''E' un impianto composto da 235 pannelli fotovoltaici ad altissima prestazione ed è stato realizzato grazie al coordinamento di Areti insieme ad una serie di ditte fornitrici e subappaltatrici in una armonia che ha consentito di realizzare tutto in sei mesi conciliando la realizzazione di questa infrastruttura con le visite dei turisti, che non sono state mai interrotte durante questo periodo. Una sfida che abbiamo accolto e che siamo contenti di aver portato a termine, collaborando con il Governatorato, con la Direzione infrastrutture e con tutte le strutture della città del Vaticano''. ''Questo è il primo passo di un tassello di iniziative che, insieme al Gruppo Acea, la città del Vaticano si accinge a realizzare per avere una completa transizione verso una Net Zero Economy all'interno di questo piccolo ma grande Stato. E' difficile integrare e trovare spazi dove realizzare infrastrutture fotovoltaiche in luoghi già fortemente costruiti e antropizzati. Questo è un esempio straordinario di come in un'infrastruttura che già esisteva si può pensare, immaginare e realizzare un impianto che si compenetri con un'infrastruttura già esistente. La sfida, qui e nelle città, è trovare spazi dove realizzare la transizione con infrastrutture compatibili con l'esistente”.