(Adnkronos) - L’intelligenza artificiale accelera la trasformazione digitale, ridefinendo processi produttivi, organizzazione del lavoro e modelli decisionali. In un contesto competitivo globale, la domanda non è più se adottarla, ma come farlo in modo responsabile e strategico. Da questa esigenza nasce la terza edizione dell’evento “Intelligenza Umana, Supporto Artificiale”, promosso da Adnkronos Q&A, giovedì 27 novembre, ore 10:00, presso Palazzo dell’Informazione, in Piazza Mastai 9 a Roma. L’incontro riunirà esponenti del Governo, delle istituzioni, del mondo accademico e dell’impresa per un confronto sulle sfide e le opportunità dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Un dialogo concreto su come le scelte tecnologiche influenzeranno sistema produttivo, cittadini e competitività del Paese, e su quali condizioni servano per un’adozione dell’AI sostenibile, etica e orientata alla crescita. La mattinata si aprirà con i saluti di Davide Desario, Direttore di Adnkronos. A seguire, la presentazione della rilevazione Adnkronos da parte dei vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, che offrirà un quadro aggiornato sulla percezione e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Italia da parte di istituzioni, imprese e cittadini. Un primo approfondimento sarà dedicato alle scelte strategiche adottate dalle istituzioni italiane per accompagnare l’integrazione dell’Ai nei servizi pubblici, nelle politiche del lavoro e nella normativa sulla sicurezza digitale. Interverranno, Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, e Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria. Accanto a loro, Eva Spina, Capo dipartimento Digitale, Connettività e Nuove Tecnologie del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Bruno Frattasi, Direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, e Mario Nobile, Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, delineeranno le priorità del Paese in termini di governance tecnologica, infrastrutture e sicurezza. Lo scenario europeo sarà analizzato attraverso il cuore della nuova normativa AI Act, il primo quadro regolatorio al mondo che definisce responsabilità e limiti nell’uso dell’intelligenza artificiale. Porteranno il loro contributo Lucilla Sioli, Direttrice Ai Office, Commissione Europea, e Brando Benifei, eurodeputato e co-relatore dell’Ai Act, approfondendo come le nuove regole influenzeranno competitività, innovazione e tutela dei cittadini. Il confronto entrerà nel merito degli investimenti e delle strategie industriali. In una fase storica in cui il tempo è un fattore decisivo per conquistare vantaggi, aziende e big tech stanno ridisegnando modelli di business, prodotti e servizi con l’Ai al centro. Condivideranno la propria visione Giustina Secundo, Prorettrice all’Innovazione e Terza Missione Libera Università Mediterranea ‘Giuseppe Degennaro’; Nicola Mangia, Market Leader Dxc Technology Italia; Flavio Arzarello, public policy manager Meta; Claudio Bassoli, Presidente e Ad di Hpe Italia;_ Martin Signoux, AI Policy Lead Europe in OpenAi; Hitomi Hamaba, Head of Product & Marketing Lead in Sony, Tommaso Cohen, Chief operating Officer Teamsystem, Diego Ciulli, Head o Government Affairs and public policy Google. Il dialogo offrirà una prospettiva concreta sulle priorità del mercato, tra sviluppo di piattaforme proprietarie e ecosistemi di sperimentazione. Il focus finale sarà dedicato alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali e al suo impatto sull’organizzazione del lavoro e sul capitale umano. Gabriele Da Rin, Responsabile Relazioni Istituzionali InfoCamere; Federico Chinni, componente Giunta di Farmindustria; Mariangela Amoroso, Medical Lead Sanofi Italia; Carla Masperi, amministratore delegato Sap; Fabio Momola, vice president Engineering; Raffaello Napoleone, presidente It-Ex; Alessandro Moricca, Amministratore unico PagoPa racconteranno casi reali in cui l’AI diventa leva di competitività, innovazione e valorizzazione delle competenze nelle imprese italiane. L’iniziativa riunisce nello stesso luogo governo, istituzioni, aziende, industry leader e mondo accademico, con un obiettivo chiaro: capire se l’Italia stia sfruttando appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale e se le scelte attuali stiano ponendo le basi per un futuro sostenibile e inclusivo. Adnkronos Q&A è il format di approfondimento dell’Agenzia Adnkronos che mette a confronto esponenti delle istituzioni, del mondo economico, sociale e accademico su temi di attualità e interesse strategico per il Paese. Ogni appuntamento è pensato come uno spazio di dialogo aperto, con domande dirette, dati, testimonianze e analisi, per stimolare il dibattito pubblico e offrire spunti concreti per l’azione.
(Adnkronos) - Uno strumento per superare la frammentazione degli obblighi dichiarativi in capo ai datori di lavoro e una semplificazione significativa dei flussi informativi. Sono alcuni degli effetti del potenziamento della piattaforma Siisl, previsto dal decreto legge n.159/2025, secondo il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, ascoltato in audizione al Senato sul decreto lo scorso 12 novembre. Nel documento, depositato oggi in Parlamento e contenente le osservazioni della categoria, si sottolinea grande soddisfazione per il provvedimento, che rappresenta un passo importante verso una nuova stagione della cultura della sicurezza, più moderna, digitale e integrata. Forte apprezzamento, dunque, viene espresso per l’ammodernamento del mercato del lavoro attraverso la pubblicazione delle offerte sul Siisl, da parte dei datori di lavoro che richiedono benefici contributivi e delle agenzie per il lavoro, e l’utilizzo della piattaforma come canale d’invio delle comunicazioni obbligatorie. “Un passo fondamentale verso la costruzione di un sistema basato sull’evidenza, nel quale le decisioni pubbliche e private possono poggiare su basi documentali solide e non contestabili”, si legge nel documento. Secondo la categoria, la produzione di dati affidabili e interoperabili costituisce un presidio di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa, con effetti benefici sulle politiche del lavoro. Positivi, inoltre, l’ampliamento della tutela assicurativa agli studenti impegnati in percorsi di formazione scuola-lavoro (con l’estensione della copertura assicurativa anche agli incidenti in itinere) e la previsione di risorse ingenti e programmate su un orizzonte pluriennale, che consente di superare l’approccio frammentato del passato. Bene anche l’inserimento di misure per contrastare le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, che ampliano il concetto di salute anche alla sfera psicosociale. Ma affinché la riforma possa dispiegare a pieno i suoi effetti è necessaria, secondo i consulenti, un’attuazione tempestiva dei decreti attuativi e degli accordi Stato-Regioni; il coinvolgimento effettivo delle parti sociali e degli Ordini professionali, in particolare nei processi formativi e nella definizione delle misure di prevenzione; e un coordinamento unitario tra Ispettorato del Lavoro, Inail, Regioni e Carabinieri, con interoperabilità dei sistemi informatici e condivisione delle banche dati
(Adnkronos) - Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti. Questi i principali rischi emersi dallo studio sulla regione Toscana realizzato da Axa Climate e presentato in occasione dell’incontro a Lucca, nella sede di Confindustria Toscana Nord, dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio' organizzato dal Gruppo assicurativo Axa Italia. Con il Patrocinio di Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Comune di Lucca e Regione Toscana, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano dopo le tappe di Senigallia, Cervia, Treviso, Varese e Torino. Al centro dell’incontro, lo studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Toscana, realizzato da Axa Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist. Tre gli ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni e stress idrico. Sul fronte delle temperature estreme, i modelli di Axa Climate prevedono un aumento delle temperature annuali su quasi tutta la regione Toscana, passando dai 30-34°C della baseline ai 34-38°C nel 2050. In particolare, sarà la parte centrale della regione ad essere particolarmente colpita da ondate di calore, con temperature che supereranno i 38°C nel 2050, contando 5 giorni in più in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C. Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida soprattutto per Lucca e Firenze. A Lucca, le massime percepite all’ombra raggiungeranno i 46,5°C nel 2050 e saranno 7 i giorni in più con temperature all’ombra maggiori di 35°C. Firenze, invece, vedrà nel 2050 le temperature massime percepite all’ombra fino ai 50°C con 14 giorni in più di temperature all’ombra maggiori di 35°C. Il fenomeno delle ondate di calore influenzerà in modo significativo tutta la regione: i modelli di Axa Climate prevedono infatti temperature e durate mai raggiunte prima. Dal 2050, ogni 5-10 anni le temperature raggiungeranno i 38°C per 20 giorni all’anno con uno scenario più estremo di temperature fino a 41°C per 70 giorni all’anno. Gli episodi di inondazioni e piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Già a marzo 2025 le province di Livorno, Pisa e Firenze hanno visto cadere in 24h l’equivalente del 300% della media mensile di alcune parti della regione con impatti molto importanti sul settore industriale, agricolo e turistico. L’aumento nei livelli di inondazioni pone, infatti, un rischio importante sulle infrastrutture critiche della regione: saranno principalmente i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona al nord del fiume Serchio ad essere colpiti, causando un impatto diretto su alcune strade essenziali all’attività economica della Toscana, come l’A11 e l’E76 tra Pisa e Firenze. I livelli d’acqua raggiungeranno i 50-150cm intorno alla città di Lucca e fino a 4 metri in alcune parti delle autostrade. La Toscana sarà, inoltre, sempre più soggetta a stress idrico con intensificazioni del fenomeno nella parte nord, raggiungendo fino a quasi l’80% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Nell’altra metà della regione, dove il rischio viene già considerato 'estremamente alto', si accentuerà ulteriormente aumentando da 86% a 132% tra la baseline e il 2050. Infine, anche il rischio di frane rappresenterà un pericolo molto più importante per la regione nel 2050 rispetto ad oggi, con un impatto sia diretto, come ad esempio sulle popolazioni locali, che indiretto, come sulle infrastrutture e collegamenti. Con questo ciclo di incontri, Axa ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali. Tra queste, la piattaforma Altitude, il nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da Axa Altitude, parte di Axa Climate, per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci. Per Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania: “La protezione dalle catastrofi naturali è un tema centrale per il Paese, soprattutto alla luce dell’elevata fragilità, dal punto di vista idrogeologico, del nostro territorio e degli effetti del cambiamento climatico in atto. Per questo, la legge che impone a tutte le imprese di assicurarsi per i danni causati dalle calamità naturali è una grande opportunità per mettere in sicurezza il tessuto produttivo italiano. Siamo entrati nella fase conclusiva del percorso di adeguamento alla norma: per le aziende di grandi e medie dimensioni l'obbligo è già in vigore. L'auspicio è che anche le piccole, alle quali è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2025, comprendano il grande valore delle polizze catastrofali per la tutela della loro attività”. "A pochi mesi dalla tappa di Torino, torniamo con il ciclo di incontri sui cambiamenti climatici, giunti al loro sesto appuntamento, questa volta a Lucca in Toscana - spiega Letizia D’Abbondanza, Chief Customer External Communication Officer del Gruppo Axa Italia - L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione, sottolinea l’impegno di Axa nel supportare la società nella transizione climatica con un approccio a 360°. Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva e come assicuratori abbiamo un ruolo sociale fondamentale nel promuovere una cultura della prevenzione basata su dati scientifici, proporre soluzioni concrete e contribuire a costruire un percorso di sviluppo sostenibile, in una logica di collaborazione pubblico-privata”.